Ecco qui il menú della ventinovesima puntata della stagione 2021/2022 del nostro Zibaldone:
– Alle recenti elezioni comunali, a sorpresa a Verona ha vinto il centro-sinistra guidato dall’ex calciatore Damiano Tommasi. Una vittoria storica, importante e simbolica perché la città scaligera non era solo un bastione della destra più radicale e ultraconservatrice, ma un vero e proprio laboratorio dell’ultradestra italiana ed europea. Ma la sconfitta del sindaco uscente Sboarina e con lui di Salvini e Meloni è importante anche perché Tommasi è riuscito a tenere insieme un “fronte largo” progressista e ad avvicinare molti giovani alla politica. Ne parliamo con Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica e autore di È gradita la camicia nera (Rizzoli, 2021), e con Michele Fiorillo, ricercatore presso la Normale di Pisa ed esponente della sinistra veronese. Ci ha accompagnato la musica di alcuni artisti veronesi come Dino (Gli occhi miei), Gigliola Cinquetti (O qué será) e I Gatti di Vicolo Miracoli (Verona beat).
– Documentare la memoria e tessere relazioni in tempo di emergenza. Questo, in sintesi, è il progetto ideato dalla giornalista Sara Beltrame durante i mesi del lockdown del 2020. Un progetto che si è trasformato ora in una mostra, Anada i tornada, che dà voce a sei donne del quartiere barcellonese di Poble Sec e che si potrà vedere dal 14 luglio al Museu Nacional de Art de Catalunya (MNAC). Ne parliamo con Sara Beltrame, curatrice della mostra insieme a Daniela Longobardi.
– Torna a trovarci anche Berardo Staglianò (Sentieri Sonori, Radio Ara – Lussembrugo) con due proposte musicali: Calibro 35 feat. Diodato (C’era una volta il West) e Interiors (Little Lullaby).
– News che ci arrivano dall’Italia: Fanfara Station (Nagran e Ya Baba), Parole liberate (Ambrogio Sparagna – Per non credere e Yo Yo Mundi – La finestra).
– Último trago: Gerardo Balestrieri – Vasto Abrakadabra
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