Di jazz made in Italy, di gruppetti pop e di maestri del Trash (14 ottobre 2011)

Siamo partiti scoppiettanti in questa puntata essenzialmente musicale di Zibaldone. I Ready Men con il loro rock spietato di Shortnin’ Bread, che attiva la circolazione di colpo e getta menti e corpi in una danza sfrenata. E poi il nuovo singolo di East Bay Ray e dei Killer Smiles, Raising the Stakes, uscito fresco fresco qualche mese fa dagli studi californiani. Vi abbiamo svegliato per bene, per poi farvi scivolare dolcemente verso il meglio del jazz italiano dell’ultimo mezzo secolo. E lo abbiamo fatto con gli indimenticabili Weather Report di Wayne Shorter e Joe Zawinul, mentre vi abbiamo raccontato del IV Festival de Literatura Policial (Getafe, 14-23 ottobre), dove l’Italia è il paese invitato.

Sotto le stelle del jazz… come cantava Paolo Conte, che sarà qui a Barcellona tra poche settimane per presentare il suo ultimo lavoro, Nelson. Ma la ciudad condal avrà la fortuna di poter apprezzare anche Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Gabriele Mirabassi, Giovanni Guidi e Gianluca Petrella, Danilo Rea e Stefano Boltro. Tutti quanti ospiti del 43 Voll Damm Festival Internacional de Jazz de Barcelona, gemellato con l’Umbria Jazz Festival. Per l’acquisto dei biglietti e per maggiori informazioni, potete dare un’occhiata anche alla pagina web di Italia.es e di The Project. E tra i corsi e i ricorsi musicali, le influenze di Miles Davis e di Chet Baker, i vecchi e i nuovi progetti di questi maestri del jazz latino, ci siamo sentiti alcune chicche, da quel Tribe di Enrico Rava registrato nel 1976, alla Night Talk del Paolo Fresu Quintet fino a una particolarissima versione di Buonasera Signorina frutto della collaborazione di Stefano Bollani con Mirko Guerrini e Mauro Ottolini.

Laura ci ha poi svegliato da questa meravigliosa aria da Cotton Club con nuove proposte italiane. Il pop di qualità che ha prodotto il Belpaese negli ultimi anni. Ed ecco allora le chitarre graffianti e i testi ironici de I Cani, l’allegro ritmo da band vecchio stile dei No Braino, il ritmo e la voce di un bravo cantautore calabrese come Brunori SAS e, infine, un romano che non ha bisogno di presentazioni: Mannarino.

A questo punto, dopo tanto jazz e tanto pop, non poteva mancare lo spazio dedicato al trash prodotto dalla nostra Italietta. Nella Trash Zone, già lo sapete, non parliamo di Fellini e Pasolini, di Rino Gaetano o di Domenico Modugno, ma del peggio del peggio che è uscito dalle televisioni berlusconiane e dalla società del consumo italica. Questa volta non abbiamo avuto paura e siamo andati direttamente alla crème de la crème del trash: Mauro Repetto. Dai banchi di scuola con Max Pezzali al successo con gli 883, dalla brevissima e fallita carriera da solista di Zucchero Filato Nero ai lavori da EuroDisney a Parigi e una nuova vita nella capitale francese. Imperdibile!

Non potevamo lasciarvi soli con Mauro Repetto e con altri dibattiti sul trash umano un venerdì sera, care amiche e cari amici. Abbiamo voluto chiudere con un poca di speranza in questo mondo in costante crisi. E lo abbiamo fatto con Giovanni Allevi, pianista e compositore marchigiano in tournée europea e che sarà qui a Barcellona la prossima settimana, venerdì 21 ottobre, in un concerto di presentazione del suo ultimo album Alien. Per le informazioni e per i biglietti, schiacciate qui.

E per chiudere, come ormai consuetudine, il consiglio musicale di Zibaldone per questa settimana. Si chiama Princesa, anche se il suo vero nome è un altro, e suona da parecchi anni. Influenze londinesi e parigine, e molto altro. E una voce che penetra nelle vene. Noi vi abbiamo fatto sentire un bellissimo pezzo, Gets me high, del suo album del 2007 intitolato J.P. Se volete saperne di più, date un’occhiata qui.

Buon ascolto!

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