Di personaggi in cerca di se stessi, di gruppi retro-pop e di Sante insolvenze (9 dicembre 2011)

Un’altra puntata che inizia a tutta birra con il ritmo indiavolato dei Blood Sweat & Tears e della loro Spinning Wheel e una chicca dei Velvet Underground, quella We’re gonna have a real good time together, che pare una dichiarazione di intenti per un venerdì sera qualsiasi. E un’altra puntata dove Zibaldone dimostra ancora una volta di essere uno… «zibaldone» appunto! Teatro, musica dal vivo, politica, satira, consigli musicali e una ricca agenda di appuntamenti.

Abbiamo iniziato con il teatro. Ed è ritornato a farci visita dopo una lunga assenza Marco con i bei progetti del Teatro Stabile di Barcellona. Dopo il successo di Voci d’Italia, messo in scena questa primavera alla Casa degli Italiani di Barcellona, questa volta Marco ci ha parlato di una questione che ci riguarda da molto vicino: l’emigrazione. Quella passata e quella presente. E il grosso tema che sta al fondo di tutto ciò: l’identità. Chi siamo? E come siamo? E come ci vedono gli altri? Una situazione pirandelliana che non può non rimandare al Gengè Moscarda di Uno, nessuno e centomila e che ci ricorda quanto tutti noi, in fin dei conti, siamo dei personaggi in cerca d’un autore. O, sarebbe meglio dire, in cerca di se stessi. Il teatro può aiutarci a trovare delle risposte a queste domande? Marco ci spiega come. Con l’aiuto di Giorgio Gaber e di Alessandro Baricco. E, soprattutto, con l’aiuto di Fabrizia Martano e della sua meravigliosa voce. E attraverso un’iniziativa assai interessante: un concorso di scrittura teatrale e di narrativa sul tema dell’identità degli italiani che vivono all’estero. Per partecipare al concorso e per dire la vostra in questo dibattito, date un’occhiata qui.

E dopo la musica tradizionale dei Rapsodia Trio e la calda voce di Leonard Cohen – di cui a fine gennaio uscirà il nuovo album, Old ideas – nel piccolo studio di Radio Contrabanda sono venuti a trovarci un gruppo di grande qualità attivo qui a Barcellona. Si chiamano San Marino e da un anno a questa parte stanno girando in lungo e in largo la penisola iberica con il loro retro-pop che conquista al primo ascolto. Ritmi diversi e uno stile inclassificabile che sono frutto dell’incontro di un eclettico chitarrista argentino, Iván Hanon, e di una cantante gallega con una voce intensissima, Lucía Figueroa. E che negli ultimi mesi si è arricchito di nuovi elementi: un bassista francese (Arnaud Spicq) e di un batterista catalano (Francis Sanz). Tra il racconto di un incontro in un club di jazz e l’apparente abbonamento ai controlli della polizia stradale in ogni concerto fuori Barcellona, Iván e Lucía ci hanno anche deliziato con un pezzo dal vivo, Insoportable, un vero tormentone che non se ne va dalla testa dopo averlo ascoltato. Per ascoltare la musica dei San Marino e per conoscere le loro prossime date, guardate qui.

Dal retro-pop siamo poi scivolati dolcemente verso il trash in compagnia della nostra cara Eva. La storia italiana ci riserva mille e mille sorprese e per la Trash Zone di oggi Eva ha avuto solo l’imbarazzo della scelta. E chi ha scelto? Un grande personaggio della società dello spettacolo, della politica e del porno. Ed anche della musica. Di chi parliamo? Ma di Ilona Staller, meglio conosciuta con il nome d’arte di Cicciolina. E dell’ungherese che ha messo a nudo il sistema partitocratico del Belpaese ci siamo sentiti anche una canzone: Pane, marmellata e me.

Dopo Cicciolina non potevamo abbandonare la politica. E lo abbiamo fatto senza scherzare, questa volta. E con l’aiuto di due intellettuali ed attivisti italiani in visita a Barcellona: Franco Berardi (Bifo) e Valerio Monteventi. Sì, perché i primi tre giorni di dicembre, al Macba si è organizzato un interessante incontro sul capitalismo finanziario, l’attuale crisi economica e i movimenti politici e sociali. KAFCA (Knowledge Against Financial Capitalism) è stato il nome di questo incontro e lo SCEPSI (European School of Social Imagination) ne è stato il principale organizzatore. Con Bifo abbiamo parlato di tutto questo e, come no, della critica situazione politica italiana, tra le dimissioni di Berlusconi e il governo tecnocratico di Monti, tra le pressioni dei mercati e le misure draconiane contro quel poco che rimaneva del Welfare State. Valerio Monteventi, invece, ci ha raccontato dettagliatamente l’esperienza bolognese di questi ultimi mesi. La città rossa pare non deludere le aspettative in questo nuovo autunno caldo con un nuovo movimento, quello della Santa Insolvenza, promotore di molte iniziative che dal basso cercano di trovare delle risposte alternative alla dottrina neoliberalista dominante. Dalla creazione di spazi autonomi alla tessera del pane e del companatico. Per essere aggiornati su quello che si sta facendo e pensando a Bologna, potete dare un’occhiata al quotidiano online autogestito Zero In Condotta.

E per chiudere il consiglio musicale della settimana. Questa volta vi abbiamo proposto un giovane e bravo cantautore attivo nella Grande Mela, Nimesh Gandhi, accompagnato dalla sua band. Si chiamano Gandhi e del loro indie-art-rock ci siamo sentiti due gran bei pezzi, Ancient Girl e Forever. Se volete sapere qualcosa di più su di loro, schiacciate qui. Buon ascolto!

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