Di Questioni Meridionali e di belle esperienze corleonesi (28 ottobre 2011)

Questo venerdì siamo entrati immediatamente in medias res con il nostro primo invitato speciale. O sarebbe meglio dire, i nostri primi invitati speciali. Sì, perché nel piccolo studio di Radio Contrabanda siamo riusciti a far entrare un intero gruppo musicale: le Questioni Meridionali. Molti di voi residenti (e non) qui a Barcellona già le conoscete, ma come dicevano i latini repetita iuvant; dunque, non contraddiciamo i nostri antichissimi avi e raccontiamo chi si «nasconde» dietro questo nome di memoria gramsciana.

Fondate da Piero Pesce (chitarra, voce e tamburello) qualche anno fa, le Questioni Meridionali sono un progetto in continua evoluzione, che mescola meravigliosamente la musica tradizionale del sud Italia con nuove sonorità e sensazioni. Potremmo definire il loro genere musicale come folk mediterraneo. Ma, come spesso accade, qualunque descrizione è purtroppo limitante… La loro formazione cambia e si arricchisce ogni volta di strumenti e armonie diverse. Quest’oggi in radio abbiamo avuto la fortuna di avere con noi, oltre a Piero Pesce, anche Stefano Pompilio (contrabbasso) e Marta Dell’Anno (violino e voce), che ci hanno deliziato con una versione live della Tarantella del Gargano. Musiche della Puglia e della Lucania, ma di tutto il Mezzogiorno italiano, grazie alla presenza di altri musicisti come il siciliano Jimmy Sciortino, che con il suo violino riscopre però ritmi irlandesi. E con qualche tocco pure orientale, come a volte accade con il flauto del nepalese Binod Katuwal. Insomma, vi consigliamo di ascoltare le Questioni Meridionali in diretta e di ballare al ritmo della loro musica. Per saperne di più e per conoscere le loro prossime date, guardate qui. E poi, tra Edoardo Bennato e le sue canzonette, il rock degli Who e il jazz sperimentale del Miles Davis di Big Fun, vi abbiamo ricordato i moltissimi appuntamenti musicali e culturali delle prossime settimane qui nella ciudad condal: dal Festival LEM di musica sperimentale (fino al 29 ottobre), di cui abbiamo parlato la settimana scorsa, al Beefeater In-Edit Festival Internacional de Cine Documental Musical de Barcelona (27 ottobre – 6 novembre), dal 43 Voll Damm Festival Internacional de Jazz de Barcelona (fino al primo dicembre) alle conferenze di Nichi Vendola (29 ottobre) e di Lorella Zanardo (3 novembre), di cui parleremo la prossima settimana.

Ma, dopo tanti annunci e tanta cultura, dovevamo rompere questo bel momento con qualcosa di diverso. Ormai l’appuntamento di metà puntata, lo sapete, è con la Trash Zone, questa volta a carico del nostro caro Fabrizio Vernice, che ci ha introdotto in un mondo che avevamo forse dimenticato, ma che ci ritorna presto in mente, tanto per citare il buon Lucio Battisti: il mondo della festa, tra le feste delle medie con coca-cola ed aspirina alla Elio e le Storie Tese, gli 883 cecchettizzati di Rotta x casa di Dio e l’attuale, ma non per questo meno trash, DJ Lubel, definito dal buon Vernice come il Maccio Capatonda statunitense. E poi tra qualche chicca musicale come il folk di Luther Russell e qualche news che fa storcere il naso a molti come il nuovo progetto che vede protagonisti Lou Reed ed i Metallica, Laura ci ha riportato con i piedi per terra, raccontandoci della sua recente esperienza siciliana, tra Corleone e Canicattì, tra terre confiscate alla mafia e cooperative come Lavoro e Non Solo, dove le scelte coraggiose si uniscono alla solidarietà grazie a dei campi di lavoro estivi in bellissime aziende agricole. E tanto altro, al ritmo dei Modena City Ramblers e del grande Faber, come le altre cooperative attive nel corleonese (la Placido Rizzotto e la Pio La Torre), i momenti di legislazione illuminata del sindaco Cipriani, il Museo dell’Antimafia nella casa che fu di Provenzano e l’esperienza radiofonica di Liberamente, portata avanti da alcuni ragazzi di Canicattí…

Buon ascolto!

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