La storia del rock progressivo italiano (14 dicembre 2018)

Era da parecchio tempo che pensavamo di dedicare una puntata di Zibaldone alla storia del rock progressivo italiano. E finalmente è arrivato il momento. In compagnia di Cosimo Tacinelli, intraprendiamo un viaggio che ci porta dalla fine degli anni Sessanta ai primissimi anni Ottanta. Togliamo un po’ di polvere da vecchi vinili per raccontare una tappa importante della storia della musica italiana. Da Senza orario, senza bandiera dei New Trolls a Sarabanda di Venegoni & Co., passando per band mitiche come la Premiata Forneria Marconi, il Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme o gli Area e per progetti minori, ma significativi come i Jumbo, Picchio dal Pozzo o i Guercia Figura Goffa. Non mancano molti aneddoti, i diversi stili, l’influenza del rock psichedelico, il legame con la canzone d’autore…

Questi gli artisti e i brani che ci hanno accompagnato in questo viaggio:

New Trolls (Ho veduto, Duemila e Andrò ancora da Senza Orario, senza bandiera, 1968; In St. Peter’s Day da Searching for a Land, 1972), Formula 3 (Non è Francesca da Dies Irae, 1970), Delirium (Johnnie Sayre da Dolce acqua, 1971), Banco del Mutuo Soccorso (Piazza dell’oro da Donna Plautilla, 1970; Danza dei grandi rettili da Darwin, 1972; Canto di primavera da Canto di primavera, 1979), Riccardo Cocciante (Ora che io sono luce da Mu, 1972), Jumbo (Miss Rand da DNA, 1972), Nova (Taylor Made da Blink, 1975), Guercia Figura Goffa (Tigna da Guercia, 1982), Picchio dal Pozzo (Seppia da Picchio dal Pozzo, 1976), Area (Acrostico in memoria di Laio da Gli dei se ne vanno gli arrabbiati restano, 1978), Le Orme (Sguardo verso il cielo da Collage, 1971 e Ritorno al nulla da Felona e Sorona, 1973), Premiata Forneria Marconi (Celebration da Photos of Ghosts, 1973), Venegoni & Co. (Mezzogiorno da Sarabanda, 1980).

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Tra le indagini di Pagani e Marino e il “sovranismo psichico” (7 dicembre 2018)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

– Torna a trovarci lo scrittore genovese Alessio Piras, che ci presenta il terzo capitolo della saga di Pagani e Marino. In Un biglietto per il naufragio (Fratelli Frilli Editore, 2018), i protagonisti di questo noir mediterraneo si muovono tra Genova e Barcellona, tra papponi, trafficanti e criminali dal cuore nobile. L’indagine fa luce soprattutto sul dramma della tratta di esseri umani, in particolare donne, costrette a prostituirsi. Ci accompagna la musica di tre membri della scuola genovese: Fabrizio De Andrè con Ballata degli impiccati, Bruno Lauzi con Mi hanno detto che e Ivano Fossati con Il grano e la luna.

– Il 52º rapporto del Censis mostra un’Italia incattivita, spaventata, in cerca di sicurezze, sempre più divisa tra Nord e Sud, con sempre meno laureati. Un paese in declino e preda di quello che il Censis chiama “sovranismo psichico”. Ne parliamo con lo storico del’economia Emanuele Felice.

Che dischi uscivano alla fine del 1968? Che canzoni mandavano in onda le radio esattamente cinquant’anni fa? Ve ne proponiamo qualcuna: Back in the USSR dei Beatles (da The Beatles o White Album), Street Fighting Man dei Rolling Stones (da Beggars Banquet), Last of the Steam Powered Train dei Kinks (da The Kinks Are The Village Green Preservation Society), tutti usciti tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre di quell’anno magico.

– Nuove uscite musicali: Paolo Rigotto – Fintascienza (FreakOut, 2018) con All’inferno e Ammutinamento; Diaframma – Leggerezza; Emanuele Belloni – Tutto sbagliato (Squilibri, 2018) con Solo cose buone; Ester Formosa & Elva Lutza – Cancionero (Tronos Digital, 2018) con Gira el Mòn i Gira (omaggio a Stefano Rosso).

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– Bruno, il comico serio, ci disturba un’altra volta…

– A volte ritornano: Paolo Rigotto ci manda un messaggio dal 2106

– Ci accompagna anche Valentino Menghi che ci regala, as always, i suoi ritratti

Último trago: Peppe Fonte Keep The Beat (dal nuovo disco Io non ci sono più)

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Tra turismo, pulp e mani in pasta (30 novembre 2018)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

CineLab Turisme è un interessante ciclo di documentari dedicati al fenomeno del turismo che si sta realizzando presso il Museu Etnologic i de Cultures del Mon di Barcellona. Sette sessioni con uno sguardo antropologico curate da Fabiola Mancinelli che ce lo presenta in studio. Le due ultime sessioni si terranno i prossimi mercoledì 5 e 12 dicembre alle 18.30.

Mancu li cani (Porto Seguro, 2017) è l’ultimo romanzo di Tommaso Randazzo. Grazie alla sua lunga esperienza come educatore sociale a Firenze e in giro per il mondo, Tommaso costruisce una storia, a mezzo tra il noir e il pulp, che racconta il mondo dell’emarginazione: gli esclusi come protagonisti di una storia dove la ludopatia e la tratta di donne hanno un ruolo centrale. In studio con noi c’è l’autore che presenterà il libro alla Libreria Italiana Le Nuvole questo sabato 1 dicembre.

Mani in Pasta è un progetto di food design che hanno creato a Lisbona nel 2014 Valentina Toscano e Elisa Sartor. Da un anno è sbarcato anche a Barcellona. Ce ne parla proprio Valentina. Insieme a Margherita Ghetti stanno portando avanti nuove idee che legano il food design alla ludolinguistica. Si inizia sabato 1 dicembre alla Libreria Italiana Le Nuvole con l’iniziativa “Con le Mani tra le Nuvole” e si continuerà con altri incontri e un progetto con le scuole. Per saperne di più, cliccate qui.

– Nuove uscite musicali: Emanuele Belloni – Tutto sbagliato (Squilibri, 2018) con Tutto sbagliato; Giacomo Lariccia – Senza farci del male.

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– Bruno, il comico serio, ritorna con i suoi frizzi e i suoi lazzi

Último trago: Alessio Bondì Guidara (dal nuovo disco Nivuru)

– Ci ha accompagnato anche la musica di Vasco Rossi (Vado al massimo), Rolling Stones (Route 66), Los Espíritus (La crecida), Bud Spencer Blues Explosion feat. Davide Toffolo (Io e il demonio), Peppe Voltarelli (Turismo in quantità), Roger Miller (King of the Road), America (A Horse With No Name).

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Tra Babel Nights, la Mignonette, i Foja, Benji & Rita (23 novembre 2018)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

– Lui è di New York, lei di Sao Paulo. Si chiamano Benji & Rita e fanno incontrare la musica brasiliana con la miglior tradizione jazz. È da poco uscito il loro primo disco omonimo e stanno girando l’Europa per presentarlo. Dal loro album, Benji & Rita, vi abbiamo proposto Piocera, San Francisco è brasileiro e Passatempo.

– Torna a trovarci Alessio Arena, cantautore e scrittore napoletano residente da tanti anni a Barcellona. In attesa del suo nuovo disco, Alessio viene a presentarci il suo nuovo libro, La notte non vuole venire (Fandango), che racconta la straordinaria vita di Gilda, la Mignonette, al secolo Griselda Andeatrini. Napoletana, cantante di successo, Gilda fu una vera e propria diva nella New York degli anni Venti e Trenta. Alessio ci racconta la vita di Gilda attraverso gli occhi della sua assistente Esterina Malacarne e dell’incontro con Federico García Lorca. Un libro sull’amore, il viaggio, la musica, la vita e le sue contraddizioni. La notte non vuole venire si presenta alla Libreria Italiana Le Nuvole sabato 24 novembre alle 19.00. Ci ha accompagnato la musica di Gilda: Passione e A cartulina ‘e Napule. E una piccola perla: Alessio ci regala live una canzone mai incisa da Gilda, Indifferenza.

– Dall’Ungheria a Barcellona. Questo è il viaggio delle Babel Nights, un festival-incontro per la musica di tutto mondo. Sabato 24 novembre, dalle 20.00, si terrà la prima serata delle Babel Nights nella Ciudad Condal al Tradicionarius di Gracia. Si esibiranno tre band provenienti da diverse latitudini: oltre ai Naked direttamente dalla Serbia con un mix di ritmi balcanici e jazz, ci saranno i MiraMundo e The Prismatiks, installati a Barcellona ma con musicisti provenienti dal Brasile, dal Messico, dal Perù, dall’Uruguay, dall’Italia e dall’Inghilterra. Ci accompagnano proprio Ernesto Vargas, bassista dei MiraMundo (di cui ci ascoltiamo En el mar e Avoa), e Lalo Harris, frontman dei Prismatiks (di cui vi proponiamo in anteprima More Time, Sanctuary e Love Like This). 

– I Foja sbarcano a Barcellona martedì 27 novembre (sala Razzamatazz) per una data della loro tournée europea. Ne parliamo con Dario Sansone che ci presenta anche le due chicche preparate dalla band napoletana per questo tour: il duetto in catalano con La Pegatina (Dummeneca – Domingo) e quello con la cantante francese Pauline Croze (A qui tu appartiens).

– Nuove uscite musicali: Jono Manson – The Slight Variations (Appaloosa Records, 2016) con The Slight Variations.

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Último trago: Olden Resta (dal nuovo disco A 60)

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Tra Foodytelling e Townes Van Zandt (16 novembre 2018)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

Daniele Ridolfi è un attore italiano da tempo a Barcellona. Ha collaborato per lungo tempo anche con Zibaldone con diversi sketch comici: vi ricordate della signora Gina e del radiodramma cinese? Beh, era lui. Ora torna a trovarci per presentarci il suo nuovo spettacolo dove il teatro incontra la gastronomia. Si chiama Foodytelling e andrà in scena il prossimo 24 novembre al Parking Art di Barcellona. Per saperne di più date un’occhiata alla pagina di Facebook di Foodytelling.

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da New York ci propone Beastie Boys con Open Letter to NYC e Charles Bradley con Heart of Gold, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Cor Veleno con A pieno titolo (feat. Demo) e Campos con Qualcosa cambierà.

Piccolo omaggio a Townes Van Zandt: presentazione del doppio CD When The Wind Blows. The Songs of Townes Van Zandt (Appaloosa Records, 2018) con Malcolm Holcombe, Dollar Bill Blues; Terry Allen, White Freightlines Blues; Andrea Parodi, Tecumseh Valley; Chris Jagger, Ain’t Leavin Your Love; Michael Dermott, Waiting Around To Die.

– Nuove uscite musicali: Frankie Chavez – Double or Nothing (Materiali Sonori, 2017) con My Religion e By The Banks of This Old River; Punkreas Instabile (Garrincha Dischi / Canapa Dischi, 2018) con Marta; Monica P Rosso che non vedi (A Buzz Supreme, 2017) con Tuttofare; Gaudats Junk Band feat. Effenberg con Economia circolare (inedito).

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Último trago: Giulio Wilson Mia Bella Ciao

Ci ha accompagnato anche la musica di Tori Sparks (Everybody Knows) e di Session Americana (Beer Town).

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Con Kekko Fornarelli, De Diego Brothers e Still Life (9 novembre 2018)

Eccovi il menù di Zibaldone di questo venerdì:

– Dopo cinque anni torna a trovarci Kekko Fornarelli. Pianista, compositore e produttore pugliese, Kekko non si ferma mai: in una manciata d’anni ha suonato in cinquanta paesi. Ci presenta il suo ultimo disco, Abaton (Eskape, 2018), da cui ci siamo ascoltati The Joy Shop e Abaton e un altro progetto, Shine, in cui lo affianca il cantante calabrese Roberto Cherillo. Dal loro Matter of Time (Eskape, 2018) vi abbiamo proposto All These Things. Il prossimo 12 dicembre Kekko presenterà Abaton in trio alla sala Jamboree di Barcellona.

– I De Diego Brothers fanno musica da un quarto di secolo. Per festeggiare questo anniversario ci regalano un nuovo disco, Since 1993, dove ritroviamo delle sonorità che ricordano gli anni dorati della Blue Note Records. Dal loro disco ci siamo ascoltati Macarrones con David L., Yeah e Roc’s. In studio con noi i fratelli De Diego, Juan e Víctor.

Still Life è il duo formato dalla siciliana Margherita Abita e dal portoghese João Silva. Un progetto che si basa quasi interamente sul violino e sulla voce. È uscito da poco il loro primo disco, da cui vi abbiamo proposto Isola, Nuvola e Travel. Lunedì 12 novembre lo presenteranno, accompagnati da una numerosa band, alla sala Jamboree di Barcellona.

Federica Zamagna ci presenta il progetto Not Only Barcelona.

Casa Prevert di Genova è uno spazio libero dedicato all’arte dell’incontro. Ce ne parla Serena Ardissone.

News musicali provenienti dall’Italia: Edoardo De AngelisNuove canzoni (Il Cantautore Necessario, 2018) con Padre nostro; Giovanni Block SPOT (Polosud Record, 2016) con Adda vennì Baffone.

Le ultimissime di Fausto

– A volte ritornano: Valentino Menghi ci regala i ritratti degli ospiti in diretta.

Último trago: LATLETA  La gazzella 

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Con le Ginger Bender, G.G. Quintanilla e Sebastià Jovani + omaggio a Pier Paolo Pasolini (2 novembre 2018)

Eccovi il menù di Zibaldone di questo venerdì:

– Le Ginger Bender sono un duo milanese formato da Alessandra Di Toma e Jeanne Hadley. All’inizio di quest’anno è uscito il loro primo disco, Tieni accesa la luce. Tra influenze jazz e blues, la loro è una musica che fa ballare, ma che fa anche pensare. Le Ginger Bender partecipano al Posidonia Green Festival 2018, una due giorni dedicata all’arte, all’ambiente e allo sviluppo sostenibile che si tiene al Museu Marítim de Barcelona questo weekend. Del Posidonia, un’avventura ormai decennale che organizza incontri in Italia e Spagna, ce ne parla uno dei fondatori, Edoardo Brodasca. Delle Ginger Bender ci siamo ascoltati Cumbia nera, Anna non piangere, Five e Otello.

Garikoiz Gamarra Quintanilla è noto soprattutto per essere il front men del gruppo Ornamento y Delito. Torna a trovarci per presentarci Oscuros presagios, il nuovo disco del suo progetto solista, G.G. Quintanilla. Sonorità oscure che ricordano i Joy Division e Nick Cave, testi criptici che riflettono sul presente e la fine delle utopie, riferimenti filosofici a Martin Heidegger… È stato con noi anche lo scrittore e poeta Sebastià Jovani che questo fine settimana accompagna G.G. Quintanilla in una performance poetico-musicale per la presentazione di Oscuros presagios alla sala NIU di Poble Nou (sabato 3 novembre, alle 20.00). Dall’ultimo disco di G.G. Quintanilla vi abbiamo proposto La noche de las muertas, La lepra e La virgen de la guía.

Piccolo omaggio a Pier Paolo Pasolini nel 43esimo anniversario della sua morte – con Rocco Fermo. Ci ha accompagnato la musica di Domenico Modugno (Cosa sono le nuvole) e di Fabrizio De Andrè (Una storia sbagliata).

– Break dedicato all’In-Edit 2018, festival di documentari musicali di Barcellona arrivato alla sua 16esima edizione. Ci ha accompagnato la musica di Tesfa Maryam Kidane (Yetesfa Tezeta) e di Alèmayèhu Eshèté (Telantena Zaré).

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Último trago: Matteo Castellano Sicily Seaside (dal nuovo album Solo la punta – Incipit, 2017)

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Di Mimmo Lucano, del “modello” Riace e di come l’estrema destra usa le reti sociali – Con Tiziana Barillà e Alex Orlowski (26 ottobre 2018)

Eccovi il menù di Zibaldone di questo venerdì:

Mimmo Lucano è un simbolo della lotta contro la regressione democratica che stiamo vivendo in Italia e in tutto il mondo. Il “modello” di Riace è un’esperienza che dimostra come l’accoglienza funzioni. La giornalista Tiziana Barillà ha scritto un libro imprescindibile per capire che cosa è stato fatto a Riace negli ultimi vent’anni e chi è Mimmo Lucano: Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace (Fandango, 2017). Da poco è anche uscita una versione in lingua spagnola, Utopía de la normalidad. Riace. El modelo de acogida de Domenico Lucano (Icaria, 2018). Di tutto questo, degli ultimi avvenimenti che hanno portato all’arresto di Mimmo Lucano e di quello che potrebbe succedere nel futuro prossimo ne parliamo con Tiziana che è a Barcellona per presentare il suo libro.

– Parmigiano residente da tempo a Barcellona, Alex Orlowski è un digital spin doctor, oltre che regista ed ex hacker. Con lui parliamo di come l’estrema destra sta usando le
reti social
, da Twitter a Facebook, ma anche Whatsapp. Propaganda online, fake news, disinformazione, gestione dei dati. Cosa sta facendo la Lega di Salvini in Italia con la “Bestia” creata da Luca Morisi? Quali sono i suoi contatti con la Russia di Putin e la Alt-Right statunitense? Che ruolo sta giocando Steve Bannon e The Movement? Per saperne di più, consigliamo questa intervista a Orlowski pubblicata su Rolling Stone.

– Torna a trovarci anche Giacomo Maria Carpa aka Carpa Koi che ci presenta un suo nuovo brano «dedicato» a Salvini: Vengo da Milano.

News musicali provenienti dall’Italia: Yayla. Musiche ospitali, doppio CD prodotto da Andrea Parodi (Appaloosa Records, 2018) da cui ci siamo sentiti The Gang, Marenostro; Coro Popolare della Maddalena, Sinán Capudán Pasciá / Il Pescatore; Saba Anglana & Bocephus King feat. Flophouse Jr., By Foot By Boat By Train; James Maddock & Tatè N’Songan, The Mathematician; Jono Manson feat. Edoardo Bennato & Saif Samejo, Never Never Land; Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty vol. 20 (Edizioni Materiali Musicali, 2017) con Carlo Valente, Tra l’altro.

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– Valentino Menghi inviato speciale per il derby Cesena-Forlì

Último trago: Tukurù Les reves de Kunta (da Voci per la Libertà. Una canzone per Amnesty, vol. 20)

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Speciale Premio Tenco 2018 (19 ottobre 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Questo fine settimana a Sanremo si celebra la 42ª edizione del Premio Tenco, la più importante rassegna di canzone d’autore italiana e internazionale, dedicata a Migrans. Uomini, idee, musiche. Tantissimi gli artisti invitati, oltre ai vincitori delle Targhe Tenco (Motta, Mirkoeilcane, Giuseppe Anastasi, Francesca Incudine, Fabio Cinti) e ai Premi Tenco (Adamo, Zucchero, Carlo Petrini). Ne abbiamo parlato a lungo in questa puntata e vi abbiamo presentato gli artisti che sono saliti sul palco del Teatro Ariston di Sanremo e che hanno partecipato alle moltissime attività collaterali, come i concerti alla Pigna e le conferenze pomeridiane, oltre alla nuova collana I Libri del Club Tenco di Squilibri Editore. I primi tre volumi, presentati durante la rassegna, sono dedicato a Giorgio Gaber, al cantautore russo Bulat Okudzhava e al Sessantotto).

Queste le canzoni che ci hanno accompagnato: Domenico Modugno (Nel blu dipinto di blu), Giorgio Gaber (Ciao ti dirò), Adamo (Vous permettez Monsieur, La notte, Lei, Affida una lacrima al vento), Zucchero (Rispetto, Canto te, Una notte che vola via, Sandra, Pippo, Nice (Nietzsche) che dice, Hey Man feat. Eric Clapton), Simone Cristicchi (L’Italia di Piero), Willie Peyote (Non sono razzista ma…), Davide Van De Sfroos (Yanez), Pippo Pollina con Giorgio Conte (Mare mare mare), Tosca (Na serenata a ponte), Giua e Armando Corsi con Fausto Mesolella (I te vurrià vasà), Neri Marcorè e Edoardo De Angelis (Il mondo sta bruciando), Bulat Okudzhava (Песенка о пехоте), Paolo Pietrangeli (Contessa), Crosby, Stills, Nash & Young (Chicago).

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Último tragoLuigi Tenco Lontano, lontano

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Con Onofree e Erasmo Palazzotto + Speciale In-Edit 2018 (12 ottobre 2018)

Eccovi il menù di Zibaldone di questo venerdì:

– Da oltre vent’anni sulle scene barcellonesi come bassista di diverse band, Juanjo Onofre si è trasformato in Onofree e ha sviluppato un suo progetto personale che finalmente vede la luce. El perfecto invitado è il suo disco in cui si ritrovano echi del rock anglosassone degli anni Sessanta, ma anche del grunge dei primi anni Novanta. Lo presenterà a Barcellona il prossimo 3 febbraio alla sala Razzmatazz 3. Da El perfecto invitado ci siamo ascoltati Ella se preocupa, Para todos, No sé, Little Boy Lost e Lady in the Radiator.

– Dall’inizio di ottobre la nave Mare Jonio naviga tra la Sicilia e la Libia per monitorare quel che succede e dare aiuto ai migranti. È attualmente l’unica nave italiana che si somma alle poche ONG che ancora si trovano in quel pezzo di Mediterraneo. Si tratta di un progetto della società civile, nell’ambito della missione “Mediterranea”, che dimostra come l’Italia non sia solo quella razzista rappresentata dal governo giallo-verde. Abbiamo avuto in collegamento telefonico proprio dalla Mare Jonio Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra Italiana nel Parlamento italiano, che ci racconta quel che sta succedendo e ci parla del crowdfunding lanciato per poter sostenere le spese del progetto.

Speciale In-Edit 2018: dal 25 ottobre al 4 novembre si terrà a Barcellona la XVI edizione dell’In-Edit, Festival di documentari musicali. Oltre 50 film che spaziano dalla scena locale a quella internazionale, dal rock all’elettronica, dai biopic alle storie singolari di case discografiche o locali mitici della swinging London. Ci ha accompagnato la musica di Elvis Presley (That’s Allright Mama), Lee “Scratch” Perry (The Upsetter), Rolling Stones (Happy), The Animals (We Gotta Get Out of This Place), Maria Bethania (Carcará), Jimmy Reed (When I Woke Up This Morning), Burning (Qué hace una chica como tu en un sitio como este).

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– A volte ritornano: Giovanni Vargiu aka Juan Vargas

Último trago: Elettromagaña Superzero (dal nuovo disco The Mac Sessions vol. I, Officine Musicali, 2018)

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Con Alfabeto Runico e Domenico Imperato (5 ottobre 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è dedicato interamente al Tenco Ascolta che ritorna per il secondo anno consecutivo a Barcellona. In studio con noi due degli artisti che hanno partecipato alla serata organizzata da Cose di Amilcare alla Casa degli Italiani di Barcellona:

Alfabeto Runico è un trio formato da Marta dell’Anno, Nicola Scagliozzi e Andrea Resce, musicisti di formazione classica, frequentatori di feste popolari e di anziani cantori. La loro musica profuma del sud bipolarmente malinconico e festivo dal quale provengono e la loro formazione è atipica: due contrabbassi, viola e voce. Dalla passione per la musica rinascimentale al folk, dal rock al reggae. Dal loro primo disco omonimo minimal-acustico, uscito all’inizio del 2018, ci siamo ascoltati Nutrimi, L’Ambulance, Montanara di Caprino e Beddha Ci Stai Luntanu.

– Premio Fabrizio De Andrè alla canzone d’autore nel 2014, l’abbruzzese Domenico
Imperato
ha vissuto per alcuni anni su una nave dal nome Lusofonia, prima in Portogallo e poi fino alle coste del Brasile. Ha cercato con Postura Libera di mischiare il suo sangue meridionale in nuove forme di tropicalismo mediterraneo. Poi ha deciso di rimettere i piedi sulla sua terra natale con il suo secondo disco, Bellavista (Lapilla/Ponderosa, 2018), che si apre al rock e incontra il pop, l’elettronica e la world music. Da Bellavista vi abbiamo proposto Del mondo il canto e Zitta. Domenico ci ha poi regalato una piccola live session negli studi di Contrabanda FM, dove ci ha suonato La primavera in autunno, un brano inedito, Sorrida il mio amor, e la meravigliosa Alfonsina y el mar. Per conoscere Domenico, cliccate qui.

– Nuove uscite musicali: Giacomo Sferlazzo – Arrispigghiativi (autoprodotto, 2018) con U mari unnavi curpi; Samuele Arba – Terremoto (brano vincitore del Progetto Amatrice); Twoas4 Marea Gluma (autoprodotto, 2017) con Nori de Quinz; The Kinks The Kinks Are The Village Green Preservation Society (BMG, 2018) con Time Song.

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– Avolte ritornano: il mitico Valentino Menghi e le sue caricature

Último trago: I Camillas Errore romantico (dal nuovo disco Discoteca Rock, La Famosa Etichetta Trovarobato, 2018)

Ci ha accompagnato anche la musica del Capurso-Papìa Duo (Chovenda na roseira).

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Zibaldone is back! (28 settembre 2018)

Ed eccoci qui, dopo la pausa estiva, per una nuova stagione del nostro Zibaldone. Come ormai consuetudine, a fine settembre abbiamo ricominciato con le dirette del nostro programma in italiano non solo per italiani sulle frequenze dell’emittente libera barcellonese Radio Contrabanda. Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

– Riscoprire la musica popolare e tradizione del sud Italia a Barcellona. Questo è quello che si propone la Oiné Ensamble, progetto fondato qualche anno fa dai napoletani Giulia Venosa e Fabrizio Giannini. Nel 2017 è uscito il loro primo disco, Figliole e serpenti, che ci accompagna in un viaggio tra la Campania e la Sicilia, tra pizziche, tarantelle e omaggi a grandi artisti come Rosa Balistreri e Pino Daniele. In studio con noi, Fabrizio Giannini. Dal loro album, ci siamo ascoltati: Mi votu e mi rivotu, La leggenda di Colapisci, Aggio girato lu munno, Pizzica tarantata, Lazzari felici e La serpe a Carolina. Venerdì 5 ottobre si esibiranno alle 20.00 al Centre Civic Riera Blanca di Barcellona. Per saperne di più, cliccate qui.

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da New York ci propone Sons of Kemet con My Queen Is Harriet Tubman e Prince con 17 Days, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Riccardo Sinigallia con Ciao cuore e Any Other con Two, Geography.

Piccolo omaggio a Flavio Giurato: Le promesse del mondo (dall’omonimo album, 2017) e Orbetello (da Il tuffatore, 1982).

– Nuove uscite musicali: Alfabeto Runico – Alfabeto Runico (Apogeo Records, 2018) con Fluid; Marc Ribot Songs of Resistence, 1942-2018 (ANTI-Records, 2018) con Bella Ciao/Goodbye Beautiful (feat. Tom Waits); Paul McCartney Egypt Station (Capitol Records, 2018) con Happy With You; Rosario de la Aurora feat. Pablo Ríos No es a nadar a lo que voy (2018).

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– A volte ritornano: Roberto “Robi” Fenocchio

Último trago: Latleta Ibiza

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Con Chiara White, Albert Marqués e Savina Tartisano (20 luglio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– All’inizio di quest’anno è uscito Biancoinascoltato (A Buzz Supreme, 2018), il primo disco della fiorentina Chiara White. A Barcellona per una serie di concerti, Chiara ci parla dei suoi primi passi nella musica, delle influenze rock, della svolta verso la canzone d’autore, di un album che parla di vita e di viaggi. Da Biancoinascoltato vi abbiamo proposto Chiedimi ancora e Praga. Dal vivo poi Chiara ci ha proposto Sönghellir e Quando rivedrai il mare.

Espronceda è uno spazio di arte e creatività nato nel 2014 a Barcellona. Tra performances, residenze di artisti, incontri e dibattiti è diventata già una realtà importante. In questo mese di luglio si è potuto vedere Suma, un progetto della scultrice newyorchese Mia Pearlman che è stato accompagnato da tre performances di improvvisazione musicale del pianista catalano Albert Marqués e da molti altri musicisti. La tematica al centro del progetto è l’identità. Ne parliamo con Savina Tartisano, fondatrice di Espronceda, e Albert Marqués, di cui vi abbiamo proposto tre brani: Doble Sur, Jazz Is Working Class e Foggy Conscience, contenuti nel disco Live in the South Bronx (Zoho Music, 2016) dove Albert è accompagnato da Walter Stinson e Zack O’Farrill. 

– Nuove uscite musicali: Riccardo Onori – Sonoristan (Black Candy Records, 2018) con Sea No Street; Gustavo – Dischi volanti per il gran finale (I Make Records, 2018) con Gustavo; A Toys Orchestra Lub Dub (Ala Bianca, 2018) con Take It Easy; Tobjah Casa, finalmente (Trovarobato, 2018) con La canzone del melograno; Marco De Annuntiis Juxebox all’idroscalo (Cinedelic Records, 2018) con Come De Andrè; I Camillas Discoteca Rock (Trovarobato, 2018) con Sbranato.

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Último trago: Jaka (feat. Raphael) – Crisi (dal nuovo disco Il suono dell’isola)

Zibaldone se ne va in vacanza! Ci risentiamo a settembre!

Buona estate a tutte e a tutti!

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Le canzoni dell’estate (13 luglio 2018)

Questo venerdì a Zibaldone abbiamo voluto rispolverare le canzoni dell’estate dell’Italia degli anni Sessanta. Ma in realtà non solo, ci siamo spinti anche più avanti. Un viaggio in cui l’estate è stata la vera protagonista: dalle canzoni da spiaggia per una nuova generazioni di giovani a canzoni più intime o introspettive. Ce n’è per tutti i gusti. In studio con noi Cosimo Tacinelli.

Questo il menù della puntata:

Mina, Tintarella di Luna (1960); Fred Buscaglione, Sogno d’estate (1958); Adriano Celentano, 24mila baci (1961); Peppino di Capri, St. Tropez Twist (1962); Gino Paoli, Sapore di Sale (1963); Piero Focaccia, Stessa spiaggia, stesso mare (1963); Los Marcellos Ferial, Sei diventata nera (1964); Rita Pavone, Datemi un martello (1964); Jimmy Fontana, Il Mondo (1965); Gianni Pettenati, Bandiera Gialla (1965); I Rokes, Che colpa abbiamo noi (1966); Rocky Roberts, Stasera mi butto (1966); Little Tony, Cuore Matto (1967); Riccardo del Turco, Luglio (1968); Patty Pravo, La Bambola (1968); Equipe 84, Tutta mia la città (1969); Le Orme, Senti l’estate che torna (1969); Francesco Guccini, Giorno d’estate (1970); Piero Ciampi, Sporca estate (1971); Claude Nougaro, Un été (1981); Manuel Serrat, Fiesta (1970); Edoardo Bennato, Feste di piazza (1976); Alice, Il vento caldo dell’estate (1980); Max Gazzè, Casi ciclici (1998).

Non potevano mancare, ovviamente, Le ultimissime di Fausto.

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Cosa cambia in Spagna con Pedro Sánchez? (6 luglio 2018)

Il menù di Zibaldone di questo venerdì è stato il seguente:

– Un mese fa si è conclusa l’era di Mariano Rajoy, al governo della Spagna dalla fine del 2011. Inaspettatamente e in modo repentino, il socialista Pedro Sánchez si è convertito in nuovo inquilino del Palacio de la Moncloa. Ma che cosa cambia con l’arrivo dei socialisti al governo del paese? Molto? Poco? Nulla? Tanti i fronti aperti, a partire da quello europeo con la crisi dei migranti e la riforma dell’UE e continuando con la crisi catalana. Ne parliamo con Paola Lo Cascio, professoressa di storia contemporanea presso l’Universitat de Barcelona, e Elena Marisol Brandolini, corrispondente de Il Fatto Quotidiano e autrice di Piolín imbavagliato. Cronaca dell’autunno catalano (Ediesse, 2018).

Cristina Lourenzo è una giovane cantautrice brasiliana di passaggio da Barcellona. Nel 2015 è uscito il suo primo disco da solista, Parte de mim, prodotto da un grande nome della musica carioca, Renato Piau. Ce lo presenta a Zibaldone, deliziandoci anche con una piccola live session, mentre ci parla dei suoi giri in Europa e delle influenze dei grandi della musica brasiliana sulle sue composizioni. Dal suo disco ci siamo ascoltati Aliança e Quadris.

Speciale Targhe Tenco 2018: I vincitori delle Targhe Tenco 2018, il riconoscimento assegnato dal 1984 ai migliori dischi italiani di canzone d’autore usciti nel corso dell’anno trascorso, sono stati Motta con “Vivere a Morire” (miglior disco in assoluto), Mirkoeilcane con “Stiamo tutti bene” (migliore canzone), Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo” (migliore opera prima), Fabio Cinti con “La voce del padrone. Un adattamento gentile” (miglior interprete di canzoni non proprie), Francesca Incudine con “Taraké” (miglior album in dialetto) e “Voci per la Liberta’ – Una Canzone Per Amnesty” (miglior album collettivo a progetto). Vi abbiamo proposto Mirkoeilcane con Stiamo tutti bene, Francesca Incudine con Na bona parola, Fabio Cinti con Cuccuruccucù Paloma e Edoardo Bennato con Pronti a salpare.

Le ultimissime di Fausto

– Torna anche Bruno, il comico serio, con i suoi insopportabili frizzi e lazzi

Último trago: Marcondiro Ammore vero

Ci ha accompagnato anche la musica di Gerardo Balestrieri che re-interpreta in chiave punk Un giudice di Fabrizio De Andrè.

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