Un anno fa moriva Fidel Castro. Con lui si è chiuso definitivamente il Novecento. E, logicamente, una lunga tappa della storia cubana. Per questo abbiamo pensato di ripercorrere la storia della rivoluzione cubana attraverso le canzoni e la musica. 14 puntate speciali, 28 ore di musica, oltre 200 canzoni che ci accompagneranno durante tutto questo 2017. Dalla dittatura di Batista al nuovo millennio, passando per la guerriglia, la vittoria de los barbudos, i primi anni rivoluzionari, le tensioni con gli Stati Uniti… Il titolo? Fidel alla linea. In studio con noi, Sergio Secondiano Sacchi, responsabile artistico del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare.
In questa decima puntata, dedicata alla figura del Che, in cui ricordiamo il periodo compreso tra la primavera del 1964 e l’autunno del 1967, il menù è stato il seguente:
Joseito Fernández (Guantanamera), Clara y Mario (Lagrimas negras), The Skatalites (Fidel Castro), Carlos Puebla (David y Goliath), Ze Claudio (Luz da America), Canzoniere Internazionale (Somos socialistas), Angelo Branduardi (1 parile 1965), Eliades Ochoa (Píntate los labios, María), Silvio Rodríguez (Fusil contra fusil), Luis Aguilé (Cuando salí de Cuba), Fidel (Carta de despedida del Che), Motivés (Hasta siempre), María Teresa Vera (Veinte años), Carlos Puebla (Cuba no está sola), Quilapayun (Un son para Cuba), Carlos Puebla (Que alegrón), Lluís Llach (Comandante), Inti Illimani (El aparecido), Ivan Della Mea e Paolo Ciarchi (Creare due tre molti Vietnam), Silvio Rodríguez (Sueño con serpientes), Jean Ferrat (Cuba sí), Francesco Guccini (Canzone per il Che), José Feliciano (Guantanamera).
La prossima puntata sarà dedicata all’internazionalismo e, in concreto, agli anni 1967-1977.
Qui la puntata precedente:
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