Di luci e ombre brassensiane e di magagne elettriche (21 giugno 2013)

Tanta musica, ma non solo per questa puntata di Zibaldone che apre la stagione estiva. Abbiamo iniziato con l’ultimo disco di Mimì Sterrantino, siciliano nato nella fredda Svezia. Un album, dove il cantautore e musicista di Castel Mola è accompagnato dagli SterrantinoAccusati, il cui titolo è tutto un programma (che condividiamo): Spegni il televisore. Un album ricco e profondo, scanzonato e vario, che si snoda tra ritmi e sonorità provenienti dall’America, dai Balcani e dal Sud Italia. Ci siamo ascoltati il bel blues contestatario di In questo mondo di multinazionali e il rock d’autore di Mentre gli alberi chiedono il silenzio. Per seguire le novità di Mimì, entrate qui. Ma con l’estate alle porte non potevamo non lanciarvi anche due pezzi che, per quanto diversi, vi faranno ballare tra spritz al tramonto e tequila bum bum a notte fonda, Cammaratacome My Salvation, il nuovo singolo molto soul di Fabrizio Cammarata & Paolo Fuschi (anteprima dell’album Skint and Golden che uscirà in autunno) e la nuova canzone che sa di un’estate piuttosto new wave degli Elettromagagna, Sassari Night Fever.

Abbiamo poi virato sulla meravigliosa canzone d’autore di Miquel Pujadó, che è venuto a trovarci nel nostro piccolo studio di Radio Contrabanda per presentarci il suo ultimo disco, Brassens, llum i ombra (Columna Musica, 2013). Un album in cui il cantautore, scrittore e filologo catalano riscopre alcuni dei più grandi successi e alcune MiquelPujadoperle sconosciute di Georges Brassens e le ripropone in catalano, grazie a delle magnifiche traduzioni. Non è la prima volta che Pujadó dedica un lavoro al cantautore francese. Dieci anni fa infatti era uscito El temps no té cap importància. Una visita a Georges Brassens (Columna Musica, 2003) e dieci anni prima, nel 1992, La mala herba, il primo lavoro in cui Pujadó proponeva delle versioni in catalano di Brassens. Un album, quest’ultimo, praticamente introvabile, che Pujadó ha pensato di includere in Brassens, llum i ombra insieme a delle bonus track. In compagnia di Miquel Brassens,llum_i_ombraci siamo ascoltati alcune delle canzoni di questo nuovo album, come La mala reputació, Penèlope, El barret de la Núria ed Enriqueta. Un ascolto condito da racconti ed aneddoti di tutti i tipi, in cui sono finiti anche i nostri Nanni Svampa e Alberto Patrucco, anche loro innamorati di Brassens. E proprio con Patrucco, Pujadó ha condiviso il palcoscenico della sala Luz de Gas nell’aprile scorso in una serata omaggio al cantautore di Sète organizzata nell’ambito del Festival Cose di Amilcare. Per saperne di più, vi consigliamo di cliccare qui.

Inizia l’estate, non si ferma la repressione e la Repressione Today dell’inarrestabile Banzo prova a tenerle il passo. Cominciamo con il caso di «censura pubblicitaria» che ha interessato il libro Artur Mas: on són els meus diners? («Artur Mas: dove sono i miei soldi?»), che affonda il coltello nella piaga degli scandali sanitari catalani: l’agenzia Yo soy terrorista 1Promedios, che doveva garantirne la copertura pubblicitaria su un paio di linee urbane di autobus ha ritrattato la sua parola all’ultimo momento, adducendo come motivazione un provvedimento di legge che vieta la «pubblicità ideologica». Da notare che gli autori/editori del libro sono gli stessi della rivista di Girona Café amb Llet, già processati in passato per le loro inchieste sulla malversazione sanitaria catalana. Proseguiamo con l’arresto e il pestaggio di Bertran Cazorla, giornalista de La Directa, trattenuto per svariate ore in una caserma dei Mossos d’Esquadra dalla quale è uscito sospettosamente malconcio. Torniamo a parlare di Pau Andaluz, il cui occhio sinistro è stato quasi accecato da un colpo di manganello a una manifestazione il 12 ottobre dello scorso anno: due Mossos d’Esquadra sono stati indagati per lesioni e dovranno presentarsi davanti al giudice il Yo soy terrorista 3prossimo 23 luglio. Spazio anche per i cinque anarchici arrestati a Avinyonet del Penedès e a Sabadell con le imputazioni di apologia di terrorismo e appartenenza a banda armata: i cinque sono attualmente in regime d’isolamento in cinque diversi carceri spagnoli e la rete esprime la sua solidarietà attraverso una serie di foto riunite sotto l’hashtag #yosoyterrorista, geniali parodie dell’immagine che mostrava i normalissimi oggetti requisiti ai militanti dopo uno degli arresti. Ne trovate un paio di esempi qui a fianco. Chiudiamo spostandoci in Italia per le ultime evoluzioni della battaglia legale sorta intorno all’uccisione di Federico Aldrovandi, tra querele e controquerele, che questa volta vedono imputati per diffamazione l’ineffabile Carlo Giovanardi e il segretario del COISP Franco Maccari, e inspiegabili permessi accordati ai due agenti attualmente in carcere per l’omicidio (colposo…) dello stesso Aldro.

Abbiamo poi continuato con la politica e l’informazione in compagnia di Claudio Venza, docente di storia contemporanea all’Università di Trieste, co-direttore della M5Srivista Spagna Contemporanea e direttore di Germinal. Claudio era già stato nostro ospite nella precedente puntata di Zibaldone dove avevamo iniziato un’interessante chiacchierata sul Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. In questa seconda parte della chiacchierata Claudio analizza l’ultimo periodo della breve ma intensa storia del MoVimento, dalle elezioni politiche del 24-25 febbraio agli ultimi giorni.

In questa puntata, per cause di forza maggiore, abbiamo dovuto fare a meno della Trash zone della carissima Eva Vignini, ma non sono mancate dosi di satira e di comicità, grazie alle visite e ai collegamenti telefonici con quelli che, malgrado noi, sono diventati dei collaboratori a tutti gli effetti del nostro programma. Parliamo della precisa e puntuale Signora Gina, del giornalista sportivo (così pare) Adolfo Hitler, in collegamento costante dal campo della Propatria a Busto Arsizio e di quel fanfarone insopportabile e sempre più arrogante di Bruno, il comico serio (ma non troppo). Non è mancata nemmeno quella che si è trasformata in una nostra nuova rubrica, Vogliamo i Nomi, in cui Claudio Cardone, esperto in medicina cinese e simbologia, ci spiega il significato dei nomi. Questa volta è toccato a Vittorio/a e Claudio/a. Vi ricordiamo che se volete sapere il significato del vostro nome, basta che ci scriviate un messaggio sul nostro camillaprofilo di facebook.

E dopo un po’ di settimane d’assenza, ricompare tra noi la nostra cara Laura, per un último trago rapidissimo in chiusura: un sorso di rock e punk, dai testi di rabbia e impegno, quel che ci portano Gli amanti di Camilla, gruppo veneziano che ha da poco messo al mondo il suo secondo album, Santi di quartiere. Buone batterie e venature ska, critica sociale e prese di posizione: eccoci qua con la Ballata all’italiana dal suono ruvido e incalzante. Ci risentiamo venerdì prossimo!

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