Jazz e fascismo (1 aprile 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– piccolo omaggio a Gianmaria Testa, che ci ha lasciato lo scorso 30 marzo. Ci siamo gianmaria_testa_blascoltati Preferisco così e Lasciami andare.

– Nei primi anni Venti il jazz sbarca in Italia. A Venezia, Cole Porter organizza feste. A Viareggio, la borghesia italiana se ne innamora. Nascono i primi club di jazz a Milano, Torino e Padova. I grandi film di Hollywood esportano la musica sincopata che spopola a New York e Chicago. Parigi era una festa, come scriverà Hemingway. La Chiesa tuona contro questi ritmi peccaminosi. E il regime di Mussolini? Li accetterà controvoglia, poi li censurerà e infine li italianizzerà, riuscendoci solo parzialmente. Ne parliamo con Camilla Poesio, ricercatrice presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ci ha accompagnato la musica del Trio Lescano (Tulilem Blem Blu con l’Orchestra Barzizza, Segui il ritmo con Enzo Aita, Maramao perché sei morto con Maria Jottini, C’è trio-lescano-5_f33un’orchestra sincopata), Ivie Anderson (All Gods Chillum Got Rhytm), Alberto Rabagliati (Quando canta Rabagliati) e Gorni Kramer (Crapa pelada, Pippo non lo sa, Armstrong suona).

– News che ci arrivano dall’Italia: L’Orchestrina di Molto Agevole – Gran Ballo in Bellezza (La Tempesta Dischi, 2015) con Baciatevi nel Tango e Disperata.

Bruno, il comico serio, in tournée a Buenos Aires, tra milonghe e tango; Johnny, la voce che ammalia, è sempre con noi…

último trago: Enzo Jannacci a tre anni dalla sua scomparsa con Quelli che…

Ci ha accompagnato anche la musica di Sílvio Rodríguez (Fusil contra fusil), Townes Van Zandt (Waiting ‘Round to Die), Fred Neil (Everybody’s Talkin’) e Iggy Pop (Sunday).

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Con DuoTrio e Jenny Penny Full (25 marzo 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– torna a trovarci Carlo Doneddu, cantautore e compositore sardo. Era già stato da noi 2016_duotrioqualche tempo fa per presentarci il suo ultimo disco, Le canzoni dell’estate. Questa volta ci parla di un nuovo progetto, DuoTrio, che lo vede al fianco della cantante sarda Vanessa Bissiri, voce dei Dinatatak. Un progetto che sarà presentato in concerto a Barcellona il prossimo 31 marzo, alle 20h30, alla sala Tinta Roja nell’ambito del Festival Cose di Amilcare. Ci siamo ascoltati Táctica y estrategia, A pique, Gelsomino, Anche se c’è sempre il mare e, in anteprima, dal nuovo disco dei Dinatatak, Miranda e Francesca.

– i Jenny Penny Full sono una delle realtà musicali più interessanti provenienti da Verona. Dalla musica suonata nelle strade a una proposta che unisce l’elettronica alla canzone. Abbiamo avuto in collegamento telefonico dall’Italia, Giovanni e Luigi, membri della band. Saranno presto a Barcellona (10 aprile) in una tournée che li porterà a zonzo Jenny_Penny_Fullper tutta la Spagna. Dal loro ultimo disco ci siamo sentiti Far Continents e Aloud dove collaborano anche i C+C=Maxigross. Per maggiori informazioni, cliccate qui.

– News che ci arrivano urbi et orbi: Los Hermanos Cubero – Arte y Orgullo (Registros Cordaineros, 2016) con Fabricando buenos tiempos, Trabajando en la MCA e Levántate; Rumba de Bodas – Karnaval Fou (Autoprodotto, 2014) con Sweet Crazy Sunshine e Jamska; Manuel Volpe and The Rabdomatic Orchestra Albore (Agogo Records, 2016) con Nostril; Io e la Tigre Il 10 e il 9 (Garrincha Dischi, 2015) HERMANOS-CUBERO-2016-2con Lui sta sognando.

Bruno, il comico serio, rimane anche questa settimana chiuso fuori dal portone; Johnny, la voce che ammalia, è sempre con noi…

último trago: Les Jeaux Sont Funk Trouble No More dal nuovo album Erasing Rock (Irma Records, 2016).

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Con Alessio Arena e Enrico Acciai (18 marzo 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– torna a trovarci Alessio Arena, cantautore, musicista e scrittore. Era stato da noi nel novembre del 2014 per parlarci del suo libro La letteratura Tamil a Napoli. Ora ci Alessio_Arenapresenta il suo nuovo disco, La secreta danza, uscito all’inizio di febbraio. Canzoni in spagnolo e in catalano. Ed una anche in italiano, Lorenzo, che ci ha proposto dal vivo nei nostri studi accompagnato dalla sua chitarra. La poetica di Alessio arriva al cuore con ricordi, speranze e immagini della vita di un artista napoletano trapiantato da parecchi anni in Spagna. Dal suo disco ci siamo ascoltati De mí a Madrid, La realitat vista por un artista, Últims segons del cometa Halley (con Guillem Roma) e Agosto, ¿dónde estabas? Per saperne di più di Alessio Arena, cliccate qui.

– Molti furono gli italiani che vennero in Spagna per difendere la Repubblica e per lottare contro il fascismo. Tutti volontari. Tra di loro anche tanti anarchici e libertari, come poum_sede555Camillo Berneri. Molti arrivarono a Barcellona nell’estate del 1936, poche settimane dopo il fallito tentativo di colpo di stato dei generali, e parteciparono ai combattimenti al fronte con la Colonna Ascaso. Ne parliamo insieme allo storico Enrico Acciai, in occasione dell’uscita del suo libro Antifascismo, volontariato e guerra civile in Spagna. La sezione italiana della Colonna Ascaso (Milano, Unicopli, 2016). Per accompagnare la chiacchierata vi abbiamo proposto Addio Lugano bella nella versione di Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Lino Toffolo, Otello Profazio e Silverio Pisu e Ballata dell’emigrazione de Les Anarchistes.

– speciale dedicato ai concerti di artisti italiani a Barcellona: da Daniele Sepe (concerto Daniele_Sepetenutosi lo scorso 17 marzo nel ciclo JamborItalia) di cui ci siamo ascoltati Sofa e Out on the Tiles (dal suo ultimo disco A note spiegate, 2015) a Max Gazzè (7 maggio, Sala Bikini) con Teresa, passando per DuoTrio (31 marzo, sala Tinta Roja) con Dança da Solidao e Matteo Fiorino (7 aprile, sala Tinta Roja) con L’esca per le acciughe.

– News che ci arrivano urbi et orbi: Iggy Pop con Magnolia (dal nuovo disco Post Pop Depression, 2016)

– presente l’ergonomico Banzo; Bruno, il comico serio, rimane ancora chiuso fuori dal portone; ritorna pure Johnny, la voce che ammalia…

último trago: Finaz In the Sunshine dal nuovo album Marzo (2016).

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Tra politica spagnola e jazz (11 marzo 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– La Spagna vive un’impasse politica inedita. Le elezioni dello scorso 20 dicembre Congresohanno segnato l’inizio di una nuova tappa, ma nessuno riesce per ora a formare governo. Nuove elezioni alle porte? Ne abbiamo parlato insieme a due attente osservatrici italiane della politica e della società catalana: Elena Marisol Brandolini, giornalista, collaboratrice de “Il Fatto Quotidiano”, e Paola Lo Cascio, storica dell’ICS dell’Università di Lisbona e del Centre d’Estudis Històrics Internacionals (CEHI) di Barcellona.

Marco Boi è un compositore e contrabassista sardo residente da tempo a Barcellona. Marco_BoiHa da poco registrato un nuovo disco con il suo quintetto, il Marco Boi Quintett, che uscirà presto, in formato vinile, per Discos Redondos. E per poterlo fare, ha lanciato un crowdfunding. Marco ce ne ha parlato a Zibaldone e, in anteprima, ci ha fatto sentire parte di questo disco. Per saperne di più e per partecipare al crowdfunding, cliccate qui.

– Nuove uscite musicali: Bobo Rondelli canta Piero Ciampi (Picicca/The Cage/Sony Music, 2016) con Il vino, Adius, Livorno e Il natale è il 24 (nella versione di Bobo BoboRondelliRondelli) e Andare camminare lavorare e 40 soldati 40 sorelle (nelle versioni originali di Piero Ciampi); General Stratocuster and the Marshals Dirty Boulevard (Black Candy Records, 2016) con Thank you Bob; The Orange Beach Amateurs (Autoprodotto, 2015) con Black Suv.

– continuiamo a trovarci in studio l’ignoto Johnny, la voce che ammalia, mentre Bruno, il comico serio, non riesce a farsi aprire la porta…

Último trago: Livia Ferri A Good Day to Die (dal nuovo album A Path Made By Walking).

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Five years. Con Peppe Voltarelli (4 marzo 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– oggi festeggiamo i cinque anni della nuova gestione del nostro Zibaldone! Il zibaldoneprogramma era nato nell’autunno del 1997 su idea dall’amico Roberto Fenocchio, che lo ha condotto fino all’inizio del 2011. Da quel momento siamo entrati noi… per celebrare questo primo lustro abbiamo voluto iniziare la puntata con Five Years di David Bowie.

– ritorna a trovarci, a cinque anni di distanza, il mitico Peppe Voltarelli. Cantautore, musicista, scrittore, attore, poeta e… irrefrenabile trotamundos! A Barcellona per presentare il suo nuovo disco, Lamentarsi come ipotesi, e il suo ultimo libro, Il caciocavallo di bronzo. Romanzo suonato e cantato, Peppe ci ha fatto viaggiare con la mente e con il cuore, tra la sua Calabria, l’Argentina, la Germania e il Quebec, alcune delle tappe dei suoi frequenti tour in giro per il mondo. Durante la chiacchierata, ci siamo ascoltati Qui non succede mai niente e Lamentarsi come ipotesi Peppe(dal suo nuovo disco), Il monumento nella versione remix di DJ Grissino con la partecipazione de La Musaranga, Gli anarchici (da Ultima notte a Malá Strana), Turismo in quantità (da Distratto ma però), Gigì e la cover di Dio come ti amo (dal bootleg live Duisburg Nantes Praga del 2008).

– abbiamo presentato la seconda edizione del Bianca d’Aponte International, spettacolo dedicato a Bianca d’Aponte e alla poesia al femminile organizzato da Cose di Amilcare e in cui hanno partecipato oltre una dozzina di artisti di diverse nazionalità. Tra questi, Peppe Voltarelli. Ma anche molti altri. Di alcuni vi abbiamo proposto alcuni brani, come Steven Munar (Morning Sun), Bianca d'Aponte-2Katres (Coiffeur) e Fausto Mesolella (La domenica della vita). Ci siamo sentiti anche una canzone di Bianca d’Aponte interpretata in inglese da Samantha De Siena (Dorothy) contenuta nel disco Estensioni.

– presente l’ergonomico Banzo; Norberto Moravio ci manda i suoi consigli per la rubrica “Cosa fare in questi casi”; Bruno, il comico serio, continua in grande forma, tra Albano, Renzi e gli immancabili frizzi e lazzi; ritorna pure Johnny, la voce che ammalia…

último trago: Roberto KunstlerSenza dire niente 

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Di jazz e anarchia (26 febbraio 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

Uda Labur Hori in basco significa Aquel Corto Verano. Ed è il titolo del nuovo disco di Juan De Diego, uno dei migliori trombettisti attivi da oltre due decenni a Barcellona. Uda Labur HoriAccompagnato da Dani Pérez e Joe Smith, Juan ci porta in un viaggio popolato da ricordi, persone, amici, jazz e anarchia. Il titolo del disco, infatti, recupera il libro di Hans Magnus Enzensberger El corto verano de la anarquía. Vida y muerte de Durruti. Ma c’è molto altro. La figura di Claude Breuer, gli studi sullo spiritualismo anarchico di Gerard Horta, il cinema, la vita di quartiere in una Barcellona gentrificata… questo video lo spiega molto bene. Juan era già stato a Zibaldone nel luglio del 2012  per presentarci il suo precedente disco. Da Uda Labur Hori, vi abbiamo proposto La banda del Poble Nou, Una noche con Claude, El hombre que perdió la forma, la Anarcosuite durruti-01(Aquel corto verano, Espíritus obreros e Pulverizar) e Cromlech. Per saperne di più date un’occhiata qui e andate a sentire ogni giovedì Juan De Diego accompagnato da altri incredibili jazzisti a El Foro (C/Princesa 53, nel Born).

– Sarà una primavera di concerti e spettacoli italiani a Barcellona. Oltre alla programmazione del festival Cose di Amilcare, infatti, tra aprile e maggio faranno tappa nella Ciudad Condal anche Aldo, Giovanni e Giacomo con uno spettacolo per celebrare i loro 25 anni (30 aprile, Casino Aliança Poble Nou), Max Gazzè con la tournée europea per il suo nuovo disco Maximilian (7 maggio, Sala Bikini) e i Verdena con il loro nuovo album EndKadenz (12 maggio, Sala Razz 3). È venuto a parlarcene AldoGiovanniGiacomoAugusto Casciani di ItaliaES. Per maggiori informazioni e per l’acquisto dei biglietti, entrate qui.

Ci siamo ascoltati La vita com’è di Max Gazzè, Fuoco amico dei Verdena e il mitico sketch Ajeje Brazorf e il controllore di Aldo, Giovanni e Giacomo.

– ritorna la Tg suite di David Riondino: mese di novembre, mese di guerra.

– presente l’ergonomico Banzo; Norberto Moravio ci manda i suoi consigli per la rubrica “Cosa fare in questi casi”; Bruno, il comico serio, rispolvera i ricordi delle sevizie in orfanotrofio praticate dalle suore ungheresi e delle fughe insieme al giovane Renzi; david-riondino-tg-suitenovembreappare anche un nuovo strano personaggio, Johnny, la voce che ammalia…

Ci ha accompagnato anche la musica di Peppe Voltarelli (Sta città), de Il Parto delle Nuvole Pesanti (Onda Calabra), di Piero Pesce e le Questioni Meridionali Folk (Mi votu e mi rivotu) e di The Raveonettes (Love in a Trashcan).

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Panico e musica in Italia (19 febbraio 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Musicista, performer, cantautore. Un personaggio tutto da scoprire. Parliamo di Filippo Dr. Panico che abbiamo avuto in collegamento con noi dall’Italia. Tra un aneddotto e Filippo-Dr.-Panico_Tu-sei-pazza_recensione_music-coast-to-coastuna riflessione, Filippo ci ha presentato il suo nuovo disco, appena uscito, Tu sei pazza (Frivola Records, 2016). Ci siamo ascoltati Se bruciasse la città, Tu sei pazza e Ogni volta che te ne vai.

– Ritorna il collegamento mensile con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo dagli States (Radio Nuova York) ci propone i Montefiori Cocktails con Crazy Beat e Protomartyr con Doop Cloud, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: il nuovo disco di Sorge con Nuccini e Lucio Leoni con A me miMontefioriCocktail

– Nuove uscite musicali: The RideoutsHeart and Soul (Autoprodotto, 2016) con Not Enough; Flame Parade As Above As Belove (Materiali Sonori, 2015) con Berlin; DAP Resonances (Toto Sound Records, 2015) con Stand Back; Buddha SuperOverDriveNuovi cannibali (Autoprodotto, 2016) con Tutto da rifare; Masai Le quarte volte (GreenFog Records, 2016) con Huxley e Silvio; Ronin / Uyuni con Shared Track #1 dal disco collettivo Area51/Split_Ep#1 (Area51 Records, 2015) EarthWindandFire

– ritorna il Banzo, ci chiama Norberto Moravio, mentre Bruno, il comico serio, è sempre immerso nei suoi frizzi e lazzi… 

Último trago: Frei feat. Di Martino Le Macchine (dal nuovo album, Evolution, 2016)

Ci ha accompagnato anche la musica degli Eart Wind & Fire (September).

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Di memoria, jazz e post-fotografia (12 febbraio 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

–  Memorias. Tracce di una guerra civile, è un progetto del film-maker toscano MemoriasFrancesco Corsi. La storia di tre antifascisti di Colle Val d’Elsa – Leo Franci, Orazio Marchi e Giordano Bruno Giachi – che vennero in Spagna per difendere la Repubblica e opporsi al fascismo. La storia delle Brigate Internazionali, la memoria di quegli avvenimenti. E anche la canzone d’autore che li ricordò. Ne parliamo con Francesco Corsi. Ci ha accompagnato la musica di Christie Moore, Viva la Quinta Brigada, Francisco Curto, La despedida (Si la bala me da), Arlo Guthrie e Pete Seeger, Jarama Valley. Il documentario si proietterà a Barcellona, presso il Memorial Democratic, il prossimo giovedì 25 febbraio alle 19h00. Per saperne di più, entrate qui.

– A gennaio è iniziato alla sala Jamboree di Barcellona un ciclo dedicato al jazz italiano: Soup StarJamborItalia. Dopo Enrico Rava, nei prossimi mesi passeranno dalla Plaça Reial del capoluogo catalano Gianluca Petrella e Giovanni Guidi (18 febbraio) con il progetto Soup Star, Daniele Sepe Quartet (17 marzo), Francesco Cafiso, Marco Meschida e Yester Bodilsen (13 aprile), Stefano Bollani (31 maggio e 1 giugno). Ne abbiamo parlato con Massimo Di Stefano, direttore di ESound. Per maggiori informazioni, cliccate qui. Ci siamo ascoltati Soup Star (Settimo Blues), Daniele Sepe (Blue Room), Francesco Cafiso (Contemplation) e Stefano Bollani (A voz do morro). Bollani

– Che cosa è la post-fotografia? Ce lo spiega Gabriele Sisti, fotografo romano residente da qualche tempo a Barcellona. È stata inaugurata giovedì scorso, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, la sua mostra Archivio Quotidiano: 40 immagini dove delle fotografie vengono giustapposte. Un lavoro originale e molto interessante per diverse ragioni. Sono stati in studio con noi anche Diana Di Nuzzo, curatrice della mostra, e Adriano Bonforti, ideatore della piattaforma per la tutela degli artisti Patamu. Ci ha accompagnato la musica di tre artisti Patamu: Mihretu Ghide & Panacea (Zemen), Narassen (Fantasma) ed Erica Romeo (White Fever). Per saperne di più delle fotografie di Gabriele Sisti, date Sistiun’occhiata qui.

– Nuove uscite musicali: GiufàTrinakristan (Autoprodotto, 2015) con Hotel Gipsy; Io e la Tigre Il 10 e il 9 (Garrincha Dischi, 2015) con Io e il mio cane.

– ritorna il Banzo, ci chiama Norberto Moravio, mentre Bruno, il comico serio, non riesce a farsi aprire la porta…

Último trago: Piero Pesce e Questioni Meridionali Folk Tarantula Mutans.

Ci ha accompagnato anche la musica di Juan Carlos “Flaco” Biondini (Años).

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Omaggio a Guccini – seconda parte (5 febbraio 2016)

Il prossimo 13 febbraio Francesco Guccini sarà a Barcellona per una serata organizzata da Cose di Amilcare, in compagnia di Sergio Staino, Carlo Petrini, Guido De Maria e una decina di artisti di diverse nazionalità per un omaggio internazionale a uno dei più Guccini - foto Fabrizio Fenuccigrandi cantautori italiani. Nell’attesa di poter vedere qui a Barcellona il maestro, abbiamo pensato di dedicare anche noi un omaggio in due puntate alla carriera artistica di Guccini. Insieme a Sergio Secondiano Sacchi, anima del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare, intraprendiamo un viaggio nella musica di Francesco, dagli anni sessanta ai giorni nostri. In questa seconda puntata riprendiamo il viaggio dalla metà dagli anni ottanta e arriviamo fino a L’ultima Thule, il disco del 2012 con cui Guccini ha chiuso la sua quarantennale carriera.

Le canzoni che vi abbiamo proposto sono Piccola città, Scirocco, Ti ricordi quei giorni, Canzone delle domande consuete, Canzone per Silvia, Il volo interrotto, Vorrei, Canzone quasi d’amore, Primavera di Praga, Addio, Primavera ’59, La ziatta, Nella jungla, Sulla strada, L’ultima thule, Via dei poeti, La locomotiva.

Per ascoltare e scaricare il podcast schiacciate qui.

(Fotografia di Fabrizio Fenucci)

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Omaggio a Guccini (29 gennaio 2016)

Il prossimo 13 febbraio Francesco Guccini sarà a Barcellona per una serata organizzata da Cose di Amilcare, in compagnia di Sergio Staino, Carlo Petrini, Guido De Maria e Gucciniuna decina di artisti di diverse nazionalità per un omaggio internazionale a uno dei più grandi cantautori italiani. Nell’attesa di poter vedere qui a Barcellona il maestro, abbiamo pensato di dedicare anche noi un omaggio in due puntate alla carriera artistica di Guccini. Insieme a Sergio Secondiano Sacchi, anima del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare, intraprendiamo un viaggio nella musica di Francesco, dagli anni sessanta ai giorni nostri. In questa prima puntata arriviamo fino ai primi anni ottanta.

Le canzoni che vi abbiamo proposto sono Canzone per un’amica, Auschwitz, Vedi cara, Un altro giorno è andato, Incontro, Il vecchio e il bambino, Canzone delle osterie di fuori porta, L’avvelenata Via Paolo Fabbri 43, Amerigo, Eskimo, Dio è morto, Venezia, Bisanzio, Autogrill, Il pensionato.

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(Fotografia di Renzo Chiesa)

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Con Ana García, Gaddafi Núñez e Gianluca Diana (22 gennaio 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– L’argentina Ana García e il peruviano Gaddafi Núñez hanno iniziato a comporre e a suonare insieme nel 2013. Da allora non si sono fermati nemmeno un momento con Garcia-Nuñeztournée in Sardegna, Belgio, Spagna, Argentina e Messico. Dopo il primo disco, Canciones al vuelo de raíz (2013), a dicembre è uscito Granda (Icaria, 2015): un disco, registrato dal vivo nella scorsa edizione del Festival BarnaSants, e un dvd. Si tratta di un omaggio alla compositrice peruviana Chabuca Granda, amata da molti, ma ancora poco conosciuta a questo lato dell’Atlantico. Mentre abbiamo parlato di questo progetto, da questo intenso album ci siamo ascoltati Niña de lana, José Antonio, El surco e Tutuma. E dal vivo, chitarra e voce, Ana e Gaddafi ci hanno deliziato con la bellissima Sabor de río. Per saperne di più, cliccate qui.

Mariem Hassan è stata una grandissima cantante saharaui. La sua musica si è legata indissolubilmente alla lotta del suo popolo, tanto da essere stata definita “la voz del mariem-hassan-soy-saharauiSahara”. Il giornalista e attivista culturale Gianluca Diana, insieme a Federica Marzioni e all’illustratore AndroMalis, le hanno dedicato una graphic-novel, intitolata Mariem Hassan – Soy saharaui (Calamar ediciones, 2015). Ne abbiamo parlato insieme a Gianluca, in collegamento telefonico da Roma. E ci siamo ascoltati tre canzoni di Mariem: Magat Milkitna Dulaa, Addumua e Siyant Laydad. Per maggior informazioni, entrate qui.

– Vi abbiamo presentato la nuova edizione del Festival Cose di Amilcare che nei prossimi mesi porterà a Barcellona, all’interno del BarnaSants, diversi artisti italiani. Questi i prossimi concerti: Juan Carlos “Flaco” Biondini (11 febbraio, sala Tinta Roja), Omaggio a Francesco Guccini (13 febbraio, CAT), Peppe Voltarelli (3 marzo, sala Tinta Roja), Bianca d’Aponte International (6 marzo, CAT), DuoTrio – Vanessa Bissiri & Calro Doneddu (31 marzo, CoseAmilcaresala Tinta Roja) e Matteo Fiorino (7 aprile, sala Tinta Roja). Ci siamo ascoltati anche un brano di Peppe Voltarelli (Io tu noi loro) e di Matteo Fiorino (Senso di colpa). Per maggior informazioni, potete seguire la pagina facebook di Cose di Amilcare.

– E non poteva mancare nemmeno la presentazione della ventunesima edizione del Festival de canço d’autor BarnaSants che tra fine gennaio e il 14 aprile organizza oltre cento concerti tra Barcellona e altre città catalane: da Paco Ibáñez a Luís Pastor, da Jabier Muguruza a Marina Rossell, da Joan Isaac a Víctor Manuel, da Sílvia Comes a BarnasantsEnric Hernàez, da Daniel Viglietti a un omaggio alla musica venezuela (Cecilia Todd, Amaranta e José Delgado), dalla jota a un omaggio a Federico García Lorca e un altro a Javier Krahe fino ad una Noche sabinera. Per maggiori informazioni, date un’occhoiata qui.

– è di nuovo con noi Norberto Moravio con la sua rubrica Cosa fare in questi casi.

– torna anche Bruno, il comico serio, tra frizzi, lazzi e neonati…

Último trago: Joan Isaac Joies italianes i altres maravilles (Picap, 2015) con Plaça Gran.

Ci ha accompagnato anche la musica degli Eagles (Hotel California), Wilko Johnson & Roger Daltrey (I Keep it to Myself) ed Enrico Rava Quartett (Cornette).

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Dei partigiani e del Duca Bianco (15 gennaio 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

Omaggio a David Bowie, che ci ha lasciato lo scorso 10 gennaio. Vi abbiamo proposto un viaggio attraverso la camaleontica carriera del Duca Bianco con Five Years e BowieRock’n’Roll Suicide (da The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, 1972), Life on Mars? (da Hunky Dory, 1971), Friday on my Mind (da Pin Ups, 1973), The Jean Genie (da Aladdin Sane,1974), Young Americans (da Young Americans, 1975), China Girl (da Let’s Dance, 1983), Little Wonder (da Earthling, 1997) e Lazarus (da Black Star, 2016).

La felicità dei partigiani e la nostra. Organizzarsi in bande (Cronopio, 2015) è un libro che ripensa l’esperienza dei partigiani italiani in quei venti mesi compresi tra l’8 Partigianisettembre del 1943 e il 25 aprile del 1945. Che cosa è rimasto di quell’esperienza unica e irripetibile? Che cosa ci insegnano, anche ora, a settant’anni di distanza, i partigiani? Ne parliamo con l’autore, Valerio Romitelli, storico dell’Università di Bologna, che torna a trovarci. Nel maggio del 2014 ci aveva parlato del suo libro precedente, L’amore della politica. Pensiero, passioni e corpi nel disordine mondiale.

– Ritorna il collegamento mensile con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo dagli States (Radio Nuova York) ci propone gli Upset Noise con Growing pains e Bobby Caldwell & Jack Splash con Cool Uncle, mentre Berardo Staglianò dal Bowie-ZiggyLussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone una novità tutta italiana, il nuovo disco dei Perturbazione con Dipende da te e un brano di David Bowie, Changes.

– A volte ritornano: Bruno, il comico serio, tra frizzi, lazzi e orfanotrofi

– A volte ritornano: Daniele Ridolfi

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Da Joe Hill al malecón romagnolo (8 gennaio 2016)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

–  Torna a trovarci Flavio Ferri, musicista, compositore e produttore con una lunga carriera alle spalle. Molti di voi lo ricorderanno come anima dei Delta V tra la seconda metà degli anni Novanta e il 2006. Da quasi due anni Flavio vive a Barcellona, dove FlavioFerricontinua a lavorare come produttore, con progetti nuovi e davvero interessanti, come quelli che ci ha presentato anche quest’oggi. Ci siamo ascoltati Eileen Khatchadourian feat. Flavio Ferri (Siretsi Yars Daran remix), Adeline feat. Flavio Ferri (I put a spell on you) e Wifi Yiton feat. Flavio Ferri (Come and go).

Never Forget Joe Hill è uno splendido progetto di ApARTe/Fuori Posto Edizioni, curato da Rino De Michele, che ricorda la vita, l’impegno politico e sociale e le canzoni di lotta di Joe Hill. Sindacalista svedese, trapiantato a inizio Novecento negli States, Joe Hill scrisse canzoni e ballate per diffondere il verbo del sindacato, l’Industrial Workers of the World, fino al 1915, quando, dopo un processo farsa, venne fucilato nel cortile della Prigione di Stato dello Utah. Un libro con testi in italiano, inglese e svedese ricorda questa mitica figura, recuperando testi di spettacoli teatrali, film e fumetti che gli furono dedicati JoeHillnei cento anni posteriori alla sua morte. Ma anche un disco con 18 canzoni di artisti italiani, catalani, francesi, svedesi, americani, tedeschi e inglesi. Da questo album vi abbiamo proposto Joe Hill di Alessio Lega, This land is your land dei Gang, Vai, vai, vai di Dente e Brunori SAS, Rodamón di Miquel Pujadó, El testament de Joe Hill di Enric Hernàez e I dreamed I saw Joe Hill last night di Marco Rovelli. Tutte versioni, alcune tradotte in italiano o catalano, di canzoni di Joe Hill o dedicate al sindacalista svedese.

– Nuove uscite musicali: ExtraliscioExtraliscio (Garrincha Dischi, 2015) con Riviera Romagnola, Sono stanco e Il corridore; Whisky Trail Concerto (Materiali Sonori, Extraliscio2015) con Andante.

– torna anche Bruno, il comico serio, tra frizzi, lazzi e viaggi in Romania…

Último trago: La Rappresentante di Lista Bu bu sad (Garrincha Dichi, 2015) con Apriti cielo.

Ci ha accompagnato anche la musica di Ringo Starr (Coochy coochy), Albert Kuvezin & Yat Kha (Black Magic Woman) e David Bowie (Sons of the Silent Age).

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Digressioni (1 gennaio 2016)

Iniziamo il 2016 con una puntata speciale e particolarissima di Zibaldone. “Digressioni”. oreste_scalzone In tutti i sensi, di tutti i colori e per tutti i gusti. Si tratta di una registrazione del novembre scorso negli studi di Radio Contrabanda in compagnia di Oreste Scalzone, dello storico Giuseppe Aragno e di Sylvia Grossi, a Barcellona per un omaggio dopo tanti, troppi anni di oblio alla famiglia Grossi da parte del Memorial Democratic della Generalitat catalana. Una lunca chiacchierata iniziata con la storia della famiglia Grossi, di cui avevamo parlato qui a Zibaldone nel novembre del 2014 e, ancora prima, nel luglio di quell’anno, all’interno Ada_Grossi di uno speciale dedicato alle iniziative portate avanti dall’associazione AltraItalia sulla memoria storica. Una chiacchierata che poi si è trasformata in una serie di digressioni sulla politica, sulla storia e sulla vita. Con tanti ricordi, aneddoti, pensieri. Con queste “digressioni” vi auguriamo un buon inizio d’anno!

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La Poeta – seconda parte (25 dicembre 2015)

Per chiudere questo 2015 abbiamo preparato due puntate speciali dedicate alla poesia al femminile per continuare un filo rosso che abbiamo portato avanti in varie occasioni Joyce Mansourquest’anno attraverso e grazie alla figura di Bianca d’Aponte. Il titolo che abbiamo scelto è “La Poeta”, ma potrebbe anche essere “quando la canzone incontra le poetesse”. In compagnia di Sergio Secondiano Sacchi, anima del Club Tenco di Sanremo e fondatore dell’associazione Cose di Amilcare, vi proponiamo un viaggio che inizia nell’antichità e arriva fino alla seconda metà del Novecento. Un viaggio che ha come protagoniste le poetesse, attraverso loro poesie messe in musica da cantautori e musicisti di tutto il globo o attraverso canzoni a loro dedicate.

In questa seconda puntata incontreremo Florbela Espanca, Elsa Triolet, Dulce Maria Elsa_TrioletLoynar, Maria Zambrano, Elena Maria Vivaldi, Antonia Pozzi, Gloria Fuertes, Idea Vilarino, Natália Correia, Alda Merini, Joyce Mansour, Sylvia Plath, Bella Achmadulina, Fanny Rubio e Hélia Correia.

Queste invece le canzoni che vi abbiamo proposto:

Trovante, Ser poeta

Fagner, Fanatismo 1-maria-zambrano

Léo Ferré, Elsa

Jean Ferrat, Les yeaux d’Elsa

Amaury Pérez, El cántaro azul

Amancio Prada, Delirio del incrédulo

Aurora Moreno, Campanas del amanecer Gloria_Fuertes

Vittorio De Scalzi, Ad Antonia Pozzi

Sílvia Comes, Viene la ausencia

Aguaviva, Canción de que no quería mentir

Paco Ibáñez, Villancico

Alfredo Zitarrosa, La canción y el poema

José Mario Branco, Queixas das almas jóvens censuradas alda-merini-2

Ourobouros, Je vois dormir avec toi

Roberto Vecchioni, Canzone per Alda Merini 

Milva, Prima di venire

Ryan Adams, Sylvia Plath

Bulat Okudzava, La canzonetta della mosca di notte

Mauro Pagani, Ti amo in questo istante Marina_Vlady

Giorgio Conte, Marina Vlady

Paco Ibáñez, El Rey Almutamid

Felipa Pais, Cancão de Dona Maria esperando o regreso das naus

Per ascoltare e scaricare il podcast schiacciate qui

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