Con Sleepwalker’s Station e Mariposa (28 febbraio 2020)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:

– Gli Sleepwalker’s Station, band formata da oltre una decina di musicisti di diverse nazionalità, suonano ormai da due decenni in tutto il mondo. Dopo vari dischi in inglese, con un sound molto “americano”, con Lorca (2018), dedicato al poeta spagnolo Federico García Lorca, si confrontano con le loro lingue di nascita e con altri ritmi, dal flamenco alla world music. Troviamo così brani in spagnolo, italiano, francese, tedesco, dialetto bavarese e finanche dialetto trentino. Brani che si trasformano in tasselli di un mosaico che racconta vent’anni di vita di questa band. In studio con noi Daniel Del Valle, voce e anima degli Sleepwalker’s Station. Da Lorca ci siamo ascoltati Tucumán, De molinos y gigantes, Rue du Bourg, Uno di noi e Assunta.

– I Mariposa sono tornati. Dopo anni di silenzio, la band emiliana ritorna sulle scene con Liscio Gelli, un disco che spazia dal liscio al rock psichedelico. L’ironia, evidente fin dal titolo, e la consueta capacità di mettersi in gioco, spiazzando sempre tutti, sono dei marchi di fabbrica dei Mariposa. E questo album ne è un’ulteriore prova. Ne parliamo con Gianluca Giusti, uno dei pilastri di questa band con vent’anni di vita alle spalle. Da Liscio Gelli vi abbiamo proposto Golpe Galop, Aurelio e Il lupo.

– News musicali: Bocephus King Fear Eats Your Soul; Giancarlo Arena feat. Marina TusetOrika; Nuove Tribù Zulu Rosa e fuoco (2019) con Il mondo di vetro (feat. Andrea Satta); Fabio Cinti Giorni tutti uguali; Octave Lissner Nell’acqua della chiara fontana.

I libri di Zibaldone: Giacomo Papi, Il censimento dei radical chic (Feltrinelli, 2019)

Le Ultimissime di Fausto

Último trago: Sakee SedWhisky & Coke (da Alle basi della roncola, 2020)

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Con Bocephus King e Claudia Buzzetti (21 febbraio 2020)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:

– Un cantautore canadese che canta Fabrizio De André e Ivan Graziani in inglese? Sì, anche questo è Bocephus King. Straordinario musicista nato a Vancouver e attivo da una trentina d’anni, Bocephus bazzica in Italia dal 1999. Con il nostro paese ha instaurato ormai un rapporto molto stretto. E per questo ha deciso di iniziare un progetto, The Infinite & the Autogrill, che unisce sue nuove creazioni con brani della canzone d’autore italiana (Francesco Guccini, Bobo Rondelli, Paolo Conte, Francesco De Gregori…) tradotti in inglese. Il titolo richiama l’Autogrill di Guccini e l’Infinito di Leopardi. Nella presentazione di questo primo volume di quella che sarà una trilogia, Bocephus King è accompagnato da Claudia Buzzetti, giovane cantautrice e interprete bergamasca che ha partecipato all’incisione dell’album. Da The Infinite & the Autogrill Vol. 1 vi abbiamo proposto Creuza de Mä, Farewell Lugano, Something Beautiful e One More Troubadour. Di Claudia Buzzetti ci siamo ascoltati Al lato della strada, una recente versione di Side Of The Road di Lucinda Williams.

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone
Apocalypse Lounge con 1942 Flame Parade con Cosmic Gathering, mentre Ricky Russo da Trieste ci propone la Rollins Band con Get Some Go Again David Bowie con Young Americans.

– News musicali: La Maschera feat. Vitorino Se mai fossi; Yusuf/Cat Stevens Back to Heart (2020, edizione rimasterizzata e con inediti) con Butterfly; Nuove Tribù Zulu Rosa e fuoco (2019) con Bohémien Superstar.

I libri di Zibaldone: Giuliano Malatesta, La Genova di De André. Da Corso Italia a Via del Campo (Giulio Perrone Editore, 2019)

Le Ultimissime di Fausto

Último trago: FrisinoGeranio (dal nuovo disco, Italian Touch, 2020)

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Vecchia e nuova canzone – con Ernesto Bassignano e Olden (14 febbraio 2020)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone dedicata alla vecchia e alla nuova canzone:

– Non conoscete ancora Ernesto Bassignano, alias Bax e Bassinger? Beh, dovreste rimediare subito. Colonna portante del primo Folkstudio romano ai tempi di De Gregori e Venditti, organizzatore delle Feste dell’Unità negli anni di Pajetta, giornalista, autore radiofonico… e ovviamente cantautore. Ne ha tante di cose da raccontarci Bax che ci ha aperto le porte di casa sua a Roma. Dai suoi dischi vi abbiamo proposto Folkstudio dove sei?, Moby Dick, A cavallo di una scopa, Gente di passaggio e Il mestiere di vivere.

Prima che sia tardi è il nuovo disco di Olden, cantautore umbro residente da tempo a Barcellona. Un concept album, prodotto come il precedente A60 da Flavio Ferri (Delta V), che ci porta in un mondo distopico, ma purtroppo anche molto, troppo reale. Il disco uscirà anche in spagnolo (Antes de que sea tarde) e in catalano (Abans no sigui tard). Prima di approdare in Italia con una piccola tournée, Prima che sia tardi si presenta in anteprima sabato 15 febbraio alle 20.00 alla Lleialtat Santsenca di Barcellona nell’ambito del festival Cose di Amilcare e del BarnaSant 2020. In studio con noi Olden, Flavio Ferri, Ulrich Sandner e Alex Carmona. Ci siamo ascoltati Prima che sia tardi, Aquilone e Il clown.

– News musicali: Note di viaggio. Capitolo I. Venite avanti… Le canzoni di Francesco Guccini prodotte da Mauro Pagani (2019): Nina Zilli, Tango per due e Brunori SAS, Vorrei.

I libri di Zibaldone: Leonard Cohen, La fiamma. Poesie e pagine scelte dai quaderni (Bompiani, 2019)

Le Ultimissime di Fausto

Último trago: Leonard CohenHappens to the Heart (dall’ultimo disco, postumo, Thanks for the Dance, 2019)

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L’Italia canta en español – Gli anni Settanta, prima parte (7 febbraio 2020)

Ma quanti sono stati i cantanti italiani che hanno interpretato le loro canzoni in spagnolo? Moltissimi. Non ve lo potete nemmeno immaginare. Di questo tratta questo nostro speciale, L’Italia canta en español, ideato dopo lunghe chiacchierate e strane scoperte di cose lontane nel tempo. Dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri. Da Modugno a Calcutta. In questa seconda puntata ci addentriamo negli anni Settanta.

Questa la scaletta:

Nada (Hace frío ya), Nicola Di Bari (Zingara, Trotamundos, Primera cosa bella, El corazón es un gitano), Sergio Endrigo (Canción para ti, El arca de Noé), Ornella Vanoni (La cita), Massimo Ranieri (Rosas rojas, El pasto de mi casa), Lucio Dalla (Un hombre llamado Jesús, Tienes que saber perder), Lucio Battisti (La canción del sol, Mi libre canción, De nuevo tú, Sí, viajando, La cinta rosa), Pooh (Pensamiento, Dame solo un minuto, Hombres solitarios), Riccardo del Turco (Uno de tantos), Claudio Baglioni (Pequeño gran amor, Sábado por la tarde), I Nomadi (Yo, vaganbundo).

Nella prossima puntata continueremo con gli anni Settanta e ci avvicineremo agli anni Ottanta.

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L’Italia canta en español. Gli anni Sessanta (31 gennaio 2020)

Ma quanti sono stati i cantanti italiani che hanno interpretato le loro canzoni in spagnolo? Moltissimi. Non ve lo potete nemmeno immaginare. Di questo tratta questo nostro speciale, L’Italia canta en español, ideato dopo lunghe chiacchierate e strane scoperte di cose lontane nel tempo. Dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri. Da Modugno a Calcutta. In questa prima puntata ci addentriamo negli anni Sessanta.

Questa la scaletta:

Domenico Modugno (Llueve, Dios como te amo, La distancia es como el viento), Edoardo Vianello (Mira como me balanceo, Morenísima, Los Watussi), Adriano Celentano (Rezaré, Torre poderosa), Peppino di Capri (Roberta), Rita Pavone (Corazón, El partido de fútbol), Gigliola Cinquetti (No tengo edad), Mina (Mi hombre será, Y si mañana, Ciudad solitaria, Grande grande grande), Gianni Morandi (Hoy de rodillas, No soy digno de ti, Qué bueno papá), Jimmy Fontana (El mundo), Pino Donaggio (Yo que no vivo sin ti), Luigi Tenco (Lejano lejano, Ciao amore, ciao), Caterina Caselli (Ninguno me puede juzgar), Adamo (La noche, Una lágrima en las nubes), Patty Pravo (La bámbola, Loca yo soy).

Nella prossima puntata toccherà agli anni Settanta.

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Della radio e dei suoi ascoltatori (24 gennaio 2020)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:

Ma chi ascolta la radio? Che faccia hanno gli ascoltatori? E, soprattutto, che storie
hanno alle spalle? È questa la domanda che si è fatta Susanna Tartaro che lavora da una vita a Radio3, dove cura Fahrenheit. E la risposta, o meglio le risposte, che ha trovato sono tante, diverse, belle, emozionanti e anche drammatiche. Così è nato Ascoltatori. Le vite di chi ama la radio (Add Editore, 2019), un libro che mostra come la radio mantiene tutt’ora la capacità magnetica di attirare persone che hanno qualcosa in comune.

Che musica si fa oggi in Italia? Continuiamo il nostro viaggio tra le Alpi e il Mediterraneo per capire meglio che musica si fa in questi ultimi tempi nel nostro paese. Abbiamo iniziato da Venezia con l’omaggio al mondo di Corto Maltese di Gerardo Balestrieri (Pandora e La casa dorata di Samarcanda da Canzoni del mare salato, 2019), siamo volati in Piemonte per trovare Simona Colonna (Cuntadin poeta da Folli e folletti, 2017) e poi nelle Marche per conoscere i Sambene e il loro omaggio a Fabrizio De Andrè (La canzone dell’amore perduto e Dolcenera da I Sambene cantano De Andrè. Di signori distratti, blasfemi e spose bambine, 2019). Abbiamo poi fatto una pausa a Firenze da Massimiliano Larocca (Guerra fredda da Exit/Enfer, 2019), siamo risaliti fino a Torino per ascoltare Buzzy Lao (Ombra e La fine del mare da Universo/Riflesso, 2020) e di nuovi siamo scesi fino in Puglia per berci una birretta con Frisino (Un paio di Vans da Termini, 2020). Infine, abbiamo incontrato dei giramondo, i Calibro 35 (Tom Down da Momentum, 2020) e abbiamo deciso di volare fino negli States per sederci a un bancone di un bar con The Niro (ossia l’italiano Davide Combusti) e Gary Lucas (She is Free da The Complete Jeff Bucley and Gary Lucas Songbook, 2019).

I libri di Zibaldone: Marco Revelli con Luca Telese, Turbopopulismo. La rivolta dei margini e le nuove sfide democratiche (RCS, 2019)

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Bruno, il comico serio importunato al citofono

Último trago: Luc OrientUp & Down

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Tra sardine e leoni (17 gennaio 2020)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:

– Le Sardine sono il nuovo “fenomeno” della politica italiana. Nate a metà novembre a Bologna, in risposta a un atto elettorale di Salvini, hanno mostrato come una parte della società italiana sentiva la necessità di scendere nuovamente in piazza e far sentire la propria voce contro il discorso dell’odio cavalcato dall’estrema destra, in primis dalla Lega. Poco a poco il fenomeno è diventato nazionale, con decine di concentrazioni in tutte le città italiane, ma anche internazionale (le Sardine galattiche), grazie alle molte comunità di italiani residenti all’estero. Così è anche a Barcellona dove domenica 19 gennaio, alle 12.00, le Sardine organizzano un incontro-concentrazione nella Plaça del Rei. Parteciperanno anche diversi collettivi e associazioni attivi sul territorio per mostrare come questo messaggio debba andare al di là dei confini della politica italiana. Ne parliamo con Rossella Cascone e Cinzia Maggio.

No solo Leones è un ciclo di cinema che, a partire dallo spaghetti western, si apre ad altri generi considerati di serie B nella produzione italiana degli anni Sessanta e Settanta, come il poliziottesco o l’horror. In questa quinta edizione intitolata Guisado de leones y gallinas, in programma alla Sala Nook di Poble Sec (C/Nou de la Rambla, 43) dal 23 gennaio al 16 febbraio, si potranno vedere otto film, da alcuni classici come C’era una volta il West o C’era una volta in America (nella sua versione restaurata di oltre quattro ore), entrambi di Sergio Leone, o Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola a film dimenticati e quasi introvabili come San Babila ore 20: un delitto inutile di Carlo Lizzani, La notte dei serpenti di Giulio Petroni o La vittima designata di Maurizio Lucidi. In studio con noi Cosimo Tacinelli, organizzatore del ciclo insieme a Bammel Fangmeier. Ci hanno accompagnato alcuni frammenti delle colonne sonore di questi film, creazioni di Ennio Morricone, Goblin, Riz Ortolani Armando Trovajoli e Luis Bacalov. Qui il programma.

Nuove uscite musicali: Sestomarelli Fra l’amore e il rumore (2019) con Danza e Pagando; A67 Naples Calling (2020) con Brava gente feat. Frankie Hi Energy; FranzL’America (mentre tutto tace).

I libri di Zibaldone: Flavio Alivernini, La grande nemica. Il caso Boldrini (People, 2019)

Le Ultimissime di Fausto

Último trago: Calibro 35 feat. Illa J – Stan Lee

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Tra Radio Libertà, Roberto Bracco e molti miraggi musicali (10 gennaio 2020)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:

Radio Libertà è uno spettacolo teatrale che recupera la storia dei Grossi, una famiglia antifascista napoletana che, dopo essersi esiliata in Argentina con l’instaurazione della dittatura fascista in Italia, decide di venire in Spagna per lottare, nell’estate del 1936, insieme ai repubblicani spagnoli contro Franco. Una storia bellissima e tragica. Ne parliamo con la regista Luana Martucci e l’attore Alfredo Giraldi, membri della compagnia La Carrozza d’Oro, che da anni lavora per recuperare la memoria storica democratica. Lo spettacolo si potrà vedere a Barcellona fino a domenica 12 gennaio alla Sala Fenix del Raval. Con Luana e Alfredo avevamo già parlato di questa pièce e di questa storia cinque anni fa quando vennero a Zibaldone insieme allo storico Giuseppe Aragno (riandate alla puntata del 14 novembre 2014). Con loro dunque in questa puntata abbiamo parlato anche di altri progetti su cui stanno lavorando, in particolare sulla vita e le opere di Roberto Bracco, uno dei grandi intellettuali di fine Ottocento e inizio Novecento, esiliato in patria durante il ventennio e poi ingiustamente dimenticato.

L’Italia, tra “vecchia” e “nuova” musica. Vi proponiamo alcune nuove uscite che ci arrivano dal Belpaese (ma non solo) che spaziano dalla canzone d’autore al pop, passando per la psichedelia: Paolo Capodacqua Il ladro e Gli occhi neri di Julia Cortez (da Ferite e feritoie, 2019); Giacomo Lariccia Mi tradirai; Abramo Laye SenèNo Fear (da No Fear, 2019); Totò Zingaro Il prete e Lo scarafaggio (da 1922, 2019); C+C=Maxigross Gioia (da Deserto, 2019); MomoDiz a verdade (da I Was Told to be Quiet, 2019); King of the Opera I’m in Love (da Nowhere Blues, 2020); Latleta La confusione e L’astronauta (da Miraggi, 2019); Musicaperbambini Marco Antiorario feat. Elio (da Alla fiera della fine, 2019).

I libri di Zibaldone: Adriano Sofri, Il martire fascista (Sellerio, 2019)

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Último trago: Mariposa Licio feat. Serena Altavilla

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Le canzoni di Natale Vol. 2: La Vendemmia (20 dicembre 2019)

L’anno scorso abbiamo dedicato l’ultima puntata del nostro Zibaldone alle canzoni  natalizie. Visto il grande successo, quest’anno abbiamo pensato di ripetere l’operazione. Come nel 2018 la selezione che vi proponiamo è ovviamente sui generis. Nulla o quasi di scontato. Si tratta di canzoni che non vi immaginereste (o sì?) in uno speciale con questo titolo. Dall’indie alla canzone d’autore, dal rock demenziale al jazz.

Questa la scaletta della puntata: Bobby Helms (Jingle Bell Rock, 1957), New Project Orchestra feat. Fabrizio Rispoli (It’s Christmas Time, 2019), The Bluebeaters (Natale stupendo, 2017), Piero Ciampi (Il natale è il 24, 1971), Antonello Venditti (Quando verrà natale, 1974), Lucio Dalla (È lì, 1973), Francesco Guccini (Natale a Pavana, 2019), Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (Natale a Detroit, 1971), The Zen Circus (Canzone Di Natale, 2009), I Cani (Il pranzo di Santo Stefano, 2011), Marco Parente (Acceso Natale, 2016), Spartiti (Babbo Natale, 2016), Tunonna (A natale siamo tutti più parenti, 2017), Giancane (Buon compleanno Gesù, 2017), Setti (Questo Natale, 2017), Elio e le Storie Tese (Natale allo zenzero, 2004), Renato Pozzetto (Babbo Natale è un geometra, 2007), Ruggero de I Timidi (Natale al motel, 2016), Fine Before You Came (Natale, 2009), Fucktotum (Coperta di merda per Gesù Bambino, 2011), Los Nikis (Navidades en Siberia, 1985)

Le Ultimissime di Fausto

Último trago: Le figlie del vento – Sugli sugli bane bane 

Buone feste e buon anno a tutti! Ci risentiamo a gennaio!

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Che musica e che film si fanno in Italia? (13 dicembre 2019)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:

– La Mostra de Cinema Italià de Barcelona è arrivata alla sua ottava edizione. Cinque giorni di proiezioni, da venerdì 13 a martedì 17 dicembre, in cui si presenta ai Cines Verdi di Gracia il meglio di quello che il cinema italiano ha prodotto nell’ultimo anno. Si apre con Martin Eden di Pietro Marcello e si continua con Il sindaco del Rione Sanità di Mario Martone e La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco. E poi incontri con gli attori e i registi e un premio al miglior cortometraggio. Ne parliamo con Luca Di Leonardo, organizzatore della Mostra a Barcellona.

Che musica si fa in Italia nel 2019? In questa puntata abbiam voluto proporvi alcuni nuovi artisti apparsi sulla scena italiana o nuovi dischi di artisti già affermati. Una panoramica, ovviamente limitata, che spazia tra diversi generi musicali e che attravera tutta la penisola: España Circo Este – La mia rivolta e Agnello Luigi (entrambi dalla compilation Garrincha Portami Via. Mixtape Vol. 7); Alessio Bonomo Reality; Mariposa Pura Vida, Dittatura! (anticipazione del nuovo disco Liscio Gelli); I Selvaggi Per un pugno di sale (dal nuovo disco Granelli di sale); Maria Mazzotta Scura maje (dal nuovo disco Amoreamaro); Agnese Valle La terra sbatte (anticipazione del nuovo disco Ristrutturazioni); Marta Domenica (dal nuovo EP Domenica); Fargas Inverno d’Italia (dal nuovo disco Città animale); Giacomo Sferlazzo Anfossi (anticipazione del nuovo disco Marinmenzu); Claudia Crabuzza e Pol Cruells L’onada (progetto per Pro Activa Open Arms).

Maria Mazzotta

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone Totò Zingaro con Il fiume Andrea Laszlo De Simone con Immensità, mentre Ricky Russo da New York ci propone The Comet is Coming con Life Force Iggi Pop con If You’re Going to the City.

Le Ultimissime di Fausto

Último trago: Latleta Viva la vita! (dal nuovo album Miraggi).

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In viaggio… (29 novembre 2019)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:

– Puntata in viaggio, tra la musica e la storia, grazie a una serie di dischi usciti negli

Michele Gazich

ultimi tempi in Italia. Un viaggio che inizia sull’isola di San Servolo, a Venezia, dove Michele Gazich, straordinario violinista e cantautore, ricostruisce il dramma della deportazione degli ebrei nel 1944 a partire dai documenti dell’archivio dell’ex manicomio dell’isola veneziana (Michele Gazich, Temuto come grido, atteso come canto con L’isola e Teste legate). Un viaggio che approda su un’altra isola, quella di Sant’Antioco, la Palma de Sols dei catalano-aragonesi, dove ci porta un altro eccelso musicista, il sardo

Mauro Palmas

Mauro Palmas che ricostruisce un viaggio tra storia e leggenda, senza mai perdere di vista l’attualità del nostro Mediterraneo (Mauro Palmas, Palma de Sols con Valzer degli increduli e Gozos San Antiogo).

Le nostre navi radiofoniche si spostano poi a sud fino a sbarcare in Salento dove troviamo Massimo Donno e La Banda de Lu Mbroia che a ritmo di musiche per banda ridà vita a un genere tradizionale con influenze e omaggi che vanno da Dario Fo a Federico Fellini (Massimo Donno e La Banda de Lu Mbroia, Viva il Re! con Viva il

Massimo Donno e la Banda de Lu Mbroia

Re! e Roma (F. Fellini)). Ritorniamo poi a nord, a Genova, per l’omaggio a Fabrizio De Andrè di Alessio Lega e Guido Baldoni: un omaggio per voce e fisarmonica in cui i protagonisti sono i ribelli, i banditi, le principesse, gli uomini, gli dei e i viaggiatori al centro della poetica di Faber (Alessio Lega e Guido Baldoni, Le canzoni di Fabrizio De Andrè per voce e fisarmonica con Il bombarolo).

Il viaggio prosegue poi a nord, seguendo proprio il salentino Alessio Lega, e si conclude a Milano, rievocando la capitale morale d’Italia. Lega è infatti uno dei curatori, insieme a Claudio Cormio e Rocco Marchi, di un disco dedicato a Paolo Ciarchi, cantautore, compositore e chitarrista scomparso lo scorso mese di maggio. È la Milano degli anni del lungo Sessantotto quella che ritorna con forza in questo disco a partire dalle collaborazioni con Ivan Della Mea e Dario Fo (Paolo Ciarchi, Cent’anni di moltitudine. Qualche canzone, opinione, suono, serata con Piccolo uomo, Il comandante della mia banda, Saltarelli e Non si sa non si deve sapere).

Uno sguardo (in ritardo) sull’In-Edit 2019: David Bowie: Finding Fame (Francis Whately, 2019); Marianne & Leonard. Words of Love (Nick Broomfield, 2019); Miles Davis. Birth of Cool (Stanley Nelson, 2018); It Must Schwing. Blue Note Records (Wim Wenders, 2019); Gay Chorus Deep

Leonard Cohen e Marianne Ihlen ad Idra negli anni Sessanta

South (David Charles Rodrigues, 2019); Boy Howdy! The Story of Creem Magazine (Scott Crawford, 2019); Berlin Bouncer (David Dietl, 2019); Lisbon Beat (Rita Maia e Vasco Viana, 2019); El viaje de Iacanga (Thiago Mattar, 2019). Ci ha accompagnato la musica di David Bowie (I Dig Everything), Leonard Cohen (So Long, Marianne), Miles Davis (Black Satin) e San Francisco Gay Men Chorus (There Will Be a Light).

– News che ci arrivano dall’Italia e da altre latitudini: Sestomarelli Fra l’amore e il rumore (2019) con Urgente; Andrea Giraudo Stare bene (2019) con L’isola in due.

Le Ultimissime di Fausto

Último trago: Sandro Joyeux (feat. Eugenio Bennato)Ce n’est pas ça (dall’album Migrant, 2016).

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Di Scipione, Berlusconi, Marcondiro e Dark Web (22 novembre 2019)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:

De Escipión a Berlusconi. Una historia de Italia en 50 películas (Editorial UOC, 2019) è un libro che racconta la storia del Belpaese attraverso 50 film usciti nell’ultimo secolo. Da L’inferno (1911) fino a Torneranno i prati (2014), passando per il grande cinema di Fellini, Rossellini o Monicelli, ma anche molti registi ingiustamente considerati minori. Ce lo presentano Ludovico Longhi e Valerio Carando che, insieme a Rosa Gutiérrez Herranz, ne sono gli autori. Il volume si presenterà giovedì 28 novembre alle 18.30 alla Filmoteca de Catalunya con la proiezione di C’eravamo tanto amati (Ettore Scola, 1974). Ci hanno accompagnato le colonne sonore di alcuni film italiani: da C’eravamo tanto amati (E io ero Sandokan), L’armata Brancaleone, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Buongiorno notte (The great Gig in the Sky, Pink Floyd), Il divo (I migliori anni della nostra vita, Renato Zero).

– A due anni dal loro ultimo concerto sul litorale catalano, ritornano a Barcellona i Marcondiro, band romana capitanata da Marco Borrelli. Dopo il successo di Omo. L’Evo-mediatico in-forma-canzone (2015), i Marcondiro non si sono fermati un momento tra tour all around l’Italia e nuovi progetti, di cui ci parlano in quest’intervista. Li accompagna lo scrittore Vasco Rialzo che ci presenta il suo ultimo libro, Materiale fragile (2018). I Marcondiro e Rialzo sono stati anche i protagonisti di uno spettacolo del Festival Cose di Amilcare andato in scena proprio venerdì 22 novembre all’Absenta del Raval. Dei Marcondiro ci siamo ascoltati Ammore vero, Amati, Pagliacci & pagliacci e la versione di Ahi Maria di Rino Gaetano.

– Torna a trovarci anche Davide Perollo per parlarci di Deep e Dark Web, tematica al centro del prossimo appuntamento delle Capsule del Tempo che si terrà venerdì 29 novembre alle 19.00 alla Libreria Italiana Le Nuvole di Barcellona.

– News che ci arrivano dall’Italia e da altre latitudini: Andrea Giraudo Stare bene (2019) con Chi sarai mai; Cesare Basile Cummedia (2019) con La Naca Ri L’Anniati; Luca Bocchetti Furius (2019) con Furius.

Le Ultimissime di Fausto

Último trago: Alcalde de la Noche Mundialito

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Trent’anni di Musicultura (15 novembre 2019)

Musicultura è una delle più interessanti realtà dedicate alla canzone esistenti in Italia. Dal 1990, quando fu ideata da Pietro Cesanelli, organizza un festival che si tiene a giugno a Macerata: in trent’anni sono passati da Musicultura tutti i grandi artisti italiani, oltre a molti internazionali, e si è dato voce alle nuove leve della nostra canzone. E in non pochi casi si è permesso a giovani ancora sconosciuti di iniziare una carriera di successo. In questa puntata speciale ne ripercorriamo la storia in compagnia di Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura, e Pollio, cantautore milanese, frontman degli Io?Drama e vincitore dell’edizione 2018.

La presenza di Musicultura a Barcellona si deve all’organizzazione di CantoItaliano, una serata dedicata alla storia della canzone italiana che vedrà la partecipazione di Alessio Arena e Pollio.
Lo spettacolo, che si terrà questo sabato 16 novembre alle 20.00 alla Casa degli
Italiani di Barcellona
(Pasaje Méndez Vigo, 8), vuole anche essere l’incontro tra il Club Tenco di Sanremo e Musicultura. Non a caso, Arena e Pollio sono stati entrambi vincitori negli anni scorsi di Musicultura e hanno partecipato a diverse iniziative del Club Tenco e Cose di Amilcare.

La colonna sonora di questa puntata è stata la seguente:

Max Manfredi (La fiera della Maddalena), Gian Maria Testa (Un aeroplano a vela), Addosso agli scalini (Vento di sud), Amalia Grè (Io cammino di notte da sola), Pacifico (Le mie parole), Simone Cristicchi (Studentessa universitaria), Mannarino (Il bar della rabbia), Roberta Giallo (Cinque schiaffi e una carezza), Alessio Arena (Tutto quello che so sui satelliti di Urano), La rappresentante di lista (La rappresentante di lista), Francesca Perrotta (Il grido), Mirkoeilcane (Per fortuna), Daniela Pes (Ca milla dia dì), Pollio (Generico), Lo straniero (Quartiere italiano).

Ovviamente, non sono mancate Le Ultimissime di Fausto.

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Sulla stessa barca. Di ridistribuzione delle ricchezze, nuove tecnologie ed euroregionalismo (8 novembre 2019)

Ecco il menù di questa puntata di Zibaldone:

In the Same Boat è un documentario fantastico. Si parla di decrescita, lavoro, ridistribuzione delle ricchezze, reddito di base, gestione del progresso tecnologico, crisi climatica. E lo si fa attraverso interviste a personaggi del calibro di Zygmunt Baumann, Pepe Mujica, Serge Latouche e Marianna Mazzuccato. Ce ne parla il regista Rudy Gnutti che il prossimo 21 novembre alle 18.30 presenterà In the Same Boat, insieme al regista catalano Pere Portabella, alla Filmoteca de Catalunya. Ci ha accompagnato la musica di Amadou & Manu Chao (Fast Food Senegal) che è parte della colonna sonora del film.

– Cos’è l’euroregionalismo? Qual è lo stato di salute degli Stati-nazione? Come rilanciare il progetto europeo evitando le derive sovraniste? Ce lo spiega Andrea Acquarone, scrittore e giornalista genovese, autore di Una tranquilla ora d’Europa. Appunti per una rivoluzione possibile (De Ferrari Editore, 2019). Con Andrea però parliamo anche della lingua ligure, della sua storia e della sua attuale diffusione, anche a partire dalla canzone d’autore. Proprio per questo ci ha accompagnato la musica di Fabrizio De Andrè (A pittima), Roberta Alloisio (Sposa) e U Carbun (Du restu).

– News che ci arrivano dall’Italia e da altre latitudini: Cat Stevens Back to Heart (2019) con Toy Heart; Antonio Pignatiello Se ci credi (2019) con Sembra quasi domenica.

I suggerimenti dell’In-edit 2019 (I parte): David Crosby: Remember My Name di A.J. Eaton (David CrosbyWhat’s broken) e Si me borrara el viento lo que yo canto di David Trueba (Chicho Sánchez FerlosioHoy no me levanto yo)

Le Ultimissime di Fausto

Bruno, il comico serio, torna tra frizzi e lazzi

Último trago: Fred Bongusto Una rotonda sul mare

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Da Livorno in là. Un omaggio a Piero Ciampi (1 novembre 2019)

Piero Ciampi è uno dei grandi cantautori italiani. Il Club Tenco di Sanremo gli ha dedicato un disco molto particolare, pubblicato in occasione della Rassegna dello scorso mese di ottobre e contenuto nella rivista Il Cantautore. Si tratta di un omaggio internazionale. Il titolo? Da Livorno in là. Un’estensione, insomma, delle canzoni di Ciampi dalla sua Livorno natìa ad altre latitudini del globo.

Tutto nacque proprio a Barcellona in occasione del Ciampi International, una serata organizzata nell’aprile del 2017 dall’associazione Cose di Amilcare in cui, oltre a Bobo Rondelli, parteciparono artisti di diverse nazionalità che cantarono nella propria lingua – dallo spagnolo al francese, dal catalano all’inglese fino al greco – alcuni brani di Ciampi. Il progetto si è poi poco a poco ampliato, tanto che nel disco si includono versioni in altri idiomi – dal tedesco al

Piero Ciampi con Amilcare Rambaldi, fondatore del Club Tenco di Sanremo nel 1976.

giapponese o al calabrese –, ma anche due brani strumentali e due chicche in italiano, come In un palazzo di giustizia cantata da Peppe Fonte e Pino Pavone, storico collaboratore di Ciampi, o la canzone che Vittorio De Scalzi ha dedicato al cantautore livornese. Insomma, questo Da Livorno in là è un piccolo gioiello.

La colonna sonora di questa puntata è stata la seguente:

Piero Ciampi (Sul porto di Livorno), Daniele Caldarini (Livorno), Bobo Rondelli (Don Chisciotte), Rusó Sala (Qué frío que hacía), Wayne Scott (No, not you), Luiz Murá & Miramundo (), Dinatatak (Je marcherais), Theodoro Melissinopoulos & DoppiaCorda (O Oinos), Peppe Voltarelli & Carlo Doneddu (Ti fazz videre io chine sugno), Noriko Tojo (Shoujo to Heishi), Enric Hernàez (La meva dona), Pino Pavone & Peppe Fonte (In un palazzo di giustizia), Desirée García & Miramundo (Niño mio), Bocephus King (Christmas on the 24th), Niko Wagenknecht (Der Spieler), Vittorio De Scalzi (Tra poco è giorno), Giglioca Cinquetti (Necesito verte e Ich muss immer an dich denken), Alessandro D’Alessandro (Sul porto di Livorno), Piero Ciampi (Dario di Livorno).

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