Di strumenti che bruciano nei Monegros e di un Paco Ibáñez incazzato nero (17 giugno 2011)

Dopo alcune puntate dove la politica e le manifestazioni sono state al centro dei nostri pensieri, è toccato uno Zibaldone ricco di musica, poesia ed aneddoti questo caloroso 20 giugno. La voglia di raccontare quello che sta succedendo nelle piazze spagnole (e nei referendum italiani) non l’abbiamo persa affatto, però questo venerdì abbiamo deciso di fare una piccola pausa. E con degli invitati di tutto rispetto: dei musicisti di primissima categoria in tournée a Barcellona. Ai microfoni di Radio Contrabanda abbiamo avuto GG Quintanilla, anima, voce e leader degli Ornamento y Delito, un gruppo post rock a mezzo tra Bilbao e Madrid che sta ottenendo un più che discreto successo in questi ultimi anni. GG Quintanilla ci ha raccontato la sua carriera, tra il punk della grande Bilbao, con un gruppo assolutamente provocatore come gli You be adorada, e le creazioni elettroniche della metà del decennio appena concluso. Canzoni dove la politica e la critica affatto edulcorata della società del consumo e dello spettacolo si uniscono agli spettri di Adorno e Horkheimer. Una voce cavernosa che recupera pensieri sparsi e li riadatta alla modernità post marxista, mischiando Guy Debord con il botellón e il fantasma di José Antonio Primo de Rivera con la cocaina e la socialdemocrazia al potere. Un’intervista piena di aneddoti. Come quello che spiega il titolo di uno degli album in solitario di GG Quintanilla, Ardiendo en los Monegros. Ascoltare per capire (e per credere). Per conoscere di più GG Quintanilla vi consigliamo http://ggquintanilla1.bandcamp.com/

Ci hanno poi accompagnato Rossana Taddei e Gustavo Etchenique, meravigliosi musicisti a mezzo tra l’Uruguay e la Svizzera italiana. Ripercorrendo l’andirivieni tra il Rio de la Plata e il Ticino degli avi Taddei, Rossana ci ha parlato dei suoi ultimi progetti dove la poesia si unisce alla musica. Ci siamo sentiti alcuni pezzi dei suoi più recenti album, Sic transit e Tra cielo e terra, dove la musica di Rossana e della sua band rida vita alle poesie di poetesse uruguaiane e di poeti della Svizzera italiana. Una maniera di fare riscoprire la poesia, che nella mente di molti è ormai diventata un qualcosa di talmente astratto da essere considerata noiosa. Ma la poesia non era un arma cargada de futuro come scriveva Gabriel Celaya tempo addietro? E come cantava Paco Ibáñez quando il franchismo era ancora una realtà? E visto che gli aneddoti sono gli stuzzichini dell’anima, ancora di aneddoti abbiamo parlato con Gustavo e Rossana. E proprio riguardo a Paco Ibáñez e un suo viaggio in Uruguay negli anni novanta… Per scoprire la musica di Rossana Taddei e Gustavo Etchenique date un’occhiata qui: http://www.myspace.com/rossanataddeimusic e http://www.myspace.com/etchenique

Buon ascolto!

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Di nueva trova cubana, di musica dub e di energia nucleare (10 giugno 2011)

Con un venerdì uggioso come quest’ultimo non potevamo non aprire la puntata di Zibaldone con Lucio Battisti. Questa volta cantando in spagnolo: Una triste jornada. Ma poi ci siamo spostati immediatamente nel Caribe. È tornata ai microfoni di Radio Contrabanda Yaíma Orozco, una delle migliori voci della nueva trova cubana. In Spagna per qualche mese, Yaíma ha presentato il suo ultimo album prodotto a La Habana ad aprile, Como siento yo. Yaíma ci ha portato con la mente direttamente al Mejunje di Santa Clara, la culla della nueva trova cubana, raccontandoci l’origine di questa musica, la stretta relazione con la gente e le proposte di una nuova generazione di trovadores dopo i fasti di Silvio Rodríguez e Pablo Milanes negli anni settanta.

Siamo poi rimasti ancora nel Caribe. Qualche chilometro più a sud di Cuba c’è la Giamaica. Vincenzo D’Agostino e John McKay sono venuti a raccontarci del loro ultimo progetto, Morena Dub. Recentemente rientrati da Roma dove hanno partecipato al LPM (Live Performance Meeting), Vincenzo e John ci hanno spiegato le origini della musica Dub nella Giamaica di qualche decennio fa e la sua attuale diffusione in Europa. Una musica che si lega direttamente alla terra, alle radici dell’uomo e alla natura. Un progetto che unisce un italiano e un colombiano residenti ed attivi musicalmente qui a Barcellona.

Con Serena ci siamo poi soffermati sulle molte notizie politiche. Dalle ultime news dalla AcampadaBcn e dalle altre città spagnole (Valencia e Madrid soprattutto) all’importante referendum italiano del 12 e 13 giugno. Mentre la nave di Ricominciamo da tre (il nuovo sbarco degli italiani residenti in Spagna) stava arrivando a Roma, con Serena e con Eugenio abbiamo parlato del nucleare, di energie rinnovabili e dell’importanza di andare a votare questo fine settimana per difendere il nostro futuro. La musica che ci ha accompagnato non è stata casuale: da Three Miles Down di Gil Scott-Heron a Toxicity dei System of a Down. Ma soprattutto quello slogan che non dovremmo mai dimenticare in un tempo in cui il consumismo impera e la rivoluzione neoconservatrice ha ritrovato -purtroppo- un nuovo slancio: Lavorare con lentezza del compianto Enzo Del Re. Buon ascolto!

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Ricominciamo da tre: di sbarchi, acampadas ed elezioni (3 giugno 2011)

Iniziare una puntata con una citazione del nostro Primo Ministro (Silvio Berlusconi per chi non fosse al corrente della politica nostrana…) non saprei dirvi se è un buona cosa… Ma tant’è! Sulle note di un grande poeta e musicista che ci ha lasciato pochi giorni fa, Gil Scott-Heron, abbiamo parlato di tanta tanta politica. Con buone intenzioni, con molta speranza e con molti amici. Emanuele Profumi ci ha raccontato l’avventura di un nuovo sbarco: quello che molti italiani residenti in Spagna compiranno il 9 giugno, salpando dal porto di Barcellona e arrivando a Roma per fare sentire la propria voce e il proprio voto al referendum del prossimo fine settimana (12-13 giugno) sull’energia nucleare, la privatizzazione dell’acqua e il legittimo impedimento. Ricominciamo da tre si chiama questo progetto e questa idea di cui Emanuele è uno dei coordinatori. E noi vi ricordiamo, dalla Ciudad Condal, di andare a votare. E di votare sì, sì, sì e sì. Quattro SÌ!

Di politica abbiamo continuato a parlare anche con Serena ed Eva, che ci hanno informato degli ultimi avvenimenti dell’acampada di Plaça Catalunya e delle manifestazioni convocate per chiedere le dimissioni di Felip Puig, il conseller de l’interior de la Generalitat de Catalunya, responsabile della brutale repressione del 27 maggio che ha causato oltre un centinaio di feriti. Anche con Marco e con Giusi abbiamo continuato la chiacchierata politica, spostandoci però di nuovo nel Belpaese, commentando le vittorie del centro sinistra alle ultime elezioni amministrative. Soprattutto di Pisapia e di Milano si è parlato, tra la allegria di una città uscita da venti larghi anni di berlusconismo, la gioia di una festa liberatrice e i dubbi sulle difficoltà che si dovranno affrontare. Un piccolo talk show in una radi libera ne è venuto fuori. Nulla da invidiare a Anno Zero, a Ballarò o alle assemblee della piazza in cima alle Ramblas… ascoltare per credere!

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¡Indignados! (27 maggio 2011)

Una puntata diversa di Zibaldone, una puntata tutta in diretta, una puntata politica: la mattinata di venerdì 27 maggio la polizia della Generalitat de Catalunya ha sgomberato brutalmente le persone che erano accampate pacificamente nella Plaza Catalunya da oltre una settimana. I feriti sono stati 120, alcuni gravi. I manifestanti, la popolazione tutta è intervenuta in massa, pacificamente, riuscendo a riconquistare la piazza. Entusiasmo, gioia, allegria. La festa di chi lotta per cambiare un mondo che va a rotoli, il sorriso sul volto di chi spera che le cose cambino. Le ferite che, purtroppo ed immancabilmente, ci tocca leccare…

In questa situazione eccezionale i microfoni di Zibaldone sono stati tutti per chi ci ha chiamato da Barcellona e dalle altre città spagnole, raccontando le proprie esperienze, dando le proprie impressioni. Anche per questo abbiamo deciso di fare il programma in castigliano. Tra i tanti interventi vi consigliamo quello di Vincenzo, uno dei coordinatori del movimento italiano che ci ha spiegato la situazione delle piazze italiane, degli indignati italiani. Con noi sono stati tanti amici di Radio Contrabanda e della AcampadaBcn, come Valentina e Jay che, tra le altre cose, si occupano della Comisión Internacional dell’AcampadaBcn (http://acampadabcn.wordpress.com/)

Uno Zibaldone sui generis in totale appoggio con chi continua a difendere una vera democrazia in Plaza Catalunya e in tutte le città spagnole! Buon ascolto! E indignatevi anche voi!!!

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Di vecchie e nuove rivoluzioni (20 maggio 2011)

A poche centinaia di metri della Plaza Catalunya con i migliaia di acampados e di indignados per una democracia real (che appoggiamo e sosteniamo), Zibaldone ha deciso di parlare di rivoluzione. Quale rivoluzione? Quali rivoluzioni? Troverete poco Ottobre russo, poca rivoluzione culturale cinese, poca rivoluzione sessuale… Sbagliamo? Magari sì, magari no: quizás, quizás, quizás cantavano qualche decennio fa… insomma, di che abbiamo parlato? Di tutto e di niente, come al solito…

Cos’è un «rivoluzionario»? Basta esser «indignati»? Il primo passo, il ruolo del sogno, le difficoltà nel diventare attori protagonisti, sono stati i temi della xerradeta di Marco, con il contributo di Steven e di Chiara (che ha dato voce a Filomena Marturano) e le musiche intense dei Modena City Ramblers.

Laura ci ha tenuto compagnia con la storia di un’altra rivoluzione poco conosciuta: la rivoluzione in bicicletta, la rivoluzione della bicicletta. Con i socialisti italiani di inizio secolo, nelle terre emiliane e romagnole, quando un mezzo come la bicicletta poteva essere considerato pericoloso e rivoluzionario… guardando al passato per pensare al futuro…

Da Trento ci hanno chiamato Mattia ed Andrea e ci hanno raccontato di un loro progetto letterario ed artistico: un mini romanzo d’appendice dedicato alla rivoluzione ed all’amore (Occhi albini. Una rivoluzione per futili motivi) su facebook. Come snaturare e utilizzare intelligentemente un social network voyeuristico come appunto facebook? Come dare visibilità alla letteratura in un mondo dominato dalla tecnologia? Date un’occhiata al loro progetto sulla pagina di facebook di Mattia Mascher (chiedendone l’amicizia).

E poi si è parlato anche del rivoluzionario del temperino, il nuovo barricadero italiano: abbiamo avuto a Barcellona Beppe Grillo con uno spettacolo ironico e politico. E come sempre tanta buona musica, musica rivoluzionaria ovviamente! Da Bob Marley a Gil Scott-Heron, da Caparezza a Frankie Hi-Energy, da Piero Ciampi al Quinteto Rebelde, dal Grupo de Experimentación Sonora ai Beatles… Buon ascolto!

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Di psichedelia, rock e L.S.D. (13 maggio 2011)

ROCK’n’ROLL, BABY! Queste due parole potrebbero essere il riassunto di questa puntata d’un maggio calorosissimo nella Ciudad Condal! Sopra i portici e le palme e i molti turisti arrossati dal sole della Plaça Reial, dagli studi di Radio Contrabanda vi abbiamo inondato il cervello di ritmi e parole dell’epoca d’oro della musica rock, della contestazione studentesca e della sperimentazione psichica. Abbiamo sfiorato altri mondi, non solo terreni, in compagnia di Fabrizio, Jason Jeans ed Emiliano Boccardi. Nel quinto appuntamento con ArtBox Fabrizio ci ha proposto una carrellata di pezzi che hanno fatto la storia del rock psichedelico: dai 13th Floor Elevators agli Holy Modal Rounders, dai Jefferson Airplane agli italiani Osage Tribe per finire con i padovani Jennifer Gentle. Jason Jeans, rocker leccese, ci ha poi accompagnato in un viaggio nel tempio del Sound, tra chiese sconsacrate, città morte ed acid caravans. Qualche brano del suo ultimo album intitolato Decadencia ce lo ha suonato anche in diretta, questo novello Iggy Pop residente qui a Barcellona. Vi consigliamo una capatina sul suo sito, dove potete trovare la sua produzione musicale e le informazioni sui suoi prossimi concerti: http://www.myspace.com/jasonstartrip

Con Emiliano Boccardi, fisico e filosofo, abbiamo fatto una gran chiacchierata su L.S.D. e porte della percezione, tra viaggi psichici nella Napa Valley e il gioco del nascondino di 12 ore di Jason Jeans nei boschi della Catalogna profonda, tra Aldous Huxley ed Albert Hofmann. Il tutto accompagnato dal miglior rock psichedelico che ha solcato i mari tra la metà degli anni Sessanta e i primi anni Settata: dai Beatles ai Doors, dai Cream ai Greateful Dead, dagli Iron Butterfly alla Jimi Hendrix Experience e alle Good Vibrations di Brian Wilson dei Beach Boys.

Ma a Zibaldone è stata con noi anche Giusi che ci ha parlato dell’aggressione subita da Lorella Zanardo, realizzatrice di un documentario come Il corpo delle donne. Date un’occhiata al suo blog: http://www.ilcorpodelledonne.net

Da Roma ci ha chiamato Ippolito Chiarello che tra pochi giorni arriverà a Barcellona con uno spettacolo di barbonaggio teatrale intitolato Fanculo pensiero dove il teatro si unisce meravigliosamente alla protesta. E da Roma ci ha richiamato anche un nostro giovane fan, Fabietto che ci ha raccontato la disgrazia toccata a Mauretto, il suo amico del Testaccio…

Buon ascolto!

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Di gelatai, di magagne elettroniche e di maschere (6 maggio 2011)

Con l’inconfondibile voce di Rino Gaetano è iniziata un’altra puntata di Zibaldone. Ma anche con la voce di Annalisa e le parole di Curzio Malaparte. In quest’inizio di maggio, dagli studi di Radio Contrabanda, nella porticata Plaça Reial di Barcellona, vi abbiamo parlato di molte, molte cose. Fabrizio è ritornato con il suo ArtBox e ci ha tenuto compagnia con melodie da gelatai. No, niente a che vedere con il carrellino dei gelati dei tempi che furono. Ma le note di uno dei migliori Tom Waits, di Vanilla Ice e il gelato al limon del caro Paolo Conte. Tutto questo perché direte voi… per un incontro avvenuto nelle strade delle Barceloneta. Con chi? Ascoltate e scoprirete!

Tra qualche magagna elettronica, qualche mp3 difettoso e mille chiamate di fan della Catalunya interior abbiamo avuto un graditissimo ritorno ai nostri microfoni: Juan Vargas, al secolo Giovanni Vargiu. Musicista e compositore di prim’ordine, il nostro sardo volante ci ha presentato qualcuna delle sue nuove creazioni: un piano di fuga per (s)paesaggi lontani.

Marco e Daniele son tornati a parlare di Pulcinella «Tengo hambre» e della maschera, nella sua duplice funzione: nascondere e rivelare. Al ritmo di tarantella, citati Camilleri e Dario Fo, mentre Carosone consigliava: «Pigliate ‘na pastiglia».

Ma le sorprese non sono finite qui… ci ha chiamato direttamente da Roma anche Fabbietto con una strana dedica (o una minaccia?) per il suo amico Mauretto del Testaccio… buon ascolto!

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Di cose che si preferirebbe non fare, di viaggi al termine della notte e di musica napoletana (29 aprile 2011)

Altro venerdì, altro regalo! Zibaldone è come la roulette (russa?). O meglio come la ruota della fortuna. Sapete quando (è), ma non sapete cosa (ci trovate dentro). Aprite questo vaso di Pandora. Il menù è stato di prim’ordine!

Giusi è ricomparsa e ci ha raccontato di varie iniziative di alcuni italiani che battono terre barcellonesi. Ma soprattutto ci ha fatto un resoconto della conferenza di Giancarlo Caselli e della sua esperienza a Radio Nacional de España…

Laura ha portato ai microfoni del nostro programma alcuni ospiti: Rafael Ollín e Raul Del Valle, che ci hanno parlato di Preferiría no hacerlo, rivista digitale di letteratura (che disserta di letteratura e fa letteratura, rivista di racconti e recensioni e variazioni sul tema, con interessanti trovate grafiche e ottime illustrazioni) da loro fondata circa un anno fa, e giunta ora al suo sesto titolo. Potete sfogliare e leggere tutti i numeri della rivista su questo sito:  http://www.preferirianohacerlo.tk/ La prossima uscita, attesa per il 10 maggio, sarà dedicata alla frontiera.

Sono stati con noi i Carosones, gruppo di italiani (e non), dediti a performance musicali in vari locali della Ciudad Condal. Nino, Ubjk e Stefano sono apparsi nel nostro petit studio con saxo e contrabbasso e ci hanno tenuto compagnia con due grandi pezzi della musica napoletana di qualche decennio fa, Renato Carosone e Domenico Modugno. Potete ascoltare qualcosa dei Carosones e vedere i loro video alla pagina www.carosones.com

Serena ci ha proposto l’intervista che Zibaldone ha fatto agli Africa United nell’incontro con televisioni e fans alla Cova de les Cultures della settimana scorsa. Si è parlato di politica, musica, dell’Italia: il tutto a ritmo di raggae!

È ritornato anche il nostro caro Angelo (Battisti dixit): Volatili per Diabetici ci ha proposto l’ultima intervista rilasciata da Louis Ferdinand Celine, autore di Viaggio al Termine della Notte e Morte a Credito. In quell’ultima, celebre intervista Celine, rivoluzionatore della prosa contemporanea, collaborazionista nella Francia occupata dai nazisti, antisemita, disegna un paragone tra il funzionamento delle società moderne ed il processo digestivo del corpo umano. Antologico.

Buon ascolto!

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Di Alici in Wonderlands, di letture sacrileghe e di nuovi cantanti (22 aprile 2011)

Molta buona musica, molte chiacchiere e pochi distintivi, in questo «Zibaldone» live on Venerdì Santo. La Santa Pasqua non era con noi, peccatori incorreggibili! E quindi abbiamo pensato di re-inventarcela con letture sacrileghe delle Sacre Scritture: Meteora  ci ha riproposto un sexual Levitico e Steven un incesto allo stile del miglior predicatore degli sterminati USA.

Ma prima, c’è stato molto altro. Una buona mezz’ora di rock, funky & soul per caricare le pile Duracell dei vostri corpi. E poi? Accompagnata dalle note di De Gregori e Rino Gaetano (sempre c’è un emigrante che parte),  Laura è tornata a parlare di frontiere e di libertá di movimento, dalla travagliata e precaria vita senza documenti degli esiliati antifascisti negli anni trenta (leggendo le parole di Joyce Lussu) alla attuale situazione dei tunisini bloccati a Lampedusa.

E poi? In un gioco di rimandi spazio temporali, dal venerdì santo al senza tempo, dai gregoriani a Guccini, da Petrarca a Lella Costa, Marco e Francesca ci hanno letto dei dubbi di una donna e di rapporto individuo-collettività, di zanzare a Zanzibar e di possibilità di vedere il mondo con altri occhi, e di cambiarlo. Significativo contributo di Francesca nel presentare «l’inadeguatezza della donna» secondo Alice.

E poi? Poi è riapparso Fabrizio, con il suo «Art Box». Fabrizio ci ha presentato Filippo Tirincanti e il suo nuovo album: Otherwise. Un cantante dalle sonorità blues, soul e jazz che ha vissuto una vita divisa tra USA e Italia. Una vita fatta di incontri, esperienze. Una vita fatta ancora di poco passato e tanto futuro. Ci siamo ascoltati tre meravigliosi pezzi:
“Otherwise”, “Reality” e “She smile”. In chiusura, un piccolo pezzo scritto dallo stesso Fabrizio…

E poi? Dopo la morte, la risurrezione di nostro Signore! Amen, peccatori che non siete altro! E, soprattutto, buon ascolto!

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Di uomini del vento, di uomini portati via dal vento e di islandesi (15 aprile 2011)

La mattina ha l’oro in bocca, si suol dire da secoli. Bene, noi si è iniziato questa puntata con «Love is the drug» dei Roxy Music. L’inizio del programma ne segna svolgimento e fine, si dice negli studi di Radio Contrabanda. E così è stato. Un programma carico come uno dei cocktail che mi preparo al pomeriggio o come la festa in maschera in cui sono finito sabato notte.

Al ritmo di Claudio Taddei, le Nouvelle Vague e i mitici X, Piero ci ha portato Wayne Scott, documentarista inglese dei dintorni di Manchester, giramondo e primo «uomo del vento» delle Ramblas barcellonesi. Tra i tanti progetti, Wayne sta anche portando avanti un documentario sugli italiani residenti, attivi o solo di passaggio nella Ciudad Condal (il trailer lo potete vedere qui: http://www.youtube.com/watch?v=L9TOMEilBj8).

Gli uomini, purtroppo, il vento se li porta anche via. Coi loro progetti, i loro sogni e le loro speranze. E così è successo il 14 aprile, con la tragica morte di Vittorio Arrigoni, coraggioso compagno, uomo semplice, spirito libero, assassinato a Gaza City. Ringraziamo Eva che ci ha ricordato Vittorio Arrigoni e la sua voce, che mai dimenticheremo.

Marco ed altri attori del Teatro Stabile di Barcellona, Fabrizio e Francesca, hanno letto l’inizio del «Dialogo della Natura e di un Islandese», di Giacomo Leopardi. Come introduzione e commiato due brani dei Rapshodjia Trio (Senza Destinazione e Viandante) che corredavano il taglio dato alla lettura: gli esseri umani sempre cercano di migliorare le proprie condizioni di vita, spesso affrontando viaggi quasi senza meta, sospinti dal desiderio di evitare sofferenze e dalla speranza di una vita serena.

Ma c’erano anche tanti altri amici negli studi di una delle radio libere più longeve di Barcellona… Giusi, accompagnata dalla voce di Latimore, ci ha ricordato alcuni eventi del weekend barcellonese, Piero e Serena ci hanno proposto degli stralci dell’intervista ai 99 Posse, Lorenzo ci ha fatto conoscere Erica e il bar Monroe 27 (sito in C/Clave 27, a due passi dalla plaça della Mercé) e Fabrizio ha dedicato il suo Art Box alla… «cazzo di cane»… e ci sono state chiamate telefoniche, come quella di Mario, direttamente dalla Salerno-Reggio Calabria dove,  imbottigliato, portava un carico di crostacei a Catania…

Buon ascolto!

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Di ticinesi uruguanizzati, di soliti ignoti e di voci «on air» (8 aprile 2011)

In questo venerdì che più di primavera sa d’estate, qui ai microfoni di Radio Contrabanda, nel mezzo della porticata Plaça Reial di Barcellona, abbiamo avuto ospiti di lusso, incontri ravvicinati del terzo e del quarto tipo e, perché no, tanta tanta buona musica…

Il gruppo di Zibaldoniani era praticamente al completo, con il ritorno «toccata e fuga» di Roberto dietro al mixer, con Marco che ci ha dilettato l’udito con una lettura, Laura che ci ha annunciato il prossimo cineforum dedicato a Mario Monicelli (i prossimi cinque martedì, 21h30 al Rai Art nel Born della Ciudad Condal), Giusi che ci ha aggiornato sul processo al Santo Premier del Belpaese, Augusto che ci ha ricordato le belle iniziative di Italiaes (il 28 aprile Giancarlo Caselli parlerà qui a Barcellona delle mafie su scala internazionale) e poi Piero, Steven e tanti amici che ci fanno compagnia tra il nostro piccolo studio stile Radio Freccia e il salone della radio…

Ma l’ospite di prestigio è stato Claudio Taddei, un musicista di prim’ordine, accompagnato dalla sua band (Mario Fiero, Italo Pesce e Flaviano Braga). Claudio vive e suona nel Canton Ticino, ma ha alle spalle una ventennale esperienza in Uruguay. E le sue canzoni risentono di questo mestizaje italo-ticinese-uruguayano. Claudio ci ha presentato il suo ultimo album prodotto in collaborazione con Eugenio Finardi e il Claudio Taddei Quartet al gran completo ci ha proposto due meravigliosi pezzi unplugged… buon ascolto!

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Di pesci d’aprile, muri rosa e confusioni sessuali (1 aprile 2011)

Tra tanta buona musica e con tanti amici ed ospiti, «Zibaldone», un programma in italiano non solo per italiani, vi ha tenuto compagnia anche questo venerdì primo aprile.

Fabrizio ci ha introdotto la sua rubrica ARTBOX: Il Rock visto con gli occhi dell’arte. Libri Cinema d’autore e Teatro attraversati da un Sound tutto personale. Fabrizio ci ha raccontato il ruolo che la musica ha conquistato nel panorama artistico rivisitando i temi  del passato in chiave trasversale fino ad oggi, tra artisti emergenti e nomi affermati. Questo venerdì si è parlato degli Spiral69, Band romana dal sound indie rock. Al loro secondo album, anticipato dal singolo “Cold”, la band guidata da Riccardo Sabetti si sta facendo strada nel panorama artistico internazionale. Il film presentato è “Control” diretto da Anton Cobijn. Un film in b/n sulla vita di Ian Curtis, cantante dei  Joy division, prematuramente scomparso nel 1980 a soli 23 anni. La vita artistica e privata di uno dei personaggi più controversi della musica internazionale…

Serena ha dedicato la sua rubrica, commentando quello che per molti e’ stato  l’evento musicale dell’anno :il concerto di Roger Waters con uno degli indimenticabili album dei Pink Floyd, The Wall, al Palau Sant Jordi di Barcelona il 29 e 30 marzo. La storia di Pink, la voce di Roger, i mattoni di un muro che poco a poco nascondono il palco, una metafora della vita…

Con Laura abbiamo riascoltato un po’ di canzoni italiane, ripescate tra quei tempi in cui, di tanto in tanto, si parlava anche di libero amore: da Battisti a Patty Bravo, passando per Rino Gaetano e Renato Zero, un excursus sugli anni settanta attraverso i testi che hanno tentato, per gioco e per provocazione, di scuotere po’ i grandi pilastri del matrimonio tradizionale. Prima del voyerismo televisivo…

Insomma, tanta buona musica per iniziare il mese d’aprile. E anche qualche «pesce». E non solo musicale. Sì, perché in trasmissione abbiamo avuto Sabrina Guzzanti, andatasene di soppiatto dall’Italia ed atterrata a Barcellona…

Buon ascolto!!!

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Di meteore iberiche, frontiere europee e di consigli pratici (25 marzo 2011)

In questa quarta puntata di «Zibaldone» vi abbiamo proposto tanta buona musica, italiana e non, cominciando con alcune chicche degli anni Settanta come Alberto Radius e Edoardo Bennato per passare al rock e alla new wave degli anni Ottanta degli Smiths e di Siouxsie and the Banshees e per finire con nuove proposte italiane, come Mannarino e Io sono un cane.

Ci hanno fatto compagnia molti ospiti, come sempre, a cominciare da Laura Orlandini, che dopo alcuni mesi di passaggio in Italia, è ritornata ai microfoni di Zibaldone, riprendendo la sua rubrica su frontiere e immigrazione alla luce degli ultimi eventi che hanno coinvolto il mediterraneo.

Augusto Casciani ci ha ricordato le molte iniziative di «Italiaes» come il prossimo incontro con Beppe Grillo (posticipato alla metà di maggio) e con Giancarlo Caselli che ci parlerà delle mafie in Italia e nel mondo. Per seguire le attività di Italiaes potete dare un’occhiata alla pagina web www.italiaes.org

Questa settimana con la sua rubrica «Uno sguardo su di noi. Carrellata di italiani “d’esportazione”» Giusi ha intervistato Meteora Fontana, una de las italianas di più antica permanenza in terra iberica. Meteora arriva per caso a Barcellona nel 1983 e rimane stregata dalla Spagna, dove deciderà di trasferirsi definitivamente nel 1988, a Madrid. Qui si ferma alcuni anni: poi Siviglia e quindi Barcellona. Meteora si è sempre mossa nell’ambiente artistico (musicale e delle arti figurative), tra l’altro organizzando ed animando spazi creativi ed espositivi. A Barcellona si dedica alla fotografia artistica e si occupa anche di “street-casting” per varie agenzie di pubblicità. Come contattare Meteora? meteorabcn@hotmail.com E dove vedere le sue bellissime foto? Alla pagina: www.meteorafontana.com

Infine, il nostro caro Angelo (come avrebbe cantato Lucio Battisti), ci ha proposto una nuova puntata della sua rubrica: «Volatili per diabetici» vuole proteggervi quando vi troverete (speriamo mai) in scomode situazioni quali fermo di polizia, arresto, interrogatorio. Male capitarci, bene sapere come comportarsi. Quindi eccovi qualche consiglio pratico.

Buon ascolto e buona primavera!

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Di calabresi d’esportazione, di orafi e di teatri stabili (18 marzo 2011)

Terza puntata del nuovo Zibaldone, un programma in italiano non solo per italiani!

In questa puntata ci hanno tenuto compagnia moltissimi ospiti. Abbiamo iniziato con la

Presentazione del Teatro Stabile di Barcellona, Associazione e Compagnia teatrale. Obiettivi: diffondere la pratica del teatro in italiano; far conoscere autori emergenti. Intervista a Marco, Miriam, Alessandra, Fabrizio. Info: teatrostabilebcn@gmail.com

Augusto Casciani ci ha parlato delle iniziative di Italiaes (www.italiaes.org), dal concerto dei Litfiba alla Sala Razzmatazz di Barcelona del 17 marzo al prossimo spettacolo di Beppe Grillo previsto al Poble Nou per il primo aprile. Italiaes e Zibaldone hanno messo in palio anche un biglietto omaggio per lo spettacolo di Beppe Grillo. Mandate i vostri dati a eventi@italiaes.org o chiamateci in diretta e parteciperete all’estrazione del biglietto!

Abbiamo avuto con noi anche un grandissimo artista, Peppe Voltarelli, che ha presentato il suo ultimo album «Ultima notte a Malà Strana» con cui ha vinto il Festival Tenco, ha suonato in diretta ai microfoni di Zibaldone e con cui abbiamo chiacchierato dell’Italia, l’emigrazione, la Calabria, la musica in questo inizio di terzo millennio.

Per la rubrica “Italians di Barcellona”, Giusi ha intervistato Valentina Falchi, orafa e designer del gioiello, a Barcellona da circa 4 anni. Valentina ha un piccolo laboratorio in Gràcia nella calle Regas al numero 13 ed insegna Design del gioiello presso l’Istituto Europeo di Design, storica scuola di puro design “made in Italy”. Dove vedere le “gioie” di Valentina e come mettersi in contatto con lei? Ovviamente attraverso il suo blog valentinafalchi.wordpress.com e la sua pagina in Fb: Valentina Falchi artistic jewellery.

E come sempre, il tutto amalgamato da tanta buona musica, dalle canzoni di Peppe Volterelli ai Litfiba (con la versione unplugged di «Sole Nero» registrata alla Cova de les Cultures mercoledì 16 marzo) ai grandi classici per ricordare (e ripensare) le celebrazioni per i 150 anni dell’unità italiana: Franco Battiato, Giorgio Gaber, Edoardo Bennato, Ornella Vanoni, Francesco Guccini, Rino Gaetano… buon ascolto!

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Di pulcinelle, fotografi magn(ifici) e di collegamenti californiani (11 marzo 2011)

Seconda puntata del nuovo Zibaldone, un programma in italiano non solo per italiani!

In questa puntata ci hanno tenuto compagnia:

Marco con una intervista a Daniele Ridolfi, produttore e protagonista dello spettacolo «Tengo Hambre». La libertà è un pezzo di formaggio. Un «Pulcinella» internazionale che dopo il debutto a Barcelona porterà lo spettacolo in giro per l’Europa.

Serena ci ha introdotto nel mondo della musica: in questa puntata, dedicata all’otto marzo e alla festa delle donne, ha ripescato dal baule una voce unica nel panorama musicale di qualche decennio fa: Sandy Denny, cantautrice britannica regina del folk.

Nella sua rubrica «Volatili per diabetici», Angelo ci ha immerso nella storia della Magnum Photos, agenzia internazionale di fotogiornalismo fondata da Henry Cartier-Bresson e Robert Capa. Un punto di riferimento nella storia della fotografia.

Abbiamo avuto con noi anche l’amico attore Fabrizio Vernice e, tenetevi forte, dalla provincia di Cuneo, in collegamento telefonico, il nostro caro Roberto che ci ha dato le sue prime impressioni di questo suo nuovo soggiorno italiano.

Il tutto inframmezzato da buona musica, da Lucio Battisti ai Tinderstick, dalla tarantella tradizionale ai CCCP, da Tonino Carotone ai Sex Pistols, dai Litfiba agli Ornamento y Delito, da Gabriella Ferri ai NoBraino… buon ascolto!

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