Del Maestro, di Jaka e dei sentieri sonori che ci uniscono (21 settembre 2012)

Questo venerdì siamo partiti forte e vi abbiamo presentato l’ultimo album di uno dei maestri della musica contemporanea. O forse il Maestro: Bob Dylan. L’11 settembre è difatti uscito in tutto il mondo The Tempest, trentacinquesimo album in studio di un’icona del folk, del rock e della canzone d’autore internazionale. Dieci canzoni che hanno sullo sfondo la morte. Dieci splendidi pezzi. Ve ne abbiamo proposti due: Duquesne Whistle, di cui vi consigliamo anche di vedere il video, e Roll on John, una canzone dedicata a John Lennon.

Il primo ospite a entrare nel piccolo studio di Radio Contrabanda in questo venerdì 21 settembre è stato Gigi Colaci, grande agitatore ed organizzatore culturale. Molti di voi lo ricorderanno per la Cova de les Cultures, laboratorio artistico che nel Born prima, a Gracia poi, ha portato avanti per oltre un lustro centinaia di attività, dalla musica al teatro, dalle presentazioni alle esposizioni. Nel giugno del 2010 Gigi ha lasciato Barcellona e se ne è andato in Olanda e poi ha fatto ritorno nel suo Salento. E proprio a Lecce ora sta mettendo in piedi un altro spazio culturale, aperto a collaborazioni internazionali, anche e soprattutto con Barcellona. Il nome ve lo teniamo segreto, per il momento. Ma vi terremo informati degli sviluppi.

Dopo un agitatore culturale come Gigi Colaci non potevamo non continuare con un altro esponente della cultura italiana. Si chiama Jaka, siciliano di Trapani e fiorentino d’adozione, compagno di onde radiofoniche dalla storica Controradio e soprattutto incredibile musicista. Da ormai trent’anni attivo sulle scene italiane ed internazionali, Jaka è stato uno dei primissimi a far conoscere in Italia il sound system e il reggae con progetti personali e collaborazioni indimenticabili come quella con Luciano The Messenger, tra i tanti. Abbiamo incontrato Jaka a fine luglio nello studio degli Agricantus e ne è venuta fuori una gran bella chiacchierata insieme a Tonj Acquaviva, fondatore e leader della band siciliana che abbiamo avuto ospite in più d’una occasione qui a Zibaldone e che ci ha dato qualche news riguardo all’uscita del prossimo album degli Agricantus, Kuntarimari. Di Jaka abbiamo presentato il suo ultimo lavoro, Forza originaria, un album potente che si avvale di collaborazioni con i Sud Sound System, Queen Mary, Brusco, Ciscomanna e Hi Kee. E poi, in anteprima per Zibaldone, vi abbiamo fatto sentire anche il suo ultimo singolo, appena uscito: Patata Vastasa, una canzone ironica sul cibo e sul sesso in cui ha collaborato anche Mc Pat Onz (ossia, Patrizia Lo Sciuto), di cui vi suggeriamo anche il bel video. Per saperne di più su Jaka e seguire le sue attività e il suo programma radiofonico, date un’occhiata qui.

Dopo la parentesi tutta italiana della settimana scorsa, la Repressione Today del nostro incombustibile Banzo torna alle vicende catalane: quest’oggi il caso di Sergi García Rovira, trentatreenne barcellonese arrestato dai Mossos d’Esquadra dopo lamanifestazione dello scorso 13 luglio davanti alla sede barcellonese del Partido Popular, reo del lancio di un paio di uova e di una frase a muso duro a tre agenti in servizio. Detenuto per trentasei ore presso il commissariato di Les Corts, Sergi ha immediatamente denunciato i Mossos d’Esquadra per i maltrattamenti fisici e psicologici subiti e rischia a sua volta il carcere per vari capi d’accusa. Sergi ha poi raccontato la sua storia in un video, realizzato dalla piattaforma Rereguarda en Moviment, video che è stato recentemente oscurato sia da Youtube che da Vimeo e prontamente ripubblicato da vari utenti. L’unico commento ufficioso a questo vero e proprio caso di censura è arrivato da un discusso account Twitter gestito da membri della Brigata Mobile dei Mossos, @BRIMOcat, che è stato a sua volta sospeso pochi giorni dopo. Quasi un giallo, insomma. Come sempre, cercheremo di mantenervi aggiornati.

Questa settimana siamo ancora privi della nostra perla trash. La carissima Eva Vignini se ne è andata in quel di Roma e dovremmo aspettare fino al prossimo venerdì per pescare nel baule dei ricordi del peggio del peggio che la cultura italiana ha prodotto nell’ultimo trentennio. Noi, allora, abbiamo pensato di presentarvi un altro nuovo pezzo, in esclusiva in Europa solo per noi di Zibaldone. Si tratta dell’ultimo single di un cantautore e musicista di New York che vi abbiamo già fatto conoscere nel 2011: Gandhi. Il suo è un pop-rock dalle forte tinte british e con un retrogusto indiano che piace al primo ascolto. Gandhi è attivo da parecchi anni negli Stati Uniti, con concerti settimanali in vari locali di Brooklyn e di Queens. La canzone si chiama Anjali. Ascoltatevela e, visto che oggi siamo in vena di consigliarvi video, guardatevi anche il videoclip di gran fattura.

Dagli States al piccolo Lussemburgo. Sì, perché quest’oggi, dopo quella con Ricky Russo di In Orbita di Radio Capodistria, iniziamo un’altra collaborazione, quella con Berardo Staglianò, autore e speaker di un altro programma di culto: Sentieri Sonori di Radio Ara, una radio libera lussemburghese che come la nostra Contrabanda esiste e resiste da una ventina d’anni. Berardo ci ha parlato del suo Sentieri Sonori (in onda tutti i sabato dalle 11.30 alle 13.00: si può ascoltare anche in streaming da qui), un programma che si dedica specialmente alla musica indie, ma non solo, e delle mille attività che lo vedono protagonista in Lussemburgo, come l’organizzazione del festival Panoplie Italian Night 6, incontro musicale di grande successo che quest’anno ha avuto come ospiti i Calibro 35, tra gli altri. Berardo ci ha anche mandato alcune primizie che vi abbiamo proposto senza se e senza ma: l’ultimo singolo di Alessandro Fiori, Il gusto di dormire in diagonale, e un gran pezzo degli A Classic Education, Forever Boy. Berardo ritornerà su Zibaldone ad ottobre: preparatevi!

Per chiudere la puntata, non poteva mancare il consiglio musicale della settimana. O sarebbe meglio chiamarlo: El último trago. Oggi la nostra cara Laura non c’è e mancherà per un mese intero, tra viaggi e miraggi nella bella Trinacria. Ci abbiamo pensato noi allora a proporvi un altro gruppo emergente della penisola italica. Si chiamano Sailor Free. Dal loro ultimo lavoro, uscito da poco e prodotto dalla TIDE, intitolato Spiritual Revolution, ci siamo ascoltati A New World. Tra il rock e il post rock, tra le influenze di un soft metal e le ispirazioni letterarie di J.R.R. Tolkien, eccoli con David Petrosino (voce, piano e tastiere), Stefano «The Hook» Barelli alla chitarra, Alphonso Nini al basso e Stefano Tony alla batteria.

Come diceva Tierno Galván, «A colocaros, que es viernes por la noche». E come diceva Santiago Carrillo «El capitalismo puede llegar a destruir la especie humana». Ciao Santiago! E buona Mercè!

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Una respuesta en “Del Maestro, di Jaka e dei sentieri sonori che ci uniscono (21 settembre 2012)

  1. GRAZIA dijo:

    Bellissima puntata e tosto questo gruppo che avete consigliato 😉 Grazie per me che amo il rock anni d’oro, un magnifico salto nel passato aulico ma comunque freschi ed attuali.

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