Di Pino Piras, di Jimi Hendrix e di Aspromonte (23 novembre 2012)

Abbiamo iniziato forte qui a Zibaldone per questa puntata di fine novembre. E lo abbiamo fatto con la musica. Quella dei Quintorigo, band romagnola attiva da quasivent’anni, che ritornano in pole position con un album meraviglioso in uscita in questi giorni in Italia. Si intitola Quintorigo experience ed è un tributo alle migliori canzoni di Jimi Hendrix. O meglio, una rilettura dei pezzi di Hendrix che hanno fatto la storia del rock: da Foxy Lady a Hey Joe, da Voodoo Child a Purple Haze. Una rilettura particolare con le sonorità che hanno reso unici i Quintorigo. E con alcune novità: la voce di Moris Pradella e la collaborazione di alcuni ospiti di lusso, come Vincenzo Vasi (ossia, Vinicio Capossela), Michele Francesconi e Eric Mingus.

Dalla musica alla politica il passo è breve, lo sapete bene. A tenere banco in questa nuova puntata della Repressione Today è l’onda lunga di eventi e mobilitazioni che ha seguito lo sciopero generale del 14 novembre. Il nostro incoercibile Banzo ci parla della campagna Ojo con tu ojo, nata a sostegno di Ester Quintana, l’ennesima e più recente vittima dei famigerati proiettili di gomma della polizia catalana, e che in pochissimi giorni ha ricevuto l’appoggio di vari esponenti del mondo dello spettacolo e di moltissimi cittadini: la concentrazione del 21 novembre davanti alla Conselleria d’Interior, il «ministero degli interni» catalano, ha infatti radunato circa cinquecento persone, moltissime delle quali con una benda sull’occhio, simbolo della protesta. Affluenza simile per la manifestazione che il giorno dopo si è proposta di denunciare la corruzione di Convergència i Uniò, il partito di governo che si candida a rivincere le prossime imminenti elezioni. Si è parlato anche della controversa azione di Anonymous, che come ritorsione per l’aggressione di due minorenni a Tarragona lo scorso 14 novembre, ha pubblicato i nomi di 41 presunti agenti antisommossa dei Mossos d’Esquadra: ma l’autenticità dei dati è fortemente contestata dalle autorità competenti. Sotto i riflettori anche l’episodio che ha dato il via ai disordini alla manifestazione barcellonese, l’incendio di due camionette della Policía Nacional, che ha originato un’aspra polemica tra il governo catalano e la delegazione del governo centrale. E per questa settimana è davvero tutto.

È poi tornata a farci visita la bravissima cantautrice catalana Rusò Sala. Accompagnata dalla sua chitarra, Rusò ci ha proposto due meravigliosi pezzi dal vivo. Il primo è unavera perla. Si intitola La casa ed è una poesia di Cesare Pavese che Rusò ha musicato e che si trova all’interno di Cose di Amilcare, il doppio cd che accompagna l’omonimo festival di canzone d’autore che si sta svolgendo in questi mesi a Barcellona e a cui parteciperà a metà gennaio insieme al triestino Toni Bruna. Con Rusò abbiamo parlato anche del Premio Pino Piras, una rassegna musicale arrivata alla sua quintaedizione – vinta proprio da Rusò Sala – e dedicata a questo straordinario cantautore, poeta e scrittore algherese scomparso nel 1989. Della figura di Pino Piras e di questo premio ne abbiamo parlato anche in un collegamento telefonico con Claudia Crabuzza, cantautrice, musicista e organizzatrice della rassegna, che ci ha proposto alcuni pezzi di Pino Piras nella versione che ha interpretato con Claudio Gabriel Sanna.

La Trash Zone della carissima Eva Vignini è dedicata  oggi a Truce Baldazzi. Mito assoluto del web, fisico imponente e sguardo incazzato è un ragazzo di  Pianoro di 22 anni originario dello Sri Lanka. Pessimo rapper dotato di una genuina grossolanità, disarmante e sincera come un cazzotto in faccia. Truce Baldazzi  è semplicemente unsostenitore del pensiero negativo, odio e rabbia sbraitati in un microfono senza alcuna finalità se non quella di sfogarsi per le sofferenze “Minorili” subite tanto da desiderare di lanciare una bomba sulla scuola media di Rastignano. Truce Baldazzi, si sente uno sfigato e lo urla al mondo, mandando a fare in culo la sua ex ragazza, i suoi professori ed allo stesso tempo il ritmo e la grammatica italiana con dei pezzi che sono ormai degli slogan. Dietro a tanto sbraitare il suo grido tuttavia non può non suscitare una certa tenerezza, quella del ragazzino che si ingozza di merendine a lezione e viene sgridato dalla maestra.

Prima e dopo Truce Baldazzi non poteva mancare dell’altra satira e dell’altra comicità, come quella della signora Gina, immancabilmente alla ricerca del figlio che non da segnali di vita, e quella di Bruno, il comico serio che oramai si è piazzato in pianta stabile negli studi di Contrabanda e ci tormenta con il suo repertorio di barzellette, canzoni e… questa volta pure di serenate!

Una scimmia rossa accovacciata su un ramo che fuma e fa le boccacce fa da controcanto all’ultimo trago di oggi. Per l’ultimo sorso nel fondo della puntata Laura è tornata a rovistare nella brulicante piazza palermitana, ultimamente molto fertile di novità. L’etichetta rock che più rock non si può (ovvero, La Tempesta, che spesso chiude le nostre puntate) ha pubblicato qualche mese fa Piombo, polvere e carbone, secondo album del trio Pan del Diavolo: disco arrabbiato e denso, gridato, una carica di aria in viso in questi tempi annaspati. E diamo voce allora a questa Scimmia urlatore che si agita dentro al petto. A venerdì prossimo!

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