Walk Tall o Walk on the Wild Side? (28 giugno 2013)

Nella settimana della sentenza del cosiddetto Rubygate noi zibaldoniani non potevamo non aprire con un rapido cenno a questa storica condanna a Silvio Berlusconi. Scegliere Italy's former prime minister Silvio Berlusconi attends a session at the Senate in Romeuna canzone dedicata all’ex premier italiano non era cosa facile. Donne e potere, corruzione e mafia, prostituzione minorile e chi più ne ha più ne metta. Di tematiche ce n’erano a bizzeffe. Abbiamo scelto un pezzo ironico di qualche tempo fa scritto e cantato da Roberto Benigni, Dio e Berlusconi.

Non ci siamo voluti soffermare però più di tanto su un avvenimento di cui si parlerà a
lungo, ne siamo certi. E vi abbiamo subito proposto una nuova uscita musicale proveniente dall’Italia. Si chiamano Campetty e il loro ultimo lavoro si intitola La Campettyraccolta dei singoli. Sulle scene da oltre un decennio, dopo tre dischi in inglese a nome edwood (“Like a movement” del 2004, “Punk music during the sleep” del 2007, “Godspeed” del 2010) e dopo due dischi in italiano a nome Intercity (“Grand piano” del 2009 e “Yuhu” del 2012), Fabio e Michele Campetti tornano con un nuovo album, pubblicando il primo disco a proprio nome. Un album uscito nella primavera di questo 2013, fresco, intenso, ben strutturato. Vi abbiamo fatto ascoltare due pezzi, Nuoto Dorsale e Tenda Prodigy. Per saperne di più sui Campetty, date un’occhiata qui.

Abbiamo poi continuato con la musica e con un’altra nuova uscita, passando dal pop e la dolce psichedelia indie dei Campetty al jazz con influenze funk degli Walk Tall. Ci sono venuti a trovare in studio il pianista svizzero Gilles Estoppey e il chitarrista catalano WaltTallEnric Peinado, che insieme al contrabbassista pugliese Giampaolo Laurentaci e al batterista catalano Ramon Prats, fanno parte di questo nuovo progetto musicale con sede a Barcellona e un’importante ramificazione in Svizzera. Tutti e quattro musicisti con diversi progetti alle spalle, Estoppey, Peinado, Laurentaci e Prats si sono conosciuti tra l’Olanda e il capoluogo catalano e la primavera dell’anno scorso hanno dado vita a Walk Tall. Dopo vari concerti insieme è nata l’idea di un disco, Alright Again, registrato in dicembre al Blend Studio di Lutry, in Svizzera, e ufficialmente ancora non uscito nei negozi. Una vera anteprima per gli ascoltatori di Zibaldone. Durante una bella chiacchierata con Gilles e Enric, vi abbiamo fatto sentire tre pezzi di questo bellissimo album: The Battle, Little Parrot e Ninna per Marelke. Per saperne di più sugli Walk Tall, date un’occhiata qui.

A proposito di nuove uscite e di chicche musicali, in questa puntata ve ne abbiamo regalate altre due: la versione italiana di Abril 74 del cantautore catalano Lluis Llach cantata dal nostro bravissimo Alessio Lega, che questo sabato 29 giugno ha partecipato, Alessio Legainsieme a mostri sacri come Paco Ibáñez, Maria del Mar Bonet, Marina Rossell e lo stesso Lluis Llach, oltre ad altri 50 artisti catalani ed internazionali, al Concert per la Llibertat organizzato al Camp Nou; e La raíz, una nuova canzone di Alessio Arena, contenuta nel suo nuovo disco (ancora non in vendita nei negozi) Bestiari(o) Familiar(e), con cui è stato insignito dell’importante Premio AFI al miglior progetto discografico e, nella sera dell’addio alla musica di Francesco Guccini, nominato anche vincitore assoluto dell’edizione 2013 del Festival Musicultura. Complimenti, dunque, ai nostri due cari amici per questi importanti riconoscimenti!

Arriva l’immarcescibile Banzo e, giusto il tempo di abituarsi al microclima dello studiolo, scatta l’ora della Repressione Today. Che per una volta comincia con una bella notizia: l’assoluzione di cinque scioperanti del quartiere di Les Corts per i quali l’accusa aveva chiesto pene tra i cinque e i sette anni di reclusione per l’organizzazione di un picchetto. I fatti risalgono, ancora una volta, allo sciopero del 29 marzo 2012 e le molte lacune e contraddizioni dell’apparato accusatorio hanno portato a una ragionevole Papeleta Plebiscito Ciudadano 2013assoluzione dei cinque imputati. Proseguiamo con le polemiche dichiarazioni di Josep Lluís Trapero, commissario capo dei Mossos d’Esquadra, che davanti alla commissione di studio sui modelli di gestione dell’ordine pubblico, ha chiesto la piena copertura giuridica per gli agenti antisommossa qualora questi si limitino a eseguire gli ordini e agiscano in accordo con i protocolli d’azione: all’atto pratico una richiesta di regolamentazione giuridica dell’impunità. Parliamo ancora di Mossos d’Esquadra, protagonisti a Girona di una indiscriminata carica contro una manifestazione antimonarchica che contestava la presenza in città del principe Felipe di Borbone: il bilancio è di sei contusi tra cui un consigliere comunale della CUP. Proseguiamo con una interessante iniziativa della Marea Ciudadana, il Plebiscito Ciudadano, un referendum in quattro quesiti promosso in tutta Spagna tra il 23 e il 30 giugno per una gestione più trasparente e partecipata alle istituzioni democratiche dello stato spagnolo. Quella che vedete qui a fianco è la scheda di voto. In chiusura, una menzione alle manifestazioni del 22 giugno contro gli abusi delle banche e le frodi finanziarie che hanno interessato 25 città spagnole.

Il passaggio dalla repressione al trash non è così difficile come potremmo sembrare. Almeno qui a Zibaldone. La Trash zone della carissima Eva Vignini ci ha presentato oggi una commuovente retrospettiva su un artista che ci ha lasciato di recente e verso cui nutriamo un affetto particolare. Si tratta di una delle stelle di punta del ricco e variegato panorama di artisti trash presentatici dal critico d’arte Andrea di Prè. Fabrizio FabrizioSpagiariSpagiari, capelli in disordine, tuta di pile ed un evidente dialetto romagnolo sporcato dal tabacco ci ha purtroppo lasciato lo scorso 27 giugno nel suo paese natale Mirandola. Vogliamo ricordarlo quindi così com’era per quel suo grezzo nichilismo disinteressato e stanco ma soprattutto per le sue ineguagliabili massime sull’arte che avevano la rara dote di risultare provocatorie pur non avendone in benché minimo intento. Abbiamo riascoltato l’ultima intervista del maestro per rendergli omaggio e perché le sue preziose perle trash non vadano perdute e sappiano sempre guidare con ironia le vostre esistenze. Il suo saluto finale strappa molto più che qualche risata riuscendo a far filtrare attraverso la sua bizzarra scorza trash una disarmante umanità alla quale risulta quasi difficile non affezionarsi. Andrea di Prè: “Vuoi fare un saluto finale? C’è qualcosa che vuoi dire?” Fabrizio Spagiari: “Drogato! Sei un drogato si vede!” A.d.P.: “E al pubblico cosa vuoi dire?” F.S.: “Drogati anche loro. Che Dio ve la mandi buona!” Ci piace ricordarti così quindi anche se “non te ne fregava un cazzo” ed eri “stufo”. Addio comunque Fabrizio e buon viaggio!

Non potevano poi mancare le consuete incursioni della nostra cara Signora Gina e di Bruno, il comico serio, con i loro racconti, le loro boutade, le loro domande ironiche, con i frizzi e i lazzi, le tragiche storie dell’infanzia e quant’altro. E non poteva mancare nemmeno il consueto collegamento mensile con il nostro compagno di onde radiofoniche, Ricky Russo, ormai installatosi a New York. Oltre a presentarci due nuove uscite molto MavisStaplesinteressanti, come l’ultimo album della storica cantate soul Mavis Staples e il remix di Rock the Casbah dei Fare Soldi, Ricky ci ha tenuto al corrente riguardo al suo libro, Per Bon, For Real (Nativi, 2013), che abbiamo presentato nel collegamento di maggio, e delle novità di questa sua nuova esperienza nella Grande Mela. Tra le tante, l’edizione americana del suo storico programma radiofonico, dopo i tanti anni a Radio Capodistria. In Orbita – American Edition va in onda tutti i venerdì alle 17.00 (23.00 in Italia e in Spagna) su ICN Radio New York, la radio italiana in America. Per saperne di più e per poter seguire il nuovo programma di Ricky, cliccate qui.

E con el último trago di oggi ritorniamo a rovistare tra le canzonette, ritorniamo tra la via Emilia e il West: il cantautore parmense Rocco Rosignoli ha proprio oggi messo al rocco rosignolimondo un album autoprodotto, Testuggini (qualche canzone d’assaggio qui). Suonatore di chitarra e di mandolino (e d’altro ancora), è passato dalla musica folk e dal canto popolare, si diletta a diffondere e sviscerare il patrimonio poetico del cantautorato italiano, ne assimila i mezzi espressivi. E da Uomini e bestie – Una sinfonia dell’orrore, album del 2011 dedicato tutto ai mostri e alle «storie di paura», c’ascoltiamo la canzone dedicata a Jack lo Squartatore. 

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