Di Gheddafi e degli etarras ospiti del LEM e degli scontri nell’Urbe (21 ottobre 2011)

Una meravigliosa versione live di You’re a big girl now del maestro Bob Dylan ci ha introdotto in una puntata davvero full. Sarebbe a dire, pienissima di ospiti, di consigli musicali, di notizie e di primizie. E proprio con le primizie di questo strano giorno d’autunno abbiamo iniziato: el «cese definitivo» del terrorismo comunicato dalla cupola dell’ETA e la morte con due colpi al petto del Michael Jackson del Maghreb, Muhammar Gheddafi.

Al ritmo del Serge Gainsbourg nella sua miglior epoca reggae sono entrati nel nostro piccolo studio di Radio Contrabanda Sebastià Jovani e Victor Nubla, anima e corpo del Festival LEM di Barcellona, che si sta svolgendo in questi giorni nei teatri e nei locali del Raval e di Gràcia. Con loro abbiamo parlato di alcune chicche della musica sperimentale che avremo la fortuna di poter vedere qui a Barcellona fino a sabato 29 ottobre. Musicisti e creatori del calibro del messicano Murcof, del francese Philippe Petit o del padre della no wave statunitense, Mark Cunningham. Ma con Sebastià e con Victor abbiamo parlato di molto altro. E non solo di Gheddafi e di ETA. Dei romanzi pubblicati da Sebastià Jovani, come l’ultimo premiatissimo Emet o la revolta (Barcelona, 2011), della musica di Victor Nubla, cominciando da Macromassa, un progetto di sperimentazione musicale che vide la luce nel 1976. E last but not least, dei loro programmi radiofonici in altre radio libere barcellonesi, come Música y geografía en Radio Pika y Música y química en Radio Gràcia. Per chi volesse saperne di più del LEM e dei progetti di Gràcia Territori Sonor, date un’occhiata qui. Prima di passare a un finale tutto politico, ci siamo addentrati nel mainstream della cultura musicale italiana, con i suoi alti e i suoi bassi. La Trash Zone questa volta l’abbiamo lasciata nelle mani della nostra cara Eva che ha pensato bene di farci ritornare alla mente una vera perla, musicale ed umana. Si tratta di un personaggio scoperto da Fabrizio De Andrè, paroliere di Mina, amico intimo di Compay Segundo e, soprattutto, autore di quella Sbucciami che ha infiammato mezza penisola trent’anni or sono. Stiamo parlando ovviamente di Cristiano Malgioglio.

Da Malgioglio a… un compositore e pianista di grande successo in questi ultimi anni. E non solo in Italia. Parliamo di Giovanni Allevi, che con il suo piano e la sua riccia chioma è venuto a trovarci a Barcellona durante questo Alien Tour 2011. Oltre al concerto all’Auditori della ciudad condal, Allevi ha presentato alla Casa degli Italiani di Barcellona il suo ultimo libro, Classico Ribelle (Rizzoli, 2011). Prima della presentazione abbiamo chiacchierato con lui della musica, di quello che con essa vuole comunicarci e degli indignados spagnoli ed italiani.

Zibaldone pare non abbia freni, né limitazioni, né, soprattutto, frontiere. È ritornata tra noi, la figliola prodiga, Laura Orlandini, dopo viaggi e miraggi per tutto il Belpaese. E ci ha informato, in compagnia di Serena e di altri amici che ci accompagnano nei nostri venerdì pomeriggio radiofonici, di quel che è successo nel mondo sabato scorso, il 15 ottobre: le quasi mille città dove si sono organizzate manifestazioni, le marce pacifiche di Madrid e Barcellona e, purtroppo, lo «strano caso» italiano. Della violenza della manifestazione di Roma, della rabbia di una generazione senza futuro, della solita azione repressiva della polizia e delle solite frasi di indignazione ex post dei politici nostrani ce ne ha parlato in una interessante intervista telefonica la giornalista Viviana Morreale, collaboratrice del programma televisivo Annozero e di Servizio Pubblico, di cui vi consigliamo di visitare la pagina web.

Non potevamo non chiudere con il consiglio musicale della settimana. Loro sono incazzati e dicono le cose dritte in faccia, come si dovrebbe fare. Si chiamano Zen Circus. E vi abbiamo fatto ascoltare un pezzo del loro penultimo album, Andati tutti affanculo, intitolato Gente di Merda. E dulcis in fundo, una graditissima sorpresa: il ritorno, anche se in una veloce toccata e fuga, del nostro carissimo Roberto Fenocchio, creatore e anima di Zibaldone per oltre dieci anni.

Buon ascolto!

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