Con Olden (20 febbraio 2015)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– È tornato a trovarci Olden, cantautore umbro residente da tanti anni a Barcellona. OldenL’anno scorso (qui il podcast) era passato dai nostri studi per parlarci del nuovo disco a cui stava lavorando e per il quale aveva lanciato un crowfunding che è andato alla grande. Ora è ripassato dagli studi di Radio Contrabanda con il disco stampato e con un sorriso smagliante: Sono andato a letto presto, questo è il titolo di un album profondo e intenso, che Olden presenterà a Barcellona il prossimo 5 marzo nell’ambito del Festival Cose di Amilcare / BarnaSants e poi tra marzo e maggio in Italia in varie date. Per saperne di più su Olden e sapere tutte le date del suo tour, date un’occhiata qui. Ci siamo ascoltati Bonnie, Ti sei mai chiesto, Febbraio, Senatore Bailey e La casa che non c’è.

– Ritornano i collegamenti mensili con i nostri compagni di onde radiofoniche in altre Caroccilatitudini. Ricky Russo da Trieste ci propone due pezzi from the U.S.A. (Jesse Malin con Addicteed e Viet Cong con March of Progress), mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane (Verdena con Contro la ragione e Colapesce con Egomostro).

– Nuove uscite musicali provenienti dall’Italia (e non solo): Luca Carocci – Giovani Eroi (FioriRari, 2014) con Quattro spicci e Ciò che resta; Autumn’s Rain con Om (Valery Records, 2014) con Like! e Il canto del soldatoVirginiana Miller

Último trago: Virginiana Miller con Venga il Regno (Ala Bianca, 2013) con Lettera di San Paolo agli operai e con L’eternità di Roma.

Ci ha accompagnato anche la musica di Javier Krahe (Cuando desperté) e Bianca d’Aponte (Un chicco di caffè).

Per ascoltare e scaricare il podcast schiacciate qui.

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Con Steven Munar e Matteo Pucciarelli (13 febbraio 2015)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– è tornato a trovarci Steven Munar, cantautore e musicista anglo-maiorchino residente Laurel_Street_507_montana_pulidoda un ventennio a Barcellona. Steven era stato nostro ospite nell’autunno del 2013 (ascolta qui il podcast): in quell’occasione ci aveva parlato di Time Traveller, il disco uscito a dicembre 2013 con The Miracle Band. In un anno e mezzo Steven ha portato avanti tanti altri progetti che ci ha presentato in anteprima a Zibaldone: la rimasterizzazione del primo album omonimo e ormai introvabile dei The Tea Servants, da cui ci siamo ascoltati This Man Loves The Sun e This is Not My Place; Laurel Street, il nuovo progetto insieme all’argentino Pablo Sciuto, con un EP omonimo appena uscito (ci siamo ascoltati Laurel Street, Roller Coster Men in versione acustica e Wait and See) e infine, Berlin, il nuovo singolo del suo progetto insieme a The Miracle Band. Per saperne di più della musica di Steven Munar, date un’occhiata qui.

– di Grecia e di Spagna se ne sta parlando abbastanza in questi ultimi anni. Anche in Italia. Ma in pochi ci raccontano le speranze che stanno nascendo dalla grande crisi. Matteo Mas_podemos-spainPucciarelli e Giacomo Russo Spena sono due mosche bianche in questo senso: giornalisti (La Repubblica, MicroMega…) e scrittori, nel 2014 hanno viaggiato nei due paesi mediterranei e hanno raccontato le storie di due esperienze che ora sono sulla bocca di tutti. Quella di Syriza e quella di Podemos con i libri Tsipras, chi? Il leader greco che vuole rifare l’Europa e Podemos. La sinistra spagnola oltre la sinistra, entrambi pubblicati da Alegre. Abbiamo avuto in collegamento telefonico tsipras-chi-alegredall’Italia Matteo Pucciarelli con cui abbiamo parlato del nuovo governo Tsipras, di Podemos e delle possibili influenze di questi processi in Italia.

– Nuove uscite musicali provenienti dall’Italia (e non solo): Rafael Castro Lembra? (2012) con Voçà Sabe Como é e A Menina Careca; Nadàr Solo Fame (Massive Arts Records, 2014) con La vita funziona da sé e Cara madre; Zona MC – Porconomia (Trovarobato 2014) con Persone (in)serie; Colapesce – Egomostro (42 Records, 2015) con Maledetti italiani.

Último trago: PalettiQui ed ora (Sugar, 2015) con Valeriana e Marijuana e Barabbapaletti

Ci ha accompagnato anche la musica di Silvía Comes (Carta canción) e Pavlos Sideropoulos (To Blues tou Paliokaravou).

Per ascoltare e scaricare il podcast schiacciate qui.

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Con Carlo Doneddu e i Dinatatak (6 febbraio 2015)

Dopo una lunga pausa invernale, Zibaldone torna on air con una puntata ricca di musica e di ospiti. Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– cantautore, compositore, produttore. Vive a metà tra la Sardegna e Barcellona, dove ha suonato lo scorso 5 febbraio in occasione del festival Cose di Amilcare / BarnaSants, Carlo Donedduaccompagnato da una nuova band per metà italiana e per metà catalana. Parliamo di Carlo Doneddu. Con lui abbiamo parlato de Le canzoni dell’estate (2014), il primo album da solista di Carlo, e di Un anno sull’altipiano. Opera da due soldi, il disco dei Figli di Iubal, di cui Carlo era la colonna portante, ispirato al romanzo di Emilio Lussu che nel 2006 era diventato anche uno spettacolo teatrale. E poi Carlo ci ha parlato di tanti nuovi progetti, come della colonna sonora che ha realizzato per Perfidia, il recente film di Bonifacio Angius, premiato al festival di Locarno. Ci siamo ascoltati Canzone della tenda, Tinta de Verano, Canzone di Maddalena, Il Generale Leone e Amores Modernos. Per saperne di più date un’occhiata qui.

– un gruppo unico che rappresenta bene il melting pot della Barcellona del terzo millennio. O almeno il meglio di quel melting pot. Il nome è tutto un programma: Dinatatak. Li Dinatatak 2015avevamo avuti ospiti già in due occasioni in passato, ma è sempre stato un membro diverso del gruppo a venire a trovarci. Nel 2011 il cileno Sergio Véliz che suona il birimbau; nel 2014 le sarde Vanessa Bissiri e Caterinangela Fadda, cantante e chitarrista rispettivamente. Questa volta è stato il turno del messicano Ivan Bouchain, incredibile ballerino di tip-tap e di swing, che trasforma i concerti dei Dinatatak in uno spettacolo vero e proprio. La prossima volta sarà dunque il turno degli altri due membri del gruppo: l’altro messicano Ernesto Vargas (basso) e il francese Coco (batteria e percussioni)… Con Ivan abbiamo parlato del concerto che i Dinatatak hanno offerto nella sala Tradicionarius di Barcellona il 7 febbraio, sempre nell’ambito del Festival Cose di Amilcare / BarnaSants. E in anteprima abbiamo presentato alcune canzoni del loro disco, Nombres propios, che uscirà nei prossimi mesi. Ci siamo ascoltati Miranda, Francesca, Constanza e Vladimiro. Per conoscere i Dinatatak, cliccate qui.

– L’avevamo lasciato un anno fa in Argentina con le sue ricerche sull’emigrazione italiana nel Cono Sur dell’America Latina (ascoltate qui). Ora è tornato a Barcellona dove sta rimettendo ordine ai moltissimi documenti e alle tante testimonianze raccolte. In pino danielecollegamento telefonico abbiamo avuto Fabio Ragone.

– Nuove uscite musicali provenienti dall’Italia (e non solo): Rocío Rico Romero – Roca Básica (Liquido, 2014) con Punto y seguido e Andalucía.

Bruno, il comico serio, in tournée con la Carrà…

A volte ritornano: la visita lampo di Robi… woodstock-joe-cocker

Último trago: Davide SolfriniLuna Park (New Model Label, 2015) con Mi piace il blues.

Ci ha accompagnato anche la musica di Joe Cocker (Delta Lady e Let’s go get stoned) e Pino Daniele (Maronna mia live Radio Eurosound 1976).

Per ascoltare e scaricare il podcast schiacciate qui.

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Zibaldone se ne va in vacanza…

Care amiche e cari amici, care ascoltatrici e cari ascoltatori del nostro Zibaldone, innanzitutto buon anno a tutti! Ci auguriamo che lo abbiate passato nel migliore dei modi. Feste e bagordi, cene luculliane e bevute bukowskiane, sesso, droga & rock’n’roll e anche un po’ di relax, che non guasta mai.

Vi immaginiamo a punto di rientrare nella vita quotidiana; noi invece andiamo in direzione ostinata e contraria. Quando tutti rientrano dalle (poche) vacanze natalizie, Zibaldone si prende un po’ di ferie per questo inizio di 2015. Torneremo tra qualche settimana, come sempre attivi e arzilli, pieni di ospiti e di sorprese. E, as usual, con tanta, tanta buona musica proveniente dall’Italia e non solo!

Nel frattempo, se proprio non potete fare a meno di noi, vi suggeriamo di andare a riascoltarvi le vecchie puntate di Zibaldone. Qui sul nostro blog trovate i podcast delle puntate degli ultimi quattro anni del nostro programma radiofonico. Potete sbizzarrirvi nella scelta con quasi 200 puntate di due ore ciascuna! In ogni caso, sul nostro profilo di facebook ve ne consiglieremo ogni tanto alcune delle più belle.

Buon anno a tutti!

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Dicembre con Sergio Bardotti. Gli omaggi (26 dicembre 2014)

Quarta ed ultima puntata speciale di Zibaldone dedicata a Sergio Bardotti, una delle Bardottifigure più interessanti della canzone italiana della seconda metà del Novecento. Paroliere, traduttore, compositore, arrangiatore, produttore, autore di programmi televisivi e anche cantautore, Bardotti (1939-2007) è stato davvero una figura di primo piano del panorama musicale italiano. Instancabile organizzatore culturale – vinse non a caso il Premio Tenco nel 1983 –, due dei molti pregi di Sergio Bardotti sono stati quello di saper legare la canzone d’autore ai grandi successi commerciali e quello di saper importare in Italia, grazie alle sue traduzioni, canzoni e artisti di altre latitudini, come, tra i tanti, gli indimenticabili Jacques Brel, Chico Buarque e Vinicius de Moraes. Attraverso Sergio Bardotti, insomma, è la canzone d’autore ad essere al centro del nostro racconto.

Anche in questa occasione, ci accompagna in questo viaggio Sergio Secondiano Sacchi, fondatore e membro del Club Tenco di Sanremo e dell’associazione culturale Cose di CammariereAmilcare, traduttore e scrittore e, last but not least, amico di Sergio Bardotti.

In questa terza puntata abbiamo parlato degli omaggi a Bardotti (ma non solo) e ci siamo ascoltati le seguenti canzoni:

1. Michele, È stato facile

2. Sergio Endrigo, Amiamoci

3. Sergio Endrigo, Provincia

4. Ornella Vanoni, Tatuaggio

5. Ornella Vanoni, Tre uomini Vanoni

6. Irio de Paula, Samba e amore

7. Antonella Serà, Occhi negli occhi

8. Enzo Jannacci, La costruzione

9. Gino Paoli, La prima compagnia

10. Il Parto delle Nuvole Pesanti, Lorlando

11. Sergio Cammariere, Tu chi sei?

12. Chico Buarque de Hollanda, Vita

13. Stefano Bollani, Il bene mio

14. Massimo Ranieri, Ti voglio dire addio Gino Paoli

15. Simone Cristicchi, Se fossi il tempo

16. Anna Identici, Partire

17. Vittorio De Scalzi, Tutto il resto può cambiare

18. Tetes de Bois, Uno spettacolo

19. Marco Ongaro, Pupazzi

20. Carlo Fava, Samba per Bardòci

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Dicembre con Sergio Bardotti. Gli anni Settanta e Ottanta (19 dicembre 2014)

Terza puntata speciale di Zibaldone dedicata a Sergio Bardotti, una delle figure più 1983-Sergio-Bardottiinteressanti della canzone italiana della seconda metà del Novecento. Paroliere, traduttore, compositore, arrangiatore, produttore, autore di programmi televisivi e anche cantautore, Bardotti (1939-2007) è stato davvero una figura di primo piano del panorama musicale italiano. Instancabile organizzatore culturale – vinse non a caso il Premio Tenco nel 1983 –, due dei molti pregi di Sergio Bardotti sono stati quello di saper legare la canzone d’autore ai grandi successi commerciali e quello di saper importare in Italia, grazie alle sue traduzioni, canzoni e artisti di altre latitudini, come, tra i tanti, gli indimenticabili Jacques Brel, Chico Buarque e Vinicius de Moraes. Attraverso Sergio Bardotti, insomma, è la canzone d’autore ad essere al centro del nostro racconto.

Anche in questa occasione, ci accompagna in questo viaggio Sergio Secondiano Sacchi, fondatore e membro del Club Tenco di Sanremo e dell’associazione culturale Cose di SerratAmilcare, traduttore e scrittore e, last but not least, amico di Sergio Bardotti.

In questa terza puntata abbiamo parlato degli anni Settanta e Ottanta e ci siamo ascoltati le seguenti canzoni:

1. Sergio Endrigo, Elisa, Elisa

2. Enzo Jannacci, Nove di sera

3. Ornella Vanoni, Vinicius de Moraes e Toquinho, Samba della rosa

4. New Trolls, Quella carezza della sera

5. Dario Baldan Bembo, L’amico è

6. Umberto Bindi, L’impossibile idea Mina

7. Mina, Caro qualcuno

8. Carlinhos Vergueiro, Motivos banais

9. Amii Stewart & Gianni Morandi, Grazie perché

10. Massimo Priviero, La rosa dei venti

11. Charles Aznavour, Io bevo

12. Joan Manuel Serrat, Kubala

13. Tosca e Chico Buarque de Hollanda, Facendo i conti

14. Sergio Cammariere, Come ti va?

15. Sergio Endrigo, Una breve stagione Endrigo-Sergio

16. Sergio Endrigo, Perché non dormi fratello

17. Ornella Vanoni, Uomini

18. Bibi Bertelli, I om

19. Sergio Bardotti, Chi è di scena

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Dicembre con Sergio Bardotti. Il Brasile (12 dicembre 2014)

Seconda puntata speciale di Zibaldone dedicata a Sergio Bardotti, una delle figure più Vinicius de Moraesinteressanti della canzone italiana della seconda metà del Novecento. Paroliere, traduttore, compositore, arrangiatore, produttore, autore di programmi televisivi e anche cantautore, Bardotti (1939-2007) è stato davvero una figura di primo piano del panorama musicale italiano. Instancabile organizzatore culturale – vinse non a caso il Premio Tenco nel 1983 –, due dei molti pregi di Sergio Bardotti sono stati quello di saper legare la canzone d’autore ai grandi successi commerciali e quello di saper importare in Italia, grazie alle sue traduzioni, canzoni e artisti di altre latitudini, come, tra i tanti, gli indimenticabili Jacques Brel, Chico Buarque e Vinicius de Moraes. Attraverso Sergio Bardotti, insomma, è la canzone d’autore ad essere al centro del nostro racconto.

Anche in questa occasione, ci accompagna in questo viaggio Sergio Secondiano Sacchi, fondatore e membro del Club Tenco di Sanremo e dell’associazione culturale Cose di UngarettiAmilcare, traduttore e scrittore e, last but not least, amico di Sergio Bardotti.

In questa seconda puntata abbiamo parlato dell’incontro con il Brasile e ci siamo ascoltati le seguenti canzoni:

1. Patty Pravo, Se perdo te

2. Sergio Endrigo, Canzone per te

3. Charles Azanvour, E io tra di voi

4. Gino Paoli, Lontano dagli occhi

5. Vinicious de Moraes, Samba delle benedizioni

6. Sergio Endrigo, Poema degli occhi Toquinho

7. Sergio Bardotti, La casa

8. Giuseppe Ungaretti, Sonetto dell’amore totale

9. Sergio Endrigo, Camminando e cantando

10. Chico Buarque de Hollanda, Funerale di un lavoratore

11. Gianni Morandi, Occhi di ragazza

12. Lucio Dalla, Itaca Lucio-Dalla

13. Michele, Susan dei marinai

14. Fabrizio De André, Il suonatore Johns

15. Mia Martini, Valsinha

16. Lucio Dalla, Piazza Grande

17. Ornella Vanoni, La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria

18. Sergio Endrigo, Lettera da Cuba

19. Sergio Bardotti, Canto e controcanto Chico Buarque

20. Sergio Bardotti, Avanti Breno

 

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Dicembre con Sergio Bardotti. Gli inizi (5 dicembre 2014)

Con questo venerdì iniziamo una serie di puntate speciali di Zibaldone dedicate a Sergio BardottiBardotti, una delle figure più interessanti della canzone italiana della seconda metà del Novecento. Paroliere, traduttore, compositore, arrangiatore, produttore, autore di programmi televisivi e anche cantautore, Bardotti (1939-2007) è stato davvero una figura di primo piano del panorama musicale italiano. Instancabile organizzatore culturale – vinse non a caso il Premio Tenco nel 1983 –, due dei molti pregi di Sergio Bardotti sono stati quello di saper legare la canzone d’autore ai grandi successi commerciali e quello di saper importare in Italia, grazie alle sue traduzioni, canzoni e artisti di altre latitudini, come, tra i tanti, gli indimenticabili Jacques Brel, Chico Buarque e Vinicius de Moraes. Attraverso Sergio Bardotti, insomma, è la canzone d’autore ad essere al centro del nostro racconto.

Anche in questa occasione, ci accompagna in questo viaggio Sergio Secondiano Sacchi, fondatore e membro del Club Tenco di Sanremo e dell’associazione culturale Cose di EndrigoAmilcare, traduttore e scrittore e, last but not least, amico di Sergio Bardotti.

In questa prima puntata abbiamo parlato degli inizi della carriera di Sergio Bardotti e ci siamo ascoltati le seguenti canzoni:

1. Sergio Endrigo, La marcia dei fiori

2. Sergio Dotti, Domani chissà

3. Sergio Endrigo, Era d’estate

4. Gino Paoli, La nostra casa

5. Gian Maria Testa, Questa pianura

6. Alberto Patrucco, Canzone senza parole

7. Patty Pravo, La canzone dei vecchi amanti Brel

8. Max Manfredi, Questo nuovo amore

9. Raffaella Benetti, Io non lo so

10. Rita Pavone, Datemi un martello

11. Peter Paul and Mary, If I Had a Hammer

12. Trini Lopez, If I Had a Hammer

13. Dino, Te lo leggo negli occhi

14. Gino Paoli, Lei sta con te

15. Michele, Dite a Laura che l’amo Michele

16. Mal, Yeeeah

17. Lucio Dalla, Paff bum

18. Sergio Endrigo, La ballata dell’ex

19. Daniele Caldarini, Bolero

20. Sergio Bardotti – You are my destin

21. Sergio Bardotti – Il cielo in una stanza

 

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Con ¡Viva La Novia! e Manel Cano (28 novembre 2014)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– Tre catalani, uno spagnolo e una tedesca. Un gruppo che ripesca negli anni Novanta e che  viva-la-novia deve il suo nome a una noche de fiesta. ¡Viva La Novia! Ossia, Viva la sposa. È uscito ad ottobre il loro primo LP intitolato ¡Viva!. Ce ne hanno parlato Vera, Idoya, Toni e Iñaki, quattro dei cinque membri della band. Ci siamo ascoltati Objection, Tomorrow, Waterline e Irrational. Per saperne di più cliccate qui.

– per il terzo anno consecutivo, a metà dicembre, si terrà a Barcellona la Mostra de con-vinicio-capossela-y-andrea-segreCinema Italià. Una settimana di film e presentazioni, incontri con gli attori e con i registi. Il meglio del cinema italiano dell’ultimo anno. E una retrospettiva, in questa edizione, dedicata a cinema e immigrazione. Un incontro da non perdere anche perché, come nelle due precedenti edizioni, sempre ai Cinema Verdi di Gràcia, l’ingresso è libero. Ne abbiamo parlato con Daniela Aronica, responsabile del festival qui a Barcellona.

– Un cantautore catalano dalla voce potente e dai testi che pescano nei grandi poeti. Ma MCnon solo. Un piccolo tributo a Mario Benedetti, una citazione di Aldous Huxley all’interno del disco. Storie di vita, lettere d’amore, pensieri e riflessioni. È venuto a trovarci Manel Cano che ci ha presentato il suo nuovo disco, Asumir, borrar y reescribir, da cui ci siamo ascoltati La canción pop de rigor, Borrones y cuentas viejas e Asumir, borrar y reescribir. Per conoscere la musica di Manel, entrate qui.

– Come ogni mese non può mancare il collegamento con Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) che ci ha proposto due interessanti news 26_06-Johann-Sebastian-Punkarrivategli fresche fresche dal Belpaese: La Batteria con Chimera e Ronin con Catfish. Per seguire Sentieri Sonori, date un’occhiata qui.

– Nuove uscite musicali provenienti dall’Italia (e non solo): Johann Sebastian Punk – More Lovely and More Temperate (Audioglobe) con Jesus Crust Baked e Vernal Equinox; Sula Ventrebianco Furente (Ikebana Records) con Lingua Gonfia; Piccoli Animali Senza Espressione Cerco Casa Vista Marte (IRMA Records) con Instant Pharma.

Bruno, il comico serio, passeggia a Trento

Último trago: March DivisionPost Meridian Soul (Autoprodotto, 2014) con Right On My Way.

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Con Violetta Curry, Clara Germani e Vasco Rialzo (21 novembre 2014)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

Umberto Tommasini, fabbro anarchico che ha vissuto con passione politica e civile an-anarchist-life-umberto-tommasinitutto il Novecento. Dalla Grande Guerra nella sua Trieste all’esilio in Francia dopo l’instaurazione del regime fascista, dalla Guerra Civile spagnola a fianco dei repubblicani alla Resistenza, fino alle lotte nell’Italia degli anni Sessanta e Settanta. Di Tommasini ne avevamo già parlato con Claudio Venza, autore del libro Il fabbro anarchico (Odradek, 2011), tradotto recentemente anche in spagnolo. Ora abbiamo avuto con noi Clara Germani, del gruppo anarchico Germinal di Trieste, che con Venza intervistò per lunghe ore Tommasini nei primi anni Settanta e si occupò della prima edizione di quel libro nel 1984. Martedì 18 novembre a Barcellona, nell’ambito della settimana di AltraMemoria, è stato presentato anche un documentario sulla vita di Tommasini, An Anarchist Life di Ivan Bormann e Fabio Toich. Entrate qui per saperne qualcosa di più.

– Una cantante statunitense trapiantata a Barcellona. La necessità e il piacere di tornare indietro nel tempo e riscoprire le proprie radici, il proprio passato, le proprie origini. violetta-curry-1080x480Abbiamo avuto con noi Violetta Curry che ci ha presentato il suo ultimo disco, Honoring My Roots. Un viaggio nel jazz dei grandi come Hoagy Carmichael, Michel Legrand, Henri Betti e tanti altri. E un viaggio sulle tracce del padre Paul Curry, pianista e compositore di jazz. Abbiamo ascoltato The nearness of you, It’s you or no one, The windmills of your mind e There’ll never be another you. Per conoscere Violetta Curry, cliccate qui.

– Per la terza (o la quarta…?) volta è tornato a farci visita Vasco Rialzo, scrittore hardcore bolognese. In questo 2014 è uscito un suo nuovo libro, Amica Donna (dall’inaspettato portada_amica_donna_defsottotitolo: “Romanzo scientifico”), ed è stato ripubblicato il suo primo romanzo, ormai introvabile, Chilliens (Donne). Donne appunto, amicizie, amore e affetto, alcol e notti brave. Questo, e molto altro, è quello che troviamo nei suoi libri. La vita, in fin dei conti. Quella di tutti noi. Seguite Vasco Rialzo da qui.

– Nuove uscite musicali provenienti dall’Italia (e non solo): Guano Padano – Americana (Ponderosa Music & Art) con Plan della Tortilla; Nicola Barghi Elletroshock (RockEstra) con Little Girl e Bugie; Tommaso Tanzini Piena (2014) con La tua tranquillità; Martin Hagfors & C+C=Maxigross An Instantaneous Journey (Vaggimal Records) con The Woods e Maximum Amounttumblr_static_38kzirio68e800wo4o8o8ko48

Bruno, il comico serio, ancora insieme al giovane Renzi

Último trago: OldenSono andato a letto presto (autorprodotto/Goodfellas, 2014) con Perla Nera.

Ci ha accompagnato anche la musica di Fabrizio De Andrè (Fiume Sand Creek).

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Tra Radio Libertà e il pop d’autore torinese (14 novembre 2014)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– Una famiglia di antifascisti napoletani che, dopo dieci anni di esilio in Argentina, decide Radio Libertàdi rientrare in Europa per difendere la Repubblica spagnola. La storia della famiglia Grossi. Nella Barcellona del 1936-1937 lotteranno, chi sul fronte, chi nella retroguardia: da Radio Libertà, Carmine Cesare, il padre, e la figlia Ada racconteranno agli italiani il dramma della Guerra Civile spagnola. E poi la fuga in Francia, i campi di concentramento, le violenze, la prigionia, il confino fascista e un riconoscimento che non è mai arrivato, nemmeno con la Repubblica italiana. Una storia drammatica che tutti dovremmo conoscere. Ne parliamo con lo storico Giuseppe Aragno che ha scritto la storia della famiglia Grossi nel suo Antifascismo e potere. Storia di storie (Bastogi, 2012) e con l’attore Alfredo Giraldi che da questo libro ha tratto l’opera teatrale Radio Libertà, messa in scena a Barcellona sabato 15 novembre nell’ambito della Setmana d’AltraMemoria, di cui ci ha parlato Ida Mauro. Per saperne di più sulla storia della famiglia Grossi e sulle attività dell’associazione AltraItalia, tra cui la denuncia allo Stato italiano riguardo ai bombardamenti su Barcellona e altre città catalane durante la Guerra Civile spagnola, Cane_Deianpotete ascoltare lo speciale che dedicammo a queste tematiche nella puntata del 18 luglio 2014.

– Due artisti fuori dagli schemi. Pop, canzone d’autore, folk, ironia. È tornato a farci visita, direttamente da Torino, Vittorio Cane, per un’occasione speciale: il ritorno sulle scene dopo un anno e mezzo di pausa. L’ultimo suo concerto era stato proprio qui a Barcellona nel giugno del 2013. Giovedì scorso ha deciso di salire di nuovo su un palcoscenico e lo ha fatto proprio qui a Barcellona: al Tinta Roja di Poble Sec nell’ambito del Festival Cose di Amilcare. Ha suonato insieme ad un altro artista della scena torinese, Deian (di Deian & Lorsoglabro). Abbiamo parlato della loro musica, di Torino, della vita. Ci siamo ascoltati Umano e A casa mia di Vittorio Cane e Che ci vuoi fare?, Lei non sa chi sono io, Il fiume e Hallopollo di Deian & Lorsoglabro.

– Nuove uscite musicali provenienti dall’Italia (e non solo):  francobeat-radici-659x439Francobeat Radici (Brutture Moderne) con Pillole e Belluno; Rusó Sala Mare m’en vaig a França (inedito, 2014).

– Il ritorno di Bruno, il comico serio, tra le cattivissime suore basche e il giovane Matteo Renzi

Último trago: Musica per BambiniCapolavoro! (Trovarobato, 2014) con La famiglila dei becchini e L’idraulico aulico

Ci ha accompagnato anche la musica di Paolo Conte (Una giornata al mare) e di Bulldog (Doggy Doggy).

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Con Alessio Arena e Francesco Luti (7 novembre 2014)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– Un mondo altro che si sviluppa nei sotterranei di Napoli e diventa un possibile mondo Alessio-Arena-escritor-y-cantautornuovo in cui si incontrano realtà lontane. Alessio Arena – scrittore e cantautore, vincitore della XXIV edizione del Festival della canzone popolare e d’autore ‘Musicultura’ – lo racconta nel suo nuovo romanzo La letteratura Tamil a Napoli (Neri Pozza, 2014). Protagonista del libro è la comunità tamil che a Napoli ha costruito una città nella città. Le loro imprese vengono documentate con una narrazione sbrigliata e inventiva ma basata su una certa verosimiglianza. Ce ne ha parlato l’autore. E ad accompagnarci è stata proprio la musica dell’ultimo disco di Alessio Arena, “Bestiari(o) Familiar(e)”. Ci siamo ascoltati La canzone delle mani aperte, ‘Ntonietta (Torino, 1959) e L’esorcismo di Marinella. Per saperne di più della musica e dei libri di Alessio Arena, schiacciate qui.

– L’avventura della Nazionale italiana ai Mondiali di Spagna ’82 raccontata in un libro: A Francesco Lutitesta alta. Il camino del Sarrià (Nicomp, 2014) di Francesco Luti Mazzolani. Un romanzo particolare che racconta in modo altrettanto particolare quest’avventura. Lo sguardo di un ragazzino, l’amore per il calcio e per Giancarlo Antonioni, i viaggi e le ricerche, i ricordi e molte testimonianze, da quella del maitre dell’hotel che ospitò gli Azzurri fuori Barcellona a quella del custode del campo del Sarrià fino a quella del difensore brasiliano Leandro. Ricordi e sogni tra passato e presente. Ne ha parlato con noi l’autore. Per conoscere gli altri romanzi e i molti progetti di Francesco Luti, entrate nella sua web.

Último trago: Giacomo Lariccia con Sessanta sacchi di carbone.Paolo Conte

Ci ha accompagnato anche la musica di Paolo Conte (Diavolo rosso e Macaco), Vittorio Cane (Ti do qualcosa), Giuliano Clerico (Zona industriale), Juliane Heinemann (Dance with me), i Masters (Mundial da da da) e Stefano Morelli feat. Claudio “Gnut” Domestico e Dario Sansone (Cielo senza nuvole).

Per ascoltare e scaricare il podcast schiacciate qui.

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Con Xabier Iriondo e InventaRio (31 ottobre 2014)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– Un album dove la creazione e la sperimentazione musicale ritrovano la letteratura. The Xabier IriondoShipwreck Bag Show è uno dei tanti progetti che vedono protagonista Xabier Iriondo, chitarrista degli Afterhours nonché manipolatore sonoro di progetti come Uncode Duello e A Short Apnea. Insieme a lui, Roberto Bertacchini, batterista di una delle formazioni musicali avantgarde italiane piu’ apprezzate all’estero, gli Starfuckers. A settembre è uscito il loro nuovo lavoro: Don Kixote, disco in cui il personaggio di Cervantes e le sue avventure e disavventure vengono ripensate in questo inizio di terzo millennio. Ne ha parlato con noi Xabier Iriondo, in collegamento telefonico da Milano. Per saperne di più cliccate qui.

– L’Italia incontra il Brasile. Non è una partita di calcio, ma un meraviglioso progetto musicale che si chiama InventaRio. Tutto nasce da una telefonata tra Giovanni Ceccarelli e Ferruccio Spinetti. E poi un viaggio in Brasile, un primo disco nel 2010 (“InventaRio”) e un Ceccarelli - Spinettisecondo nel 2012 (“InventaRio incontra Ivan Lins”) con collaborazioni di artisti “nostrani” come Tosca e Samuele Bersani e di rinomati artisti brasiliani come Chico Buarque, Marisa Monte e Ivan Lins. Un progetto di cui si è parlato poco in Italia, purtroppo, ma che sull’altra sponda dell’Atlantico è stato apprezzato molto tanto da essere nominato per il Latin Grammy 2014… ne abbiamo parlato con Giovanni Ceccarelli e Ferruccio Spinetti, in collegamento telefonico, rispettivamente, da Parigi e dalla Toscana. Per conoscere questo progetto, entrate nella web di InventaRio.

– Ritornano i collegamenti mensili con i nostri compagni di onde radiofoniche in altre latitudini. Ricky Russo da New York ci propone due pezzi a mezzo tra gli States e l’Italia (Janes Addiction con Mountain Song e Edda con Pater), mentre Berardo The Gentlemen's AgreementSataglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane (Paolo Benvegnù con Una nuova innocenza e Cut con Take It Back To The Start).

– Continua la XII edizione dell’In-edit Beefeater Festival Internacional de Cine Documental Musical de Barcelona. Alcune news sui film in concorso e sull’ultimo weekend di proiezioni. Per maggiori informazioni entrate qui.

– Nuove uscite musicali provenienti dall’Italia (e non solo): The Gentleman’s Agreement – Apocalypse Town (Subcava Sonora, 2014) con Dire… Direttore!, Mordi! Prendi! Vivi! e Adeus.

Último trago: Durny Sweet con Itsasoan Zehar (dal nuovo EP Deep Deep Blue).

Ci ha accompagnato anche la musica di Tar Kampa (2012).

Per ascoltare e scaricare il podcast schiacciate qui.

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Tra musica italiana, storia spagnola e graphic novel (24 ottobre 2014)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– È fiorentino, ma vive da anni ad Haarlem. Non a New York, ma in Olanda. A febbraio è Tenedleuscito il suo quinto disco, Vulcano. Un titolo che non è stato scelto a caso perché Tenedle, al secolo Dimitri Niccolai, è un vero vulcano di creatività. A Barcellona per una mini tournée, Tenedle ci ha parlato di questo suo nuovo lavoro e dei progetti futuri e ci ha suonato dal vivo, accompagnato da Jos Caspers al basso, due pezzi di Vulcano: Tiramisù e La stella popolare. Dal suo disco ci siamo ascoltati anche Pow Wow e Voi siete qui. Per saperne di più, entrate nella sua web.

– Il secondo ospite della puntata viene dalla Sicilia, ma vive a Bologna. Barcellona è stata per anni, però, la sua città. E non a caso gli ha dedicato anche una canzone. Stiamo parlando di Carpa Koi. Un po’ di Rino Gaetano e un po’ di Frank Zappa, folk rock e indie del nuovo millennio con incursioni nella canzone d’autore, nel pop e nell’italo-disco. Non vi basta? Anche lui sul litorale catalano per qualche concerto, ci ha presentato il suo Carpa Koinuovo disco, Bollicine, panna e fragole. Dal vivo ci ha proposto È finito l’oro nero e Toccami la giugulare, mentre dal suo CD ci siamo sentiti Mamma sono io tuo figlio e Barcelona (Speed on my mind). Date un’occhiata al suo sito, cliccando qui.

– Si può parlare del calcio evitando i soliti luoghi comuni da bar? Pare proprio di sì. E ce lo ha dimostrato Alejandro Quiroga, storico dell’Università di Newcastle, con il suo ultimo libro Goles y banderas. Fútbol e identidades nacionales en España (Marcial Pons, 2014). Un lavoro estremamente interessante e necessario che affronta il nodo gordiano che unisce il calcio, le identità nazionali e i mass Goles y banderasmedia nel caso spagnolo. Le furie rosse tra le sconfitte di tutto il Novecento e le vittorie dell’ultimo lustro, gli stereotipi usati dai giornali, dalle radio e dalle televisioni riguardanti l’identità nazionale spagnola, il Barça e l’Athletic de Bilbao come rappresentanti di identità nazionali altre, quella catalana e quella basca… Per maggiori informazioni, schiacciate qui.

– La storia del popolo saharawi raccontata attraverso una graphic novel. Mariem Hassan. Le digo al mundo entero: soy saharaui (Calamar ediciones, 2014). Una storia fatta di sofferenze, violenze, guerra, esilio,ma anche di speranze, sogni e musica. Come quella di Mariem Hassan. Una storia poco conosciuta e che alcuni non vorrebbero che si conoscesse. Ne abbiamo parlato con Gianluca Diana, compagno di frequenze radiofoniche a Roma e mariem-hassan-soy-saharauiautore, insieme a Federica Marzioni e Andromalis, di questo meraviglioso libro. Se volete saperne di più, cliccate qui.

Último trago: Gandhi con Ming ming.

Ci ha accompagnato anche la musica di Vittorio Cane (Dipendente), Davide Tosches (Dove l’erba è alta), Giuliano Clerico (Lo zio beato), Butthole Surfers (Judlio Inglesias).

Per ascoltare e scaricare il podcast schiacciate qui.

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Con i Sestomarelli, tra settimane della lingua e documentari musicali (17 ottobre 2014)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– in questi giorni si organizza la XIV Settimana della lingua italiana nel mondo. settimana lingua italiana 2014L’edizione di quest’anno è intitolata Scrivere la nuova Europa. Editoria italiana, autori e lettori nell’era digitale. L’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona presenta un programma ricchissimo di iniziative, che vanno dalla presentazione di libri, mostre, spettacoli teatrali e concerti, un convegno dedicato al futuro dell’editoria e perfino una “maratona dantesca”. Ne abbiamo parlato con Roberta Ferrazza, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona. Per saperne di più, cliccate qui.

– una band di urban folk dell’hinterland milanese: tra il rock e il folk, passando Sestomarellidall’Irlanda, con testi attenti al sociale. Sono tornati a farci visita i Sestomarelli, una delle realtà più interessanti dell’attuale scena milanese. A Barcellona per una mini tournée, con loro abbiamo parlato dei nuovi progetti, tra cui un disco previsto per la primavera del 2015. Dal loro ultimo disco, Acciaierie e Ferrerie Lombarde Folk, ci siamo ascoltati La sirena, Il conte e Lasciami sanguinare. E una chicca inedita in anteprima per Zibaldone: Sull’altra sponda selvaggia, la cover in italiano di Walk On The Wild Side di Lou Reed, che farà parte di un disco omaggio al poeta di Brooklyn che uscirà a breve grazie all’associazione Cose di Amilcare. Per seguire i Sestomarelli, cliccate qui.

– il prossimo giovedì 23 ottobre inizia la XII edizione dell’In-edit Beefeater Festival Internacional de Cine Documental Musical de Barcelona. Come ogni anno, la 10636111_10152447910653660_7485390186558421414_nprogrammazione è ricchissima e molto interessante. Vi abbiamo presentato i film in concorso e le molte sorprese. Ci ha accompagnato la musica di alcuni degli artisti che scopriremo nei documentari che si potranno vedere nei cinema Aribau di Barcellona fino al 2 novembre: Nick Cave (In the Ghetto), Frank Zappa (Baby Snakes) e The Clash (Spanish Bombs). Per maggiori informazioni entrate qui.

– Nuove uscite musicali provenienti dall’Italia (e non solo): Tetes de Bois – Extra Tetes de Bois(Alabianca Records) con Extra e Il tuo stile (feat. Francesco Di Giacomo); Bunda MoveConnection (Fiorirari) con Boiler (feat. Mr. T-Bone) e Radici e polvere (feat. Emma Marrone).

Último trago: Gibonni e Danilo Sacco con Non credere (She said).

Ci ha accompagnato anche la musica di Daniele Silvestri (Prima di essere un uomo).

Per ascoltare e scaricare il podcast schiacciate qui.

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