Di Sandy, di Robert e di Busy Family (30 novembre 2012)

Anche in questa puntata di Zibaldone abbiamo iniziato con un’interessante uscita musicale. Si chiamano Busy Family e sono una band composta da cinque musicisti di diversa estrazione: Simone Zampieri (voce e chitarre), Marco Corsi (voce e tastiere), Giorgio Pacileo (chitarre), Mauro Da Rold (basso) e Gabriele Starini (batteria). Pochi mesi fa sono usciti con il loro album d’esordio, Advice for your next failure, un album che ingloba svariati generi musicali che spaziano dal pop più spensierato al folk più intimista: Beatles, tromboni, Wilco, chitarre, fisarmoniche, Badly Drawn Boy, bassi e batterie acustiche ed è interamente autoprodotto. Un album che sfuma dal pop più allegro della prima parte al folk più introspettivo/intimista della seconda. Ve li abbiamo presentati con l’aiuto di Doris Zaccone (Radio Capital), di passaggio da Barcellona e dalla nostra radio per un interessante progetto sugli italiani che vivono all’estero. E da Advice for your next failure ci siamo ascoltati The Busy Family e Clyde Beatty.

Era da un mese e mezzo oramai che non sentivamo la sua voce durante le nostre due ore settimanali di Zibaldone. Ed era proprio ora di sapere come se la stava passando nellaGrande Mela. Stiamo parlando del grande Ricky Russo, autore e speaker di In Orbita, storico programma di Radio Capodistria. In questi mesi Ricky Russo si trova a New York, dove sta seguendo la scena musicale ed artistica di una città ricca di sorprese. In questo collegamento ci ha raccontato di Sandy, della rielezione di Obama e di tante altre cose… da non perdere! E a proposito di viaggiatori per le Americhe, non potevamo non collegarci anche con il nostro giramondo, Carlo Taglia, che da oltre un anno sta viaggiando senza aerei. Dal Nepal da dove è partito nell’autunno del 2011, Carlo è ora arrivato in Argentina. E pare che nella bella Córdoba voglia stabilirsi per un bel po’…

Puntata densissima questa settimana per la Repressione Today del nostro ignifugo Banzo: si comincia con lo sciopero della fame di cinque dipendenti di Telefónica contro i licenziamenti per malattia agevolati dalla riforma del lavoro del 2010, giunto a conclusione dopo 23 giorni lo scorso 27 novembre, purtroppo senza riuscire a ottenere la riassunzione di uno dei cinque lavoratori, ragione originaria della protesta. Si prosegue con la notizia del secondo indulto concesso a quattro Mossos d’Esquadra ripetutamente condannati per aver torturato un cittadino rumeno innocente scambiato per un rapinatore ricercato, indulto che ha suscitato l’indignazione di circa duecento giudici che hanno pubblicato un manifesto contro l’uso strumentale e opportunista di questa misura. Una menzione per la riapertura del caso di Juan Pablo Torroija, cittadino argentino morto a Girona lo scorso luglio in circostanze misteriose mentre si trovava sotto custodia della polizia e le prime dichiarazioni pubbliche di Ester Quintana, la più recente vittima dei famigerati proiettili di gomma della polizia catalana. In conclusione, un flash sulle polemiche legate alle annunciate celebrazioni del centoventesimo anniversario della nascita di Francisco Franco, duramente criticate dalle associazioni per la memoria come offesa alle vittime della dittatura.

La Trash Zone della carissima Eva Vignini dopo aver accolto tra le sue braccia materne ogni sorta di caso umano – cantanti, attori, maghi, pseudo artisti incompresi che popolano o hanno popolato il sordido mondo del tubo catodico italiota – dedica lapuntata di oggi a Giuseppe Giralico. Il predicatore di Veroli, portato alla ribalta da Mai dire tv,  conduceva la trasmissione La Fonte della Vita sull’emittente privata Spazio TV.  Punti salienti delle sue prediche religiose erano il pesante accento del frosinate, le evidenti difficoltà di composizione della frase e il ricorso a litanie in pseudo- aramaico per sottolineare i punti salienti.  La sua visione genuinamente retrograda, la sua ingenua avversione per i fedeli di altre religioni, gli omosessuali, le donne e le targhe alterne e le parolacce lo rende perfetto per infondere un po’ di morale trash nei nostri animi immondi e peccaminosi. Ammen Ammen ola shikiria assaianda!

Dopo parecchi mesi è ritornato a farci visita con la sua bella rubrica Volatili perDiabetici il nostro caro Angelo Scimia. Accompagnato, come sempre, da un’accurata selezione musicale, questa volta il nostro caro Angelo – come dicevano Mogol e Battisti – ci ha parlato dei fumetti di Robert Crumb. O sarebbe meglio dire, della figura di Robert Crumb, classe 1943, considerato il padre del fumetto underground americano. Angelo ci ha letto alcuni passi dell’intervista curata da Robert Poplaski sulla formazione, l’infanzia e l’adolescenza di Crumb. Il titolo? The Robert Crumb Handbook. Godetevelo!

Come al solito, non poteva mancare nemmeno Bruno, il comico serio che ogni settimana si impossessa del microfono e inizia a raccontare barzellette, storielle, frizzi, lazzi e chi più ne ha più ne metta. In quest’occasione, attenzione attenzione, si è gettato di petto sul catalano… della signora Gina invece non abbiamo avuto notizie… però abbiamo fortunosamente ritrovato un cellulare e curiosando, ci siamo permessi di ascoltare la segreteria telefonica…

La nostra cara Laura è assente giustificata per alcune puntate e, almeno per oggi, il Consiglio Musicale della Settimana tocca al Banzo, che accetta felice questo ruolo di supplente precario per parlarci dei manzOni: questo gruppo veneto che lo scorso ottobre ha pubblicato per Garrincha Dischi il suo secondo album, Cucina Povera, cipropone un affascinante post-rock dal passo pensoso e dai toni intimi, ma che a volte non disdegna le asperità del noise. Le trame avvolgenti dei brani accolgono la voce spaesata e spaesante di Gigi Tenca, che parla, parlotta, biascica, e a volte cerca timidamente di seguire la musica mentre racconta storie di amara quotidianità, costruite su impressioni visive nitide, trasfigurate da metafore impreviste. I nomi che quasi inevitabilmente vengono alla mente durante l’ascolto sono i Massimo Volume e Piero Ciampi, che la voce dolente di Tenca richiama in più di una circostanza, ma aldilà del gioco dei riferimenti, la musica dei manzOni è perfettamente autosufficiente nella sua straordinaria forza evocativa. Il brano che vi facciamo ascoltare è la malinconica In Toscana. Alla prossima settimana!

Esta entrada fue publicada en General. Guarda el enlace permanente.

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *

*