Concerto d’amore e altre melodie (15 dicembre 2023)

Quante canzoni sono state scritte sull’amore? Migliaia. Centinaia di migliaia, probabilmente. Dalla notte dei tempi fino all’epoca cel Metaverso. In questa puntata di Zibaldone ne parliamo con Marco Rovelli, autore, insieme a Paolo Monti, del disco Concerto d’amore che riscopre alcune canzoni della tradizione popolare italiana dedicate all’amore. Dal loro disco, che conta con preziose collaborazioni e che spazia dalla Toscana alla Sicilia, passando per il Salento e la Sardegna, ci siamo ascoltati Bella ci dormi (feat. Paola Rovai) e Maremma (feat. Lara Vecoli).

– Torna a trovarci Berardo Staglianò (Sentieri Sonori – Radio Ara, Lussemburgo) che ci propone due novità tutte italiane: Marta Del Grandi (Chameleon Eyes) e Paolo Saporiti (Vince lei).

News che ci arrivano dall’Italia: Massimo Silverio (Nijò e Criure).

Le Ultimissime

Último trago: SantyEra un muchacho que como a mí le gustaban los Beatles y los Rolling Stone (1966, Gianni Morandi)

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Calvino, la Spagna e la musica (8 dicembre 2023)

Calvino con Carlos Barral

Calvino con Carlos Barral

In questo 2023, centenario della nascita di Italo Calvino, non poteva mancare una puntata del nostro Zibaldone dedicata a uno dei più importanti scrittori italiani. Ma, come tradizione, lo abbiamo voluto fare a modo nostro, parlando delle relazioni, spesso poco conosciute, di Calvino con la Spagna e la letteratura spagnola e latinoamericana. Ci ha accompagnati Francesco Luti, scrittore e professore di Letteratura Italiana presso l’Universitat de Barcelona.

Allo stesso tempo, abbiamo voluto indagare, almeno un po’, la relazione di Calvino con la musica. Da una parte, facendovi ascoltare alcune canzoni scritte dall’autore de Le città invisibili ai tempi dei Cantacronache; dall’altra, proponendovi alcune canzoni ispirate alle opere di Calvino.

Questa la scaletta della puntata: Giovanni Succi con Rodrigo D’Erasmo (Le città invisibili, frammento), Zibba (Si dorme come cani), Radura (Parigi), Elio e le Fiabe Tese (A Maglie), Glauco Mauri (Il padrone del mondo), Lastanzadigreta (Canzone triste), Lumen (III).

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Lo Straniero ritrovato (1 dicembre 2023)

No, non vi parliamo di Albert Camus e del suo più famoso romanzo. In questa puntata di Zibaldone viaggiamo nel tempo fino alla Torino degli anni cinquanta, all’esperienza unica dei Cantacronache e alla figura di Michele Straniero, cantautore, musicologo, scrittore e docente, che con Sergio Liberovici di quel gruppo ne fu l’anima, insieme a figure straordinarie come Margot Galante Garrone e Fausto Amodei.

In questo viaggio ci accompagna Federico Sirianni che insieme a Michele Gazich ha messo in musica alcune poesie inedite di Michele Straniero. Dal loro disco, Domani si vive e si muore, ci siamo ascoltati Lettera ai genitori, la poesia che dà il titolo all’album e Ho incontrato Michele Straniero, canzone scritta appositamente da Sirianni e Gazich.

Vi abbiamo proposto anche alcuni brani dei Cantacronache: Ornella Vanoni (La Zolfara – Amodei-Straniero, 1959), Mauro Palmas con Elena Ledda, Maurizio Gieri e Simonetta Soro (Partigiani fratelli maggiori – Amodei-Straniero, 1999) e gli Yo Yo Mundi (Dove vola l’avvoltoio – Calvino-Liberovici, 2012).

Le Ultimissime

Libro della settimana: Willem Frederik Hermans, La camera oscura di Damocle (Iperborea, 2022)

Último trago: Marina RossellCull la primera poma (1985, cover di Angelo Branduardi)

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Quale futuro per il governo Sánchez? (24 novembre 2023)

Dopo quasi quattro mesi di impasse, lo scorso 16 novembre Pedro Sánchez è stato rieletto presidente del governo. Continua così l’esperienza dell’esecutivo di coalizione progressista, una delle poche eccezioni esistenti in Europa. Non sarà, però, un cammino facile tra le tensioni tra Sumar e Podemos, le difficili relazioni con gli indipendentisti catalani, la messa a terra della legge di amnistia e le prossime elezioni regionali ed europee. Senza dimenticare, poi, l’attitudine di una destra sempre più radicalizzata che tenterà in un tutti i modi, leciti e non, di affossare il governo. Ne parliamo con due storici e analisti politici, Paola Lo Cascio (Universitat de Barcelona) e Matteo Re (Universidad Rey Juan Carlos).

Non sono mancate Le Ultimissime del nostro Fausto De Salvia, alcune news musicali che ci arrivano dall’Italia (Francesco Guccini, La tieta; Massaroni Pianoforti, San Francesco) e l’último trago (Os Resentidos, En Kampuchea).

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La sinistra rivoluzionaria in Italia (17 novembre 2023)

Per parlare della sinistra rivoluzionaria in Italia al giorno d’oggi basterebbero, purtroppo, cinque minuti. In questa puntata di Zibaldone, però, andiamo indietro nel tempo e lo facciamo insieme allo storico Eros Francescangeli, autore di «Un mondo meglio di così». La sinistra rivoluzionaria in Italia (1943-1978) (Viella, 2023). Che ruolo ha avuto la sinistra rivoluzionaria nei primi anni della Prima Repubblica? Chi sono stati i suoi principali protagonisti? Quale il suo ruolo nel lungo Sessantotto? E perché dopo quel tragico 1978, segnato dal sequestro e omocidio di Aldo Moro, è precipitata progressivamente nell’irrilevanza?

News che ci arrivano dall’Italia, da altre latitudini e da altri tempi: The Kinks (Money Talks), Andrea Satta (Bellissima) Iosonouncane (Ararat), Francesco Messina (Prati bagnati del Monte Analogo)

Le Ultimissime

Último trago: Las GrecasHace Frio Ya (Ma che freddo fa, Nada) (1977)

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Il Rapporto Italia – Novembre 2023 (10 novembre 2023)

 È un dato di fatto che non smettiamo quasi mai di proporre novità musicali dall’Italia: ne abbiamo proposto nella scorsa puntata, con tutta probabilità ne proporremo nella prossima (fanno eccezione praticamente solo i nostri speciali monografici, che hanno un carattere perlopiù retrospettivo). Però qualche brano alla settimana non basta per avere un panorama soddisfacente di cosa si produce nello stivale, e diventa necessario immergersi al 100% nella nuova musica nostrana. Ecco quindi tornare Il Rapporto Italia, una rassegna irregolare (la prima “edizione” risale al marzo 2023) interamente dedicata alla musica italiana contemporanea. Tutti i dischi dei quali vi faremo sentire un brano sono stati pubblicati nel 2023, con una preferenza per gli ultimi mesi dell’anno: una manciata di nomi più noti, alcuni dei quali seguiamo da anni, e tanto underground, guidati dal puro piacere della ricerca e della scoperta, un’emozione che speriamo di riuscire a trasmettervi.  Come dicevamo nella presentazione della puntata dello scorso marzo, il sottobosco musicale italiano è in costante fermento, e a otto mesi di distanza quest’affermazione non ha perso un’oncia di verità.

Secondo tradizione, lo spettro stilistico è variegato: tanto cantautorato, a volte più intimista, altre con coloriture rock o glam, elettronica ibridata con la forma canzone o puramente strumentale, garage rock d’assalto, alternative con slanci prog, brani sperimentali o indefinibili. La varietà è sempre piacevole, no? Continuate a seguirci: a marzo avevamo annunciato la nostra intenzione di rimanere al passo col presente, vi promettiamo quindi che ci proveremo settimana dopo settimana, fino al prossimo Rapporto Italia.

Questa la scaletta della puntata (come detto più sopra, tutti i brani sono del 2023):

Lucio Corsi, Danza classica;  Colapesce Dimartino (feat. Ivan Graziani), I marinai; Motta (feat. Giovanni Truppi), Alice; Irene Buselli, Con un po’ meno pelle addosso; Marta Del Grandi, Mata Hari; Alek Hidell, First ride; Tutte le Cose Inutili, Grosseto; (+39) 375-649-94-64 My Telephone Number, C’est magique; Tristram, Ragazzo padre figlio VDP; Bachi da Pietra, Mussolini; Golpe, Quelle carte in Villa Wanda.

Non sono mancate Le Ultimissime di Fausto.

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Gender gap: Italia, maglia nera in Europa (3 novembre 2023)

Se non proprio maglia nera, l’Italia è uno dei paesi messi peggio in Europa in quanto a parità di genere. Secondo il Global Gender Gap Index del 2023, elaborato dal World Economic Forum, il nostro paese è 79esimo, lontanissimo non solo da Islanda, Norvegia, Finlandia, Svezia o Germania, che occupano le prime posizioni, ma anche dalla Spagna (18esima) e da parecchi paesi americani, africani e asiatici. Perché l’Italia è fanalino di coda? Perché questo ritardo, oramai vergognoso? Ne parliamo con Arianna Santero, ricercatrice in Sociologia presso l’Università di Torino e membro del comitato di redazione della rivista Il Mulino.

News che ci arrivano dall’Italia e da altre latitudini: Marta Dell’Anno (Mercurio ma con la A e Sogno n.3 (con Gina canto a squarciagola)), Any Other (Awful Thread), Patrizia Cirulli (Relogio cumpiacente)

Le Ultimissime

Libro della settimana: Daniel Pennac, Il caso Malaussène. Mi hanno mentito (Feltrinelli, 2018) e Capolinea Malaussène (Feltrinelli, 2023)

Último trago: Mercedes Sosa – Pobre patria

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Note in nero per notti insonni (27 ottobre 2023)

Si avvicina Halloween, una festività che non ha fin qui mai influenzato la nostra programmazione, ma si sa, nella vita è bello sperimentare prime volte e anche i pretesti più flebili, se ben sfruttati, possono condurre a risultati interessanti. A voi, come sempre, l’onore e l’onere del giudizio.

Oggi niente zucche (e neanche cocomeri, giusto per citare uno storico errore di traduzione dei Peanuts che i meno giovani ricorderanno, e che dimostra come qualche decennio fa, in Italia, Halloween fosse un concetto alquanto nebuloso) ma, come sempre su queste frequenze, tanta musica, che ci riporta a un periodo ben preciso della storia italiana: gli anni settanta del secolo scorso, che invece ci piace molto frequentare, e l’inizio del decennio successivo, quando un agguerrito manipolo di compositori e una manciata di band forgiò un suono riconoscibilissimo, pur nella sua varietà, allo scopo di accompagnare un’altra “scuola” nostrana, quella del cinema giallo all’italiana, che sfocerà progressivamente in alcune delle pellicole più truculente della storia del cinema di genere mondiale. E sì, crediamo, e non siamo i soli, che quelle colonne sonore abbiano contribuito in modo decisivo al successo di molti di quei film e, soprattutto, a forgiare un immaginario.

In questa puntata troverete mostri sacri delle colonne sonore nostrane, così come nomi noti solo agli addetti ai lavori, ma non per questo meno interessanti, per una sfiziosa carrellata, piena di groove, inattesi momenti idillici ma soprattutto tanta, tanta tensione. Speriamo che vi inchiodi (non letteralmente…) alla sedia, e chissà che l’anno prossimo…

Questa la scaletta della puntata (fra parentesi, titolo del film riferimento, regista e anno di pubblicazione):

Riz Ortolani, Come un delirio (da Non si sevizia un paperino, Lucio Fulci, 1972); Alessandro Alessandroni, Devil´s night (da La terrificante notte del demonio, Jean Brismée, 1971;  Carlo Savina, Finale (da Lisa e il diavolo, Mario Bava, 1973); Ennio Morricone, Violenza inattesa (da L’uccello dalle piume di cristallo, Dario Argento, 1970) e  Trafelato (da Giornata nera per l’ariete, Luigi Bazzoni, 1971); Bruno Nicolai, Insidia (da Tutti i colori del buio, Sergio Martino, 1972); Giuliano Sorgini, Momento pop (versione breve) (da Un urlo nelle tenebre, Elo Pannacciò, 1975); Stelvio Cipriani, Devil dance (da Un’ombra nell’ombra, Pier Carpi, 1979); Amedeo Tommasi, Titoli finali (da La casa dalle finestre che ridono, Pupi Avati, 1976); Trans Europa Express, Seq. 1 (da Il gatto dagli occhi di giada, Antonio Bido, 1977); Goblin, Titoli (da Buio Omega, Joe D’Amato, 1979); Riz Ortolani, Main theme (da Cannibal holocaust, Ruggero Deodato, 1980); Marcello Giombini, Prigioniere del sesso (da Orinoco: prigioniere del sesso, Edoardo Mulargia, 1980) e End title (da Antropophagus, Joe D’Amato, 1980); Fabio Frizzi, Voci dal nulla (da …E tu vivrai nel terrore! – L’aldilà, Lucio Fulci, 1981).

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Vengo anch’io! Il Tenco 2023 (20 ottobre 2023)

Dieci anni fa se ne andava uno dei più geniali artisti italiani, Enzo Jannacci. Amato, apprezzato, ricordato spesso con un sorriso, sì. Ma rispetto agli altri numi tutelari della canzone d’autore italiana, da De Andrè a De Gregori, da Dalla a Guccini, quell’indefinibile medico milanese, autore di successi come Vengo anch’io, Sei minuti all’alba o Ci vuole orecchio, non è tenuto nella considerazione che gli spetterebbe.

In questi giorni lo si ricorda in grande stile a Sanremo perché proprio a lui è dedicata la 46esima Rassegna della canzone d’autore, più conosciuta come Premio Tenco. Che come sempre è molte, moltissime cose. Ed infatti, oltre ai vincitori delle targhe decise da una giuria di giornalisti e operatori del settore (Vinicio Capossela, Almamegretta, Alice, Daniela Pes, Niccolò Fabi e Francesco Guccini), sul palco del teatro Ariston saliranno anche Eugenio Finardi, Ron, Carmen Consoli, Angelo Branduardi, il brasiliano Tom Zé, il palestinese-siriano Aeham Ahmad, Tosca o Flavio Giurato. E poi molte sono le attività “collaterali”: concerti nella Pigna di Sanremo, incontri con gli artisti, dibattiti, presentazioni di libri, proiezioni di documentari. In cui, ovviamente, Jannacci sarà uno dei principali protagonisti. Ne parliamo con Sergio Secondiano Sacchi, direttore artistico del Club Tenco.

Questa la scaletta della puntata:

Enzo Jannacci (Vengo anch’io. No, tu no -1968; L’uomo a metà -2004-; Quando il sipario -1976-), Eugenio Finardi (Giai Phong, 1977), Carmen Consoli (Maria Catena, 2006), Flavio Giurato (Orbetello, 1982), Tom Zé (O Sandalo, 1972), Aeham Ahmad Quintet (Together, 2022).

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FLIB Time! (13 ottobre 2023)

Ormai non è una novità: la comunità italiana è numerosissima a Barcellona. E molto attiva, soprattutto per quanto riguarda le iniziative culturali. E proprio di una di queste vogliamo parlarvi in questa puntata di Zibaldone. Per il secondo anno consecutivo, infatti, nel quartiere di Gràcia si organizza il Festival della Letteratura Italiana di Barcellona, una tre giorni ricca di incontri con autori italiani, dialoghi, dibattiti, ma anche recital di poesia e concerti.

Ne parliamo con Cecilia Ricciarelli, fondatrice della libreria italiana Le Nuvole e direttrice artistica del FLIB, che ci spiega quali sono i “binari secondari” che danno il titolo all’edizione di quest’anno del festival. Tra gli ospiti ci saranno anche i Wu Ming, collettivo sulle scene da un quarto di secolo, che presenteranno la loro ultima fatica, Ufo 78, romanzo ambientato in un anno cruciale della storia italiana, riletto tra fine del ciclo del lungo ’68, inizio del riflusso e… ufologia. Ce ne parla Wu Ming 4.

Per accompagnarci in questa puntata letteraria, abbiamo scelto alcuni brani di artisti italiani parte di colonne sonore di film e serie uscite nell’ultimo biennio: Don Antonio & The Graces feat. Daniela Peroni (Cinque minuti di te), Colapesce Dimartino (Il cuore è un malfattore), Andrea Laszlo De Simone (Il Regno Animale) e Calibro 35 feat. MEI e Tahnee Rodriguez (Little girl ready for big dreams).

Non sono mancate poi Le Ultimissime e l’último trago, una particolare versione di Dio è morto interpretata dall’argentina Marilina Ross.

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Tutto il calcio canzone per canzone (6 ottobre 2023)

Sì, lo sappiamo: se preso alla lettera, il titolo di questa puntata può suonare fin troppo roboante: le canzoni a tema calcistico composte nel nostro paese sono sicuramente centinaia, più probabilmente migliaia, e l’idea di trattarle tutte fa davvero tremare i polsi. Ma no, non ci abbiamo pensato nemmeno per un attimo: il titolo è semplicemente un omaggio a un programma storico della radio italiana e un modo suggestivo di presentarvi il nostro nuovo speciale monografico. Per un’ora vi terremo compagnia zigzagando tra i decenni e gli stili, dallo swing alla trap, dal pop alla bossa nova, dal cha cha cha al punk, toccando agilmente quante più sfaccettature possibili di quella terra mai del tutto esplorata che è l’intersezione tra calcio e musica in Italia: storie di vita che hanno per sfondo gli stadi della penisola, dediche enfatiche, nostalgiche o rancorose a grandi campioni, inni sociali di periferia, calciatori canterini, senza dimenticare gli strumentali che, grazie alla loro funzione di sigla televisiva, si sono legati in modo indissolubile all’immaginario pallonaro.

E siccome con questo speciale abbiamo appena scalfito la superficie di un repertorio, come dicevamo all’inizio, virtualmente infinito, aspettatevi nei mesi a venire un secondo capitolo.

Prima di lasciarvi all’ascolto, però, vi annunciamo con piacere che da qualche giorno il nostro Zibaldone ha un fiammante profilo Instagram, che vi invitiamo a seguire da subito per non perdervi anticipazioni sulle prossime puntate e gustosi recuperi dal nostro archivio: digitate @zibaldone_radiocontrabanda e cominciate a seguirci anche sul social delle foto! Per TikTok, però, non vi promettiamo niente.

Questa la scaletta della puntata:

Jack Trombey, Pancho (1966); Dino Olivieri Orchestra (canta Rossi), La donzelletta (1940); Jerry e I Milanisti, Rivera cha cha cha (1962); Adriano Celentano, Eravamo in 100.000 (1967); Mina, Ossessione ’70 (1972); The Snobs, Forza Ischia (197?); Enzo Jannacci, Linea bianca (1983); Beppe Galderisi, Sto correndo (1985); Jocelyn Pulsar, Garella (2008); Scudetto, Hurrà Juventus (2018); Sex Pizzul, Stadium (2016); Enzo Dong, Higuain (2017); Belli Cosi, Studio Sport (2001); Piero Umiliani, Dribbling (1963).

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I grattacapi di Giorgia (29 settembre 2023)

Un anno fa l’estrema destra vinceva le elezioni in Italia e un mese dopo, proprio nel centenario della Marcia su Roma, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, era eletta presidente del Consiglio. Qual è il bilancio di un anno di governo di destra estrema? Negli ultimi mesi, la “luna di miele” tra gli italiani e Giorgia sembrerebbe essere finita, come segnalava recentemente il Financial Times? L’esecutivo sembra avere parecchi problemi tra un’economia stagnante, un’inflazione alle stelle, una manovra che si annuncia sotto il segno dell’austerity, le difficoltà nella gestione del Pnrr, pessime relazioni in ambito europeo e, dulcis in fundo, l’incapacità manifesta di gestire i flussi di migranti. Siamo in vista di un giro di boa? O i grattacapi di Giorgia non metteranno in difficoltà l’ampia maggioranza di cui gode in parlamento e nel paese?

Ne parliamo con Matteo Pucciarelli, giornalista de La Repubblica e autore di diversi libri, tra cui Anatomia di un populista. La vera storia di Matteo Salvini (2016) e Guerra alla guerra. Guida alle idee e alle pratiche del pacifismo italiano (2023).

News che ci arrivano dall’Italia e da altre latitudini: Bud Spencer Blues Explosion (Insynthesi), Angus McOg (Communist Party Party), Magicaboola Brass Band (Bella Ciao Amandoti), Etrain de l’Aïr (Toubouk Ine Chihouossay)

Le Ultimissime

Libro della settimana: Tonia Mastrobuoni, L’erosione. Come i sovranismi stanno spazzando via la democrazia in Europa (Mondadori, 2023)

Último trago: Orquesta Internacional Policía de los Colombianos – Si me dejas no vale

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Un italiano ovunque: omaggio inusuale a Toto Cutugno (22 settembre 2023)

Arriva l’autunno e quest’anno ci trova puntuali, pronti ai blocchi di partenza, con una nuova stagione del nostro Zibaldone. E più che un semplice ritorno è quasi un nuovo inizio: nuovo formato (un’ora di programma invece delle canoniche due), nuovo orario (il venerdì dalle 17 alle 18, sempre sulle frequenze dell’inossidabile Radio Contrabanda), nuova sigla (ultragroovy e a cura di una vecchia conoscenza della trasmissione, Fiorino). Ma le novità non finiscono qui: sincronizzate gli orologi e continuate a seguirci!

Il 22 agosto, esattamente un mese fa, è scomparso all’età di ottant’anni, Toto Cutugno. Un simbolo degli anni ’80 nostrani, della canzone sanremese e al tempo stesso delle melodie tricolori da esportazione e, ovviamente, per via del suo brano più celebre, dell’italianità a tutto tondo. Che piaccia o no (e qui a Zibaldone non possiamo certo definirci suoi ammiratori), non si può parlare troppo a lungo di pop italiano senza imbattersi nella sua figura: è però possibile parlare di Toto Cutugno senza naufragare negli stereotipi? Noi ci abbiamo provato, a voi il giudizio. In questa puntata troverete gli esordi romantici con Toto e i Tati, l’irrisolta vocazione sperimentale degli Albatros, e una quantità di cover spesso stupefacenti, che dimostrano nel modo più inatteso l’influenza di Cutugno sul pop internazionale. Insomma, non vi faremo sentire L’italiano. O forse sì?

Questa la scaletta di oggi:

Toto e I Tati, Il rimpianto (1965); Albatros, Gran premio (1977); Albatros, Stop-Stop violence (1977); Lee Hazlewood & Nancy Sinatra, Indian Summer (1976); Iggy Pop, Et si tu n’existais pas (2012); Ludmila Gurchenko, Gody proletayut (1978); Kari Tapio, Olen suomalainen (1983); De Strangers, ‘k zen liever lui as mug (1990); Elio e Le Storie Tese, Ameri (1994); Toto Cutugno, Mi piacerebbe (andare al mare di lunedì o giù di lì (1985); Toto Cutugno vs. Daft Punk (mixed by Erre) Toto by Cutugno (2017); Pecos Kanvas, Vuelve (1981).

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Le canzoni dell’estate. Vol. VI (14 luglio 2023)

Ormai è una delle tradizioni più durature del nostro programma: la stagione si chiude a luglio con uno speciale su canzoni dedicate all’estate: e anno dopo anno ci stupiamo sempre di più constatando che riusciamo a reperire senza troppo sforzo materiale per puntate varie e sorprendenti. E così, anche oggi, col fondamentale aiuto del Banzo e di Fausto De Salvia, vi offriamo 25 canzoni che coprono quasi sessant’anni di musica, saltellando fra Italia, Spagna, Francia, USA e Galles, e generi distanti come pop, beat, cantautorato, soul, indie rock, elettronica “cosmica” e psichedelia. 

Questa la scaletta della puntata:

Riccardo Del Turco, Luglio (1968);  Domenico Modugno, Mariti in città (1958, versione 1972); Quartetto Cetra, Se fossi Giulio Verne (1965); Le Gemelle Kessler, L’estate corta (1965);  Micky y Los Tonys, No sé nadar (1966); The Systems, L’estate è finita (1967); Gabriella Ferri, Stornello dell’estate (1966); Gino Paoli, Un’altra estate (1974); Nanni Svampa, Adesso vien l’estate (1974); Paolo Ormi e La Sua Orchestra, Spiaggia libera (1971); Love, Bummer in the Summer (1967); Gladys Knight & The Pips, It’s Summer (1968); The Isley Brothers, Summer Breeze (1974); Johnson Righeira, Tambroni Twist (1981); Paloma San Basilio, Unas Vacaciones (1983);  Los Vegetales, Odio el verano (seconda metà anni ’80); Baffo Banfi, Quella dolce estate sul pianeta Venere (1979); Animal Collective, Summertime Clothes (2009); The Zephyr Bones, Weird Summer (2015); Beat Happening, Indian Summer (1988); Verdena, Sorriso in spiaggia, parte I (2011); Wilco, Heavy metal drummer (2002); Gorky’s Zygotic Mynci, Face like Summer (2000); Brunori Sas, Guardia ’82 (2010); La Femme, Septembre (2016).

Buona estate! Ci risentiamo a settembre con importanti novità!

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I feel elections (7 luglio 2023)

Penultima puntata del nostro Zibaldone prima della pausa estiva. Puntata ricca, mi ci ficco. Tra icone pop e dibattiti sulla situazione politica spagnola alle porte di un voto cruciale. Qui il menù della puntata di questo venerdì di Zibaldone:

Il 23 luglio la Spagna torna alle urne. Si tratta di elezioni cruciali che possono aprire le porte del governo all’estrema destra di Vox. Qual è la situazione del paese? Cosa ha sbagliato la sinistra? Cosa dovrebbe fare? Ne parliamo con Luca Tancredi Barone, giornalista e collaboratore de Il manifesto, e Paola Lo Cascio, professoressa di storia contemporanea presso l’Universitat de Barcelona.

Donna Summer ha fatto ballare un’intera generazione (e non solo, in realtà). Ma oltre ad essere stata una vera e propria regina della disco, è stata anche un’icona pop. Ne parliamo con  Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano, autori di Donna Summer. La voce arcobaleno. Da disco queen a icona pop (Coniglio Editore, 2023). Dagli anni dorati della tappa dance di Donna Summer ci ascoltiamo Love to love you baby, I feel love e Hot Stuff, frutto della collaborazione con Giorgio Moroder e Pete Bellotte.

– Torna a trovarci Ricky Russo che ci propone due brani di Jesse Malin (Broken Radio e Here’s The Situation).

News che ci arrivano dall’ItaliaGabriele Laponte (Neri a metà), Almamegretta (Senghe), Il Re Tarantola (Aiutiamoli a casa loro comprando le loro lauree), Kento, Bestierare e Serhat Akbal (A las barricadas 2023).

Le Ultimissime

– De Italia a otra parteManzanita (Cosa Nostra, Toto Cotougno 1980)

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