Puntata rockera quella dello Zibaldone di questo venerdì, a partire dall’intervista a due artisti spagnoli, Juanjo Onofre e Steven Munar. Questo il menù:
– Land incógnita è il secondo disco da solista di Onofree, il progetto che vede protagonista Juanjo Onofre. Dopo anni di collaborazioni con band come The Tea Servants, Something o Parkinson DC, nel 2018 il musicista catalano si era lanciato in una carriera da solista con El perfecto invitado. Con questo nuovo disco, Onofre continua questo viaggio, regalandoci brani le cui influenze spaziano dal rock degli anni 60 e 70 alla new wave. Canzoni in inglese e in spagnolo che non disdegnano la critica politica. Ne parliamo con Juanjo Onofre in collegamento telefonico da Siviglia. Da Land incógnita vi abbiamo proposto Nature Will Be Wild Once More, The King’s Head, No mal alimento mi mente e Idiota liberal.
– Torna a trovarci anche Steven Munar per presentarci The Fish and the Net, il suo nuovo disco in cui è accompagnato da The Miracle Band. Come tradizione, il cantautore e musicista anglo-maiorchino si muovo dal folk-rock d’autore al pop di qualità, senza dimenticare un richiamo alle sonorità dei primi Tea Servants, la band che guidò tra anni Novanta e i primi Duemila. Un disco della maturità, senza ombra di dubbio. Da The Fish and the Net ci siamo ascoltati Trust, She Talks about the Weather, The Sun and the Moon e Brasil.
– Un po’ di rock around the clock: Joan Jett (Jeepster), Fogerty’s Factory (Don’t You Wish It Was True), Keith Richards (Hate It When You Leave), The Follower (Any Time 2020)
– Le Ultimissime di Fausto
– Il libro della settimana: Renzo Stefanel, Ancora sesso, droga e calci in bocca. Altre storie di rock maledetto (Giunti, 2017). Ci hanno accompagnato Jerry Lee Lewis (Great Balls of Fire) e Lou Reed (Sally Can’t Dance).
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