Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:
– Torna a trovarci Rocco Papìa, compositore e musicista bolognese residente da qualche anno a Barcellona. Un anno fa ci aveva presentato il suo progetto dedicato a Rosa Balistreri e alla musica popolare siciliana (Talèa – Rosa canta e cunta), ora ci parla di un suo nuovo disco, un duo che riscopre e reinterpreta il flamenco: si intitola Arduo, da cui ci siamo ascoltato, in antemprima per Zibaldone, 5 anni al 26. Ma Rocco ci ha raccontato anche come è iniziato il suo viaggio nella musica con il progetto di Jacaré, ispirato dalla musica brasiliana. Dal loro primo disco, Il primo passo (2007), vi abbiamo proposto Cucinar e Il primo passo, mentre dal secondo, La fuga di Majorana (2011), abbiamo ascoltato il brano che dà il titolo all’album. Rocco Papìa suonerà il prossimo 6 aprile, alle 20.30, al Tinta Roja di Poble Sec all’interno del Festival Cose di Amilcare per presentare il suo nuovo
spettacolo SoloPapìa. Per conoscere Rocco e la sua musica, date un’occhiata qui.
– Come ogni mese, titornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da Trieste ci propone Simon & Garfunkel con Bleecker Street e Filippo Graziani con Pigro, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Bud Spencer Blus Explotion con E tu? e Massimo Giangrande con Free To Roam.
– Nuove uscite musicali: SesèMamà – SesèMamà (SoundFly, 2018) con Senza paura e Roda viva; Giacomo Scudellari – Lo stretto necessario (Brutture Moderne, 2018) con Morirò in una taverna; Tobjah – Casa, finalmente (Trovarobato, 2018) con Come faccio a respirare; Canìs – Effetto doppler (Lapilla/Ponderosa, 2018) con Febbraio.
– Le ultimissime di Fausto
– Bruno, il comico serio, in tournée sul Tamigi con orde di fan prezzolate…
– Último trago: Latleta – Il sistemone (il nuovo progetto di Vittorio Cane)
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