Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:
– Puntata in viaggio, tra la musica e la storia, grazie a una serie di dischi usciti negli
ultimi tempi in Italia. Un viaggio che inizia sull’isola di San Servolo, a Venezia, dove Michele Gazich, straordinario violinista e cantautore, ricostruisce il dramma della deportazione degli ebrei nel 1944 a partire dai documenti dell’archivio dell’ex manicomio dell’isola veneziana (Michele Gazich, Temuto come grido, atteso come canto con L’isola e Teste legate). Un viaggio che approda su un’altra isola, quella di Sant’Antioco, la Palma de Sols dei catalano-aragonesi, dove ci porta un altro eccelso musicista, il sardo
Mauro Palmas che ricostruisce un viaggio tra storia e leggenda, senza mai perdere di vista l’attualità del nostro Mediterraneo (Mauro Palmas, Palma de Sols con Valzer degli increduli e Gozos San Antiogo).
Le nostre navi radiofoniche si spostano poi a sud fino a sbarcare in Salento dove troviamo Massimo Donno e La Banda de Lu Mbroia che a ritmo di musiche per banda ridà vita a un genere tradizionale con influenze e omaggi che vanno da Dario Fo a Federico Fellini (Massimo Donno e La Banda de Lu Mbroia, Viva il Re! con Viva il
Re! e Roma (F. Fellini)). Ritorniamo poi a nord, a Genova, per l’omaggio a Fabrizio De Andrè di Alessio Lega e Guido Baldoni: un omaggio per voce e fisarmonica in cui i protagonisti sono i ribelli, i banditi, le principesse, gli uomini, gli dei e i viaggiatori al centro della poetica di Faber (Alessio Lega e Guido Baldoni, Le canzoni di Fabrizio De Andrè per voce e fisarmonica con Il bombarolo).
Il viaggio prosegue poi a nord, seguendo proprio il salentino Alessio Lega, e si conclude a Milano, rievocando la capitale morale d’Italia. Lega è infatti uno dei curatori, insieme a Claudio Cormio e Rocco Marchi, di un disco dedicato a Paolo Ciarchi, cantautore, compositore e chitarrista scomparso lo scorso mese di maggio. È la Milano degli anni del lungo Sessantotto quella che ritorna con forza in questo disco a partire dalle collaborazioni con Ivan Della Mea e Dario Fo (Paolo Ciarchi, Cent’anni di moltitudine. Qualche canzone, opinione, suono, serata con Piccolo uomo, Il comandante della mia banda, Saltarelli e Non si sa non si deve sapere).
– Uno sguardo (in ritardo) sull’In-Edit 2019: David Bowie: Finding Fame (Francis Whately, 2019); Marianne & Leonard. Words of Love (Nick Broomfield, 2019); Miles Davis. Birth of Cool (Stanley Nelson, 2018); It Must Schwing. Blue Note Records (Wim Wenders, 2019); Gay Chorus Deep
South (David Charles Rodrigues, 2019); Boy Howdy! The Story of Creem Magazine (Scott Crawford, 2019); Berlin Bouncer (David Dietl, 2019); Lisbon Beat (Rita Maia e Vasco Viana, 2019); El viaje de Iacanga (Thiago Mattar, 2019). Ci ha accompagnato la musica di David Bowie (I Dig Everything), Leonard Cohen (So Long, Marianne), Miles Davis (Black Satin) e San Francisco Gay Men Chorus (There Will Be a Light).
– News che ci arrivano dall’Italia e da altre latitudini: Sestomarelli – Fra l’amore e il rumore (2019) con Urgente; Andrea Giraudo – Stare bene (2019) con L’isola in due.
– Le Ultimissime di Fausto
– Último trago: Sandro Joyeux (feat. Eugenio Bennato)– Ce n’est pas ça (dall’album Migrant, 2016).
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