Di arrabbiate cantanti giramondo e di sensitivi toscani (18 novembre 2011)

In una caldissima settimana politica per il Belpaese, noi intrepidi zibaldoniani abbiamo deciso di non parlare della politica italiana. In questa puntata non sentirete quasi parlare delle dimissioni del Beato di Arcore, né delle bellicose dichiarazioni di Bossi, né di vita, morte e miracoli del novello presidente del consiglio italiano, l’uomo di Goldman Sachs che ci preannuncia «lacrime e sangue» (solo per il nostro bene, ovviamente), Mario Monti. Appena un commento musicale, tenue ed indolore, per accompagnarci in queste due ore di trasmissione, dove a parlare (come dei profeti?) sono Rino Gaetano, i Litfiba e la Banda Bardò.

Abbiamo preferito dedicarci ad altro, con molti ospiti e molti amici nel piccolo studio della nostra Radio Freccia barcellonese. Abbiamo iniziato con Manuela Martínez e Ana Escudero, della compagnia teatrale Nou T, che sono venute a parlarci della loro prossima avventura sul palcoscenico: un particolare adattamento dell’opera teatrale The importance of being Earnest di Oscar Wilde. Dall’Inghilterra vittoriana alla Spagna della fine dello zapaterismo quest’opera del grande scrittore inglese rimane sempre attuale, toccando questioni come l’identità, la trasgressione e la libertà. Una versione davvero da non perdere quella che propone Nou T e che conta anche con una graffiante colonna sonora, da cui non poteva mancare, parlandosi di politica e di società anglosassone, la mitica Anarchy in the U.K. dei Sex Pistols. Potete vedere La importància de ser Frank lunedì 21 e martedì 22 novembre, alle 20h30, nella Sala Muntaner (C/Muntaner 4) a Barcellona. Per maggiori informazioni, schiacciate qui.

Accompagnato da una colonna sonora degna del miglior poliziesco italiano dei primi Settanta – Italia a mano armata dei Calibro 35 – è tornato a farci visita anche Marcello Belotti, che questa volta ci ha parlato di un’interessante iniziativa che si terrà qui nella ciudad condal il prossimo fine settimana (venerdì 25 e sabato 26 novembre). Parliamo delle giornate di studio Catalogna e Italia. Memorie incrociate, esperienze comuni. Fascismo e antifascismo dalla Guerra Civile alla Transizione (1936-1977), che vogliono essere un momento di riflessione riguardo alla memoria democratica in Italia e in Catalogna grazie al contributo di storici, scrittori, artisti ed intellettuali italiani e catalani. Un programma intenso ed amplissimo che conta anche con una meravigliosa pièce teatrale: Mai morti, scritta e diretta da Renato Sarti ed interpretata da Bebo Storti (conosciuto dalla nostra generazione soprattutto come comico nei panni del Conte Uguccione). Per maggiori informazioni, date un’occhiata alla web dell’Associazione AltraItalia.

Ma in questo pomeriggio di un novembre inoltrato, con il freddo umido che inizia di già a penetrarci nelle vene, non abbiamo parlato solo di teatro e di storia, tutt’altro. A riscaldarci con la sua sweet voice è venuta anche Giulia, fondatrice ed anima di un gruppo che negli ultimi anni ha avuto un notevole successo in tutta Europa: Giulia y los Tellarini. Giulia ci ha presentato in anteprima il suo ultimo lavoro, L’Arrabbiata, che uscirà nei negozi di dischi a gennaio 2012. Un album fresco, solare, dove si mischiano i suoni e i ritmi della Barcellona mediterranea con i suoni e i ritmi dell’Europa che Giulia e i suoi Tellarini stanno divorando a bocconi tournée dopo tournée.

Tra una canzone in inglese ed una in francese, Giulia ci ha raccontato alcuni divertenti aneddoti e ci ha anticipato alcune novità, come il progetto a cui sta lavorando in queste settimane, Lady Papooga, che la vedrà protagonista in giro per la Polonia accompagnata dal suo pappagallo. E non poteva mancare un riferimento a Vicky Cristina Barcellona, il film di Woody Allen di qualche anno fa, che fu il trampolino di lancio di Giulia y los Tellarini che ne composero la colonna sonora. Per maggiori informazioni, date un’occhiata qui.

Non potevamo lasciarvi però senza uno spazio che sta riscuotendo un grande successo tra tutti gli ascoltatori di Zibaldone: la Trash Zone. Questa volta è stata la nostra cara Eva a scavare nel baule dell’orrore dell’ultimo trentennio della musica e dello spettacolo italiano. E, dobbiamo proprio ammetterlo, Eva ha scavato bene. E dal baule ha tirato fuori un personaggio che molti di noi avevano dimenticato… stiamo parlando di Solange, il sensitivo che gironzolava in tutti i talk show negli anni Novanta, leggendo la mano a destra e a manca. Solange è però un artista a tutto tondo. Indimenticabili le sue partecipazioni in film memorabili e, soprattutto, le sue canzoni, di cui vi abbiamo dato un assaggio.

Infine, per chiudere questa intensissima puntata, il consiglio musicale della settimana. Loro sono pugliesi, sono nati come una band di matrice punk, ma poi hanno iniziato un percorso musicale che fonde tradizione e sperimentazione. Si chiamano Io ho sempre voglia. Dal loro primo album omonimo, uscito nel 2010, ci siamo sentiti Voglia, un pezzo allegro che sta piacendo parecchio.

Buon ascolto! E buona fortuna nella nuova España azul di Mariano Rajoy… Perché di fortuna per sopravvivere in questi prossimi quattro anni con il Partido Popular con maggioranza assoluta ce ne vuole proprio molta…

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