La figura dell’alieno nella fantascienza italiana (10 luglio 2020)

La figura dell’alieno è ed é stata una delle figure dominanti della fantascienza italiana. A partire da L’anno 3000 (1897) di Paolo Mantegazza, l’alterità in tutte le sue forme è stata indagata da romanzi e film italiani. Possiamo trovare una versione ‘classica’ della figura dell’alieno nei viaggi nello spazio, soprattutto alla fine dell’Ottocento, quando le descrizioni degli extraterrestri ricordavano da vicino (in Mantegazza e non solo) le rappresentazioni di persone di altri continenti nei testi di esploratori e missionari che fungevano da avamposto al colonialismo. Ma l’alterità, nei romanzi distopici che criticavano il fascismo di Corrado Alvaro e Giorgio Scerbanenco, riguardava anche chi si opponeva, in modalità diverse, al regime.

Le descrizioni degli alieni continuano negli anni Sessanta, con la collana ‘Urania’ di Mondadori, mentre acquistano un senso politico più esplicito in film e narrazioni degli anni Settanta e Ottanta, decennio in cui il concetto di alterità si amplia e include i cyborg. Se gli anni Novanta propongono il tema della realtà virtuale (a partire dal film Nirvana), il nuovo millennio inizia con l’ossessione dell’altro come straniero, grazie a libri e film che raccontano una nazione italiana spesso completamente islamizzata, o comunque in crisi dopo l’arrivo degli immigrati.

Ci accompagnano in questo viaggio

Daniele Comberiati, professore associato d’italianistica presso l’Université Paul-Valéry di Montpellier e autore, con Simone Brioni, di Italian Science Fiction. The Other in Literature and FIlm (Palgrave Macmillan 2019) e Ideologia e rappresentazione. Percorsi attraverso la fantascienza italiana (Mimesis, 2020);

Daniele Porretta, architetto, professore di storia del design presso Elisava a Barcellona e autore di L’altra Terra. L’utopia di Marte dall’età vittoriana alla New Space Economy (Luiss University Press, abril, 2020);

Raul Ciannella, dottorando in Teoria della Letteratura e Letteratura Comparata presso l’Universitat Autònoma de Barcelona con una tesi sulla scrittrice di fantascienza Roberta Rambelli, co-fodatore della revista Mamut e proprietario della libreria Stella Fabula a Barcellona, specializzata in letteratura e arte fantastica.

Ci ha accompagnato anche la musica di Eugenio Finardi (Extraterrestre), Franco Battiato (Via Lattea), Sergio Caputo (Il pianeta Venere), Gli Alluminogeni (Costruendo astronavi), Alberto Camerini (Rock’n’roll robot) e Rancore (Razza aliena).

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