Navigando per i mari della musica (29 giugno 2018)

Questo venerdì Zibaldone vi ha proposto un viaggio musicale da Londra a San
Francisco, dalla Campania a Montevideo, da Amsterdam a Venezia, senza dimenticare il Lussemburgo e Trieste, per scoprire alcune news musicali che ci arrivano da praticamente tutto il mondo. Con un ospite di lusso, il nostro mitico Roberto Fenocchio.

– Nuove uscite musicali: Peter Perrett – How The West Was Won (Domino, 2017) con How The West Was Won; Avion Travel Privé (Warner Music, 2018) con Il cinghiale e Caro maestro; Canìs Effetto doppler (Lapilla/Ponderosa Music, 2018) con Gennaio e Giugno; Gerardo Balestrieri Syncretica (Smart & Nett, 2018) con Bevo e Gabbiano bar; Rossana Taddei Cuerpo eléctrico (2018) con Amandoti; Tenedle Traumsender (Sussurround, 2018) con Revival e Kanashibari.

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da Trieste ci propone Fantastic Negrito con Plastic Hamburgers e Aloe Blacc con Brooklyn in the Summer, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Delmoro con Non sento bene e Rancore con Under man.

Piccolo omaggio a Jello Biafra per i suoi 60 anni: Back to the USSR (con i Dead Kennedys), We Occupy (con The Guantanamo School of Medicine) e House of the Rising Sun (con The New Orleans Raunch and Soul All-Stars). Jello Biafra & The Guantanamo School of Medicine suoneranno a Barcellona il prossimo 14 luglio all’interno del Barna’n’Roll 2018.

Le ultimissime di Fausto

Último trago: Alcalde de la Noche El sueño de Blanca Fernández Ochoa

Ci ha accompagnato anche la musica di The Only Ones (Another Girl, Another Planet), Pino D’Angiò (Quale idea), Alan Sorrenti (Sienteme).

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Testimoni. Le bombe, la città, la memoria (22 giugno 2018)

Testimoni è un radio-spettacolo realizzato a Barcellona lo scorso 8 giugno in occasione dell’80º anniversario dei bombardamenti dell’aviazione legionaria fascista sulla Ciudad Condal e su altre città catalane e spagnole durante la Guerra Civile del 1936-1939. Due anni sotto le bombe, 800 bombardamenti, 2.404 morti civili.

Dalla plaça del Consell de la Vila di Sarrià, per due ore si sono alternate ai nostri microfoni canzoni, racconti, testimonianze e letture sui bombardamenti sofferti da Barcellona e sulla memoria che la cittá ha costruito di quei terribili avvenimenti. 

Il radio-spettacolo è stato organizzato dal Collettivo Testimoni, in collaborazione con Shoot for Change Barcelona, l’associazione AltraItalia, il Distrito di Sarrià-Sant Gervasi e naturalmente il nostro Zibaldone. La fotografia qui a fianco è di Davide Camesasca.

Hanno partecipato Roser Ponsatí, Enric Bárcena, Rocco Papìa, Marcello Belotti, Daniele Porretta, Alessandro Scarnato, Jamil Nahra e i ragazzi del Liceo
Italiano di Barcellona
. Un ringraziamento per il lavoro organizzativo va a Ida Mauro, Mila Ligugnana, Daniela Longobardi, Emanuela Bove, Andrea Tappi, Karma Gava, Fabio Putzolu, Alexis Ftakas e, soprattutto, Niccolò Bruna.

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Dove va l’Italia? (15 giugno 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Dove va l’Italia? Come si spiega la vittoria del Movimento 5 Stelle e della Lega alle elezioni del 4 marzo? Cosa significa la formazione del governo giallo-verde? E quanto può durare? Si possono aprire ora degli spazi per un nuovo progetto di sinistra? Come si vede queste nuovo esecutivo populista dalla Spagna? Di questo e di molto altro abbiamo parlato a Zibaldone. Con noi in studio: Alessio Piras (scrittore e ricercatore) e Marcello Belotti (fondatore e membro dell’Associazione AltraItalia), oltre all’ergonomico Banzo. Opinioni e contributi (a distanza) di Alberto Tena (giornalista di CTXT), Alfredo Sasso (ricercatore in Storia Contemporanea) e Samuele Mazzolini (presidente di Senso Comune).

– Al Primavera Sound di quest’anno sono stati invitati anche i Guano Padano, power trio italiano che riscopre l’America profonda e i suoi ritmi. Abbiamo intervistato due dei membri della band, Alessandro “Asso” Stefana e Danilo Gallo. Dal loro ultimo disco, Americana (2014), ci siamo ascoltati Plan della Tortilla e My Banjo Dog.

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Último trago: Simona Norato Scegli me tra i bisonti

Ci ha accompagnato anche la musica di Steven Munar (Hey Hey Hey (Re do it again), Elio e le Storie Tese (La terra dei cachi), Francesco De Gregori (Viva l’Italia), Cece Giannotti (Tiens moi plus fort).

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Con Cesare Basile e Fede’n’Marlen (1 giugno 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Anche quest’anno è arrivato il Primavera Sound, con una programmazione ricchissima che va dal rock alla world music, passando per il pop, il rap, l’hip hop e finanche la canzone d’autore. Ne parliamo insieme a Gianluca Giusti, colonna portante dei Mariposa, anima della Famosa Etichetta Trovarobato e qui in veste di cuore pulsante di Modernista, referente del Primavera Sound in Italia. E Gianluca ci porta in radio uno dei più grandi artisti italiani, invitato speciale a Barcellona per quest’edizione del Festival: Cesare Basile. Con il cantautore e musicista siciliano dalla dolce anima punk parliamo di vita e musica, poesia e sogni, e ovviamente del suo ultimo disco, U fujutu su nesci chi fa? (Urtovox, 2017), un resoconto di viaggio nella Sicilia popolare, da cui ci siamo ascoltati Tri nuvuli ju visti cumpariri, Fimmina trista fimmina nata, Cirasa di Jinnaru, Storia di Firrignu.

– In Spagna per una piccola tournée, tra cui un concerto all’interno del Festival Cose di Amilcare, Fede’n’Marlen vengono a farci visita nei nostri studi affacciati sulla plaça Reial di Barcellona. L’ultimo album di questo duo napoletano, Mandorle (Europhon Record, 2016), è un piccolo gioiello che racconta – in italiano e in napoletano – storie di vita vissuta, emozioni e sensazioni di chi sa guardare oltre l’orizzonte e ha deciso di non fermarsi mai. Da Mandorle vi abbiamo proposto Maldicão, O mele, Isabé e Il ventre della sirena.

– Ci accompagna anche la musica dei Guano Padano, un altro dei gruppi italiani invitati a questa edizione del Primavera Sound. Dal loro meraviglioso Americana (2014) ci siamo ascoltati Better than the Radio e Flem’s Circus.

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Último trago: Rossana Taddei Fábrica (feat. Alberto Wolf, dal nuovo disco Cuerpo eléctrico)

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Tra la Bolivia e le elettromagagne (4 maggio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Che succede in Bolivia? Ce ne parla la giornalista Martina Pasini che ha visitato le comunità indigene delle Tierras Bajas boliviane in lotta da alcuni anni contro il governo di Evo Morales e dei progetti di sfruttamento del territorio che mettono a rischio queste comunità. Per chi vuole approfondire, suggeriamo il reportage che Martina ha pubblicato su MicroMega nel novembre del 2017.

– Nuovo disco per gli Elettromagaña, power trio rock sassarese da tempo sulle scene. Un disco, Mac Session Vol. 1, “diviso” a metà con un’altra band sarda, i Rusty Punks. Ce ne ha parlato Giovanni Vargiu, front man degli Elettromagaña e storico ambasciatore di Zibaldone nelle terre di Sardegna. In anteprima dal loro nuovo disco ci siamo ascoltati Superzero, Fool The Night e Rock and Roll (is a state of mind).

Speciale Primavera Sound 2018: scopriamo alcuni degli artisti italiani presenti a questa edizione che si terrà dal 31 maggio al 3 giugno. Cesare Basile (con La libertà mi fa schifo se alleva miseria) e Guano Padano (Gran Bazar). Tra i big ci saranno anche Nick Cake & The Bad Seeds (Red Right Hand) e Jane Birkin (Jane B.).

– Nuove uscite musicali: Danilo Ruggero – In realtà è solo paura (autoprodotto, 2018) con È una questione di scelta; Domenico Imperato Bella vista (Lapilla/Ponderosa, 2018) con Del mondo il canto.

– piccolo omaggio al Maggio francese e al ’68 nel cinquantesimo anniversario: Dominique Grange (Chacun de vous est concerné), Paolo Pietrangeli (Contessa) e Joaquín Sabina (1968).

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Último trago: Avion Travel Come si canta una domanda (dal nuovo disco “Privé” in uscita a maggio 2018)

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Con Buzzy Lao e Margherita Abita (20 aprile 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”. Queste parole di Vinicius de Moraes sono la migliore spiegazione di come la cantante siciliana Margherita Abita ha incontrato la musica. O meglio, i due progetti musicali che la vedono coinvolta a Barcellona. Il primo è quello dell’Orchestra Basarab (di cui vi abbiamo proposto Sanie cu zurgălăi), che unisce sonorità balcaniche e mediterranee; il secondo è quello di Still Life (di cui ci siamo ascoltati Tree e Travel), un intimo viaggio accompagnato dal suono di un violino e dalle proiezioni di Francesca Catricalà.

– Blues, folk e canzone d’autore. Questa è la ricetta che propone il musicista e cantautore torinese Buzzy Lao, che ci presenta il suo primo disco da solista, HULA, da cui vi abbiamo proposto Hanno Ucciso L’Amore, Le Luci Della Mia Ombra e Stella Magica. Dopo aver vissuto sei anni a Londra, Buzzy Lao ripercorre l’Europa in una tournée in solitario, accompagnato dalla sua chitarra acustica e dalla mitica Weissenborn. A Barcellona ha suonato all’interno del Festival Cose di Amilcare.

– Come ogni mese, titornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da Trieste ci propone Chris Cornell con You Never Knew My Mind (dall’album Johnny Cash: Forever Words) e Durand Jones & The Indications con Smile, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Motta con Vivere o morire e Iacampo con La vita nuova.

– Nuove uscite musicali: Calexico – The Thread That Keeps Us (CitySlang, 2018) con Lost Inside.

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– Bruno, il comico serio, torna a darci fastidio in trasmissione…

Último trago: Tulipa Ruiz Game (dal nuovo disco “Tu”)

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Musica, danza e teatro a Poble Sec (13 aprile 2018)

 

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Arrivato alla sua terza edizione, il Festival Seco è ormai una realtà consolidata delle attività primaverili del quartiere di Poble Sec. Musica, teatro, esposizioni, cinema e tanto altro a partire dalle associazioni attive da tempo nel quartiere. Una bellissima iniziativa nata dal basso e che riporta l’arte tra la gente. Un programma ricco di proposte che si svolge tra il 12 e il 15 aprile. Ce ne parla Cosimo Tacinelli accompagnato dal cantautore cileno Luistófoles, uno degli artisti presenti in questa edizione del Festival. Per maggiori informazioni, entrate qui.

– Torna a trovarci Moreno Bernardi per parlarci del suo nuovo spettacolo, Médée Kali, che lo vedrà protagonista i prossimi 20, 21 e 22 aprile alla sala Hiroshima di Poble Sec. Su un testo di Laurent Gaudé e con le musiche di Lionel Ginoux, Moreno rivisitarà il mito e la figura di Medea, accompagnato dalla Barcelona Modern Ensemble. Per saperne di più, cliccate qui.

– Nuove uscite musicali: Fabio Cinti – La voce del padrone. Un adattamento gentile (2018) con Centro di gravità permanente, Sentimiento nuevo e Summer on a solitary beach; Francesco Anselmo Il gioco della sorte (Isola Tobia Label, 2018) con Salmone Noir; Gerardo Tango Il vento è forte qui… si vola meglio (Isola Tobia Label, 2018) con Grano; Hugo Arán Memoria muscular (Porcausadela, 2018) con Chuva suave (con Márcio Faraco).

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– Bruno, il comico serio, tra frizzi, lazzi e fanfaronate

Último trago: Letizia Fuochi Canzone del tempo presente (dal nuovo disco Inchiostro –Materiali Sonori, 2017–)

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Tra crisi catalana e ludolinguistica (6 aprile 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Cosa è successo in Catalogna negli ultimi mesi? Ne parliamo con Vittorio “Bobo” Craxi che è stato un osservatore attento delle vicende catalane, ma anche un protagonista dei giorni più caldi dell’ottobre del 2017. Craxi incontrò infatti Puigdemont pochi giorni dopo il referendum dell’1-O in seguito alla pubblicazione di un appello al dialogo firmato anche da Prodi e Fassino. In quest’intervista ci offre una visione attenta alle dinamiche internazionali e al cambio d’epoca globale nel quale ci troviamo immersi. A breve uscirà in Italia Lettere da Barcellona (Biblion edizioni), un libro dello stesso Craxi sugli avvenimenti catalani.

Come avvicinare i bambini alla lettura? È la domanda a cui risponde I Biscotti, un progetto di Sara Beltrame che propone ai bambini delle audio-recensioni dei loro libri preferiti registrate da loro. Ce ne parla Margherita Ghetti, insegnante della Scuola Italiana di Barcellona che collabora a questo progetto. Ma I Biscotti non si limita solo a questo, ma propone anche interviste a distanza e incontri pubblici per favorire lo scambio di libri tra bambini e ragazzi in ambito internazionale. Per saperne di più, ascoltare le audio-recensioni e collaborare, date un’occhiata al loro sito.

Le ultimissime di Fausto 

Último trago: Lo Stato Sociale In due è amore in tre è una festa (in vista del loro concerto barcellonese del 10 marzo, 21.00, alla sala Bikini)

Ci ha accompagnato anche la musica di Vinicio Capossela (Si è spento il sole), Alessio Lega e i Malfattori (Leggenda del soldato morto), Calcutta (Oroscopo), Djavan (Irmã de neon), Willie Peyote (Ottima scusa), Francesco De Gregoi (Pablo) e Caetano Veloso (Estou triste).

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Tra Brasile, Italia e ardue fughe di Majorana (23 marzo 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Torna a trovarci Rocco Papìa, compositore e musicista bolognese residente da qualche anno a Barcellona. Un anno fa ci aveva presentato il suo progetto dedicato a Rosa Balistreri e alla musica popolare siciliana (Talèa – Rosa canta e cunta), ora ci parla di un suo nuovo disco, un duo che riscopre e reinterpreta il flamenco: si intitola Arduo, da cui ci siamo ascoltato, in antemprima per Zibaldone, 5 anni al 26. Ma Rocco ci ha raccontato anche come è iniziato il suo viaggio nella musica con il progetto di Jacaré, ispirato dalla musica brasiliana. Dal loro primo disco, Il primo passo (2007), vi abbiamo proposto Cucinar e Il primo passo, mentre dal secondo, La fuga di Majorana (2011), abbiamo ascoltato il brano che dà il titolo all’album. Rocco Papìa suonerà il prossimo 6 aprile, alle 20.30, al Tinta Roja di Poble Sec all’interno del Festival Cose di Amilcare per presentare il suo nuovo  spettacolo SoloPapìa. Per conoscere Rocco e la sua musica, date un’occhiata qui. 

– Come ogni mese, titornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da Trieste ci propone Simon & Garfunkel con Bleecker Street e Filippo Graziani con Pigro, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Bud Spencer Blus Explotion con E tu? e Massimo Giangrande con Free To Roam.

– Nuove uscite musicali: SesèMamà – SesèMamà (SoundFly, 2018) con Senza paura e Roda viva; Giacomo Scudellari Lo stretto necessario (Brutture Moderne, 2018) con Morirò in una taverna; Tobjah Casa, finalmente (Trovarobato, 2018) con Come faccio a respirare; Canìs Effetto doppler (Lapilla/Ponderosa, 2018) con Febbraio.

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– Bruno, il comico serio, in tournée sul Tamigi con orde di fan prezzolate…

Último trago: Latleta Il sistemone (il nuovo progetto di Vittorio Cane)

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Speciale Fabrizio De André (16 marzo 2018)

Il 13 e 14 febbraio del 1998 Fabrizio De André si esibiva al Teatro Brancaccio di Roma. Era uno degli ultimi concerti del cantautore genovese, di cui ci rimane una registrazione indimenticabile. A vent’anni di distanza lo ricordiamo a Zibaldone. E lo facciamo
insieme allo scrittore e ricercatore Alessio Piras, conterraneo di Faber. È un viaggio – necessariamente breve – quello che abbiamo proposto che segue cronologicamente la carriera artistica di De André, dai primi anni Sessanta fino all’ultimo disco, Anime salve, del 1996.

Questa la scaletta della puntata:

1- Amico fragile; 2- La città vecchia; 3- Preghiera in gennaio; 4- La canzone di Marinella; 5- Il testamento di Tito; 6- Il suonatore Jones; 7- Canzone del maggio; 8- La canzone dell’amore perduto; 9- Coda di lupo; 10- La guerra di Piero; 11- Hotel Supramonte; 12- D’ä mae riva; 13- Don Raffaè; 14- Smisurata preghiera; 14- Bocca di rosa

 

[Purtroppo per problemi tecnici di Contrabanda FM, non disponiamo del podcast dell’intera puntata. La registrazione si è bloccata al termine di Don Raffaè. Mancano dunque gli ultimi venti minuti. Ci scusiamo per l’inconveniente.]

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Con Matteo Fiorino e Piero Pesce (9 marzo 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Torna a trovarci Matteo Fiorino, a Barcellona per presentare il suo ultimo disco, Fosforo (Phonarchia Dischi, 2018). C’è l’ironia e la poesia a cui ci aveva abituato questo cantautore e musicista spezzino già nel suo precedente disco, Il masochismo provoca dipendenza (2015). Ma c’è anche una ricerca musicale che lo porta a sonorità più internazionali che hanno un certo sapore anni Ottanta e Novanta. Da Fosforo ci siamo ascoltati Darmo, Madrigale (feat. Iosonouncane), San Giuseppe e Canzone senza cuore.

– E un altro ritorno è quello di Piero Pesce che ci presenta il suo nuovo disco, TransHumus, oltre la propria terra (2017). Un album, in cui Piero è accompagnato dalle Questioni Meridionali Folk, frutto di un lavoro decennale a partire dalla musica tradizionale del Sud Italia, soprattutto della sua Calabria. Una musica che incontra altri generi musicali, dal reggae allo ska, dalla musica latinoamericana ad altri ritmi mediterranei. Un disco che si presenterà il prossimo sabato 24 marzo, alle 22.00, all’Absenta del Raval di Barcellona nell’ambito del Festival Cose di Amilcare & BarnaSants. Da TransHumus vi abbiamo proposto Haggie vist, Sono bombe, La terra dei briganti e Senzaria.

Piccolo omaggio a Fausto Mesolella in vista del concerto organizzato venerdì 9 marzo dal Festival Cose di Amilcare alla sala Tinta Roja di Poble Sec. Di Fausto Mesolella vi abbiamo proposto Ghemmà (da Canto Stefano. Fausto Mesolella canta Stefano Benni), Ipocrisia (da DagoRed, con Raiz) e Languida (da Danson Metropoli: canzoni di Paolo Conte con gli Avion Travel).

Le ultimissime di Fausto

A volte ritornano: Valentino Menghi, dalla Romagna con fogli e pennarelli, e Robi, dalla California con furore

Último trago: Domenico Imperato Il nano (dal nuovo album Bellavista, Lapilla Records, 2018)

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Una storia economica della felicità. Con Emanuele Felice (2 marzo 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Si può scrivere una storia economica della felicità? Questa è la sfida e l’interessante proposta che fa Emanuele Felice, professore di storia economica presso l’Università di Pescara e ospite di questa puntata di Zibaldone. Storia economica della felicità (il Mulino, 2017) è un libro coraggioso che ripercorre la storia dell’umanità dall’antichità ai giorni nostri, ponendoci davanti a una questione senza tempo: come conciliare libertà, uguaglianza e benessere?

– Prossimi concerti a Barcellona: Bobo Rondelli (3 marzo, 21.30, Tradicionarius) di cui ci siamo ascoltati Domani mi sparo e Per amarti; Four on Six (4 marzo, 21.00, Marula Café) di cui vi abbiamo proposto Swingettino e Cartoon; Bob Dylan (30 e 31
marzo, 21.00, Liceu) che presenterà il suo Triplicate (2017) di cui ci siamo ascoltati Stardust e I Could Have Told You, mentre dal precedente Fallen Angels (2016) vi abbiamo proposto Young at Heart.

– Nuove uscite musicali: Leo Pari – Dirty ti amo (Foolica, 2018); Santino Cardamone Mondocervello (Manita Dischi, 2017) con Irene e L’amore ai tempi di facebook; I Luf Delaltèr (sutoprodotto/Self, 2016) con Verso un altro altrove e Camminando e cantando.

Último trago: Giorgio Gaber Cos’è la destra cos’è la sinistra

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Ricchi per caso? L’economia italiana tra passato e presente (23 febbraio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– L’Italia è ormai saldamente collocata nel gruppo dei paesi maggiormente sviluppati e sta soltando affrontando una crisi passeggera o, al contrario, aveva solo temporaneamente lasciato la periferia dell’economia mondiale e sta adesso tornando nella posizione marginale che aveva nei secoli che precedettero l’Unità? Questa è una della molte domande a cui tenta di rispondere Ricchi per caso. La parabola dello sviluppo economico italiano (Il Mulino, 2017), volume coordinato da Paolo di Martino e Michelangelo Vasta, al quale hanno collaborato diversi storici italiani dell’economia, come Gabriele Cappelli, Emanuele Felice, Andrea Colli, Alberto Rinaldi. Ne parliamo insieme a Gabriele Cappelli, visiting professor di storia economica presso l’Universitat Autònoma de Barcelona e co-autore del libro. Per saperne di più, date un’occhiata qui.

– Anche quest’anno il Festival Cose di Amilcare, in collaborazione con il BarnaSants, porta a Barcellona diversi artisti italiani, legati soprattutto al mondo della canzone d’autore. Dopo Carpa Koi e Verso Suelto, ospiti del nostro programma nelle scorse puntate, atterreranno a Barcellona Bobo Rondelli (3 marzo, 21.30, Tradicionarius), lo Shomano International con un omaggio a Fausto Mesolella (9 marzo, 20.30, Tinta Roja), Matteo Fiorino (10 marzo, 21.30, Absenta del Raval), Piero Pesce & Questioni Meridionali Folk (24 marzo, 21.30, Absenta del Raval), Rocco Papìa (6 aprile, 20.30, Tinta Roja), Alessio Lega & Guido Baldoni con un omaggio a Franco Fortini (8 aprile, 20.30, Tinta Roja). Per presentarvi questi concerti, ci siamo ascoltati Sollievo animale (Bobo Rondelli), Languida (Avion Travel), Un cubo (Matteo Fiorino), Cucinar (Jacaré), Lontano lontano (Margot su una poesia di Franco Fortini). Per maggiori informazioni, cliccate qui.

– Nuove uscite musicali: Alessio Bonomo – La musica non esiste (Esordisco, 2018) con Lettera d’amore (feat. Fausto Mesolella); Michele Gazich La via del sale (fonoBisanzio, 2016) con Una lettera dalla barricata; Claudio Lolli Il grande freddo (La Tempesta Dischi, 2017) con Prigioniero politico; Stealers Wheel The A&M Years (A&M Records, 2017) con Stuck in the Middle With You e Please Sing a Song For Us.

Le ultimissime di Fausto

Último trago: Claudio Lolli La socialdemocrazia (dallo storico disco Disoccupate le strade dei sogni del 1977)

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Con Verso Suelto, Hugo Arán e Instabili Vaganti (16 febbraio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Torna a Barcellona la compagnia teatrale Instabili Vaganti per presentare Desaparecidos #43, uno spettacolo dedicato alla memoria dei 43 studenti messicani uccisi a Ayotzinapa nel settembre del 2014. Ne parlano con noi Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola. Per seguirli nei loro tour in giro per l’Italia e tutto il globo, date un’occhiata qui.

Verso Suelto rilegge i boleros e le rancheras in chiave jazz. Conosciutisi a Barcellona nel 2011, Raissa Avilés e Pedro Martínez-Maestre hanno sviluppato questo progetto tra le Alpi svizzere. Nel 2016 hanno registrato negli Stati Uniti il loro primo disco, Verso Suelto, che ci hanno presentato a Zibaldone, oltre che in concerto a Barcellona all’interno del Festival Cose di Amilcare/BarnaSants. Dal loro album, vi abbiamo proposto Ella y yo, Cucurrucucu Paloma, La llorona e Noche de Ronda. Per saperne di più, entrate qui.

Hugo Arán ci regala un nuovo disco per iniziare questo 2018: Memoria muscular. Si respira il Brasile, come nel suo precedente Anuario (2014), ma anche la musica popolare latinoamericana ed europea. Spiccano le collaborazioni. Con i brasiliani Guto Vilaverde e Márcio Faraco, e con artisti attivi da tempo nel melting pot barcellonese (El Kanka, Ana Rossi, Gastón Pose…). Da Memoria muscular vi abbiamo proposto Los singulares, Chuva suave, 29 de diciembre e Todo se hará memoria. Il disco si presenterà sabato 24 febbraio alla sala La Sexta Baja di Barcellona. Per conoscere Hugo Arán, cliccate qui.

– Ritorna anche il collegamento con il nostro Berardo Staglianò (Sentieri Sonori – Radio Ara Lussemburgo) che ci propone due news tutte italiane: Calibro 35 con Agogica e Generic Animal con Tsunami.

– Nuove uscite musicali: Dollaro d’onore – Il lungo addio (autoprodotto, 2017) con The buried gun (feat. Simone Salvatori).

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Último trago: Maria De Vigili Ho visto (dal nuovo disco Tempus Fugit, Riff Records/ Cardio Productions, 2018)

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Tra Folk Commedia all’italiana e spaghetti western (9 febbraio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

Cocco Bello è il nuovo EP di Carpa Koi, al secolo Giacomo Maria Carpa, cantautore e polistrumentista siciliano residente da tempo a Barcellona. Un mix di ironico e di tragico che si fondono in uno stile battezzato come Folk Commedia all’italiana. Munito di chitarra, Carpa Koi ci presentato Cocco Bello, tra frizzi e lazzi. E aneddoti da conoscere. Dall’EP vi abbiamo proposto Ballalaika, Me gusta la playa e Brilla stella. Dal vivo Carpa ci ha regalato anche un inedito, Carne su carne. Dal suo precedente disco, Bollicine, panna e fragole (2014), ci siamo ascoltati Barcelona (Speed on my mind). Il disco sarà presentato anche live all’interno del Festival Cose di Amilcare domenica 11 febbraio alle 19.00 alla sala Tinta Roja di Poble Sec. Per saperne di più entrate qui.

No solo Leones è un piccolo festival dedicato al cinema spaghetti western che arriva alla sua terza edizione, intitolata Ensalada de Western y Psicodelia. Dall’11 al 25 febbraio in diverse associazioni culturali del Poble Sec di Barcellona (Jam Circus, Pedreres, Nook e Puerta Roja) si potranno rivedere perle di un genere considerato ingiustamente di serie B: da Django (Sergio Corbucci, 1966) a Keoma (Enzo G. Castellari, 1976), passando per Prega il morto, ammazza il vivo (Giuseppe Vari, 1971) o Se sei vivo, spara! (Giulio Questi, 1968). Il tutto condito con musica, esposizioni, cibo e dibattiti. Ce ne parla Cosimo Tacinelli, ideatore di questo bel ciclo.

– Ritorna in questo 2018 anche Ricky Russo che da New York ci propone due news dal zapore yankee: Anderson East con All on my Mind e Ty Segall con Every 1st A Winner.

– Nuove uscite musicali: Pane – The River Knows (A Tribute To The Doors) (New Model Label, 2018) con Alabama Song e Waiting for the Sun.

Le ultimissime di Fausto

– A volte ritornano: Valentino Menghi e Giovanni Vargiu

Último trago: Unòrsominòre Il demone meridiano (dal disco Una valle che brucia – diNotte Records, 2017)

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