In Alexanderplatz come in Piazza del Duomo: cover dei CCCP dal mondo (12 gennaio 2024)

“Punk filosovietico”: una definizione, o se volete un ossimoro, che riassume come nessun’altra l’unicità dell’esperienza artistica dei CCCP. Negli ultimi mesi si è tornato a parlare di loro per via di una serie di iniziative celebrative, in corso o annunciate, in occasione del quarantennale della loro prima prova discografica: una mostra a Reggio Emilia, un box antologico per Universal Music, tre attesissimi concerti a Berlino. Qui a Zibaldone abbiamo voluto unirci ai festeggiamenti con un monografico che raccoglie gli omaggi che altri artisti, italiani ma non solo (e per questo ci siamo permessi una piccola iperbole nel titolo della puntata), hanno dedicato a Ferretti e compagni. Le 11 cover che abbiamo raccolto, rappresentative delle varie fasi della loro carriera, dimostrano col loro spiccato eclettismo come l’influenza dei CCCP sia riuscita a raggiungere mondi lontanissimi (principalmente in senso stilistico, ma a volte anche geografico). Vi va di accompagnarci in questo ennesimo viaggio?

Questa la scaletta della puntata:

Luca Urbani, Io sto bene (2014); Vasco Brondi, Amandoti (2018); Marina Muloupulos (feat. Marzio Aricò), And the radio plays (2018); Coro delle Mondine di Correggio, Campestre (1996); The Post Romantic Empire Ensamble, Annarella (2013); Russo Amorale, Emilia paranoica (2023); Mir Express, Tu menti (2020); Nina Belief, Curami (2020); The Secret Prostitutes, Live in Pankow (2013); Bologna Violenta con Aimone Romizi, Valium Tavor Serenase (2012); Giacomo Toni, Mi ami? (2014).

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