Ricominciamo da tre: di sbarchi, acampadas ed elezioni (3 giugno 2011)

Iniziare una puntata con una citazione del nostro Primo Ministro (Silvio Berlusconi per chi non fosse al corrente della politica nostrana…) non saprei dirvi se è un buona cosa… Ma tant’è! Sulle note di un grande poeta e musicista che ci ha lasciato pochi giorni fa, Gil Scott-Heron, abbiamo parlato di tanta tanta politica. Con buone intenzioni, con molta speranza e con molti amici. Emanuele Profumi ci ha raccontato l’avventura di un nuovo sbarco: quello che molti italiani residenti in Spagna compiranno il 9 giugno, salpando dal porto di Barcellona e arrivando a Roma per fare sentire la propria voce e il proprio voto al referendum del prossimo fine settimana (12-13 giugno) sull’energia nucleare, la privatizzazione dell’acqua e il legittimo impedimento. Ricominciamo da tre si chiama questo progetto e questa idea di cui Emanuele è uno dei coordinatori. E noi vi ricordiamo, dalla Ciudad Condal, di andare a votare. E di votare sì, sì, sì e sì. Quattro SÌ!

Di politica abbiamo continuato a parlare anche con Serena ed Eva, che ci hanno informato degli ultimi avvenimenti dell’acampada di Plaça Catalunya e delle manifestazioni convocate per chiedere le dimissioni di Felip Puig, il conseller de l’interior de la Generalitat de Catalunya, responsabile della brutale repressione del 27 maggio che ha causato oltre un centinaio di feriti. Anche con Marco e con Giusi abbiamo continuato la chiacchierata politica, spostandoci però di nuovo nel Belpaese, commentando le vittorie del centro sinistra alle ultime elezioni amministrative. Soprattutto di Pisapia e di Milano si è parlato, tra la allegria di una città uscita da venti larghi anni di berlusconismo, la gioia di una festa liberatrice e i dubbi sulle difficoltà che si dovranno affrontare. Un piccolo talk show in una radi libera ne è venuto fuori. Nulla da invidiare a Anno Zero, a Ballarò o alle assemblee della piazza in cima alle Ramblas… ascoltare per credere!

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