Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:
– Musicista e cantautore cileno, attivi ormai da due decenni in Europa, Beto Stocker ha trovato a Barcellona la sua città; qui compone e suona, dai vicoletti del barrio Gotico alle sale e ai locali della Ciudad Condal. Con lui abbiamo ripercorso la sua traiettoria, dai primi dischi, con le influenze di Frank Zappa e del rock progressivo mischiate alla canzone d’autore latinoamericana, fino all’ultimo progetto, Beto Stocker y los Látinus, dove Beto è accompagnato dal percussionista catalano Toni Portell, anche lui in studio con noi durante l’intervista, e dagli italiani Francesco Rizzo (batteria), Stefano Pompilio (contrabbasso) e Pierpaolo Candeloro (sax). Oltre ad alcune chicche dal passato di Beto (F.A.X. e È un finale felice) e a un pezzo chitarra e voce in diretta, dall’ultimo progetto vi abbiamo proposto Euro e ¿Sabe lo que te quiero decí?
– Nuove uscite musicali provenienti dall’Italia (e non solo): Four on Six – Four on Six (2015) con Il duo manfreda (con Michele Cipriano) e Avventura n. 5; Veeblefetzer – No magic no bullet (Mondo Cane/Goodfellas, 2015) con Boom the Rhumba e The Guns of Brixton; Johnny Cash – Out Among The Stars (Sony, 2014) con She Used To Love Me A Lot e Baby Ride Easy (con June Carter Cash); Joseph Arthur – Lou (Vanguard, 2014) con Coney Island Baby; Bob Dylan – Shadows in the Night (Sony, 2015) con I’m a Fool to Want You.
– a volte ritornano: Bruno, il comico serio e Albano in deltaplano…
– piccolo omaggio a Javier Krahe: El cromosoma e Un burdo rumor (da La Mandragora con Joaquín Sabina e Alberto Pérez, 1981) e Eros y la civilización (da Cinturón negro de karaoke, 2006).
Ci ha accompagnato anche la musica di Paolo Conte (Un gelato al limon).
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