Con Ebra e Alessio Piras (2 febbraio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

Modern Africa I. Reveries è il nuovo disco di Ebra, pseudonimo dietro il quale si cela la cantautrice e inteprete marocchina Khaoula Bouchkhi. Un disco ricco di storia, di lingue, di sonorità. Un canto d’amore all’Africa. E a cui hanno partecipato musicisti provenienti da mezzo mondo, a partire dal camerunense Jules Bikoko, il brasiliano Crá Rosa e i catalani Pau Figueres e Toni Saigi. Ce lo presenta in studio Ebra, accompagnata dal mitico Flavio Ferri, che ci ha parlato, en passant, dei suoi ultimi progetti, tra musica e cinema. Da Modern Africa I. Reveries, in uscita l’8 febbraio, vi abbiamo proposto in anteprima Sacred, Muse, Warrior, Oiseaux Égarés e Imagine a World. Il disco si presenterà a Barcellona il prossimo 17 marzo alle 21h00 a La Nau di Poble Nou. Per saperne di più di Ebra, cliccate qui.

– Nel 2016 è uscito, Omicidio in piazza Sant’Elena, il primo romanzo di Alessio Piras, scrittore genovese trapiantato a Barcellona. Prendeva il via la serie noir di Pagani e Marino. Lo scorso anno è uscito il sequel, Nati in via Madre di Dio (Fratelli Frilli Editori). C’è molto Izzo, ma anche il Vázquez Montalbán di Pepe Carvalho. E al centro di tutto c’è Genova, i suoi vicoli, i suoi suoni e i suoi sapori. E la sua storia, tra Seconda Guerra Mondiale, Resistenza e gli anni del miracolo economico. Ne parliamo insieme a Alessio Piras, mentre ci accompagna la musica di Fabrizio De Andrè (Via del Campo) e Paolo Conte (Genova per noi).

– Nuove uscite musicali: Filippo GattiLa testa e il cuore (Lapidarie Incisioni, 2017) con Uh! La rivoluzione e Il maestro e Margherita; Paletti Super (Woodworm Label, 2018) con Nonostante tutto; Threelakes and the Flatland EaglesChristmas Night (2017); The Rainband Gimme Love (2017)

Le ultimissime di Fausto

– Bruno, il comico serio, con le majorettes alla frontiera francesa…

Último trago: Giovanna Marini I treni per Reggio Calabria (per annunciare il concerto di sabato 3 febbraio a Barcellona).

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Fidel alla linea. XIII: el periodo especial (26 gennaio 2018)

Un anno fa moriva Fidel Castro. Con lui si è chiuso definitivamente il Novecento. E, logicamente, una lunga tappa della storia cubana. Per questo abbiamo pensato di ripercorrere la storia della rivoluzione cubana attraverso le canzoni e la musica. 14 puntate speciali, 28 ore di musica, oltre 200 canzoni che ci accompagneranno durante tutto il 2017 e l’inizio di questo 2018. Dalla dittatura di Batista al nuovo millennio, passando per la guerriglia, la vittoria de los barbudos, i primi anni rivoluzionari, le tensioni con gli Stati Uniti… Il titolo? Fidel alla linea. In studio con noi, Sergio Secondiano Sacchi, responsabile artistico del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare.

In questa tredicesima puntata, dedicata agli anni Novanta e Duemila, il menù è stato il seguente:

Joseito Fernández (Guantanamera), Carlos Varela (Guillermo Tell), Willy Chirino (Nuestro día), Candido Fabre (Canta a su marido Fidel), Silvio Rodríguez (El problema), Ricardo Arjona (Si el Norte fuera el Sur), Pablo Milanés, Luis Pena e Compay Segundo (Chan Chan), Jesús Rodríguez & Adolfo Alfonso (Décimas al Che), Luba Maria Hevia (Venid fieles todos), Pablo Milanés & Lorenzo Hierrezuelo (Veinte años), Flema (Salve Cuba), Wilson Barba & Wilma Garcé (Fidel Castro en su día), Silvio Rodríguez (Huracán), Muchas razones a defender (Canción a Fidel Castro), Pablo Hásel (Un ejemplo para siempre), Ricardo Arjona (Ella y él), Reinier Valdés (Mensaje a Fidel), Carlos Puebla (Conmigo eso sí no va), AA.VV. (Canción a Fidel), Gente Buena (Canción a Fidel en su 90 cumpleaños), Arnaldo Rodríguez, Mayito Rivera, Laritza Bacallao, Waldo Mendoza, Lena de la Torre y Dayany Gutiérrez (Un hombre que sueña), Raul Torres con Eduardo Sosa, Annie Garcés & Luna Manzanares (Cabalgando con Fidel).

La prossima puntata, l’ultima di questo speciale, sarà un best of degli artisti che abbiamo incontrato in questo viaggio nella musica cubana.

Qui la puntata precedente:

Fidel alla linea. XII: cade il muro di Berlino (12 gennaio 2018)

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Con Niccolò Bruna e Steven Munar (19 gennaio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Torna a trovarci Steven Munar per presentarci il suo ultimo lavoro discografico, Violet Koski (Miracle Records, 2017). Sempre accompagnato dalla Miracle Band, Steven apre una nuova tappa della sua carriera artistica, dopo il periodo americano dell’ultimo decennio. C’è il rock, ma c’è anche il folk e qualcosa che ricorda il periodo dei The Tea Servants. Dal disco, vi abbiamo proposto Everytime I Close the Doors, Hear Me Calling You, Hey, Hey, Hey (Re do it again), Lonely Hearts, Where Do They Go? e Prayer Without Words. Per saperne di più, date un’occhiata qui.

Niccolò Bruna è sempre in viaggio. La telecamera in mano e qualche buon disco in valigia. Perché i documentari di Niccolò, filmmaker torinese trapiantato a Barcellona, hanno spesso a che fare con la musica. Fin dai tempi di Cuba, a cui ora è tornato per seguire il nuovo progetto discografico di Chucho Valdés e Gonzalo Rubalcaba, da cui ci siamo sentiti in anteprima Caravan. O fin dai tempi di San Salvario, con collaborazioni che vanno da Vinicio Capossela – di cui vi abbiamo proposto Tango del Murazzo – o i Marlene Kuntz.

– Nuove uscite musicali: La MascheraParcoSofia (Full Heads, 2017) con Te vengo a cercà e Salaam Aleikum; Matteo Fiorino Fosforo (Phonarchia Dischi, 2018) con Madrigale.

Le ultimissime di Fausto

Último trago: Filippo Dr. Panico Rovinare tutto (NoizeHills Records, 2018) con Fiorino.

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Fidel alla linea. XII: cade il muro di Berlino (12 gennaio 2018)

Un anno fa moriva Fidel Castro. Con lui si è chiuso definitivamente il Novecento. E, logicamente, una lunga tappa della storia cubana. Per questo abbiamo pensato di ripercorrere la storia della rivoluzione cubana attraverso le canzoni e la musica. 14 puntate speciali, 28 ore di musica, oltre 200 canzoni che ci accompagneranno durante tutto il 2017 e l’inizio di questo 2018. Dalla dittatura di Batista al nuovo millennio, passando per la guerriglia, la vittoria de los barbudos, i primi anni rivoluzionari, le tensioni con gli Stati Uniti… Il titolo? Fidel alla linea. In studio con noi, Sergio Secondiano Sacchi, responsabile artistico del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare.

In questa dodicesima puntata, dedicata agli anni Ottanta, il menù è stato il seguente:

Joseito Fernández (Guantanamera), Eduardo Ramon (Canción de los CDR), Robert Charlesbois (Mon ami Fidel), Pablo Milanés (Vuelve a sacudirse el Continente), Trio los Cancilleres (Canción de Mariel), Pablo Milanés (Nicaragua), Hermanas Martí (La Bayamesa), Carlos Puebla (Y eso sí que no), Silvio Rodríguez (Canción urgente para Nicaragua), Pablo Milanés (Acto de fe), Pablo Milanés (Blas), Waldemar Bastos & Dulce Pontes (Velha chica), Roberto Blades (Se va a caer), Carlos Puebla (Soy del pueblo), Los Tradicionales (Dignidad), Paco Ibañez (Soldadito boliviano), Conjunto Folklórico de Trinidad (Los Negros Congos), Silvio Rodríguez (Pequeña serenada diurna), Carlos Puebla (Canto por todos los muertos), Joseíto Fernández & Benny Moré (Guantanamera).

La prossima puntata sarà dedicata al periodo especial e agli anni Duemila.

Qui la puntata precedente:

Fidel alla linea. XI: l’internazionazionalismo (5 gennaio 2018)

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Fidel alla linea. XI: l’internazionazionalismo (5 gennaio 2018)

Un anno fa moriva Fidel Castro. Con lui si è chiuso definitivamente il Novecento. E, logicamente, una lunga tappa della storia cubana. Per questo abbiamo pensato di ripercorrere la storia della rivoluzione cubana attraverso le canzoni e la musica. 14 puntate speciali, 28 ore di musica, oltre 200 canzoni che ci accompagneranno durante tutto il 2017 e l’inizio di questo 2018. Dalla dittatura di Batista al nuovo millennio, passando per la guerriglia, la vittoria de los barbudos, i primi anni rivoluzionari, le tensioni con gli Stati Uniti… Il titolo? Fidel alla linea. In studio con noi, Sergio Secondiano Sacchi, responsabile artistico del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare.

In questa undicesima puntata, dedicata all’internazionalismo, in cui affrontiamo il periodo che va dalla morte del Che nell’ottobre del 1967 fino all’estate del 1977, il menù è stato il seguente:

Joseito Fernández (Guantanamera), Fidel (discorso per la morte del Che), Sergio Endrigo (Anch’io ti ricorderò), Richard Shindell (Che Guevara T-Shirt), Daniele Silvestri (Cohiba), Pablo Milanés, Silvio Rodríguez & Noel Nicola (Cuba va), Caetano Veloso (Soy loco por ti América), Carlos Puebla (Diez serán), Pablo Milanés (Once por cero), Sergio Endrigo (Lettera da Cuba), Carlos Puebla (Todos los caminos), Pablo Milanés (Ho Chi Minh), Juan Formell y los Van Van (Llegue, llegue), Grupo Irakere (Bacalao con pan), Carlos Puebla (Autos de uso), Silvio Rodríguez y Pablo Milanés (Canción para mi soldado), Carlos Puebla (La Gran Carrera), Pablo Milanés (Havemos de voltar), Carlos Puebla (Mucha cordura), El Juglar de los caminos (Canto a Fidel Castro), Mauro Pagani (Quiero), Carlos Puebla (El padre nuestro), Anonimo (Guantanamera).

La prossima puntata sarà dedicata agli anni Ottanta.

Qui la puntata precedente:

Fidel alla linea. X: il Che (29 dicembre 2017)

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Fidel alla linea. X: il Che (29 dicembre 2017)

Un anno fa moriva Fidel Castro. Con lui si è chiuso definitivamente il Novecento. E, logicamente, una lunga tappa della storia cubana. Per questo abbiamo pensato di ripercorrere la storia della rivoluzione cubana attraverso le canzoni e la musica. 14 puntate speciali, 28 ore di musica, oltre 200 canzoni che ci accompagneranno durante tutto questo 2017. Dalla dittatura di Batista al nuovo millennio, passando per la guerriglia, la vittoria de los barbudos, i primi anni rivoluzionari, le tensioni con gli Stati Uniti… Il titolo? Fidel alla linea. In studio con noi, Sergio Secondiano Sacchi, responsabile artistico del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare.

In questa decima puntata, dedicata alla figura del Che, in cui ricordiamo il periodo compreso tra la primavera del 1964 e l’autunno del 1967, il menù è stato il seguente:

Joseito Fernández (Guantanamera), Clara y Mario (Lagrimas negras), The Skatalites (Fidel Castro), Carlos Puebla (David y Goliath), Ze Claudio (Luz da America), Canzoniere Internazionale (Somos socialistas), Angelo Branduardi (1 parile 1965), Eliades Ochoa (Píntate los labios, María), Silvio Rodríguez (Fusil contra fusil), Luis Aguilé (Cuando salí de Cuba), Fidel (Carta de despedida del Che), Motivés (Hasta siempre), María Teresa Vera (Veinte años), Carlos Puebla (Cuba no está sola), Quilapayun (Un son para Cuba), Carlos Puebla (Que alegrón), Lluís Llach (Comandante), Inti Illimani (El aparecido), Ivan Della Mea e Paolo Ciarchi (Creare due tre molti Vietnam), Silvio Rodríguez (Sueño con serpientes), Jean Ferrat (Cuba sí), Francesco Guccini (Canzone per il Che), José Feliciano (Guantanamera).

La prossima puntata sarà dedicata all’internazionalismo e, in concreto, agli anni 1967-1977.

Qui la puntata precedente:

Fidel alla linea. IX: l’embargo continua (22 dicembre 2017)

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Fidel alla linea. IX: l’embargo continua (22 dicembre 2017)

Un anno fa moriva Fidel Castro. Con lui si è chiuso definitivamente il Novecento. E, logicamente, una lunga tappa della storia cubana. Per questo abbiamo pensato di ripercorrere la storia della rivoluzione cubana attraverso le canzoni e la musica. 14 puntate speciali, 28 ore di musica, oltre 200 canzoni che ci accompagneranno durante tutto questo 2017. Dalla dittatura di Batista al nuovo millennio, passando per la guerriglia, la vittoria de los barbudos, i primi anni rivoluzionari, le tensioni con gli Stati Uniti… Il titolo? Fidel alla linea. In studio con noi, Sergio Secondiano Sacchi, responsabile artistico del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare.

In questa nona puntata, dedicata alla continuazione delle tensioni con gli Stati Uniti, ossia al periodo compreso tra l’ottobre del 1962 e il gennaio del 1964, il menù è stato il seguente:

Joseito Fernández (Guantanamera), Carlos Puebla (Conjugando verbos), Gunnar Reinaut (Cuba Missile Crisis), Pablo Milanés (Si el poeta eres tu), Carlos Puebla (Paz con dignidad), Silvio Rodríguez (Playa Girón), Carlos Puebla (La caimanera), Sergio Vitier (Un son a Benny Moré), Ñico Saquito & Conjunto Alberto Aroche (Que es lo que pasa en Cuba), Sergio Endrigo (La rosa bianca), Carlos Puebla (La cuarentena), Colette Magny (Viva Cuba), Bob Dylan (Motorpsycho Nightmare), Joseito Fernández (Tu tierra y tu libertad), Carlos Puebla (La reforma urbana), Lou Reed (The Day John Kennedy Died), The New Pink (We Killed Kennedy), Harry Lewis & Banda (Pelotón atención), Che Guevara (Discorso all’ONU), Judy Collins (Che), Pete Seeger (Guantanamera).

La prossima puntata sarà dedicata agli anni 1964-1967 e alla figura del Che.

Qui la puntata precedente:

Fidel alla linea. VIII: USA contro Cuba socialista (24 novembre 2017)

 

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Con Giovanni Dozzini e The Melenas (15 dicembre 2017)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

La scelta (Nutrimenti, 2016) è un romanzo davvero bello. Parte da fatti realmente accaduti sull’Isola Maggiore del Lago Trasimeno nel giugno del 1944, nel mezzo dell’occupazione nazifascista e della guerra partigiana. Una sparatoria, due isolani e un soldato tedesco morto. Degli ebrei incarcerati nel castello dell’Isola. E una scelta, che più che politica, è morale a cui gli abitanti del borgo devono far fronte. Ne parliamo con l’autore, Giovanni Dozzini. Per saperne di più, entrate qui.

– La messicana Luz Hartasánchez e lo statunitense Nedd Summerville hanno messo in piedi un gruppo, The Melenas, che da qualche mese sta suonando nei locali di Barcellona. Folk dal sapore anni Sessanta e ritmi che mischiano la canzone d’autore con i suoni provenienti degli Appalache. Ci parlano del loro progetto, mentre ci regalano un’intima live session negli studi di Contrabanda FM.

– Nuove uscite musicali: Effe PuntoCoccodrilli (Labellascheggia, 2017) con Il povero diavolo e Lambrate; Davide Viviani L’oreficeria (CROMO Music, 2017) con E a tutto quel mondo lí; Nordgarden Changes (GDN Records, 2017) con Changes; Pollio Humus (Alabianca, 2017) con Il figlio malpensante.

Le ultimissime di Fausto 

A volte ritornano: Bruno, il comico serio, in una delle sue fantomatiche tournée…

– omaggio a Leonard Cohen: in occasione della serata organizzata al Bar Pastis, ci siamo ascoltati The Future

Último trago: Luciano Panama Hey My (all’improvviso) (dal nuovo disco Piramidi)

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Tra le favole di Gramsci e le elezioni catalane (8 dicembre 2017)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Il prossimo 21 dicembre si terranno le elezioni regionali catalane. La situazione è estremamente incerta. Vinceranno ancora una volta i partiti indipendentisti? Ci sarà una maggioranza per formare governo? Facciamo il punto della situazione di quel che è successo nell’ultimo mese e di quel che potrà succedere dopo il 21 dicembre insieme a Luca Tancredi Barone, corrispondente de il manifesto a Barcellona.

Antonio Gramsci non ha scritto solo imprescindibili analisi politiche, ma anche delle bellissime favole. Lettere scritte nelle prigioni fasciste ai suoi due figli e alla moglie. L’albero del riccio e altre fiabe per la buonanotte, volume curato da Marcello Belotti in quattro lingue (italiano, sardo, catalano e spagnolo) raccoglie tutte le favole di Gramsci, illustrate da disegni di Claudio Stassi, che è venuto a parlarcene a Zibaldone.

– Dopo la lunga pausa estiva, ritornano anche i collegamenti mensili con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da New York ci propone Curtis Harding con On and On e Mavis Staples con Build a Bridge, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Lucio Leoni con Stile libero e Claver Gold con La notte delle streghe.

– Nuove uscite musicali: James Senese – Napoli Centrale‘O Sanghe (Alabianca, 2016) con Mille poesie; Guccini International (Centro Culturale Teatro Camuno/Festival dallo Sciamano allo Showman/Cose di Amilcare, 2017) con O methismenos (L’ubriaco) interpretata da Iannis Papaioannous e Canción casi de amor (Canzone quasi d’amore) interpretata da Juan Carlos “Flaco” Biondini.

Le ultimissime di Fausto

Valentino Menghi imperversa come inviato speciale dai campi della serie B

Último trago: Stella Maris con L’umanità indotta (dal nuovo album Stella Maris)

Ci ha accompagnato anche la musica di Francesco De Gregori che canta Bob Dylan (Mondo politico) e Leonard Cohen (Hey, That’s No Way To Say Goodbye) in vista dell’omaggio che si organizzerà al bardo canadese al Bar Pastis di Barcellona il prossimo 15 dicembre.

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Speciale 20 anni di Zibaldone – con Alessio Lega e Valerio Romitelli (1 dicembre 2017)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì speciale in cui abbiamo festeggiato i 20 anni del nostro programma “in italiano no solo per italiani” è stato il seguente: 

– torna a trovarci Valerio Romitelli, storico e saggista, per presentarci il suo ultimo libro L’enigma dell’Ottobre ’17. Perché ripensare la “rivoluzione russa” (Cronopio, 2017). Che cosa ci può insegnare la Rivoluzione sovietica a cent’anni di distanza? Ne parliamo nella prima parte del programma.

– torna a trovarci anche Alessio Lega, a Barcellona proprio per partecipare alla festa per i due decenni di Zibaldone. Cantautore, scrittore, traduttore, militante anarchico, Alessio è un fiume in piena, con mille progetti meravigliosi. In questa occasione ci ha presentato il suo ultimo disco, Mare nero, uscito lo scorso mese di giugno, da cui vi abbiamo proposto Angelica matta, Ambaradan, Mare Nero e Stazione Centrale.

– Nuove uscite musicali: Tizio BononciniNon fate caso al disordine (A Buzz Supreme, 2017) con Ordine disordine; Dollaro d’onore Il lungo addio (2017) con E lo chiamarono giustizia; Buzzy Lao Hula (2016) con Hanno ucciso l’amore 

Le ultimissime di Fausto

A volte ritornano: Roberto Fenocchio e Valentino Menghi (suo il disegno qui a destra).

Último trago: Filippo Gatti Gli accordi di Leonardo (dal nuovo disco La testa e il cuore, in uscita il 15 dicembre)

Per ricordare i 20 anni di Zibaldone ci ha accompagnato anche la musica di Aldo Romano Quartet (Caruso), Enzo Jannacci (Silvano), Monica Vitti (I crauti).

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Fidel alla linea. VIII: USA contro Cuba socialista (24 novembre 2017)

Un anno fa moriva Fidel Castro. Con lui si è chiuso definitivamente il Novecento. E, logicamente, una lunga tappa della storia cubana. Per questo abbiamo pensato di ripercorrere la storia della rivoluzione cubana attraverso le canzoni e la musica. 14 puntate speciali, 28 ore di musica, oltre 200 canzoni che ci accompagneranno durante tutto questo 2017. Dalla dittatura di Batista al nuovo millennio, passando per la guerriglia, la vittoria de los barbudos, i primi anni rivoluzionari, le tensioni con gli Stati Uniti… Il titolo? Fidel alla linea. In studio con noi, Sergio Secondiano Sacchi, responsabile artistico del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare.

In questa ottava puntata, dedicata alle tensioni tra gli Stati Uniti e la Cuba socialista, ossia al periodo compreso tra l’aprile del 1961 e l’ottobre del 1962, il menù è stato il seguente:

Joseito Fernández (Guantanamera), Stormy Six (Cuba sì, yanquis no), Daniel Santos (Si Fidel es comunista), Juan Chazarreta (Por allí vinieron), Phil Ochs (Ballad of the Cuban Invasion), Sara González (Girón la victoria), Carlos Puebla (Remember Playa Girón), Los Olimareños (Punta del Este), Pio Leyva (Los obreros se divierten), Carlos Puebla (La OEA es cosa de risa), Leonard Cohen (Field Commander), Pio Leyva (Rumba de mi patria), Carlos Puebla (Y a nosotros… qué), Maria Elena Walsh (La canción de la vacuna), Phil Ochs (Ballad of William Worthy), Víctor Jara (A Cuba), Phil Ochs (Talking Cuban Crisis), Bob Dylan (A Hard Rain’s a-Gonna Fall), Carlos Puebla (Cambio… cambio), Las d’Aida (El cohete americano), Carlos Puebla (Cinco puntos de la dignidad), Joan Baez (Guantanamera).

La prossima puntata sarà dedicata al triennio 1962-1964 con la continuazione dell’embargo statunitense.

Qui la puntata precedente:

Fidel alla linea. VII: Nazionalizzazioni e tensioni (7 luglio 2017)

 

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Con Giancarlo Arena e Moreno Bernardi (17 novembre 2017)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Torna a trovarci il coreografo, regista e ballerino Moreno Bernardi per presentarci il suo nuovo spettacolo, The Blue Room, che andrà in scena l’1, 2 e 3 dicembre alla sala Hiroshima di Poble Sec. Una proposta di LiveSoundtracks, con la collaborazione anche di Gigi Piscitelli, in cui viene ripensato, attraverso la danza, la musica e la luce, il film Blue di Derek Jarman. Per saperne di più, cliccate qui.

– Dopo aver suonato per tutta la Spagna con Puerta 10, Giancarlo Arena ha iniziato una carriera da solita. All’inizio di quest’anno è uscito Hay gente que duerme, un EP in cui unisce la canzone d’autore e il pop. Da questo suo lavoro discografico, vi abbiamo proposto Canciones para correr, Herido diario e Serenata. Giancarlo ci ha poi regalato dal vivo anche una versione multilingue di Bailar en la cocina. Per conoscere Giancarlo, schiacciate qui.

– Ritornano anche i collegamenti mensili con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da New York ci propone The Sherlocks con Live For The Moment e The White Stripes con We’re Going To Be Friends, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Volwo con Milano immaginazione e Lezziero con Parole corte.

– Nuove uscite musicali: Naomi BerrillTo The Sky (Sonzogno, 2017) con Lady Lighthouse.

Le ultimissime di Fausto 

Bruno, il comico serio, torna con i suoi frizzi e i suoi lazzi a darci fastidio in trasmissione

piccolo omaggio a Luis Bacalov (Django, Se tutti fossero uguali a te con Sergio Endrigo e Sergio Bardotti)

 

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Dalla Russia rivoluzionaria all’Omo mediatico (10 novembre 2017)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Più pimpante che mai, torna a trovarci lo scrittore bolognese Vasco Rialzo per parlarci del suo nuovo libro, Il Diavolo beve spritz (Modo Infoshop, 2017) che ha presentato con un reading alla sala Harlem Jazz Club di Barcelona. Per saperne di più cliccate qui.

– Al telefono con noi Carlotta Pedrazzini, redattrice di A. Rivista anarchica, per presentarci l’antologia di scritti di Emma Goldman sulla Rivoluzione russa: Un sogno infranto. Russia 1917 (Zero in Condotta, 2017).

– Appena sbarcato dopo un viaggio in nave dall’Italia, Marco Borrelli ci parla della sua musica, di Marcondiro e del suo ultimo disco, OMO L’Evo-Mediatico In-Forma-Canzone, che ha presentato al Tinta Roja di Barcellona nell’ambito del Festival Cose di Amilcare. Accompagnato da Francesco Ranieri e Giuseppe Sacchi, Marco ci ha regalato una piccola live session (Gli romani). Dal disco vi abbiamo proposto Il caso del destino, Pagliacci e pagliacci e Ricordi immaginati. Per maggiori informazioni, entrate qui.

– Nuove uscite musicali: C’esco e i musicanti di BrahmaMutazione. Profondità in superficie (autoprodotto, 2017) con Macchia di rosa; Free Shot – Vorrei tanto dir (autoprodotto, 2017) con Lo swing inarrestabile e Parla più piano/In cerca di te; Mauro Ottolini Tenco. Come ti vedono gli altri (Azzurra Music, 2017) con Ciao amore, ciao (feat. Alberto Fortis), Una brava ragazza (feat. Daniele Silvestri) e Padroni della Terra (feat. Rossana Casale).

Le ultimissime di Fausto

– Bruno, il comico serio, ancora in Belgio con il Governo catalano…

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Con Claudio Battiloro + news musicali italiane (3 novembre 2017)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

Claudio Battiloro è un cantautore italiano residente da anni a Barcellona. L’avevamo conosciuto qualche tempo fa quando ci aveva presentato il Cantagiro, il progetto con cui porta in giro i grandi successi italiani degli anni Sessanta. Ora è tornato per parlarci del suo nuovo EP, Polvere e zanzare, da cui ci siamo ascoltati, oltre al singolo che dà il titolo al disco, Simbologia, Ore stanche e Oltre la città. Per saperne di più cliccate qui.

– Nuove uscite musicali: Bobo RondelliAnime storte (The Cage, 2017) con Cartolina di giornata e Dolce imbroglio; Alessio Lega – Marenero (Obst und Gemuse/A Buzz Supreme, 2017) con Hanno ammazzato il Mario in bicicletta; Massimiliano Cremona L’inverno è passato (New Model Label, 2016) con La spiegazione e Disincanto; Mirco Menna Il senno del pop (Laltoparlante, 2017) con Il descaffalatore, Così passiamo (con Silvia Doonati) e Chiedo scusa se parlo di Maria; Angelica Sauprel Scutti Niagara Rendez-Vous (Point of View Records, 2017) con Exagérés; Matteo Fiorino con Gengis Khan; Giacomo Toni Nafta (Brutture Moderne, 2017) con Il diavolo marrone.

Le ultimissime di Fausto 

– Bruno, il comico serio, in tournée in Belgio per portare allegria agli esiliati catalani…

A volte ritornano: Valentino Menghi, l’illustratore di Zibaldone

Último tragoIntimate Notions’ Dream con Valore

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Speciale Inedit + David Riondino & Massimo Priviero (27 ottobre 2017)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– È iniziata la XV edizione dell’In-edit, festival di documentari musicali di Barcellona. Dieci giorni in cui la città è invasa da film e altre iniziative legate alla musica e al cinema. Oltre 40 i documentari presenti in questa edizione, che si concluderà domenica 5 novembre, dedicati ad artisti spagnoli e internazionali. Per saperne di più date un’occhiata al programma. Per parlarne ci ha accompagnato la musica di Os Cariocas (Ela è carioca), Marianne Faithfull (As tears go by), Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra (Od Ebra do Dunava), The Tea Servants (I wanna be J.J. Johanson), Bill Friesel (You only live twice), John Coltrane (In a sentimental mood), Aidan Moffat & Bill Wells (Bliss), Iggy Pop (Chocolate drops), Madness (One Step Beyond).

– Doppio incontro a Sanremo durante il Premio Tenco 2017: abbiamo incontrato Massimo Priviero che ci ha presentato il suo ultimo disco, All’Italia (di cui vi abbiamo proposto: Villa Regina, Alba Nuova e Bataclan) e David Riondino che ci ha parlato del suo nuovo progetto dedicato a Boccaccio, Bocca baciata non perde ventura, anzi rinnova come fa la luna (di cui abbiamo proposto: Umana cosa, Il falcone di Federico e O se la morte viene…).

Le ultimissime di Fausto

  • Piccolo omaggio a Fats DominoAin’t That A Shame

Último tragoIlaria Porceddu Lu Cur’aggiu (dal nuovo disco Di questo parlo io, 2017)

 

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