Sono arrivate le prime piogge qui sul litorale catalano. Sta arrivando ormai l’autunno, come ogni anno. Ma Zibaldone non molla. Anzi, è più scoppiettante che mai. Abbiamo iniziato con la grande canzone d’autore. Quella di Jaromír Nohavica, il più rinomato cantautore e poeta ceco, che vi abbiamo fatto conoscere prima dell’estate e che suonerà proprio a Barcellona questo giovedì 18 ottobre, accompagnato sul palco del C.A.T. dal giovane catalano Roger Mas. Nohavica aprirà Cose di Amilcare, un festival dedicato alla canzone d’autore internazionale che si terrà nella ciudad condal nei prossimi mesi e che vedrà la partecipazione di artisti del calibro di Mauro Pagani, Eugenio Finardi, gli Agricantus, Sérgio Godinho, Maria del Mar Bonet e Amancio Prada, tra i tanti. Per saperne di più su questa interessante rassegna musicale – che proporrà anche open meeting con gli artisti, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche e mostre e che avrà in primavera anche un’appendice milanese – date un’occhiata a questa pagina web o alla pagina di facebook.
Con la musica abbiamo iniziato e con la musica abbiamo continuato. Questa volta con il primo ospite: Luca Lucchesi. Chitarrista eccezionale e ottimo cantante, Luca è venuto a presentarci il suo ultimo album, Bad Days Are Gone, uscito nel giugno di quest’anno. Un album di grande qualità dalle sonorità rock & blues e ricco di influenze e richiami alla musica anglosassone e a quella italiana. Con Luca abbiamo parlato però di tante altre cose: della realtà della sua Trieste, del momento di stallo della musica in Italia e della sua carriera, dai tempi mitici del rock dei Max Berlin sull’onda lunga dei Litfiba agli ottimi successi degli ZeroNoveMilligrammi. Esperienza di vita e di musica, tra pub fumosi e piazze gremite. E con aneddoti indimenticabili. Come quando un parroco di Trieste chiamò la polizia…
Era da ormai un mese che non sapevamo più nulla di lui. Di chi? Ma del nostro CarloTaglia, il giramondo zibaldoniano! Carlo sta facendo il giro del mondo non in 80 giorni e non in mongolfiera, ma con calma, senza fretta e soprattutto senza utilizzare aerei. Si muove a piedi, in autobus o in nave. E da un anno a questa parte è passato dal Nepal all’America Latina. Il mese scorso l’avevamo lasciato in Perù. Ora lo abbiamo ritrovato a Santiago del Cile, dopo varie settimane in Bolivia. E dello stato andino governato da Evo Morales, della sua situazione sociale e politica e delle sue meraviglie naturali ne abbiamo parlato con Carlo. Se volete seguire il suo viaggio, cliccate qui.
L’Unione Europea tutta intera ha appena vinto il Premio Nobel per la pace e in studio si registra una caciara da record, ma anche stavolta il nostro incombustibile Banzo prova a portare a casa una puntata di Repressione Today. Tema della giornata, la campagna promossa da alcune associazioni di commercianti e residenti del Barri Gòtic (e della nostra amata Plaça Reial!) contro i venditori ambulanti di birra, Tria la teva cervesa, che raffigura i cerveza-beer come braccia anonime che spuntano da tombini e cassonetti a tentare con birre igienicamente carenti l’assetato cittadino catalano, mentre i bar de toda la vida chiudono sotto la pressione della concorrenza sleale. Per fortuna è già stata aperta una petizione che chiede il ritiro immediato della campagna e ne denuncia gli stereotipi razzisti e le palesi banalizzazioni. Potete firmarla qui.
Zibaldone non si ferma mai, questo lo sapete. Ma non sapete una cosa. Che siamo una fucina di idee. E, direbbe qualcuno, di cazzate. Beh, quel qualcuno non sbaglierebbe affatto… Comunque, al di là del bene e del male, sappiate una cosa: ci sono grosse e golose novità. Ossia? Una nuova rubrica. Sì, avete sentito bene! Non ci bastava la Repressione Today, non ci bastava la Trash Zone, non ci bastava l’ultimo trago musicale. E allora ecco a voi: Salutamm’a Sorreta. Una rubrica che vuole essere un punto di incontro e un crocevia di esperienze di vita. Per dirla in parole povere: se vivete in Spagna e volete salutare qualcuno in Italia o se vivete in Italia e volete salutare qualcuno che vive qui, potete farlo attraverso Zibaldone. Come? Chiamando in diretta allo (0034) 933177366 o, ancora più facilmente, chattando con noi o scrivendo sul nostro muro di facebook. Vi ricordiamo che ci potete trovare come Zibaldone RadioContrabanda. Questa settimana ci ha chiamato la signora Gina, mamma dal forte accento milanese, preoccupata perché non aveva notizie del figlio, il suo piccolo Dani…
La Trash Zone della carissima Eva Vignini dedica una seconda battuta ad Andrea Diprè critico d’arte d’origini trentine, tossicomane dispensatore di linguaggi artefatti e sommamente trash. Vi abbiamo già parlato di Osvaldo Paniccia e Guido de Michelis, Franca Kodi e Fabrizio Spagiari ma non potevamo esaurire in pochi minuti un excursus tanto sorprendente e ricco di artisti derelitti e grotteschi. Le sorelle Poliseno ci introducono in una dimensione artistica del tutto nuova: il sesso con gli alieni. Azora Rais coscia in vista e labbra a canotto esponente della dancemusic Italo-bulgara. E per concludere Lady Fetishdea e Mistress artiste performative rivestite di lattice si muovono tra uomini a quattro zampe, guinzagli, scotch e cera bollente.
Dopo il fetish e il trash italico ci voleva uno sguardo internazionale. E con un volo pindarico siamo finiti a New York. O più precisamente nel Queens. Proprio lì, in uno dei cinque quartieri della Grande Mela, Ricky Russo ci ha aggiornato sul suo soggiorno americano. Concerti e ancora concerti, dal rock alla musica d’autore. E poi pellegrinaggi nei luoghi sacri del punk, sulle orme dei Ramones e dei Clash. E molto altro. Non vi anticipiamo nulla. Vi ricordiamo però una cosa: il programma culto che Ricky porta avanti da ormai otto anni su Radio Capodistria: In Orbita.
Mentre aspettiamo il ritorno da terre sicule della nostra cara Laura, è ancora il Banzo a farsi carico del Consiglio musicale della settimana. Oggi, la Paolino PaperinoBand, mitica band di punk rock demenziale proveniente dalla provincia di Modena, attiva tra il 1987 e il 1994 e arrivata all’epoca a un tale livello di culto nell’underground italiano pre-internet da favorire la diffusione di varie leggende urbane sul suo conto. La notizia clamorosa e inattesa è che, a 25 anni esatti dalla fondazione, il gruppo è tornato in attività e si prepara a pubblicare a inizio 2013 un album di inediti intitolato Uguali a noi umani. Il brano che vi facciamo ascoltare, estratto dallo storico Pislas del 1993 è una esilarante e tragicomica storia di pornografia familiare, Porno tu. Il modo migliore per chiudere una puntata così piacevolmente assurda.
Podcast: Reproducir en una nueva ventana | Descargar