Con le Ginger Bender, G.G. Quintanilla e Sebastià Jovani + omaggio a Pier Paolo Pasolini (2 novembre 2018)

Eccovi il menù di Zibaldone di questo venerdì:

– Le Ginger Bender sono un duo milanese formato da Alessandra Di Toma e Jeanne Hadley. All’inizio di quest’anno è uscito il loro primo disco, Tieni accesa la luce. Tra influenze jazz e blues, la loro è una musica che fa ballare, ma che fa anche pensare. Le Ginger Bender partecipano al Posidonia Green Festival 2018, una due giorni dedicata all’arte, all’ambiente e allo sviluppo sostenibile che si tiene al Museu Marítim de Barcelona questo weekend. Del Posidonia, un’avventura ormai decennale che organizza incontri in Italia e Spagna, ce ne parla uno dei fondatori, Edoardo Brodasca. Delle Ginger Bender ci siamo ascoltati Cumbia nera, Anna non piangere, Five e Otello.

Garikoiz Gamarra Quintanilla è noto soprattutto per essere il front men del gruppo Ornamento y Delito. Torna a trovarci per presentarci Oscuros presagios, il nuovo disco del suo progetto solista, G.G. Quintanilla. Sonorità oscure che ricordano i Joy Division e Nick Cave, testi criptici che riflettono sul presente e la fine delle utopie, riferimenti filosofici a Martin Heidegger… È stato con noi anche lo scrittore e poeta Sebastià Jovani che questo fine settimana accompagna G.G. Quintanilla in una performance poetico-musicale per la presentazione di Oscuros presagios alla sala NIU di Poble Nou (sabato 3 novembre, alle 20.00). Dall’ultimo disco di G.G. Quintanilla vi abbiamo proposto La noche de las muertas, La lepra e La virgen de la guía.

Piccolo omaggio a Pier Paolo Pasolini nel 43esimo anniversario della sua morte – con Rocco Fermo. Ci ha accompagnato la musica di Domenico Modugno (Cosa sono le nuvole) e di Fabrizio De Andrè (Una storia sbagliata).

– Break dedicato all’In-Edit 2018, festival di documentari musicali di Barcellona arrivato alla sua 16esima edizione. Ci ha accompagnato la musica di Tesfa Maryam Kidane (Yetesfa Tezeta) e di Alèmayèhu Eshèté (Telantena Zaré).

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Último trago: Matteo Castellano Sicily Seaside (dal nuovo album Solo la punta – Incipit, 2017)

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Di Mimmo Lucano, del “modello” Riace e di come l’estrema destra usa le reti sociali – Con Tiziana Barillà e Alex Orlowski (26 ottobre 2018)

Eccovi il menù di Zibaldone di questo venerdì:

Mimmo Lucano è un simbolo della lotta contro la regressione democratica che stiamo vivendo in Italia e in tutto il mondo. Il “modello” di Riace è un’esperienza che dimostra come l’accoglienza funzioni. La giornalista Tiziana Barillà ha scritto un libro imprescindibile per capire che cosa è stato fatto a Riace negli ultimi vent’anni e chi è Mimmo Lucano: Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace (Fandango, 2017). Da poco è anche uscita una versione in lingua spagnola, Utopía de la normalidad. Riace. El modelo de acogida de Domenico Lucano (Icaria, 2018). Di tutto questo, degli ultimi avvenimenti che hanno portato all’arresto di Mimmo Lucano e di quello che potrebbe succedere nel futuro prossimo ne parliamo con Tiziana che è a Barcellona per presentare il suo libro.

– Parmigiano residente da tempo a Barcellona, Alex Orlowski è un digital spin doctor, oltre che regista ed ex hacker. Con lui parliamo di come l’estrema destra sta usando le
reti social
, da Twitter a Facebook, ma anche Whatsapp. Propaganda online, fake news, disinformazione, gestione dei dati. Cosa sta facendo la Lega di Salvini in Italia con la “Bestia” creata da Luca Morisi? Quali sono i suoi contatti con la Russia di Putin e la Alt-Right statunitense? Che ruolo sta giocando Steve Bannon e The Movement? Per saperne di più, consigliamo questa intervista a Orlowski pubblicata su Rolling Stone.

– Torna a trovarci anche Giacomo Maria Carpa aka Carpa Koi che ci presenta un suo nuovo brano «dedicato» a Salvini: Vengo da Milano.

News musicali provenienti dall’Italia: Yayla. Musiche ospitali, doppio CD prodotto da Andrea Parodi (Appaloosa Records, 2018) da cui ci siamo sentiti The Gang, Marenostro; Coro Popolare della Maddalena, Sinán Capudán Pasciá / Il Pescatore; Saba Anglana & Bocephus King feat. Flophouse Jr., By Foot By Boat By Train; James Maddock & Tatè N’Songan, The Mathematician; Jono Manson feat. Edoardo Bennato & Saif Samejo, Never Never Land; Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty vol. 20 (Edizioni Materiali Musicali, 2017) con Carlo Valente, Tra l’altro.

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– Valentino Menghi inviato speciale per il derby Cesena-Forlì

Último trago: Tukurù Les reves de Kunta (da Voci per la Libertà. Una canzone per Amnesty, vol. 20)

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Speciale Premio Tenco 2018 (19 ottobre 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Questo fine settimana a Sanremo si celebra la 42ª edizione del Premio Tenco, la più importante rassegna di canzone d’autore italiana e internazionale, dedicata a Migrans. Uomini, idee, musiche. Tantissimi gli artisti invitati, oltre ai vincitori delle Targhe Tenco (Motta, Mirkoeilcane, Giuseppe Anastasi, Francesca Incudine, Fabio Cinti) e ai Premi Tenco (Adamo, Zucchero, Carlo Petrini). Ne abbiamo parlato a lungo in questa puntata e vi abbiamo presentato gli artisti che sono saliti sul palco del Teatro Ariston di Sanremo e che hanno partecipato alle moltissime attività collaterali, come i concerti alla Pigna e le conferenze pomeridiane, oltre alla nuova collana I Libri del Club Tenco di Squilibri Editore. I primi tre volumi, presentati durante la rassegna, sono dedicato a Giorgio Gaber, al cantautore russo Bulat Okudzhava e al Sessantotto).

Queste le canzoni che ci hanno accompagnato: Domenico Modugno (Nel blu dipinto di blu), Giorgio Gaber (Ciao ti dirò), Adamo (Vous permettez Monsieur, La notte, Lei, Affida una lacrima al vento), Zucchero (Rispetto, Canto te, Una notte che vola via, Sandra, Pippo, Nice (Nietzsche) che dice, Hey Man feat. Eric Clapton), Simone Cristicchi (L’Italia di Piero), Willie Peyote (Non sono razzista ma…), Davide Van De Sfroos (Yanez), Pippo Pollina con Giorgio Conte (Mare mare mare), Tosca (Na serenata a ponte), Giua e Armando Corsi con Fausto Mesolella (I te vurrià vasà), Neri Marcorè e Edoardo De Angelis (Il mondo sta bruciando), Bulat Okudzhava (Песенка о пехоте), Paolo Pietrangeli (Contessa), Crosby, Stills, Nash & Young (Chicago).

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Último tragoLuigi Tenco Lontano, lontano

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Con Onofree e Erasmo Palazzotto + Speciale In-Edit 2018 (12 ottobre 2018)

Eccovi il menù di Zibaldone di questo venerdì:

– Da oltre vent’anni sulle scene barcellonesi come bassista di diverse band, Juanjo Onofre si è trasformato in Onofree e ha sviluppato un suo progetto personale che finalmente vede la luce. El perfecto invitado è il suo disco in cui si ritrovano echi del rock anglosassone degli anni Sessanta, ma anche del grunge dei primi anni Novanta. Lo presenterà a Barcellona il prossimo 3 febbraio alla sala Razzmatazz 3. Da El perfecto invitado ci siamo ascoltati Ella se preocupa, Para todos, No sé, Little Boy Lost e Lady in the Radiator.

– Dall’inizio di ottobre la nave Mare Jonio naviga tra la Sicilia e la Libia per monitorare quel che succede e dare aiuto ai migranti. È attualmente l’unica nave italiana che si somma alle poche ONG che ancora si trovano in quel pezzo di Mediterraneo. Si tratta di un progetto della società civile, nell’ambito della missione “Mediterranea”, che dimostra come l’Italia non sia solo quella razzista rappresentata dal governo giallo-verde. Abbiamo avuto in collegamento telefonico proprio dalla Mare Jonio Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra Italiana nel Parlamento italiano, che ci racconta quel che sta succedendo e ci parla del crowdfunding lanciato per poter sostenere le spese del progetto.

Speciale In-Edit 2018: dal 25 ottobre al 4 novembre si terrà a Barcellona la XVI edizione dell’In-Edit, Festival di documentari musicali. Oltre 50 film che spaziano dalla scena locale a quella internazionale, dal rock all’elettronica, dai biopic alle storie singolari di case discografiche o locali mitici della swinging London. Ci ha accompagnato la musica di Elvis Presley (That’s Allright Mama), Lee “Scratch” Perry (The Upsetter), Rolling Stones (Happy), The Animals (We Gotta Get Out of This Place), Maria Bethania (Carcará), Jimmy Reed (When I Woke Up This Morning), Burning (Qué hace una chica como tu en un sitio como este).

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– A volte ritornano: Giovanni Vargiu aka Juan Vargas

Último trago: Elettromagaña Superzero (dal nuovo disco The Mac Sessions vol. I, Officine Musicali, 2018)

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Con Alfabeto Runico e Domenico Imperato (5 ottobre 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è dedicato interamente al Tenco Ascolta che ritorna per il secondo anno consecutivo a Barcellona. In studio con noi due degli artisti che hanno partecipato alla serata organizzata da Cose di Amilcare alla Casa degli Italiani di Barcellona:

Alfabeto Runico è un trio formato da Marta dell’Anno, Nicola Scagliozzi e Andrea Resce, musicisti di formazione classica, frequentatori di feste popolari e di anziani cantori. La loro musica profuma del sud bipolarmente malinconico e festivo dal quale provengono e la loro formazione è atipica: due contrabbassi, viola e voce. Dalla passione per la musica rinascimentale al folk, dal rock al reggae. Dal loro primo disco omonimo minimal-acustico, uscito all’inizio del 2018, ci siamo ascoltati Nutrimi, L’Ambulance, Montanara di Caprino e Beddha Ci Stai Luntanu.

– Premio Fabrizio De Andrè alla canzone d’autore nel 2014, l’abbruzzese Domenico
Imperato
ha vissuto per alcuni anni su una nave dal nome Lusofonia, prima in Portogallo e poi fino alle coste del Brasile. Ha cercato con Postura Libera di mischiare il suo sangue meridionale in nuove forme di tropicalismo mediterraneo. Poi ha deciso di rimettere i piedi sulla sua terra natale con il suo secondo disco, Bellavista (Lapilla/Ponderosa, 2018), che si apre al rock e incontra il pop, l’elettronica e la world music. Da Bellavista vi abbiamo proposto Del mondo il canto e Zitta. Domenico ci ha poi regalato una piccola live session negli studi di Contrabanda FM, dove ci ha suonato La primavera in autunno, un brano inedito, Sorrida il mio amor, e la meravigliosa Alfonsina y el mar. Per conoscere Domenico, cliccate qui.

– Nuove uscite musicali: Giacomo Sferlazzo – Arrispigghiativi (autoprodotto, 2018) con U mari unnavi curpi; Samuele Arba – Terremoto (brano vincitore del Progetto Amatrice); Twoas4 Marea Gluma (autoprodotto, 2017) con Nori de Quinz; The Kinks The Kinks Are The Village Green Preservation Society (BMG, 2018) con Time Song.

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– Avolte ritornano: il mitico Valentino Menghi e le sue caricature

Último trago: I Camillas Errore romantico (dal nuovo disco Discoteca Rock, La Famosa Etichetta Trovarobato, 2018)

Ci ha accompagnato anche la musica del Capurso-Papìa Duo (Chovenda na roseira).

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Zibaldone is back! (28 settembre 2018)

Ed eccoci qui, dopo la pausa estiva, per una nuova stagione del nostro Zibaldone. Come ormai consuetudine, a fine settembre abbiamo ricominciato con le dirette del nostro programma in italiano non solo per italiani sulle frequenze dell’emittente libera barcellonese Radio Contrabanda. Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

– Riscoprire la musica popolare e tradizione del sud Italia a Barcellona. Questo è quello che si propone la Oiné Ensamble, progetto fondato qualche anno fa dai napoletani Giulia Venosa e Fabrizio Giannini. Nel 2017 è uscito il loro primo disco, Figliole e serpenti, che ci accompagna in un viaggio tra la Campania e la Sicilia, tra pizziche, tarantelle e omaggi a grandi artisti come Rosa Balistreri e Pino Daniele. In studio con noi, Fabrizio Giannini. Dal loro album, ci siamo ascoltati: Mi votu e mi rivotu, La leggenda di Colapisci, Aggio girato lu munno, Pizzica tarantata, Lazzari felici e La serpe a Carolina. Venerdì 5 ottobre si esibiranno alle 20.00 al Centre Civic Riera Blanca di Barcellona. Per saperne di più, cliccate qui.

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da New York ci propone Sons of Kemet con My Queen Is Harriet Tubman e Prince con 17 Days, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Riccardo Sinigallia con Ciao cuore e Any Other con Two, Geography.

Piccolo omaggio a Flavio Giurato: Le promesse del mondo (dall’omonimo album, 2017) e Orbetello (da Il tuffatore, 1982).

– Nuove uscite musicali: Alfabeto Runico – Alfabeto Runico (Apogeo Records, 2018) con Fluid; Marc Ribot Songs of Resistence, 1942-2018 (ANTI-Records, 2018) con Bella Ciao/Goodbye Beautiful (feat. Tom Waits); Paul McCartney Egypt Station (Capitol Records, 2018) con Happy With You; Rosario de la Aurora feat. Pablo Ríos No es a nadar a lo que voy (2018).

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– A volte ritornano: Roberto “Robi” Fenocchio

Último trago: Latleta Ibiza

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Con Chiara White, Albert Marqués e Savina Tartisano (20 luglio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– All’inizio di quest’anno è uscito Biancoinascoltato (A Buzz Supreme, 2018), il primo disco della fiorentina Chiara White. A Barcellona per una serie di concerti, Chiara ci parla dei suoi primi passi nella musica, delle influenze rock, della svolta verso la canzone d’autore, di un album che parla di vita e di viaggi. Da Biancoinascoltato vi abbiamo proposto Chiedimi ancora e Praga. Dal vivo poi Chiara ci ha proposto Sönghellir e Quando rivedrai il mare.

Espronceda è uno spazio di arte e creatività nato nel 2014 a Barcellona. Tra performances, residenze di artisti, incontri e dibattiti è diventata già una realtà importante. In questo mese di luglio si è potuto vedere Suma, un progetto della scultrice newyorchese Mia Pearlman che è stato accompagnato da tre performances di improvvisazione musicale del pianista catalano Albert Marqués e da molti altri musicisti. La tematica al centro del progetto è l’identità. Ne parliamo con Savina Tartisano, fondatrice di Espronceda, e Albert Marqués, di cui vi abbiamo proposto tre brani: Doble Sur, Jazz Is Working Class e Foggy Conscience, contenuti nel disco Live in the South Bronx (Zoho Music, 2016) dove Albert è accompagnato da Walter Stinson e Zack O’Farrill. 

– Nuove uscite musicali: Riccardo Onori – Sonoristan (Black Candy Records, 2018) con Sea No Street; Gustavo – Dischi volanti per il gran finale (I Make Records, 2018) con Gustavo; A Toys Orchestra Lub Dub (Ala Bianca, 2018) con Take It Easy; Tobjah Casa, finalmente (Trovarobato, 2018) con La canzone del melograno; Marco De Annuntiis Juxebox all’idroscalo (Cinedelic Records, 2018) con Come De Andrè; I Camillas Discoteca Rock (Trovarobato, 2018) con Sbranato.

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Último trago: Jaka (feat. Raphael) – Crisi (dal nuovo disco Il suono dell’isola)

Zibaldone se ne va in vacanza! Ci risentiamo a settembre!

Buona estate a tutte e a tutti!

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Le canzoni dell’estate (13 luglio 2018)

Questo venerdì a Zibaldone abbiamo voluto rispolverare le canzoni dell’estate dell’Italia degli anni Sessanta. Ma in realtà non solo, ci siamo spinti anche più avanti. Un viaggio in cui l’estate è stata la vera protagonista: dalle canzoni da spiaggia per una nuova generazioni di giovani a canzoni più intime o introspettive. Ce n’è per tutti i gusti. In studio con noi Cosimo Tacinelli.

Questo il menù della puntata:

Mina, Tintarella di Luna (1960); Fred Buscaglione, Sogno d’estate (1958); Adriano Celentano, 24mila baci (1961); Peppino di Capri, St. Tropez Twist (1962); Gino Paoli, Sapore di Sale (1963); Piero Focaccia, Stessa spiaggia, stesso mare (1963); Los Marcellos Ferial, Sei diventata nera (1964); Rita Pavone, Datemi un martello (1964); Jimmy Fontana, Il Mondo (1965); Gianni Pettenati, Bandiera Gialla (1965); I Rokes, Che colpa abbiamo noi (1966); Rocky Roberts, Stasera mi butto (1966); Little Tony, Cuore Matto (1967); Riccardo del Turco, Luglio (1968); Patty Pravo, La Bambola (1968); Equipe 84, Tutta mia la città (1969); Le Orme, Senti l’estate che torna (1969); Francesco Guccini, Giorno d’estate (1970); Piero Ciampi, Sporca estate (1971); Claude Nougaro, Un été (1981); Manuel Serrat, Fiesta (1970); Edoardo Bennato, Feste di piazza (1976); Alice, Il vento caldo dell’estate (1980); Max Gazzè, Casi ciclici (1998).

Non potevano mancare, ovviamente, Le ultimissime di Fausto.

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Cosa cambia in Spagna con Pedro Sánchez? (6 luglio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Un mese fa si è conclusa l’era di Mariano Rajoy, al governo della Spagna dalla fine del 2011. Inaspettatamente e in modo repentino, il socialista Pedro Sánchez si è convertito in nuovo inquilino del Palacio de la Moncloa. Ma che cosa cambia con l’arrivo dei socialisti al governo del paese? Molto? Poco? Nulla? Tanti i fronti aperti, a partire da quello europeo con la crisi dei migranti e la riforma dell’UE e continuando con la crisi catalana. Ne parliamo con Paola Lo Cascio, professoressa di storia contemporanea presso l’Universitat de Barcelona, e Elena Marisol Brandolini, corrispondente de Il Fatto Quotidiano e autrice di Piolín imbavagliato. Cronaca dell’autunno catalano (Ediesse, 2018).

Cristina Lourenzo è una giovane cantautrice brasiliana di passaggio da Barcellona. Nel 2015 è uscito il suo primo disco da solista, Parte de mim, prodotto da un grande nome della musica carioca, Renato Piau. Ce lo presenta a Zibaldone, deliziandoci anche con una piccola live session, mentre ci parla dei suoi giri in Europa e delle influenze dei grandi della musica brasiliana sulle sue composizioni. Dal suo disco ci siamo ascoltati Aliança e Quadris.

Speciale Targhe Tenco 2018: I vincitori delle Targhe Tenco 2018, il riconoscimento assegnato dal 1984 ai migliori dischi italiani di canzone d’autore usciti nel corso dell’anno trascorso, sono stati Motta con “Vivere a Morire” (miglior disco in assoluto), Mirkoeilcane con “Stiamo tutti bene” (migliore canzone), Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo” (migliore opera prima), Fabio Cinti con “La voce del padrone. Un adattamento gentile” (miglior interprete di canzoni non proprie), Francesca Incudine con “Taraké” (miglior album in dialetto) e “Voci per la Liberta’ – Una Canzone Per Amnesty” (miglior album collettivo a progetto). Vi abbiamo proposto Mirkoeilcane con Stiamo tutti bene, Francesca Incudine con Na bona parola, Fabio Cinti con Cuccuruccucù Paloma e Edoardo Bennato con Pronti a salpare.

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– Torna anche Bruno, il comico serio, con i suoi insopportabili frizzi e lazzi

Último trago: Marcondiro Ammore vero

Ci ha accompagnato anche la musica di Gerardo Balestrieri che re-interpreta in chiave punk Un giudice di Fabrizio De Andrè.

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Navigando per i mari della musica (29 giugno 2018)

Questo venerdì Zibaldone vi ha proposto un viaggio musicale da Londra a San
Francisco, dalla Campania a Montevideo, da Amsterdam a Venezia, senza dimenticare il Lussemburgo e Trieste, per scoprire alcune news musicali che ci arrivano da praticamente tutto il mondo. Con un ospite di lusso, il nostro mitico Roberto Fenocchio.

– Nuove uscite musicali: Peter Perrett – How The West Was Won (Domino, 2017) con How The West Was Won; Avion Travel Privé (Warner Music, 2018) con Il cinghiale e Caro maestro; Canìs Effetto doppler (Lapilla/Ponderosa Music, 2018) con Gennaio e Giugno; Gerardo Balestrieri Syncretica (Smart & Nett, 2018) con Bevo e Gabbiano bar; Rossana Taddei Cuerpo eléctrico (2018) con Amandoti; Tenedle Traumsender (Sussurround, 2018) con Revival e Kanashibari.

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da Trieste ci propone Fantastic Negrito con Plastic Hamburgers e Aloe Blacc con Brooklyn in the Summer, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Delmoro con Non sento bene e Rancore con Under man.

Piccolo omaggio a Jello Biafra per i suoi 60 anni: Back to the USSR (con i Dead Kennedys), We Occupy (con The Guantanamo School of Medicine) e House of the Rising Sun (con The New Orleans Raunch and Soul All-Stars). Jello Biafra & The Guantanamo School of Medicine suoneranno a Barcellona il prossimo 14 luglio all’interno del Barna’n’Roll 2018.

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Último trago: Alcalde de la Noche El sueño de Blanca Fernández Ochoa

Ci ha accompagnato anche la musica di The Only Ones (Another Girl, Another Planet), Pino D’Angiò (Quale idea), Alan Sorrenti (Sienteme).

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Testimoni. Le bombe, la città, la memoria (22 giugno 2018)

Testimoni è un radio-spettacolo realizzato a Barcellona lo scorso 8 giugno in occasione dell’80º anniversario dei bombardamenti dell’aviazione legionaria fascista sulla Ciudad Condal e su altre città catalane e spagnole durante la Guerra Civile del 1936-1939. Due anni sotto le bombe, 800 bombardamenti, 2.404 morti civili.

Dalla plaça del Consell de la Vila di Sarrià, per due ore si sono alternate ai nostri microfoni canzoni, racconti, testimonianze e letture sui bombardamenti sofferti da Barcellona e sulla memoria che la cittá ha costruito di quei terribili avvenimenti. 

Il radio-spettacolo è stato organizzato dal Collettivo Testimoni, in collaborazione con Shoot for Change Barcelona, l’associazione AltraItalia, il Distrito di Sarrià-Sant Gervasi e naturalmente il nostro Zibaldone. La fotografia qui a fianco è di Davide Camesasca.

Hanno partecipato Roser Ponsatí, Enric Bárcena, Rocco Papìa, Marcello Belotti, Daniele Porretta, Alessandro Scarnato, Jamil Nahra e i ragazzi del Liceo
Italiano di Barcellona
. Un ringraziamento per il lavoro organizzativo va a Ida Mauro, Mila Ligugnana, Daniela Longobardi, Emanuela Bove, Andrea Tappi, Karma Gava, Fabio Putzolu, Alexis Ftakas e, soprattutto, Niccolò Bruna.

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Dove va l’Italia? (15 giugno 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Dove va l’Italia? Come si spiega la vittoria del Movimento 5 Stelle e della Lega alle elezioni del 4 marzo? Cosa significa la formazione del governo giallo-verde? E quanto può durare? Si possono aprire ora degli spazi per un nuovo progetto di sinistra? Come si vede queste nuovo esecutivo populista dalla Spagna? Di questo e di molto altro abbiamo parlato a Zibaldone. Con noi in studio: Alessio Piras (scrittore e ricercatore) e Marcello Belotti (fondatore e membro dell’Associazione AltraItalia), oltre all’ergonomico Banzo. Opinioni e contributi (a distanza) di Alberto Tena (giornalista di CTXT), Alfredo Sasso (ricercatore in Storia Contemporanea) e Samuele Mazzolini (presidente di Senso Comune).

– Al Primavera Sound di quest’anno sono stati invitati anche i Guano Padano, power trio italiano che riscopre l’America profonda e i suoi ritmi. Abbiamo intervistato due dei membri della band, Alessandro “Asso” Stefana e Danilo Gallo. Dal loro ultimo disco, Americana (2014), ci siamo ascoltati Plan della Tortilla e My Banjo Dog.

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Último trago: Simona Norato Scegli me tra i bisonti

Ci ha accompagnato anche la musica di Steven Munar (Hey Hey Hey (Re do it again), Elio e le Storie Tese (La terra dei cachi), Francesco De Gregori (Viva l’Italia), Cece Giannotti (Tiens moi plus fort).

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Con Cesare Basile e Fede’n’Marlen (1 giugno 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Anche quest’anno è arrivato il Primavera Sound, con una programmazione ricchissima che va dal rock alla world music, passando per il pop, il rap, l’hip hop e finanche la canzone d’autore. Ne parliamo insieme a Gianluca Giusti, colonna portante dei Mariposa, anima della Famosa Etichetta Trovarobato e qui in veste di cuore pulsante di Modernista, referente del Primavera Sound in Italia. E Gianluca ci porta in radio uno dei più grandi artisti italiani, invitato speciale a Barcellona per quest’edizione del Festival: Cesare Basile. Con il cantautore e musicista siciliano dalla dolce anima punk parliamo di vita e musica, poesia e sogni, e ovviamente del suo ultimo disco, U fujutu su nesci chi fa? (Urtovox, 2017), un resoconto di viaggio nella Sicilia popolare, da cui ci siamo ascoltati Tri nuvuli ju visti cumpariri, Fimmina trista fimmina nata, Cirasa di Jinnaru, Storia di Firrignu.

– In Spagna per una piccola tournée, tra cui un concerto all’interno del Festival Cose di Amilcare, Fede’n’Marlen vengono a farci visita nei nostri studi affacciati sulla plaça Reial di Barcellona. L’ultimo album di questo duo napoletano, Mandorle (Europhon Record, 2016), è un piccolo gioiello che racconta – in italiano e in napoletano – storie di vita vissuta, emozioni e sensazioni di chi sa guardare oltre l’orizzonte e ha deciso di non fermarsi mai. Da Mandorle vi abbiamo proposto Maldicão, O mele, Isabé e Il ventre della sirena.

– Ci accompagna anche la musica dei Guano Padano, un altro dei gruppi italiani invitati a questa edizione del Primavera Sound. Dal loro meraviglioso Americana (2014) ci siamo ascoltati Better than the Radio e Flem’s Circus.

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Último trago: Rossana Taddei Fábrica (feat. Alberto Wolf, dal nuovo disco Cuerpo eléctrico)

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Tra la Bolivia e le elettromagagne (4 maggio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Che succede in Bolivia? Ce ne parla la giornalista Martina Pasini che ha visitato le comunità indigene delle Tierras Bajas boliviane in lotta da alcuni anni contro il governo di Evo Morales e dei progetti di sfruttamento del territorio che mettono a rischio queste comunità. Per chi vuole approfondire, suggeriamo il reportage che Martina ha pubblicato su MicroMega nel novembre del 2017.

– Nuovo disco per gli Elettromagaña, power trio rock sassarese da tempo sulle scene. Un disco, Mac Session Vol. 1, “diviso” a metà con un’altra band sarda, i Rusty Punks. Ce ne ha parlato Giovanni Vargiu, front man degli Elettromagaña e storico ambasciatore di Zibaldone nelle terre di Sardegna. In anteprima dal loro nuovo disco ci siamo ascoltati Superzero, Fool The Night e Rock and Roll (is a state of mind).

Speciale Primavera Sound 2018: scopriamo alcuni degli artisti italiani presenti a questa edizione che si terrà dal 31 maggio al 3 giugno. Cesare Basile (con La libertà mi fa schifo se alleva miseria) e Guano Padano (Gran Bazar). Tra i big ci saranno anche Nick Cake & The Bad Seeds (Red Right Hand) e Jane Birkin (Jane B.).

– Nuove uscite musicali: Danilo Ruggero – In realtà è solo paura (autoprodotto, 2018) con È una questione di scelta; Domenico Imperato Bella vista (Lapilla/Ponderosa, 2018) con Del mondo il canto.

– piccolo omaggio al Maggio francese e al ’68 nel cinquantesimo anniversario: Dominique Grange (Chacun de vous est concerné), Paolo Pietrangeli (Contessa) e Joaquín Sabina (1968).

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Último trago: Avion Travel Come si canta una domanda (dal nuovo disco “Privé” in uscita a maggio 2018)

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Con Buzzy Lao e Margherita Abita (20 aprile 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”. Queste parole di Vinicius de Moraes sono la migliore spiegazione di come la cantante siciliana Margherita Abita ha incontrato la musica. O meglio, i due progetti musicali che la vedono coinvolta a Barcellona. Il primo è quello dell’Orchestra Basarab (di cui vi abbiamo proposto Sanie cu zurgălăi), che unisce sonorità balcaniche e mediterranee; il secondo è quello di Still Life (di cui ci siamo ascoltati Tree e Travel), un intimo viaggio accompagnato dal suono di un violino e dalle proiezioni di Francesca Catricalà.

– Blues, folk e canzone d’autore. Questa è la ricetta che propone il musicista e cantautore torinese Buzzy Lao, che ci presenta il suo primo disco da solista, HULA, da cui vi abbiamo proposto Hanno Ucciso L’Amore, Le Luci Della Mia Ombra e Stella Magica. Dopo aver vissuto sei anni a Londra, Buzzy Lao ripercorre l’Europa in una tournée in solitario, accompagnato dalla sua chitarra acustica e dalla mitica Weissenborn. A Barcellona ha suonato all’interno del Festival Cose di Amilcare.

– Come ogni mese, titornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da Trieste ci propone Chris Cornell con You Never Knew My Mind (dall’album Johnny Cash: Forever Words) e Durand Jones & The Indications con Smile, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Motta con Vivere o morire e Iacampo con La vita nuova.

– Nuove uscite musicali: Calexico – The Thread That Keeps Us (CitySlang, 2018) con Lost Inside.

Le ultimissime di Fausto

– Bruno, il comico serio, torna a darci fastidio in trasmissione…

Último trago: Tulipa Ruiz Game (dal nuovo disco “Tu”)

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