Con questo gelo siberiano non potevamo fare altro che iniziare questa puntata del nostro Zibaldone con Siberia, un pezzo new wave arrivatoci dritto dritto dall’Italia degli anni ottanta e cantato dagli indimenticabili Diaframma. Sì, perché negli studi di Radio Contrabanda faceva un freddo cane per quanto con il nostro calore umano e la nostra energia tentassimo di fare il possibile per scaldare l’ambiente. In parte ci siamo riusciti ed abbiamo resistito con le gavette di ghiaccio tenendovi compagnia per due ore di musica, interviste impossibili e sorprese.
Questo venerdì è stato un incessante succedersi di ospiti, reali ed immaginari, in carne ed ossa e mediante collegamento telefonico. Abbiamo iniziato subito forte con quel grande uomo che ha segnato la gioventù di molti di noi: Tonino Carotone. Con l’accompagnamento di Me cago en el amor e La Trampa, ci siamo sentiti l’intervista che il nostro inviato Juan Vargas, eletto all’unanimità Ambasciatore di Zibaldone nelle terre di Sardegna, è riuscito ad avere a Sassari con Tonino, reduce da una tournée sull’isola, che lo ha visto protagonista di una serie di concerti come sempre divertenti e geniali. Un Tonino forse un poco resacoso nel post concerto ha risposto alle domande intime del nostro caro Juan Vargas e ci ha raccontato dei suoi prossimi progetti, della Barcellona che non c’è più e dei suoi viaggi estivi a Minorca, dove passa il tempo con i pescatori e va sott’acqua per chiacchierare con i pesci…
Una puntata iniziata con la Sardegna non poteva proprio cambiare argomento e tematica come se niente fosse… E allora, sempre con la collaborazione del caro Juan Vargas, vi abbiamo fatto sentire qualche interessante proposta musicale proveniente dall’isola che sta a un tiro di schioppo da Barcellona. Prima i Mercanti di Liquore, che hanno accompagnato Tonino in questa insolita tournée, poi gli Elettromagagna, che avevamo avuto ospiti qui a Zibaldone la primavera scorsa, ed infine i Sikitikis, un gruppo che sta avendo un notevole successo con delle proposte uniche. Ne abbiamo parlato in una bella intervista telefonica con il loro cantante, Alessandro Spedicati, in arte Diablo. Nati una decina d’anni fa, i Sikitikis devono il loro nome al palindromo di siki (dall’inglese sick) e tiki (nome di divinità antropomorfe polinesiane). Con una formazione davvero originale, priva di chitarra, ed uno stile eclettico, che riesce ad unire il rock ed il garage con il crossover e l’elettronica, i Sikitikis hanno iniziato reinterpretando colonne sonore, come stanno facendo recentemente anche i bravi Calibro 35. Memorabile l’omaggio che fecero nel 2004 a Gian Maria Volonté ed Elio Petri all’Umbria Jazz Festival, per il quale vennero premiati alla rassegna «Sguardo Ribelle». Con il loro secondo album, B (2008), i Sikitikis hanno deciso coraggiosamente di uscire dai normali circuiti commerciali, puntando sulle vendite on-line e nei concerti e proponendo un prezzo popolare (solo 6 euro). Con Diablo abbiamo parlato di tutto questo e di molto altro e dal loro ultimo album, Dischi fuori di moda (2010), un album in fieri, una specie di non finito michelangiolesco, ci siamo sentiti Le belle cose e Voglio dormire con te. Per conoscere meglio i Sikitikis, guardatevi il loro sito.
Abbiamo poi lasciato un momento la Sardegna per spostarci su un’altra isola, un po’ più lontana a dire il vero e con un fuso orario diverso dal nostro: Ceylon, ovvero lo Sri Lanka. Dalla capitale Colombo ci ha chiamato Carlo Taglia, un giovane italiano che l’autunno scorso ha deciso di lasciare il lavoro in ufficio, comprare un biglietto aereo di sola andata per il Nepal e iniziare il giro del mondo via terra. Dopo quattro mesi e aver attraversato tutta l’India, Carlo è arrivato in Sri Lanka in attesa di un mercantile che lo porti a Singapore o in Malesia. Carlo ci ha raccontato il suo progetto e le sue prime esperienze. In esclusiva per Zibaldone Carlo ci terrà informati dei suoi spostamenti, dei paesi che attraverserà, delle maniere che troverà per viaggiare senza usare aerei e per risparmiare il più possibile. Per saperne di più sul suo viaggio, date un’occhiata al suo blog.
Serena ci ha poi portato nel nostro minuscolo studio una cantante dalla voce meravigliosa e uno dei musicisti che la accompagnano. Il loro nome? La Hermana Pequeña. Un gruppo davvero unico. Ma come mai questo nome? Lo lasciamo spiegare a loro: Mamá siempre ha llevado lo que se dice una vida desahogada… Viajera incansable con un punto de locura, nos ha llevado por todo el mundo desde que éramos pequeños… Cada uno de un lugar, cada uno hijo de un amor, pero siempre muy unidos. La nuestra es, sin duda, una familia peculiar. Hace unos años que mamá nos dejó volando sólos, ella sigue su periplo por el mundo, movida por el amor y ese espíritu de aventura que sin duda nos ha legado. Sobre todo a mi, la más pequeña de mis hermanos, que aprovecho cualquier ocasión para hacer una escapadita, donde casi siempre encuentro un corazón que, pasado un tiempo, termina convertido en canción…Y eso es algo que mis hermanos no llevan demasiado bien…. Sotto lo sguardo attento di uno dei suoi fratelli maggiori e con Bill Evans come tappeto musicale, La Hermana Pequeña ci ha raccontato pazze storie di viaggi e di amori, portandoci per strade che vanno da un jazz fresco ed originale fino ai ritmi latini e allo swing. Se volete conoscere meglio la loro musica e sapere dove suoneranno, basta che schiacciate qui.
Già lo sapete, non c’è nemmeno bisogno che ve lo dica: una puntata di Zibaldone non può concludersi senza l’appuntamento che tanti ascoltatori ed aficionados aspettano (financo dalla Norvegia e dal Brasile) con la Trash Zone. Cosa ci ha portato questa volta la nostra cara Eva Vignini? Un ricordo lontano accompagnato da qualcosa di ben più vicino a noi. Un qualcosa molto più triste. Stiamo parlando di Wilma De Angelis, Miss Patatina della Canzone Italiana nel lontano 1961 e conduttrice televisiva negli swinging eighties con dei programmi dedicati alla cucina. Ma il top lo ha raggiunto più recentemente con una cover davvero trashissima di Bad Romance di Lady Gaga. Vi dico solo il titolo, il resto lo scoprirete ascoltando il programma… Il titolo? Dimmi di sì. Un titolo, un programma.
E per chiudere, prima di salutarci con quella frase di Don Enrique Tierno Galván che segnò un’epoca per la Spagna uscita dal franchismo, il consiglio musicale della settimana. E proprio con questo siamo voluti ritornare alla Sardegna. Loro non sono emergenti, forse non sono nemmeno mai voluti esserlo. Sono punk, sono allegri, sono duri, sono forti. Si chiamano Funcoolers e ironizzano su tutto e su tutti, graffiando e divertendosi. E soprattutto bevendoci sopra. Ci siamo sentiti due dei loro maggiori successi, Concerto elettorale e Ragazza che mi piaci. Sentitevi tutta la canzone, ci sarà un’ulteriore sorpresa alla fine. Una sorpresa davvero punk!
Buon ascolto!
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Que Viva Funcoolers!
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…quieren tocar en España, se puede hacer?
Funcoolers in Spain? Perché no! Contatterò qualche birrificio locale per vedere se ci proporzionano litri e litri del loro prodotto. Che ne dite?