Di crisi finanziaria, di etica, di reggae made in Sicily e di illusionisti scomparsi (24 febbraio 2012)

Di nuovo è venerdì, di nuovo si fanno le sei del pomeriggio – las seis de la tarde – e noi di Zibaldone, immancabili e puntualissimi, ci mettiamo ai microfoni di Radio Contrabanda. Questa volta abbiamo cominciato con un po’ di buon rock italiano: l’album Il mondo nuovo, terza e ultima creazione della band Teatro degli Orrori, non poteva mancare nel nostro piccolo studio di Plaza Reial. Uscito il 31 gennaio scorso, Il mondo nuovo è un disco denso, arrabbiato e malinconico, un “disco di lotta” che racconta di migrazioni e partenze, di separazioni e solitudini urbane, un disco carico di rock su cui domina la voce sgraziata e intensa di PierPaolo Capovilla. Ci siamo ascoltati un paio di tracce, ma consigliamo di esplorarlo per intero, e di leggere il «comunicato» che lo accompagna. Per conoscere meglio questa interessante band italiana, schiacciate qui.

C’è bisogno di buona musica e anche di politica, quella vera, quella che chiede di prendere posizione. Oggi abbiamo discusso di finanza etica, o meglio di finanza e di etica chiedendoci se i due termini possano davvero essere accostati. Lo abbiamo fatto con Max Rumignani, presidente dell’ Associazione AltraItalia, e con Xavier Teis, autore del libro Como cambiar el mundo con tu dinero (Icaria, 2011). Di fronte allo strapotere delle banche e alla crisi economica, è possibile incidere nella politica finanziaria portando avanti e sostenendo progetti di banca etica? Xavi Teis ci ha dato qualche consiglio, dandoci delle chiavi di lettura per capire il sistema finanziario internazionale, mentre Max ci ha presentato il ciclo di dibattiti e proiezioni Finanzas y ética ¿Oxímoron?, organizzato da AltraItalia, in collaborazione con altre associazioni ed organizzazioni attive nella realtà catalana, quali SETEM Catalunya, Fets e Justicia i Pau. Una programmazione che propone vari spunti di riflessione per capire la crisi e trovarne vie d’uscita, iniziata lo scorso 7 febbraio e che continua con due incontri di estrema importanza i prossimi 16 e 30 marzo. Se schiacciate qui, troverete tutte le informazioni necessarie per poter partecipare.

Cercare di capire come cambiare il mondo é impegnativo, così che abbiamo pensato a un po’ di buon reggae per oliare i motori e tenerci caldi: reggae “Made in Sicily” per la precisione, miscelato con il funky e con la dance hall. Ci sono venuti a trovare LORRE’ e Dj Delta, insieme a Barcellona per una piccola e intensa tournée di esibizioni, che ci hanno parlato dei loro progetti, della casa discografica Putiaro Records e di affollati festival reggae in piccoli paesini del trapanese. LORRE’ (all’anagrafe Davide Lo Re) ci ha anche presentato una delle sue ultime fatiche, Mashitup Pullitup, un album frutto della collaborazione con il pugliese Cayam e con alcuni dei migliori esponenti del dub, dell’hip hop e del reggae italiano di quest’inizio di terzo millennio, come La Famiglia e i Sud Sound System. Date un’occhiata alla loro pagina web, se volete rendervi conto di quel che si muove in questo paesino siciliano.

Non poteva mancare oggi la voce del nostro “inviato giramondo” Carlo Taglia, da quattro mesi ormai in viaggio tra Nepal e subcontinente indiano. Il suo viaggio in giro per il mondo, come vi abbiamo annunciato un paio di settimane fa, ha una sola regola: non prendere mai aerei e privilegiare strade poco battute. Carlo ci ha chiamato da Colombo, capitale dello Sri Lanka, dove si trova già da qualche settimana e dove sta cercando una barca per raggiungere Singapore o la Malesia… per saperne di più del suo viaggio, delle sue scoperte e delle difficoltà incontrate nel portare a termine questo sogno, datevi un’occhiata al suo blog.

Sul finale della puntata ecco ricomparire la nostra cara Eva Vignini, di ritorno dai malanni invernali, pronta per raccontarci (e ricordarci) qualche altra chicca del trash italiano, il peggio del nostro peggio partorito dalla tivù e sepolto nei ricordi d’infanzia. Non vi anticipiamo nulla, ma attenti a non incrociare le dita mentre ascoltate, che l’ipnosi fa brutti scherzi!

Dopo una puntata così piena, ci lasciamo con l’ormai consueto consiglio musicale della settimana. Abbiamo cominciato con la voce arrabbiata di Capovilla e le sue storie di emigrazione, concludiamo con la malinconia folk dei Foja, gruppo napoletano fondato nel 2006 che nella loro canzone O’ sciore e o’ viento raccontano di separazioni e partenze. Vi consigliamo di conoscerli meglio, schiacciando qui. Che altro dirvi? Bè… buon ascolto e a venerdì prossimo!

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