Di Bulat Okudžava e… di altri cantautori (1 marzo 2019)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

– È uscito da poco il suo secondo disco, E ora che, in cui risuona sia il cantautorato dei tempi d’oro sia il rock italiano degli anni Ottanta. Lui si chiama Tomaso Chiarella, è genovese e ha molte cose da dire. Ve lo possiamo assicurare. Nel 2012 era uscito il suo primo album, Trasparente, da cui ci siamo ascoltato Uguale a tutti. Da E ora che, invece, vi abbiamo proposto Mascherata scientifica, E ora che, La città dei ragazzi lasciati e persi e Benedetti maledetti.

Bulat Okudžava è stato, insieme a Vladimir Vysockij, il più grande poeta e cantautore russo. Lo riscoprono in un doppio progetto pubblicato da Squilibri Editore, Giulia De Florio e Alessio Lega. La prima con un libro, Bulat Okudžava. Vita e destino di un poeta con la chitarra, a cui è accompagnato un CD che raccoglie alcune registrazioni clandestine di Bulat dei primi anni Sessanta e l’interno concerto che tenne nel 1985 al Premio Tenco. Il secondo con un CD-book, Nella corte dell’Arbat. Le canzoni di Bulat Okudžava, in cui canta in italiano venti canzone del maestro russo. Ce ne parlano proprio Alessio e Giulia mentre ci siamo ascoltati Il soldatino di carta, Il palloncino azzurro, Canzone degli scarponi militari e Per la strada di Smolènsk di Bulat Okudžava e, nella versione di Alessio Lega, Lënka Korolëv, Canzone dei ragazzi dell’Arbat, L’ultimo bus e Peccato però.

– Nuove uscite musicali: Centolanza e gli Splendidi – Il giorno, poi la notte (Squilibri, 2018) con Giornata infernale e Se io fossi milionario.

Le Ultimissime di Fausto

Último trago: Santana Carnaval

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Con Dino Fumaretto, Hyena e Paola Lo Cascio (22 febbraio 2019)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

La Spagna è al bivio. Ancora una volta. Elezioni anticipate il 28 aprile, europee ed amministrative a fine maggio, processo ai dirigenti indipendentisti catalani, entrata in scena dell’estrema destra di Vox… che sta succedendo e quali sono i possibili scenari futuri? Ne parliamo con Paola Lo Cascio, professoressa di storia contemporanea presso l’Universitat de Barcelona e analista politica.

– Musica elettronica, neopop, sperimentazione e un pizzico di rock. Questa è la ricetta di Hyena, il progetto lanciato da Serena Giglio e Julio Tomé che ci hanno presentato il loro primo EP, July, in uscita nei prossimi giorni in vinile. E per l’occasione ci hanno regalato anche una chicca in anteprima, Any Time. Per saperne di più, cliccate qui.

Dino Fumaretto è tornato. Più vivo che mai. E, attenzione, lotta insieme a noi. Senza se e senza ma. Esce proprio questo 22 febbraio il suo nuovo disco, Coma, a cui hanno collaborato Iosonouncane, Rocco Marchi e Francesca Baccolini. Un concept album visionario di questo mantovano geniale e senza peli sulla lingua. Ce ne parla Elia Billoni, interprete ufficiale di Dino Fumaretto. Da Coma vi abbiamo proposto Innocuo sogno di rivolta, Bicchiere rotto e Storia epica.

– Nuove uscite musicali: The Specials – Encore (Universal, 2019) con Black Skin Blue Eyed Boys; Fwora Jorgensen – Fwora Jorgensen (Goodfellas, 2019) con All’ombra del gabbiano; Sleepwalker’s Station – Lorca (2018) con De molinos y gigantes e Giorni sul lago.

Le Ultimissime di Fausto

A volte ritornano: Valentino Menghi passa a trovarci…

 Último trago: Eugenio in Via di Gioia Camera mia (tratto dal nuovo disco Natura viva)

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Con Claudio Battiloro e Anna Luppi (15 febbraio 2019)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

Un espresso en Atocha è il nuovo disco di Anna Luppi. Otto canzoni in spagnolo, tra cui la collaborazione con Carmen París, che parlano della vita e del mondo con uno sguardo intimo ed impegnato. Anna ce lo presenta in studio, accompagnata dal chitarrista Massimo Minotti, prima di intraprendere una tournée per tutta la Spagna che la riporterà anche a Barcellona mercoledì 20 febbraio, alle 21.00, alla Sala Barts. Dal suo disco ci siamo ascoltati Un mondo da cambiare, Como e Karin.

– Torna a trovarci Claudio Battiloro, cantautore abruzzese da tempo a Barcellona, per presentarci il suo nuovo disco, Sguardi. C’è molto cantautorato italiano dei tempi d’oro nelle sue canzoni e un sapore speciale a De Gregori. Da Sguardi vi abbiamo proposto Essere, Qualche ricordo e una canzone, Vite mediterranee e La libertà di non partecipare. Domenica 24 febbraio, alle 19.00, Claudio Battiloro presenterà, accompagnato dalla band, il disco all’Harlem Jazz Club all’interno del Festival Cose di Amilcare e del Festival BarnaSants.

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da Trieste ci propone Bob Mould con Sunshine Rock e Fiore con I Don’t Need This, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Fwora Jorgensen con Le Notti Bianche (feat. Francesco Bianconi) e Murubutu con La notte di San Lorenzo.

– Nuove uscite musicali: Oga Magoga – Apollineo/Dionisiaco (Milleseidischi, 2019) con L’odore della notte; Luca Carocci con Aspetterò febbraio (nuovo singolo in attesa del disco).

Poesia in musica: presentiamo la collana Canzoniere di Squilibri editore: Alberto Dubito e Disturbati dalla Cuiete – Santa Bronx (Squilibri, cd-book, 2018) con Vent’anni contro e Lello Voce & Frank Nemola – Il fiore inverso (Squilibri, cd-book, 2016) con Milonga mutante.

Le Ultimissime di Fausto 

Último trago: Keith Richards My Babe (cover di Jimmy Redd, contenuta nella ristampa di Talk is Cheap).

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Colpi di stato nella rossa San Marino e… peli all’arrabbiata (8 febbraio 2019)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

1957, colpo di stato nella piccola Repubblica di San Marino contro il governo comunista democraticamente eletto due anni prima. I golpisti sono i democristiani sammarinesi, appoggiati dalla DC italiana e dalla Nato. Sembra fantascienza, ma è la realtà, per quanto sconosciuta ai più. A partire da questo avvenimento, realmente eccezionale, Daniele Comberiati, docente di italianistica presso l’università Paul-Valéry di Montpellier e scrittore, ha costruito un bellissimo romanzo, Colpo di Stato nella San Marino rossa (Besa editrice, 2018). Ce lo presenta nella prima parte del programma.

– Arriva alla quarta edizione No solo Leones, il ciclo dedicato al cinema di genere italiano degli anni sessanta e settanta. Peli all’arrabbiata è il titolo di questa edizione che si terrà dal 10 al 24 febbraio a Poble Sec, nelle sale Porta Roja e Nook. Sette film che spaziano dallo spaghetti western (Mátalo! di Cesare Canevari o I quattro dell’Apocalisse di Lucio Fulci) al poliziottesco (Milano odia: la polizia non può sparare di Umberto Lenzi) fino al dramma noir di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri, al suspense di L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento o al grottesco di Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola. In studio con noi Cosimo Tacinelli, organizzatore del ciclo. Ci accompagnano alcune delle colonne sonore dei film. Per maggiori informazioni cliccate qui.

– Nuove uscite musicali: Sambene – Sentieri partigiani tra Marche e memoria (FonoBisanzio, 2018) con Nerè Acciaio e Bebi Patrizi; Fabrizio Tavernelli – Fantacoscienza (Lo Scafandro, 2016) con Fauni; Mary Gauthier Rifles & Rosary Beads (Appaloosa Records, 2018) con Got Your Six.

Le ultimissime di Fausto 

Último trago: piccolo omaggio a Amilcare Rambaldi, fondatore del Club Tenco di Sanremo, con Roberto Benigni (Amilcare Rambaldi) e Paolo Conte (Roba di Amilcare), brani tratti dal disco Roba di Amilcare. 21 interpretazioni inedite eseguite al Tenco (Alabianca, 1999).

Ci ha accompagnato anche la musica di Vinicio Capossela (…e allora mambo), Gerardo Balestrieri (Cartoon), Rocco Papìa e Giulio Capurso (Chovendo na Roseira).

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Tra Mediterranea, Delta V e CasaPound (1 febbraio 2019)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

Mediterranea è la prima piattaforma italiana della società civile che denuncia ciò che sta avvenendo nel Mediterraneo centrale dopo che le ONG sono state costrette ad allontanarsi dal governo di Roma. Dal 3 ottobre Mediterranea è l’unica nave battente bandiera italiana attiva tra la Sicilia e la Libia. Sabato 2 febbraio si presenta questo progetto alla Libreria Italiana Le Nuvole di Barcellona. Ce ne parlano in studio Erasmo Palazzotto, deputato e promotore di Mediterranea, e Davide Perollo, project manager della Cooperazione e ideatore del ciclo di incontri “Capsule del Tempo”.

– Uscire con un nuovo disco dopo oltre dodici anni? Sì, è quel che è successo ai DeltaV, uno dei progetti più amati della musica italiana tra gli anni Novanta e i primi Duemila. È appena stato pubblicato Heimat, un album-riflessione sulla vita e sul tempo che passa, un album-fotografia di un’Italia che cambia ed è sempre più irriconoscibile. Ce lo presenta Flavio Ferri, colanna portante dei DeltaV. Da Heimat ci ascoltiamo 30 anni, Disturbano e Io sto bene, cover della mitica canzone dei CCCP.

CasaPound è ormai la più solida organizzazione neofascista nel panorama politico italiano. Nata nel 2003 a Roma, in questi oltre quindici anni si è radicata su tutto il territorio, ha eletto consiglieri comunali, influisce e mantiene legami con Lega e Fratelli d’Italia. Ne parliamo con lo storico Elia Rosati, docente presso l’Università Statale di Milano, autore del libro CasaPound Italia. Fascisti del terzo millennio (Mimesis Edizioni, 2018)

– Nuove uscite musicali: Mimì Sterrantino & Marco Corrao – Liggenni (2018) con Mori senza cruci e A Principessa; Tom Chacon – Blood in the USA (Appaloosa Records, 2018) con I am an Immigrant; Jeff Tweedy Warm (dBpm, 2018) con Don’t Forget.

Le ultimissime di Fausto

Último trago: Massimo Volume Il nuotatore

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Tra Olden, l’Alcalde de la Noche e… le città italiane (25 gennaio 2019)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

– Raccontare l’Italia e la sua storia attraverso le città. Questo è l’obiettivo di Las ciudades italianas, un ciclo di conferenze che si tiene da inizio marzo a fine maggio presso l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona. Si inizia il 23 febbraio con la conferenza inaugurale del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Dalle periferie romane alla Torino della FIAT, dalla Perugia non più “rossa” a Matera città della cultura, dalla Milano da bere a Sanremo, capitale della canzone… queste alcune delle città e delle tematiche al centro di questo ciclo di conferenze. Ce ne parla Salvatore Marino, organizzatore del corso e docente di storia medievale presso l’Universitat de Barcelona. Per maggiori informazioni, date un’occhiata qui.

L’Alcalde de la Noche è… il sindaco della notte che dalla sua Genova rispolvera la Spagna degli anni Ottanta e Novanta, tra ruta del Bacalao, interminabili notti in discoteca a Benidorm, quinquis, tetris e Blanca Fernández Ochoa. Ce ne parla lo stesso sindaco nottambulo, Michele Ferrero, alias il rimasto, personaggio mitico delle notti genovesi, accompagnato per l’occasione de un altro mito vivente, Jason Jeans. Da Dirección Destroy (Edizioni alla Brutta, 2018), il primo disco dell’Alcalde de la Noche vi abbiamo proposto Radio cassette, Electroladrillo, Yo soy un quinqui e De fieste en Benidorm.

– Alla fine del 2018 è uscito il suo nuovo disco, A60, un viaggio nella musica degli anni Sessanta in cui si rileggono, con la collaborazione di Flavio Ferri (DeltaV) e Ulrich Sandner, grandi successi internazionali: da Enzo Jannacci all’Equipe 84, da Serrat a Theodorakis o Salvatore Adamo. Nove canzoni, una per anno. Stiamo parlando di Olden, cantautore perugino residente a Barcellona da tanti anni, al secolo Davide Sellari. Da A60 ci siamo ascoltati Resta, E il treno va e Tutta mia la città. Dal vivo invece Olden, accompagnato dalla sua chitarra-ukulele, ci ha regalato Giovanni telegrafista. Il prossimo 9 febbraio, alle 19.45, Olden presenterà il suo disco al Centre Cultural Albareda di Barcellona all’interno del Festival Cose di Amilcare e del Festival BarnaSants. Per saperne di più cliccate qui.

Le ultimissime di Fausto

Bruno, il comico serio, raggiunge ormai il declino della comicità

A volte ritornano: Valentino Menghi ci regala i suoi ritratti in diretta

Último trago: Dino Fumaretto Nel sonno profondo (dal nuovo disco, Coma, in uscita l’1 marzo)

– Ci ha accompagnato anche la musica di Enzo Maolucci (Torino non è New York), Lucio Dalla (Milano), Pino Daniele (Napule è), Sergio Endrigo (Trieste) e Nino Manfredi e Lea Massari (Roma nun fa la stupida stasera).

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Tra Ego Fuffaro, Altamarea e BarnaSants (18 gennaio 2019)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

Le avventure rossobrune di Ego Fuffaro (Shockdom, 2018) è l’ultimo libro del fumettista e disegnatore satirico Alessio Spataro. Prima di Fuffaro, Spataro aveva già rappresentato altri personaggi della politica italiana, come Berlusconi, Giorgia Meloni o Beppe Grillo. Ora è toccato al sedicente filosofo marxista amico di CasaPound, Diego Fusaro. Con Alessio parliamo del suo ultimo libro, della situazione politica e culturale italiana, ma anche di altri progetti che ha realizzato negli ultimi anni come Violeta, corazón maldito (con Virginia Tonfoni), dedicato a Violeta Parra, o Biliardino dedicato a Alejandro Finisterre, l’inventore del biliardino (uscito anche in Spagna con il titolo di Futbolín). Per saperne di più date un’occhiata qui.

Altamarea Ediciones è una nuova casa editrice nata a Madrid poco più di un anno fa. Si occupa sia di narrativa che di saggistica e presta particolare attenzione alla letteratura italiana. Ne parliamo con i fondatori, Giuseppe Grosso e Alfonso Zuriaga, di passaggio a Barcellona. Per saperne di più, date un’occhiata qui.

Piccole perle riscoperte: Tito Schipa Jr. Dylaniato (MP Records, 1988) con Centoquindicesimo sogno di Bob Dylan e Appartiene a me.

– Nuova edizione del Festival BarnaSants 2019. Da fine gennaio a metà aprile, Barcellona e la Catalogna saranno inondate di concerti per la XXIV edizione del Festival BarnaSants. Si inizia in realtà il 19 gennaio ad Alghero con il concerto di Giorgio Conte e Joan Isaac. Tra le tante iniziative, vi segnaliamo l’omaggio a Silvio Rodríguez di Joan Isaac e Sílvia Comes (01/02, Luz de Gas), quello a Luis Eduardo Aute (02/02, Auditori), quello per il centenario di Pete Seeger (16/03, Auditori), il concerto dei Quilapayún in omaggio a Víctor Jara e Violeta Parra (17/02, Teatre Joventut) o quello di Ester Formosa & Elva Lutza (30/03, Auditori Barradas). Datevi un’occhiata al programma.  Ci siamo ascoltati: Silvio Rodríguez (Canción del elegido), Quilapayún (La carta), Pete Seeger (Which side are you on), Luis Eduardo Aute (Una de dos) e Ester Formosa & Elva Lutza (In su mare).

– Seconda edizione delle Babel Nights a Barcellona (26/01, Tradicionàrius, 20h00) con i MiraMundo, i colombiani Agozao e gli ungheresi Holddalanap. Degli Agozao vi abbiamo proposto Guacamayo e degli Holddanalap Hold es felho.

– Nuove uscite musicali: Nada – È un momento difficile, tesoro (Woodworm Label, 2019) con Dove sono i tuoi occhi; Marta y Micó – Gimamos y ladremos (autoprodotto, 2018) con El son del runrún; Marco Rovelli Bella una serpe con le spoglie d’oro. Un omaggio a Caterina Bueno (Squilibri, 2017) con Sante Caserio.

Le ultimissime di Fausto

A volte ritornano: Bruno, il comico serio, con i suoi frizzi e i suoi lazzi

Último trago: Tre allegri ragazzi morti Calamita

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Tra Faber, Sestomarelli, Jaga Corp e Cose di Amilcare (11 gennaio 2019)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

– Torna a trovarci Alex Aliprandi per raccontarci le news dei Sestomarelli, band di folk-rock di Sesto San Giovanni che abbiamo avuto più volte ai nostri microfoni. Beh, in primavera è in arrivo un nuovo disco: prepartevi! Nel frattempo vi abbiamo proposto La dittatura degli inutili (da Possibilmente, 2015) e Captain Campbell (da Canzoni scritte da altri, 2017).

Jaga Corp è un progetto di musica elettronica che nasce una decina d’anni fa a Barcellona, frutto dell’incontro del venezuelano Joel Gómez Arroyo, alias Jaga, e dell’italiano Max Seminara. Nel 2017, dopo un’intensa attività live, esce il loro primo LP, Molecular Games. Ora Joel e Max stanno lavorando a un nuovo album con il nome di Minor Moves che vedrà la luce in primavera. In studio con noi, Max Seminara. Ci siamo ascoltati Change, Flow e Write a Poem.

Piccolo omaggio a Fabrizio De Andrè a vent’anni esatti dalla sua scomparsa. Vi abbiamo proposto Don Raffaè e Quello che non ho.

– Nuova edizione del Festival Cose di Amilcare 2019. Queste le date dei concerti che si terranno a Barcellona tra febbraio e marzo all’interno del BarnaSants 2019: Olden (8 febbraio, Centre Cultural Albareda), Capurso & Papìa (15 febbraio, Casa degli Italiani), Claudio Battiloro (24 febbraio, Harlem Jazz Club), Peppe Voltarelli omaggia Domenico Modugno (10 marzo, Harlem Jazz Club), Carlo Doneddu & Caterinangela Fadda (15 marzo, Casa degli Italiani), Alessio Arena (16 marzo, CAT), Talèa (22 marzo, Llibertat Sansenca). Ci siamo ascoltati Giovanni telegrafista nella versione di Olden e Malarazza nella versione live di Peppe Voltarelli.

– Nuove uscite musicali: Moro & The Silent Revolution – L’imbarazzo senza scelta (Cosebeat-Distrokid, 2019) con Guarda Londra e La spiaggia è vuota; La Banda della Ricetta – A fuoco lento (Finisterre, 2018) con Ladra matricolata e O Cafè; Peppe Fonte Io non ci sono più (Squilibri, 2018) con Sciopero di un’idea; James MaddockInsanity vs. humanity (Appaloosa Records, 2017) con Fucked Up World.

Le ultimissime di Fausto

– A volte ci mandano saluti: Daniele Ridolfi e il Banzo (dalla Romagna)

Piccolo omaggio a Paolo Paoloni, il megadirettore galattico dei primi Fantozzi

Último trago: Guy One Estre (dalla compilation Bitteschön, Philophon. Vol. I)

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Le canzoni di Natale (21 dicembre 2018)

Vi domanderete: “ma anche a Zibaldone ci rompono le scatole con le canzoni natalizie?” Sì e no. Sì, perché in questa puntata speciale abbiamo voluto proporvi un viaggio dedicato alle canzoni di Natale. Ma anche no, perché si tratta di un viaggio particolare, tra brani ironici, omaggi inaspettati, canzoni che non celebrano il Natale, ma lo citano o ne parlano anche solo tangenzialmente. Questa la scaletta dell’ultima puntata di Zibaldone dell’anno domini 2018:

Dean Martin (Baby, It’s Cold Outside), Elvis Presley (I’ll Be Home for Christmas), Nat King Cole (The Christmas Song), Chavela Vargas (Amarga navidad), Jacob Miller & Ray I (All I Want for Ismas), Francesco De Gregori (Natale e L’uccisione di Babbo Natale), Fabrizio De Andrè (La leggenda di Natale), Brunori SAS (La vigilia di Natale), Vittorio Cane (Il Natale è il 24), Skiantos (Non sopporto il Capodanno), Elio e le Storie Tese (Agnello Medley), Selton e i Soliti Idioti (Jingle Bell Rock), Ramones (Merry Xmas), Lou Reed (White Xmas), Lou Reed, Laurie Anderson & Rufus Wainwright (Blue Christmas), Bob Dylan (Must Be Santa), The Band (Christmas Must Be Tonight), Tom Waits (Christmas Card from a Hooker in Minneapolis), Nick Lowe (Christmas at the Airport), Wham (Last Christmas).

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da New York ci propone Andersoon Paak feat. Kendrik Lamar con Tints e Yo La Tengo con For You Too, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Cesare Malfatti con Avrei e Giardini di Mirò feat. Robin Proper-Sheppard con Hold On.

Le Ultimissime di Fausto

Primer trago: Franco Fabbri Chacun de vous est concerné (cover di Dominique Grange)

Buone feste a tutti! Ci risentiamo nel 2019!

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La storia del rock progressivo italiano (14 dicembre 2018)

Era da parecchio tempo che pensavamo di dedicare una puntata di Zibaldone alla storia del rock progressivo italiano. E finalmente è arrivato il momento. In compagnia di Cosimo Tacinelli, intraprendiamo un viaggio che ci porta dalla fine degli anni Sessanta ai primissimi anni Ottanta. Togliamo un po’ di polvere da vecchi vinili per raccontare una tappa importante della storia della musica italiana. Da Senza orario, senza bandiera dei New Trolls a Sarabanda di Venegoni & Co., passando per band mitiche come la Premiata Forneria Marconi, il Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme o gli Area e per progetti minori, ma significativi come i Jumbo, Picchio dal Pozzo o i Guercia Figura Goffa. Non mancano molti aneddoti, i diversi stili, l’influenza del rock psichedelico, il legame con la canzone d’autore…

Questi gli artisti e i brani che ci hanno accompagnato in questo viaggio:

New Trolls (Ho veduto, Duemila e Andrò ancora da Senza Orario, senza bandiera, 1968; In St. Peter’s Day da Searching for a Land, 1972), Formula 3 (Non è Francesca da Dies Irae, 1970), Delirium (Johnnie Sayre da Dolce acqua, 1971), Banco del Mutuo Soccorso (Piazza dell’oro da Donna Plautilla, 1970; Danza dei grandi rettili da Darwin, 1972; Canto di primavera da Canto di primavera, 1979), Riccardo Cocciante (Ora che io sono luce da Mu, 1972), Jumbo (Miss Rand da DNA, 1972), Nova (Taylor Made da Blink, 1975), Guercia Figura Goffa (Tigna da Guercia, 1982), Picchio dal Pozzo (Seppia da Picchio dal Pozzo, 1976), Area (Acrostico in memoria di Laio da Gli dei se ne vanno gli arrabbiati restano, 1978), Le Orme (Sguardo verso il cielo da Collage, 1971 e Ritorno al nulla da Felona e Sorona, 1973), Premiata Forneria Marconi (Celebration da Photos of Ghosts, 1973), Venegoni & Co. (Mezzogiorno da Sarabanda, 1980).

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Tra le indagini di Pagani e Marino e il “sovranismo psichico” (7 dicembre 2018)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

– Torna a trovarci lo scrittore genovese Alessio Piras, che ci presenta il terzo capitolo della saga di Pagani e Marino. In Un biglietto per il naufragio (Fratelli Frilli Editore, 2018), i protagonisti di questo noir mediterraneo si muovono tra Genova e Barcellona, tra papponi, trafficanti e criminali dal cuore nobile. L’indagine fa luce soprattutto sul dramma della tratta di esseri umani, in particolare donne, costrette a prostituirsi. Ci accompagna la musica di tre membri della scuola genovese: Fabrizio De Andrè con Ballata degli impiccati, Bruno Lauzi con Mi hanno detto che e Ivano Fossati con Il grano e la luna.

– Il 52º rapporto del Censis mostra un’Italia incattivita, spaventata, in cerca di sicurezze, sempre più divisa tra Nord e Sud, con sempre meno laureati. Un paese in declino e preda di quello che il Censis chiama “sovranismo psichico”. Ne parliamo con lo storico del’economia Emanuele Felice.

Che dischi uscivano alla fine del 1968? Che canzoni mandavano in onda le radio esattamente cinquant’anni fa? Ve ne proponiamo qualcuna: Back in the USSR dei Beatles (da The Beatles o White Album), Street Fighting Man dei Rolling Stones (da Beggars Banquet), Last of the Steam Powered Train dei Kinks (da The Kinks Are The Village Green Preservation Society), tutti usciti tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre di quell’anno magico.

– Nuove uscite musicali: Paolo Rigotto – Fintascienza (FreakOut, 2018) con All’inferno e Ammutinamento; Diaframma – Leggerezza; Emanuele Belloni – Tutto sbagliato (Squilibri, 2018) con Solo cose buone; Ester Formosa & Elva Lutza – Cancionero (Tronos Digital, 2018) con Gira el Mòn i Gira (omaggio a Stefano Rosso).

Le ultimissime di Fausto

– Bruno, il comico serio, ci disturba un’altra volta…

– A volte ritornano: Paolo Rigotto ci manda un messaggio dal 2106

– Ci accompagna anche Valentino Menghi che ci regala, as always, i suoi ritratti

Último trago: Peppe Fonte Keep The Beat (dal nuovo disco Io non ci sono più)

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Tra turismo, pulp e mani in pasta (30 novembre 2018)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

CineLab Turisme è un interessante ciclo di documentari dedicati al fenomeno del turismo che si sta realizzando presso il Museu Etnologic i de Cultures del Mon di Barcellona. Sette sessioni con uno sguardo antropologico curate da Fabiola Mancinelli che ce lo presenta in studio. Le due ultime sessioni si terranno i prossimi mercoledì 5 e 12 dicembre alle 18.30.

Mancu li cani (Porto Seguro, 2017) è l’ultimo romanzo di Tommaso Randazzo. Grazie alla sua lunga esperienza come educatore sociale a Firenze e in giro per il mondo, Tommaso costruisce una storia, a mezzo tra il noir e il pulp, che racconta il mondo dell’emarginazione: gli esclusi come protagonisti di una storia dove la ludopatia e la tratta di donne hanno un ruolo centrale. In studio con noi c’è l’autore che presenterà il libro alla Libreria Italiana Le Nuvole questo sabato 1 dicembre.

Mani in Pasta è un progetto di food design che hanno creato a Lisbona nel 2014 Valentina Toscano e Elisa Sartor. Da un anno è sbarcato anche a Barcellona. Ce ne parla proprio Valentina. Insieme a Margherita Ghetti stanno portando avanti nuove idee che legano il food design alla ludolinguistica. Si inizia sabato 1 dicembre alla Libreria Italiana Le Nuvole con l’iniziativa “Con le Mani tra le Nuvole” e si continuerà con altri incontri e un progetto con le scuole. Per saperne di più, cliccate qui.

– Nuove uscite musicali: Emanuele Belloni – Tutto sbagliato (Squilibri, 2018) con Tutto sbagliato; Giacomo Lariccia – Senza farci del male.

Le ultimissime di Fausto

– Bruno, il comico serio, ritorna con i suoi frizzi e i suoi lazzi

Último trago: Alessio Bondì Guidara (dal nuovo disco Nivuru)

– Ci ha accompagnato anche la musica di Vasco Rossi (Vado al massimo), Rolling Stones (Route 66), Los Espíritus (La crecida), Bud Spencer Blues Explosion feat. Davide Toffolo (Io e il demonio), Peppe Voltarelli (Turismo in quantità), Roger Miller (King of the Road), America (A Horse With No Name).

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Tra Babel Nights, la Mignonette, i Foja, Benji & Rita (23 novembre 2018)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

– Lui è di New York, lei di Sao Paulo. Si chiamano Benji & Rita e fanno incontrare la musica brasiliana con la miglior tradizione jazz. È da poco uscito il loro primo disco omonimo e stanno girando l’Europa per presentarlo. Dal loro album, Benji & Rita, vi abbiamo proposto Piocera, San Francisco è brasileiro e Passatempo.

– Torna a trovarci Alessio Arena, cantautore e scrittore napoletano residente da tanti anni a Barcellona. In attesa del suo nuovo disco, Alessio viene a presentarci il suo nuovo libro, La notte non vuole venire (Fandango), che racconta la straordinaria vita di Gilda, la Mignonette, al secolo Griselda Andeatrini. Napoletana, cantante di successo, Gilda fu una vera e propria diva nella New York degli anni Venti e Trenta. Alessio ci racconta la vita di Gilda attraverso gli occhi della sua assistente Esterina Malacarne e dell’incontro con Federico García Lorca. Un libro sull’amore, il viaggio, la musica, la vita e le sue contraddizioni. La notte non vuole venire si presenta alla Libreria Italiana Le Nuvole sabato 24 novembre alle 19.00. Ci ha accompagnato la musica di Gilda: Passione e A cartulina ‘e Napule. E una piccola perla: Alessio ci regala live una canzone mai incisa da Gilda, Indifferenza.

– Dall’Ungheria a Barcellona. Questo è il viaggio delle Babel Nights, un festival-incontro per la musica di tutto mondo. Sabato 24 novembre, dalle 20.00, si terrà la prima serata delle Babel Nights nella Ciudad Condal al Tradicionarius di Gracia. Si esibiranno tre band provenienti da diverse latitudini: oltre ai Naked direttamente dalla Serbia con un mix di ritmi balcanici e jazz, ci saranno i MiraMundo e The Prismatiks, installati a Barcellona ma con musicisti provenienti dal Brasile, dal Messico, dal Perù, dall’Uruguay, dall’Italia e dall’Inghilterra. Ci accompagnano proprio Ernesto Vargas, bassista dei MiraMundo (di cui ci ascoltiamo En el mar e Avoa), e Lalo Harris, frontman dei Prismatiks (di cui vi proponiamo in anteprima More Time, Sanctuary e Love Like This). 

– I Foja sbarcano a Barcellona martedì 27 novembre (sala Razzamatazz) per una data della loro tournée europea. Ne parliamo con Dario Sansone che ci presenta anche le due chicche preparate dalla band napoletana per questo tour: il duetto in catalano con La Pegatina (Dummeneca – Domingo) e quello con la cantante francese Pauline Croze (A qui tu appartiens).

– Nuove uscite musicali: Jono Manson – The Slight Variations (Appaloosa Records, 2016) con The Slight Variations.

Le ultimissime di Fausto

Último trago: Olden Resta (dal nuovo disco A 60)

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Tra Foodytelling e Townes Van Zandt (16 novembre 2018)

Il menu di questo venerdì è stato il seguente:

Daniele Ridolfi è un attore italiano da tempo a Barcellona. Ha collaborato per lungo tempo anche con Zibaldone con diversi sketch comici: vi ricordate della signora Gina e del radiodramma cinese? Beh, era lui. Ora torna a trovarci per presentarci il suo nuovo spettacolo dove il teatro incontra la gastronomia. Si chiama Foodytelling e andrà in scena il prossimo 24 novembre al Parking Art di Barcellona. Per saperne di più date un’occhiata alla pagina di Facebook di Foodytelling.

– Ritornano anche i collegamenti con i nostri compagni di onde around the world. Ricky Russo da New York ci propone Beastie Boys con Open Letter to NYC e Charles Bradley con Heart of Gold, mentre Berardo Staglianò dal Lussemburgo (Sentieri Sonori – Radio Ara) ci propone due novità tutte italiane: Cor Veleno con A pieno titolo (feat. Demo) e Campos con Qualcosa cambierà.

Piccolo omaggio a Townes Van Zandt: presentazione del doppio CD When The Wind Blows. The Songs of Townes Van Zandt (Appaloosa Records, 2018) con Malcolm Holcombe, Dollar Bill Blues; Terry Allen, White Freightlines Blues; Andrea Parodi, Tecumseh Valley; Chris Jagger, Ain’t Leavin Your Love; Michael Dermott, Waiting Around To Die.

– Nuove uscite musicali: Frankie Chavez – Double or Nothing (Materiali Sonori, 2017) con My Religion e By The Banks of This Old River; Punkreas Instabile (Garrincha Dischi / Canapa Dischi, 2018) con Marta; Monica P Rosso che non vedi (A Buzz Supreme, 2017) con Tuttofare; Gaudats Junk Band feat. Effenberg con Economia circolare (inedito).

Le ultimissime di Fausto

Último trago: Giulio Wilson Mia Bella Ciao

Ci ha accompagnato anche la musica di Tori Sparks (Everybody Knows) e di Session Americana (Beer Town).

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Con Kekko Fornarelli, De Diego Brothers e Still Life (9 novembre 2018)

Eccovi il menù di Zibaldone di questo venerdì:

– Dopo cinque anni torna a trovarci Kekko Fornarelli. Pianista, compositore e produttore pugliese, Kekko non si ferma mai: in una manciata d’anni ha suonato in cinquanta paesi. Ci presenta il suo ultimo disco, Abaton (Eskape, 2018), da cui ci siamo ascoltati The Joy Shop e Abaton e un altro progetto, Shine, in cui lo affianca il cantante calabrese Roberto Cherillo. Dal loro Matter of Time (Eskape, 2018) vi abbiamo proposto All These Things. Il prossimo 12 dicembre Kekko presenterà Abaton in trio alla sala Jamboree di Barcellona.

– I De Diego Brothers fanno musica da un quarto di secolo. Per festeggiare questo anniversario ci regalano un nuovo disco, Since 1993, dove ritroviamo delle sonorità che ricordano gli anni dorati della Blue Note Records. Dal loro disco ci siamo ascoltati Macarrones con David L., Yeah e Roc’s. In studio con noi i fratelli De Diego, Juan e Víctor.

Still Life è il duo formato dalla siciliana Margherita Abita e dal portoghese João Silva. Un progetto che si basa quasi interamente sul violino e sulla voce. È uscito da poco il loro primo disco, da cui vi abbiamo proposto Isola, Nuvola e Travel. Lunedì 12 novembre lo presenteranno, accompagnati da una numerosa band, alla sala Jamboree di Barcellona.

Federica Zamagna ci presenta il progetto Not Only Barcelona.

Casa Prevert di Genova è uno spazio libero dedicato all’arte dell’incontro. Ce ne parla Serena Ardissone.

News musicali provenienti dall’Italia: Edoardo De AngelisNuove canzoni (Il Cantautore Necessario, 2018) con Padre nostro; Giovanni Block SPOT (Polosud Record, 2016) con Adda vennì Baffone.

Le ultimissime di Fausto

– A volte ritornano: Valentino Menghi ci regala i ritratti degli ospiti in diretta.

Último trago: LATLETA  La gazzella 

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