Di Tumulti Über Alles e di concerti dal parrucchiere (16 settembre 2011)

L’estate pare ancora viva e vegeta in questa metà di settembre. E soprattutto lotta insieme a noi. Insomma, abbiamo sofferto un’altra volta moltissimo caldo nel piccolo studio di Radio Contrabanda. Ma ancora una volta tra rivoli di sudore, bottiglie d’acqua fresche, alcune birre e i vecchi ventilatori «a palla» abbiamo resistito come veri stoici. E vi abbiamo tenuto compagnia con due ore di musica, chiacchiere e interviste.

Subito dopo la voce inconfondibile di quel genio statunitense conosciuto con il nome di Tom Waits, ci ha fatto compagnia un altro genio. Un genio proveniente da las entrañas di Barcellona: Riot Über Alles, un nome che è tutto un programma. Poeta, pittore, performer anarco-dadaista, agitatore culturale. Con Riot abbiamo parlato di tutto e di niente, come buoni figli della società del consumo. Abbiamo divagato su Julio Iglesias e le sue camicie bianche di lino, sull’ironia politica irraggiungibile di Jello Biafra e dei Dead Kennedys, sull’eutanasia e sulle visioni apocalittiche post-punk dei Laibach. Per conoscere almeno un poco il tetro mondo di Riot, date un’occhiata al suo blog. E ascoltate tutti i mercoledì sera dalle 20 alle 21 il suo programma radiofonico, «Chanquete ha muerto» su un’altra storica radio libera barcellonese: Radio Bronka.

Serena ha poi portato ai microfoni di Zibaldone Sergio, musicista membro dei Dinatatak, un gruppo nato qualche anno fa ed attivo soprattutto a Barcellona. I Dinatatak mischiano atmosfere mediterranee con sonorità latinoamericane in perfetta sintonia con la composizione del gruppo (una fusion di cileni ed italiani) e con l’aria che si respira nella Ciudad Condal. Con Sergio abbiamo parlato di musica, di SGAE, di progetti futuri e di una performance assolutamente geniale: dal parrucchiere, mentre i clienti si facevano tagliare i capelli. Ma soprattutto ci siamo sentiti alcuni pezzi dal loro ultimo album, intitolato Dinatatak. Se volete sapere qualcosa di più su questo meraviglioso gruppo e se volete conoscere la loro musica, schiacciate qui.

Il filo conduttore è stato – poteva essere altrimenti? – la musica. Dal punk dei Dead Kennedys al soul di Eugene McDaniels, dalla sperimentazione dell’incommensurabile Serge Gainsbourg alla freschezza di Pino Daniele. Ma anche la musica di due maestri del Belpaese come Giorgio Conte e Mauro Pagani, che abbiamo avuto il piacere di ascoltare in un concerto per pochi intimi al Luz de Gas lunedì 12 settembre. E che abbiamo avuto anche il piacere di intervistare, chiacchierando di musica, società e apatia politica.

Il tutto condito dalla partecipazione di tanti amici di Zibaldone che ci hanno fatto compagnia in studio, come Fabrizio, Eva, Francesca e l’immancabile occhio scrutatore di Italiani a Barcellona TV. Buon ascolto! E… buona visione!

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