Di Amanda Jayne, di Beppe Grillo e di Gezi Park (14 giugno 2013)

Questa volta iniziamo con due buone notizie, cari aficionados di Zibaldone. La prima: questa settimana non dobbiamo ricordare nessun cantautore, musicista, artista o attivista che ci ha lasciato. La seconda: è arrivata finalmente l’estate. Il che significa che nei nostri studi è iniziata la stagione della sauna. Ma tant’è. Questo venerdì abbiamo Maxigrossiniziato con una nuova uscita proveniente dall’Italia, o, per essere più precisi, dai monti della Lessinia. Sono un collettivo di folk psichedelico, hanno un nome particolarissimo (e difficilissimo da pronunciare), ossia C+C=Maxigross e cantano in più lingue: italiano, inglese, spagnolo e… cimbro, antichissima lingua della Lessinia. Che, detto en passant, è quella zona delle Prealpi situata a nord di Verona. Due anni fa era uscito il loro primo EP, Singar, che in cimbro significa “cantare”, poi i C+C=Maxigross sono stati ininterrottamente in tournée per tutta la penisola italiana e pure negli States, mentre all’inizio di aprile di quest’anno è uscito il loro nuovo disco, intitolato, Ruvain, che in cimbro significa “rumoreggiare”. Un album dal suono tutto particolare, poiché alcuni brani sono stati registrati con un registratore analogico su 8 piste, mentre altri brani sono stati registrati e mixati in presa diretta nella casa studio di montagna usata dalla band. Un album di grande qualità, davvero, da cui vi abbiamo fatto ascoltare L’attesa di Maicol e Charleroi Poulet. Se volete saperne di più, schiacciate qui.

Abbiamo poi avuto il piacere di riavere con noi Claudio Venza, professore di storia contemporanea all’Università di Trieste, co-direttore di Spagna Contemporanea e >>>ANSA/ GRILLO-BERSANI RISSA CONTINUA, 'FALLITO AMICO DI PIDUISTI'direttore di Germinal, che nell’autunno del 2011 ci aveva parlato della vita del fabbro anarchico triestino Umberto Tommasini. Questa volta con Claudio Venza abbiamo invece parlato di una tematica di grande attualità: il Movimento 5 Stelle. In questa prima, e per forza di cose breve, chiacchierata abbiamo affrontato le prime tappe del Movimento, dal Vaffanculo Day del 2007 alle elezioni politiche del febbraio di quest’anno. Nella puntata di venerdì prossimo affronteremo invece gli avvenimenti più recenti che hanno visto protagonista il movimento guidato dall’ex comico genovese Beppe Grillo.

Dall’Italia siamo poi passati alla Turchia. Abbiamo infatti avuto in collegamento telefonico da Istanbul Filippo Fiorini, direttore di Pangea News, piccola agenzia di GeziParkstampa indipendente con sede a Buenos Aires. Filippo Fiorini si trova in questi giorni nella metropoli turca per seguire le proteste iniziate lo scorso 31 maggio e che stanno continuando, nonostante la dura repressione delle forze dell’ordine. Filippo ci ha offerto una testimonianza diretta  di quel che sta succedendo al Gezi Park e nella piazza Taksim di Istanbul, soffermandosi sull’eterogeneità del movimento che ha occupato le piazze turche e sulla repressione della polizia.

Non potevamo chiudere la parte di informazione sulla politica e i movimenti sociali di Zibaldone senza la Repressione Today dell’infrangibile Banzo. In primo piano, questa settimana, l’associazione Stop Bales de Goma, che ha presentato, presso la Facoltà di Storia e Geografia dell’Università di Barcellona il suo documentatissimo Rapporto 2013, che potete consultare qui (per il momento il testo è disponibile solo in catalano). Rapporto che è stato prevedibilmente contestato dal direttore generale dei Mossos d’Esquadra, Manel Prat che, nell’ambito della sua dichiarazione di fronte alla manel-pratcommissione parlamentare per la gestione dell’ordine pubblico, ha annunciato che non solo non saranno abbandonati i proiettili di gomma, ma che saranno affiancati da una nuova misura di sicurezza, un camion attrezzato con cannoni ad acqua con una gittata di circa 60 metri e una capacità di circa 3500 litri. Nel frattempo, si apre un altro fronte giudiziario per i fatti dello sciopero del 29 marzo 2012, quando due nostri connazionali persero un occhio per via dell’impatto con un proiettile di gomma, con quattordici agenti antisommossa indagati per uno dei due ferimenti, in seguito alla riapertura del caso su istanza dell’Audiencia Provincial de Barcelona. Ci spostiamo in Italia per parlare del sindacato di polizia Coisp, già tristemente noto per alcune polemiche iniziative in difesa dei poliziotti condannati per il caso Aldrovandi, e che ora cerca nuovamente la ribalta denunciando per diffamazione, tra gli altri, Ilaria Cucchi, coraggiosa sorella di Stefano e Checchino Antonini, giornalista di Liberazione e Globalist in prima linea nella denuncia dei casi di malapolizia. In chiusura ancora Spagna, con la notizia del recente accordo commerciale tra Vodafone e la metropolitana madrilena per la sponsorizzazione della fermata di Sol («Vodafone Sol», no comment), proprio nella piazza che vide nascere il movimento 15M. Ancora una volta: o tempora o mores…

La buona musica è di casa a Zibaldone, questo ormai lo sapete. E in questa puntata ve ne abbiamo dato un assaggio. Non solo con i C+C=Maxigross, ma anche, e soprattutto, con la seconda ospite di questo venerdì: Amanda Jayne. Bravissima cantautrice e AmandaJaynepolistrumentista americana residente da anni a Barcellona, Amanda si era fatta conoscere nel 2007 con il suo album di debutto, Swoon. Un disco difficilmente catalogabile, che si muove tra lo swing, il folk, la canzone d’autore e il pop di qualità. Per tre anni Amanda ha suonato a Barcellona, in Spagna e all’estero, riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica. Poi il silenzio. Ma solo fino a poche settimane fa, quando è uscito il suo secondo attesissimo album, Lunatics In Bloom, prodotto, come il precedente da Dave Bianchi e dalla Whatabout Music. Un disco maturo, intenso, dolce in cui Amanda, accompagnata da musicisti straordinari come Paolo Angeli, Claudia Gomez, Paco Mendez, Miguel Serna, Oriol Roca e Sasha Agranov, conduce l’ascoltatore in un mondo di fiaba, tra sonnambuli e mostri, tra amori e sogni. Lunatics In Bloom è stato presentato SamanthaDeSienanella sala affollatissima del Tinta Roja di Barcellona giovedì 13 giugno. Un concerto indimenticabile, che, ci auguriamo, sarà solo il primo di molti. Vi consigliamo di seguire questa giovane artista perché, ne siamo convinti, ne farà di strada… E se volete seguire un’altra bellissima voce femminile attiva qui a Barcellona vi consigliamo Samantha De Siena, che presenterà il prossimo giovedì 20 giugno, alle 21.00, nel Dostrece del Raval il suo secondo disco, Lifting in the Veil, da cui ci siamo sentiti in anteprima il singolo Time to Dance.

Oggi non abbiamo avuto con noi i nostri cari Claudio Cardone e Laura Orlandini e non siamo riusciti a sentire nemmeno il nostro corrispondente da Busto Arsizio e ultras della Pro Patria Adolfo Hitler, però non sono mancate né la telefonata dell’immarcescibile Signora Gina che ci ha consigliato cosa portarci ad un matrimonio né l’incursione di quel fanfarone galattico e sempre più altezzoso di Bruno, il comico serio, con le sue boutade, i suoi frizzi e i suoi lazzi. E per concludere, prima di salutarci, non poteva ClaraLaVongolanemmeno mancare la Trash Zone della nostra carissima Eva Vignini che è andata a scovare nei torbidi archivi del Trash nostrano una chicca musicale pressoché sconosciuta. Un pezzo del 2011 intitolato La vongola, scritto da Alberto Solfrini e cantato da una non meglio identificata cantante rispondente al nome di Clara. Prendete un testo nonsense, onde marine in sottofondo, una voce sensuale degna dei migliori b-movie anni ’70 ed avrete La vongola, un pezzo affascinante con tutte le caratteristiche del tormentone estivo dedicato ad un sublime mollusco e a un amore misterioso che muovendosi come una vongola sparisce nell’oscurità. Alla prossima settimana!

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