Tra Jordi Pujol, Joan Laporta e i soliti fanfaroni (20 settembre 2013)

Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

–  intervista a Claudia Cucchiarato (autrice del libro e documentario Vivo Altrove e corrispondente dalla Spagna di diversi giornali italiani) e Angelo Attanasio (giornalista free lance e autore del progetto Living on the Edge con il fotografo Marco Ansaloni) riguardo all’e-book La questione catalana. Indèpendencia? (GoWare, settembre QuestioneCatalana2013). Che succede in Catalogna? Claudia e Angelo lo hanno spiegato ai lettori italiani in questo bel libro, che contiene le interviste a tre dirigenti politici catalani (Jordi Pujol, Oriol Junqueras, Joan Laporta) e molti altri materiali multimedia (canzoni, video, link, ecc.). Un libro che si può acquistare con un click da qui.

– collegamento dal Lussemburgo con Berardo Staglianò (Sentieri Sonori – Radio Ara), che come ogni mese ci propone due belle news musicali, i Green Like July con Moving to the City e i Black Casino and the Ghost con Hoboland. Per seguire “Sentieri Sonori” basta che entriate qui.

– abbiamo voluto ricordare il cantante di hip-hop e attivista antifascista greco Pavlos Fyssas aka Killah P. barbaramente assassinato da un vero e proprio commando di AlbaPavlosFyssas Dorata nel Pireo di Atene, con la sua Α.ΛΗ.Τ.ΗΣ.

– nuove uscite musicali: Kalweit and the Spokes – Mulch (Irma Records, 2013) con Hank’s Hour; Doppie VitiCome alle Hawaii (2013) con Bruce Lee.

– Trash Zone con Eva Vignini: il caso del prete “operaio” “emilian-romagnolo” don  Fiorito

Vogliamo i Nomi con Claudio Cardone: Eva

– Bruno Show: il fanfarone è sempre tra i piedi e dimostra la sua dabbenaggine…

– la Signora Gina e le magliette dell’Associazione Mamme Preoccupate con i Figli in tutto il Mondo…

– Último TragoSaluti da Saturno – Un giorno nuovo (da Dancing Polonia – Goodfellas, 2013)

Agenda: Concerto del musicista polacco Bajzel (Gipsy Lou – 20 settembre); Mostra “Depero i la reconstrucció futurista de l’univers” (La Pedrera – dal 17 settembre al 12 gennaio 2014); Festival de Teatre del Casc Antic (Rai Art – 27 settembre/13 ottobre); VIII Mostra Laboratori Tisner (Cotxeres Borrell – 4/6 ottobre); XI Edizione dell’In-edit  Beefeater – Festival Internacional de Cine Documental Musical de Barcelona (24 ottobre/3 novembre)…

Oltre a tutto ciò ci ha accompagnato la musica di Johnny Cash (Rosanna is going wild), Adamo (La notte), Rino Gaetano (Io ci sto), Alessio Lega con Paolo Pietrangeli (Canzoni da amare), Juan De Diego Trio (dall’album Panza de burro), Bajzel (Biloba) e Adriano Celentano (Prisen colinen sinain ciusol).

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Con Francesco Luti, Jimmy Fontana e Salvador Allende (13 settembre 2013)

Questo il menù di questo venerdì:

– Omaggio a Jimmy Fontana (1934-2013) – El mundo, Beguine e La nostra favola

– 11 settembre 1973: un ricordo per Salvador Allende – Fausto Amodei (Al Compagno Presidente) e Inti Illimani (Canción del Poder Popular)

–  intervista allo scrittore e giornalista fiorentino Francesco Luti e presentazione del Lutisuo ultimo libro La goccia che scava (Firenze, Nicomp, 2013). La storia di Felice Centori tra Firenze e Barcellona, tra l’Italia del “miracolo economico” e la Spagna del grigio franchismo, tra la memoria del padre morto a Guadalajara durante la Guerra Civile e la conoscenza di una nuova generazione di scrittori catalani (da Goytisolo a Montalbán)… il libro si presenterà alla Libreria Italiana Le Nuvole di Barcellona (21 settembre, 19h30), all’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona (10 ottobre, 19h00) e all’Harlem Jazz Club di Barcellona all’interno dell’incontro del Boxeo Literario con il bolognese Vasco Rialzo (25 ottobre, 20h30) Per saperne di più di Francesco Luti cliccate qui.

– collegamento da New York con Ricky Russo (In Orbita – ICN Radio NYC): guide turistiche nella Grande Mela e buona musica con il maestro Iggy Pop (Avenue B) e i romani Giuda (Number 10) Per seguire le mille attività di Ricky Russo visitate il suo sito.

– nuove uscite musicali: Monsieur Voltaire – 33 (Noja Recordings/White Bridge Records, 2013) con Emily e Ray Land

– Trash Zone con Eva Vignini: il caso dell’avanguardistico Mauro Pelosi 

Vogliamo i Nomi con Claudio Cardone: Adamo

– Bruno Show: il fanfarone senza idee recupera Carlo Benso ed Al Bano & Romina…

– la Signora Gina: il Dani ha sofferto un’incidente?

– Último TragoDogsLoveCompany – Ballo da solo (da Cutina – Music Force, 2013)

Oltre a tutto ciò ci ha accompagnato la musica di Bandorkestra (dall’album Scorribanda) e una selezione di canzoni italiane degli anni Cinquanta-Sessanta per immergerci nel libro di Francesco Luti: Domenico Modugno (Nel blu dipinto di blu), I Corvi (Sono un ragazzo di strada), Gianni Pettenati (Bandiera Gialla) e Gianna (La cocaina)

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Tra Pasolini e Park Live (6 settembre 2013)

Sono finite le vacanze anche per Zibaldone. È settembre. Si ritorna alla routine.  Ogni venerdì saremo di nuovo on air su Radio Contrabanda 91.4 FM a Barcellona per uno Zibaldone di musica, interviste, contro informazione, notizie, satira, comicità e chi più ne ha più ne metta. Il menù di questo venerdì è stato il seguente:

– intervista con l’attore italiano Emiliano Brioschi riguardo alla lettura scenica del CalderónCalderón di Pier Paolo Pasolini organizzata dalla compagnia Tremenda Trampa al Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (CCCB) sabato 7 settembre

– intervista con Alessandro e Roberto Rinaldi de I Distratti riguardo al Park Live, festival musicale che accompagna il Milano Film Festival fino al 15 settembre

– nuove uscite musicali: Il fratello – Il fratello (Dischi del Minollo/Audioglobe, 2013) con Cos’ha che il mio mondo non ha; Etera Post Bong Band BIOS (La Famosa Etichetta Trovarobato, 2013) con Fibo e Essi; Portfolio We/humans (EP, 2013) con James Horses Chariot

ParkLive

Trash Zone con Eva Vignini: il caso del fastidioso Gabriele Paolini 

Bruno Show: il ritorno del fanfarone dagli strani viaggi in Madagascar e Messico

la Signora Gina: tartarughe, lasagne e Creta

Último Trago: OmosumoLe streghe di Benevento (da Ci proveremo a non farci male – Malintenti Dischi, 2013)

Oltre a tutto ciò ci ha accompagnato la musica di Peppino Gagliardi (Settembre), Earth, Wind & Fire (September), Noir Desir (Septembre, en attandant), Cream (Sunshine of your Love), I Ribelli (Pugni chiusi), Alessio Arena (L’esorcismo di Marinella), Vinicio Capossela (Contratto per Karelias), Nadar Solo feat il Teatro degli Orrori (Il Vento), Mamavegas (Tales from 1946), Edoardo Bennato (Arrivano i buoni), Zurawski (Lei che), Righeira (L’estate sta finendo)

 

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Dell’ultima prima dell’estate (26 luglio 2013)

 

Del-TurcoQui a Zibaldone spariamo ormai l’ultima cartuccia, prima della pausa del mese di agosto. Una cartuccia mica da ridere. Tutt’altro. Carica di musica, di novità, di informazioni e di sorprese. E visto che nella sauna del nostro studiolo di Radio Contrabanda il caldo e l’estate si fanno sentire non potevamo non iniziare questa puntata che chiude un’altra stagione del nostro Zibaldone con una canzone che ha segnato molte estati, a partire da quella del 1968. Stiamo parlando di Luglio di Riccardo del Turco.

Ma la musica ci ha accompagnato per tutte le due ore di programma con delle nuove uscite molto interessanti, provenienti essenzialmente dall’Italia. Della prima ve ne avevamo parlato qualche mese fa, grazie al nostro Ricky Russo. Lui si chiama Deko, al secolo Enrico Decolle, è un cantautore e musicista triestino con interessanti progetti alle spalle come Alias e come l’imponente The Last Goodbay. E.D.(1)Deko vive da qualche tempo a Berlino, dove ha conosciuto una cantautrice e musicista australiana dalla voce meravigliosa, Edwina Dunn. Dopo mesi e mesi di concerti nei locali berlinesi Deko ed Edwina si sono rinchiusi in uno studio di registrazione per trasformare in un disco la loro collaborazione. Ne è venuto fuori un album dolce e profondo, che innamora al primo ascolto. Un mix di folk e canzone d’autore, di blues e di viaggi nelle praterie e di camminate sotto la pioggia delle città. Il titolo del disco è Berlin Seasons e il nome del progetto è molto semplicemente E. D., ovvero Edwina & Deko. Ci siamo sentiti Josephine, Take Me Home e Berlin. Per seguire questo bel progetto, date un’occhiata qui.

La seconda proposta di questo venerdì è di tutt’altro tenore. LuminalSi chiamano Luminal, sono in circolazione dal 2005 e il loro terzo album, uscito questa primavera, si intitola Amatoriale Italia. Un lavoro nuovo per un gruppo che aveva già fatto parlare di sé con due precedenti lavori, come Canzoni di Tattica e Disciplina (2008) e Io Non Credo (2011). Amatoriale Italia è un disco duro, politico, intenso e pieno di sarcasmo. Un disco capace di toccare nodi delicati della società italiana (il potere della televisione, il berlusconismo) e del mondo della musica. Bastino i titoli delle due canzoni che vi abbiamo proposto: Donne (du, du, du) e Carlo vs il Giovane Hipster. O di altre che avremmo voluto mandare in onda come Lele Mora, Grande Madre Russia e C’è vita oltre Rockit. Vi consigliamo di fare un giro sul loro sito.  Capirete il perché.

Il terzo è un altro progetto di grande interesse ed ancora diverso dai due precedenti. Universal_DaughtersParliamo dell’album Why hast Thou forsaken me?, esordio delle Universal Daughters, nuovo progetto di studio prodotto e capitanato da Marco Fasolo dei Jennifer Gentle. Il disco è una raccolta di cover di brani anglo-americani che spaziano da oscuri gospel anni Venti per arrivare sino a Big Star e Suicide, facendo tappa per generi diversi come il country, il R&B più crudo e persino il music hall. Numerosi sono i collaboratori che hanno affiancato Fasolo, come i Verdena, Alessandro “Asso” Stefana, Alessio Gastaldello e Maurizio Boldrin dei Mamuthones, svariati membri degli Slumberwood e Pino Donaggio. Ad interpretare le parti vocali dei pezzi c’è invece una nutrita pattuglia di cantanti britannici e americani: Jarvis Cocker, Gavin Friday, Chris Robinson dei Black Crowes, Lisa Germano, Stan Ridgway, Mick Collins dei Dirtbombs, Baby Dee, Alan Vega dei Suicide, Steve Wynn, Mark Arm dei Mudhoney e il leggendario cantante soul Swamp Dogg. Ci siamo ascoltati It’s Your Woodoo Working con Mick Collins e Hong Kong Blues con Baby Dee. Per saperne di più date un’occhiata qui.

PortoFlamingoLa quarta, infine, è una canzone molto estiva e leggera: Zanzare dei Porto Flamingo, dall’album Lamoresiste. Sì, tutto attaccato, come l’abbiamo scritto noi.

E prima che tutto precipiti nel grande vuoto vacanziero dell’agosto opprimente, c’è ancora tempo per gli ultimi ospiti della stagione: un interessante gruppo che partendo da Napoli e passando per Londra è approdato nella nostra Barcellona da un paio di annetti e risponde al nome di Common Deflection Problems (li trovate qui).  Insieme al batterista Gianpiero e al bassista Mario (la formazione è completata dal chitarrista Antonio) andiamo alla scoperta del loro suono, un (math) rock strumentale, teso, tecnico e altamente inventivo, e ascoltiamo alcuni brani della loro uscita più recente, l’EP We all play synth. Parliamo poi della loro storia di nomadismo musicale, dei pro e contro della scena barcellonese,Common Deflection Problems di attitudine punk applicata alla sperimentazione sonora e delle attività di Human Feather (la trovate qua) piccola etichetta-collettivo-agenzia di booking che i nostri portano avanti di pari passo all’attività del gruppo. Non mancano ovviamente golosi dettagli sulle loro mosse future a mo’ di ciliegina su un’intervista da ascoltare con interesse.

E nel clima di sudore indotto che avvolge il nostro studiolo, arriva inesorabile anche l’ora della Repressione Today. Sgombero Carrer PuigcerdàQuesta settimana l’inscalfibile Banzo si concentra sull’emergenza abitativa nel quartiere di Poblenou, dove molti immigrati irregolari, provenienti perlopiù dall’Africa subsahariana, occupano fabbriche e capannoni industriali in disuso, retaggio del passato operaio della zona, e cercano di sbarcare il lunario con i magrissimi proventi del commercio di rottami. Il caso più noto e dibattuto è forse quello della nave industrial del Carrer Puigcerdà, abitata da oltre trecento persone fino alla recentissima operazione di sgombero che ha visto impegnati addirittura 385 agenti di polizia e che ha suscitato durissime critiche da parte di tutti i movimenti di solidarietà attivi nel distretto. Ma c’è spazio anche per gli ultimi aggiornamenti sulle vicende di Nicola Tanno, a seguito della notizia della nuova archiviazione del suo caso, e di Pau Andaluz, vittima lo scorso 12 ottobre di una lesione che lo ha quasi privato della vista nell’occhio sinistro e che ha portato sul banco degli imputati due agenti dei Mossos d’Esquadra. Riprenderemo le fila di tutti i discorsi interrotti a settembre, al rientro dalla pausa estiva.

GogoBordelloE parlando di musica non potevano non risentire il nostro carissimo Ricky Russo, ormai stabilitosi a New York City. Ricky ci tiene informati di quel che succede nella grande metropoli nordamericana (oltre delle news provenienti dalla sua natia Trieste), dalle mostre al cinema, dalla letteratura alla musica. E proprio di musica ci ha parlato anche quest’oggi proponendoci due pezzi dal ritmo formidabile, come l’ormai classico The Seeds 2 de The Roots e We Rise Again dei Gogol Bordello dal loro nuovo album intitolato Pura Vida Conspiracy. Per saperne di più e per seguire In Orbita, il programma radiofonico che Ricky porta avanti sulla ICN Radio di New York tutti i venerdì pomeriggio (e in replica i sabato mattina), potete dare un’occhiata alla sua bella pagina web.

Come al solito non è nemmeno mancato il nostro Claudio Cardone con la sua rubrica Vogliamo i Nomi, in cui ci spiega l’origine, il significato e il destino dei nomi. Questa volta è toccato a Stefano/Stefania. Sarà stato un tentativo di captatio benevolentiae del conduttore del programma? E non sono mancate nemmeno le incursioni dei soliti fanfaroni: Adolfo, che dal suo bunker si scervella come al solito per trovare strategie vincenti per il suo Pro Patria, e Bruno, il comico serio, che continua a stare alla larga dai nostri studi in una fantomatica tournée che lo ha portato fino in Messico, da quel che ci ha raccontato. È mancata invece la nostra cara signora Gina, che forse è ancora offesa con noi… o magari starà folleggiando con il marito? Le sorprese, però, non sono mancate: è venuto a trovarci in studio anche il nostro caro Angelo Scimia, che negli anni scorsi ci aveva dilettato con la sua rubrica Volatili per Diabetici, e che era ormai da qualche tempo che non passava da Radio Contrabanda. E pure la nostra carissima Eva Vignini, che è arrivata trafelata da una sessione di acro-yoga e ci ha solo dato un assaggio di un personaggio davvero trash che, ne siamo certi, sarà uno dei prossimi protagonisti della nostra Trash Zone.

morgan-con-la-i-620x620Infine chiudiamo l’ultima puntata dell’estate con il solito ultimo sorso, el último trago offerto da Laura. Il gruppo è un progetto cantautorale, ovvero è un cantautore travestito da gruppo, e viceversa. Si chiamano Morgan (con la I) e vengono dalla provincia romana, da poco han preparato un EP di sei canzonette (ai tempi del vinile, sarebbe stato un album completo) dal titolo 21 metri. Morgan Colajanni è l’autore e l’ideatore (da qui il singolare nome del gruppo), la sua voce s’alterna e accompagna con quella di Chiara Monaldi, poi s’appoggia su un contrabbasso e su un sax modulato che apre spazi inaspettati. Malinconico, certo, e oscillante d’ironia, come s’addice al genere, ed anche strascicato e urbano, come il paesaggio di tetti e antenne sulla copertina. E in barba alla stagione, ci salutiamo con una Canzone d’autunno, per meglio prepararci alle atmosfere di quando torneremo ad accendere i microfoni da queste parti.

Eh sì, se non s’era capito Zibaldone andrà in vacanza per tutto agosto. Ritornerà sui banchi il 6 di settembre, come si confà alla stagione. Ma ogni venerdì di questo prossimo mese, siate voi accaldati in città o sparsi per l’universo mondo, potrete sintonizzarvi al solito posto (o anche su 91.4 FM) e al solito orario, dacchè andranno in onda le migliori puntate di questa ultima, ottima, annata. Per intenditori e nostalgici.

Godetevi l’agosto.

Stay tuned!

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Di seconda rivoluzione egiziana e di chitarre sarde (19 luglio 2013)

Cari aficionados di Zibaldone, ormai siamo in dirittura d’arrivo. Ossia, detto in parole povere: questa è la penultima puntata prima della pausa estiva del nostro programma AnimaNovaradiofonico. Una puntata ricca di musica e di ospiti. Per scaldare i motori abbiamo voluto aprire con alcune nuove uscite provenienti dall’Italia. Innanzitutto, Diagonal del Mar, il nuovo singolo di Anima Nova, gruppo napoletano che propone un bel mix di jazz e bossanova; un pezzo scritto proprio qui a Barcellona dalla cantante del gruppo, Gabriella Cascella. Un pezzo in cui si sente l’estate e il Mediterraneo. E poi un altro nuovo singolo, Remo Picozza, di Luca Carocci, cantautore con una lunga e bella storia di viaggi alle spalle. E, ancora, un pezzo di una band rock nata qualche anno fa a Ravenna, i PorHoPorVLovespoon. Dal loro secondo album, Carious Soul, ci siamo ascoltati Anyway. E infine una band franco-argentina che propone un folk di qualità con influenze rock, con un tocco di folklore argentino e con un qualcosa che fuoriesce da qualunque canone, i Por H o Por V, i cui due pilastri, la cantante e percussionista Victoria Niven e il chitarrista e cantante Timothée Lesoin, si sono stabiliti da qualche mese a Barcellona. Dal loro ultimo lavoro, intitolato Another Planet, ci siamo ascoltati la bella Mumbai Tragedy. 

Nel nostro studio, piccolo (questo sempre) ed accaldato (solo nelle puntate estive) è poi venuto a trovarci Angelo Attanasio, giornalista free lance che ci aveva già fatto compagnia nel novembre scorso per presentarci insieme al fotografo Marco Ansaloni il LucaCarocciprogetto Living on the Edge, dedicato a quattro città, come Belfast, Nicosia, Mitrovica e Mostar, con un passato recente di duri conflitti. Living on the Edge ora si è trasformato in una interessante mostra, che si può visitare fino al 5 settembre a The Private Space di Barcellona. Ma Angelo in questa puntata è venuto per parlarci soprattutto della seconda rivoluzione egiziana, dalla grande manifestazione del 30 giugno scorso promossa dal movimento Tamarod alla destituzione di Morsi, fino alle notti di scontri che sono costate la vita a RivoluzioneEgizianadecine e decine di cittadini egiziani. Dal Cairo, da cui è rientrato da pochi giorni, Angelo ha raccontato le vicende egiziane in una serie di reportage su El Periódico de Catalunya e su altre riviste italiane. Per seguire i progetti di Angelo, date un’occhiata qui.

E’ una Repressione Today condensata ma non meno incisiva del solito quella che l’inarrestabile Banzo ci propone oggi. Si parte con una notizia praticamente in diretta, e purtroppo funesta: l’archiviazione della causa contro un sergente e un caporale dei Mossos d’Esquadra per il ferimento di Nicola Tanno l’11 luglio 2010. La storia di Nicola è stata una delle più seguite nei sedici mesi di vita della nostra rubrica, e ci amareggia molto vedere come ancora una volta la polizia catalana sembri godere di una granitica impunità. A motivare quest’ennesima archiviazione l’impossibilità di determinare l’autore materiale dello sparo che privò Nicola dell’occhio destro, sostanzialmente la stessa ragione per la quale, in un circolo vizioso senza speranza, erano stati indagati due agenti di rango Nicola Tannoimmediatamente superiore. Proseguiamo sul fronte dei proiettili di gomma, occupandoci ancora una volta del caso di Ester Quintana, che le continue smentite e riformulazioni dei fatti da parte delle forze dell’ordine e del governo catalano stanno ormai trasformando in un’intricata spy story: a tenere banco questa settimana una conferenza a sorpresa di Ramon Espadaler, «ministro degli interni» catalano, che ha riconosciuto la presenza di un ulteriore furgone di antisommossa sul luogo dell’incidente di Ester, un dato che apparentemente non era finora emerso nel corso delle indagini interne alla polizia. Con un calibrato coup de théâtre, gli agenti assegnati al summenzionato furgone sono stati sospesi dal servizio per indisciplina. Chiudiamo con le cosiddette parrilladas de chorizos, manifestazioni di protesta contro la corruzione del governo che hanno animato circa cinquanta città spagnole nel giorno del settantasettesimo anniversario del sollevamento militare guidato da Francisco Franco contro il legittimo governo repubblicano.

L’estate è finalmente arrivata e si sa, le alte temperature hanno sempre qualche inconveniente. La nostra carissima Eva Vignini proprio per combattere uno degli annosi problemi estivi ovvero l’eccessiva sudorazione dei nostri corpi è andata a ripescare per AgostinaOlmovoi nel calderone del trash qualche utile consiglio per fronteggiare la calura estiva. Probabilmente pochi di voi se la ricordano si chiamava Agostina Olmo ed è stata uno dei tanti personaggi regalatici dal nostro programma culto preferito anni ‘90 ovvero Mai dire TV. Agostina Olmo era la conduttrice del programma Per voi donne, rubrica per casalinghe in onda sull’emittente genovese “Lanterna TV”. La donna con una voce fioca e priva di emozioni, capelli cotonati e sempre lo stesso vestito in ogni puntata dispensava rimedi originali per varie problematiche quotidiane dal sudore alla pelle arrossata fino all’alito cattivo. Grande protagonista dei rimedi sui generis della Olmo un ortaggio dalle mille qualità: la patata, utile a suo dire per limitare la sudorazione, eliminare le occhiaie e rendere antiscivolo le suole delle scarpe.

Dopo la Repressione Today e la Trash Zone, non poteva mancare nemmeno la rubrica Bruno_MadagascarVogliamo i Nomi, del nostro Claudio Cardone. Questa volta il nome di cui Claudio ci ha spiegato il significato è stato Elio/Elia. E poi, non sono nemmeno mancate le incursioni di quelli che sono diventati altri tre collaboratori di Zibaldone, a nuestro pesar: Bruno, il comico serio, che pare essere ancora in tournée in Madagascar; la signora Gina, arrabbiata perché non le vogliamo bene (almeno così sostiene la signora) e Adolfo, che dal suo bunker sta organizzando il ritiro estivo della sua squadra, il Propatria di Busto PervangherArsizio… e sorpresa delle sorprese, il ritorno a Zibaldone, dopo tre anni, del cantautore ticinese Francesco Pervangher, qualche giorno a Barcellona per un concerto al Bar Pastis, che ci ha fatto sentire una chicca: la sua bella Idealismo.

Nella seconda parte di Zibaldone siamo ritornati alla musica con un grandissimo ospite che ci ha onorato con la sua presenza: il musicista sardo Paolo Angeli. Questa primavera è infatti uscito il suo nuovo lavoro discografico, Sale Quanto Basta: dodici pezzi di meravigliosa fattura e di grande sensibilità, dove Paolo suona una chitarra sarda preparata. Uno strumento unico, inventato da lui, e che solo due persone possiedono. PAOLO ANGELI 01Una è Paolo. L’altra è Pat Metheny. Un album, da cui ci siamo ascoltati tre pezzi, Mascaratu, Brida e Primavera Araba, che Paolo presenterà anche in un locale barcellonese, l’Astrolabi, il prossimo mercoledì 31 luglio, alle 22.00. Sarà un’occasione speciale, perché Paolo, che risiede a Barcellona da parecchi anni, non è però solito suonare nei locali della capitale catalana… Oltre a presentare Sale Quanto Basta, con Paolo abbiamo poi parlato di un altro progetto che lo vede protagonista da quasi due decenni: l’organizzazione a Palau, in provincia di Olbia-Tempio, dell’interessantissimo Festival Internazionale “Isole che Parlano”, arrivato quest’anno alla XVII edizione. Un festival che si svolge dal 9 al 15 settembre in luoghi naturali meravigliosi e che conta con la partecipazione di artisti di fama internazionale. Un festival che però, purtroppo, sta pagando, come gran parte delle attività culturali, il “prezzo” della crisi. Di tutto questo abbiamo parlato con Paolo Angeli. Per saperne di più, cliccate qui.

E puntuale in chiusura arriva el último trago, l’ultimo sorso di musica prima di salutarci. Quest’oggi abbiam per le mani un gruppo nato e cresciuto negli anni novanta, little italyche s’è fatto le ossa e il fiato di concerto in concerto tra chitarre e fisarmoniche, tra lo ska e il canto popolare. Stiamo parlando dei Gto, gruppo rock – folk umbro che da vent’anni a questa parte va solcando in lungo e in largo palchi ed onde radio, unendo la Romagna e i Balcani, l’Appennino e la Jamaica. Da qualche mese è uscito il loro quinto album, Little Italy, e da lì ci salutiamo con una canzonetta adatta a questo clima estivo di finestre aperte e voglia d’andare: Sulla via del mare. A venerdì prossimo, per l’ultima puntata prima dell’estate..

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Di cantastorie, di cavalieri e di tabù (12 luglio 2013)

Ormai siamo in dirittura d’arrivo, cari aficionados di Zibaldone. Mancano solo tre puntate prima della pausa del mese di agosto. Puntate piene, intense, ricche di musica. Ed accompagnate da quel caldo che ci fa perdere una media di 3 kg a puntata a noi VuotoApparentezibaldoniani. Ma tant’è. E con la musica proveniente dall’Italia abbiamo iniziato questa puntata di metà luglio. Più precisamente con il nuovo disco di un giovane cantautore. Si chiama Vuoto Apparente, anche se sulla sua carta d’identità c’è scritto Riccardo Piazza, e viene dalla Sicilia, una terra che ci sta dando molte belle sorprese in quanto a canzone d’autore in questi ultimi tempi. Dopo due album autoprodotti, Discordie Concordi (2009) e Pan di Zenzero (2010), Vuoto Apparente ci regala questo nuovo disco, un EP di sette tracce, che sanno di quotidianità, di pensieri e di viaggi. Il titolo dell’album è Storyteller, da cui ci siamo ascoltati Ti lascerò parlare e Farfalle nel metrò. Per saperne di più, date un’occhiata qui.

Abbiamo poi continuato con un’altra nuova uscita musicale. Proveniente, in questo caso, dalla Catalogna. Si tratta di un grande musicista e cantautore di questa terra delimitata dal Mar Mediterraneo, dai Pirenei e dal fiume Ebro. Il suo nome, per chi non avesse ancora avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo e di ascoltarlo, è Xavier Barò. Xavier ha all’attivo sette dischi, da La Cançó de l’Udol (1998) fino a La Màgica Olivera (2011), XavierBaropassando per dischi, come gli acclamati Xavier Barò canta Arthur Rimbaud (2002), Cançons del Temps de Destrals (2004) e Flors de Joglaria (2006), dove la poesia si unisce alla bellezza e alla ricerca sia nel campo musicale sia nel campo della parola. All’inizio di luglio è uscito il suo ottavo album, La Ruta dels Genets, una registrazione live del concerto che Xavier, accompagnato dalla sua storica band, L’Art de Troba, ha dato nella sala Luz de Gas di Barcellona all’interno del Festival BarnaSants. Un album di una ricchezza incredibile dove Xavier ripercorre, reinterpetandole, tredici canzoni dei suoi precedenti album. Mentre abbiamo chiacchierato della musica, del folk, della poesia e della vita con Xavier, ci siamo ascoltati tre pezzi da questo suo nuovo lavoro (Temps de destrals, Cap de Creus e Miro amb els meus ulls) e una canzone dal suo precedente disco, La Màgica Olivera, intitolata La catedral de Joglaria.  Per seguire Xavier Barò, vi consigliamo di cliccare qui.

Nel nostro piccolo studiolo l’aria comincia letteralmente a ribollire: il clima ideale per la Repressione Today dell’inscalfibile Banzo. Molta Italia nella puntata di oggi: in apertura, riprendiamo il caso di Massimo Casalnuovo, trattato dettagliatamente la Manifestazione Roma Diritto alla Casasettimana scorsa, perché il processo per la sua morte è subito giunto a conclusione, con l’assoluzione per assenza di prove dell’unico imputato, un maresciallo dei carabinieri accusato dell’omicidio colposo del ventiduenne salernitano. Restiamo in tribunale per raccontarvi le ultime novità del maxiprocesso contro cinquantadue militanti No TAV per i fatti del luglio 2011: un’udienza fiume, in un clima di forte intimidazione, che ha avuto per teatro l’aula bunker del carcere Le Vallette di Torino, scelta duramente e vanamente contestata dalla difesa. Evidentissimo, una volta di più, l’intento di criminalizzazione del movimento. Ci spostiamo a Roma, per parlare della manifestazione per il diritto alla casa tenutasi nella capitale lo scorso 1 luglio, in concomitanza con la prima seduta del nuovo consiglio comunale. Si sono registrati momenti di grande tensione tra polizia e manifestanti e a farne le spese è stata soprattutto una ragazza di 22 anni, gravemente Obra Social PAHferita alla testa dalle manganellate di un agente. Senza cambiare argomento, ci spostiamo in Spagna con l’ultima iniziativa della piattaforma Afectados por la Hipoteca, la cosiddetta Obra Social, un piano di «rialloggio» sociale di massa, promosso anche attraverso un apposito manuale diretto a tutte le vittime degli sfratti. Chiudiamo con il processo incrociato che vede contrapposti l’attivista di Terrassa Mònica Ramírez e due agenti della polizia locale della città catalana, da lei accusati di percosse e reati contro l’integrità morale. Mònica è stata a sua volta denunciata dagli agenti per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, con prove invero lacunose. La prossima udienza è fissata per il 22 luglio e cercheremo come sempre di tenervi informati degli sviluppi.

Accompagnati da altre interessanti nuove uscite, come i nuovi singoli della bravissima artista newyorchese Xenia Rubinos (Help dal nuovo album Magic Trix), del canadese XeniaRubinosThe Burning Hell, al secolo Mathias Kom (Wallflower dal nuovo disco People) e dell’impegnato cantante romano Leo Pari (L’Anno del Drago incluso nella compilation GAS Vintage Supersession), abbiamo ricevuto due telefonate che ci hanno lasciato di sasso. Sì, perché questa volta non è stata la signora Gina a telefonarci, bensì suo figlio, il mitico Dani, arrabbiatissimo perché abbiamo fatto piangere la dolce signora. E la seconda telefonata è stata ancora di più una sorpresa. In TheBurningHelltutti i sensi e sotto tutti i punti di vista. Dal Madagascar, infatti, ci ha chiamato quel fanfarone di Bruno, il comico serio, che pare essere scappato da Barcellona. Che il nostro rompipalle sia fuggito per evitare una sana dose di mazzate dei suoi “fans”? O che Bruno abbia dei problemi con l’Agencia Tributaria spagnola? Chi vivrà, vedrà…

E prima di salutarci abbiamo voluto regalarvi una nuova uscita che, ne siamo sicuri, vi accompagnerà tutta l’estate. Stiamo parlando di Tabù, il nuovo disco del mitico Paolo Rigotto, uscito il 21 giugno in versione digitale (il disco “fisico” uscirà a settembre). Rigotto è venuto a trovarci a dicembre dell’anno scorso mentre era a Rigotto_TabùBarcellona per una mini tournée dedicata alla fine del mondo. Il mondo non è finito, in barba a Nostradamus, ai Maya e a Bertín Osborne e dunque Rigotto ha tirato fuori dal cilindro un nuovo album. Dopo Uomo Bianco, Tabù è un album “dentro”: dentro la testa, nel cervello, nell’inconscio. Un disco sull’essere umano e un disco biografico. Un disco sui tabù che ci accompagnano e ci strapazzano. Un disco senza tabù. Visto che qualche settimana fa vi avevamo già presentato il singolo Cosa (Cerchi) nel grano?, questa volta vi abbiamo fatto ascoltare la canzone che dà il titolo all’album, Tabù appunto, Sempre Peggio e Vivalafrica. Per saperne di più e per poter ascoltare gratuitamente on line l’album di Rigotto fino a metà settembre, cliccate qui.

E per l’ultimo trago di oggi ci dedichiamo a un gruppo decisamente folk. Concetto variabile in verità, a seconda di quale latitudine ed altitudine lo vede pronunciare: se CaniBisciasiamo nel mezzo della pianura padana, non ci saranno tamburelli e danze in tre quarti, ma lustrini da balera, valzer in fisarmonica, bande messe a lucido tra un fiasco di vino e l’altro. Da Piacenza arrivano i Cani della Biscia, formazione che dal 2010 ha ripescato i classici da festa dell’Unità , le canzonette dell’estate anni ’50, i canti da osteria, e ha dato vita a un mondo che non vedeva l’ora di tornare a ballare sotto al palco. Mescolando dialetto e malinconia in versi, c’è tutta la goliardia e l’amore che può nascere nel mezzo della nebbia. E dall’ultimo album, Fai come faresti, ci lasciamo con un pezzo estivo ed accaldato, tipicamente cinico: Mal d’Africa.

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Tra telegrafi, bunker, “impostrici” e musica rigenerante (5 luglio 2013)

È arrivato davvero il caldo infernale negli studi di Radio Contrabanda. E per noi è dunque giunta, immancabile come sempre, la stagione della sauna. Cosa c’è dunque di meglio che della buona musica per rinfrescare la mente e il corpo? E oggi di buona musica, UnePassanteproveniente dall’Italia e da Barcellona, ve ne abbiamo proposta parecchio. Abbiamo cominciato con il nuovo singolo di Unepassante, un progetto nato nel 2006 dal songwriting della palermitana Giulia Sarno. Unepassante ha all’attivo tre uscite discografiche: l’EP Enjoy The Road del 2008, l’LP More Than One In Number del 2010 e il nuovo LP No Drama uscito nell’aprile di quest’anno. Da quest’ultimo album ci siamo ascoltati XMan, dove la chitarra acustica e la splendida voce di questa cantante incontra i synth dubstep. Per saperne di più di Unepassante, date un’occhiata qui.

Siamo poi rimasti in Italia per un’intervista con un artista che ci è piaciuto molto quando, qualche settimana fa, abbiamo presentato il suo nuovo lavoro. Un album davvero ManuelVolpeeccellente, dal titolo lunghissimo: Gloom Lies Beside Me As I Turn My Face Towards The Light (Goat Man, 2013). Stiamo parlando di Manuel Volpe, giovane, ma con un gran curriculum alle spalle. E soprattutto con una grande creatività. Abbiamo parlato della sua musica, del suo passato e dei suoi progetti futuri. E, en passant, ci siamo ascoltati due belle canzoni da questo suo nuovo disco: Maria Magdalena e Dog’s Heart. Per seguire Manuel Volpe, cliccate qui.   

Da Torino siamo volati a Barcellona, perché nel nostro piccolo studio è venuta a farci visita la giovanissima cantautrice catalana Patty Lodeiro. La musica di Patty è un pop-rock di qualità, accompagnato da una voce dolce e potente allo stesso tempo che ricorda PattyLodeiroquella di Dolores O’Riordan, indimenticabile cantante dei Cranberries. Nell’autunno del 2011 è uscito il primo EP di Patty, Back to Grass, da cui ci siamo sentiti Simply Live. Ma Patty sta lavorando in questi mesi ad un nuovo disco, il suo primo LP, il cui titolo è ancora un mistero. Sappiamo solo che si presenterà a Barcellona il 19 ottobre e che, grazie alla piattaforma Verkami, Patty è riuscita ad ottenere il finanziamento per poter incidere l’album, di cui ci ha regalato in anteprima e in una meravigliosa live session una canzone: Forrest. Per saperne di più su Patty Lodeiro e sapere dove suonerà nelle prossime settimane, date un’occhiata alla sua web.

Come sapete, le due ore in compagnia di Zibaldone sono piene di imprevisti e visite inattese. O di collegamenti telefonici con pazzi in giro per il mondo che ci chiamano non si sa per quale ragione. Così è stato anche quest’oggi. E con molte sorprese. Si è difatti risentire dal suo bunker quel folgorato di Adolfo Hitler, ultras della Propatria, che ci ha informato sulla promozione della squadra di Busto Arsizio. Abbiamo poi ricevuto la visita di una signora che si è presentata come la vera signora Gina, ma mentre Telegrafosuccedeva tutto questo abbiamo ricevuto anche la telefonata della solita signora Gina. È stato il caos. Chi è la vera signora Gina? Abbiamo cercato di sciogliere l’intricato bandolo della matassa, con risultati incerti. E, in una puntata ricca di sorprese, la sorpresa delle sorprese: dopo otto mesi non è apparso in studio quel fanfarone di comico serio noto a tutti con il nome di Bruno. Ci ha però mandato un telegramma, giustificando la sua assenza. Cose da pazzi! Metteteci poi qualche fuori onda non voluto e la sauna dello Zibaldone summer edition si è trasformata in un circo a metà strada tra Moira Orfei e Tod Browning. Per fortuna che ci sono venuti a salvare i nostri collaboratori, puntuali e preparati come ogni settimana, a partire da Claudio Cardone che, nella sua rubrica Vogliamo i Nomi, ci ha spiegato l’origine e il significato del nome Antonio/a.

E continuando poi con l’inscalfibile Banzo e la Repressione Today. In primo piano questa settimana la brutale ispezione effettuata dai Mossos d’Esquadra in Mossos Carrer Robadorsalcuni locali di Carrer Robadors, in pieno Raval, nella notte tra il 28 e il 29 giugno: a farne le spese principalmente spazi gay friendly, e sinistramente proprio in coincidenza con la giornata mondiale dell’orgoglio LGBT. Fonti interne ai Mossos d’Esquadra assicurano che si è trattato di un’operazione di routine, ma  le numerose testimonianze riferiscono di un’attitudine ingiustificabilmente aggressiva e intimidatoria da parte delle forze dell’ordine. Parliamo poi di Carles Guillot, che nel 2001 fu la prima persona in Catalogna a perdere un occhio a causa dei famigerati proiettili di gomma. Dopo vari (e vani) tentativi di riportare il suo caso, archiviato nel 2004, all’attenzione della giustizia spagnola, Carles ha lanciato, insieme all’associazione Stop Bales de Goma della quale è membro di spicco, una raccolta fondi per sostenere le spese legali necessarie a portare le sue ragioni presso il tribunale europeo per i diritti umani di Strasburgo. Proseguiamo con un excursus sui StopBalesGomarisultati del Plebiscito Ciudadano organizzato dalla Marea Ciudadana, del quale vi avevamo parlato diffusamente la scorsa settimana. Ci spostiamo in Italia, e più precisamente in provincia di Salerno, per raccontarvi la storia di Massimo Casalnuovo, un ventiduenne morto il 20 agosto del 2011 a seguito di una sospetta caduta dallo scooter nei pressi di un posto di blocco non segnalato dei carabinieri: in questi giorni è prevista l’apertura del processo, che vede come unico indagato proprio un maresciallo dei carabinieri locali, in un clima di forte ambiguità che rimanda a altri e più noti casi di malapolizia. Con un salto pindarico, ci spostiamo negli Stati Uniti per segnalarvi che il comune di Oakland, California, risarcirà con 900.000 euro dodici manifestanti riconosciuti vittime di azioni indiscriminate da parte di agenti antisommossa durante le proteste del movimento Occupy nel 2011: una conclusione che ci piacerebbe potervi raccontare anche per moltissimi casi analoghi europei.

La Trash Zone della carissima Eva Vignini si è occupata oggi di un gruppo tutto al femminile: Le figlie del vento. Scavando a ritroso nella memoria trash siamo approdati sino ai lontani anni ‘70 dove questo gruppo di donne diedero vita ad un esperimento le figlie del ventemusicale ironico ed innovativo. La caratteristica originale di questa formazione tutta al femminile era quella di produrre testi a tema culinario con nonsense e giochi di parole che si prestavano, per gli ascoltatori più maligni, a facili doppi sensi ma che comunque diedero prova di un forte spirito dissacratorio ed un marcato senso dello humor. Abbiamo riascoltato il loro cavallo di battaglia, Sugli sugli bane bane, brano che partecipò a Sanremo nel 1973 e venne escluso prima della serata finale pur ottenendo uno straordinario successo che arrivò fino in Spagna ed in America Latina.

Non è mancato nemmeno il collegamento mensile con il nostro caro compagno di onde radiofoniche Berardo Staglianò (Sentieri Sonori – Radio Ara – Lussemburgo), che, BobRondellicome di consueto, ci ha presentato due nuove ed interessanti uscite musicali provenienti dal Belpaese. Per questa puntata che sa già d’estate, Berardo ci ha proposto due artisti conosciuti e molto amati: il romano Brusco con il suo nuovo singolo Bruggisco e il livornese Bobo Rondelli accompagnato dall’Orchestrino con Cuba Lacrime, tratta dal suo nuovo disco A famous local singer. I collegamenti con Berardo riprenderanno in settembre, dopo una meritata pausa estiva…

E per l’último trago di oggi ci dedichiamo a un piccolo gioiello, a un album che é un incontro d’arte e di percorsi. Lei è una cantante e violinista dalla lunga carriera giramondo, che ha messo la sua voce tra Tokyo e New York e l’ha fatta viaggiare; lui Copertina-From-Bedlam-to-Lenanecompone colonne sonore per il cinema e per il teatro, produce, suona, e s’è dedicato di tanto in tanto a fare il cantautore. Sono Ilaria Graziano Francesco Forni, riuniti nel 2011 in questo disco che sembra una carovana lungo il Gran Canyon: From Bedlam to Lenane raduna e mescola il folk nordamericano, le atmosfere del blues, i classici messicani e la tradizione del cantautorato. Dalla chitarra acustica all’ukulele, passando per il benjo, ci si ritrova in un saloon che diventa ad un tratto una fumosa bettola al ritmo di swing, mentre la poesia s’intrufola con momenti di malinconica lentezza. Insomma, va ascoltato e gustato. Per ora, ci salutiamo con un pezzo vibrato e dolce: Rosso che manca di sera. Alla prossima settimana!

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Walk Tall o Walk on the Wild Side? (28 giugno 2013)

Nella settimana della sentenza del cosiddetto Rubygate noi zibaldoniani non potevamo non aprire con un rapido cenno a questa storica condanna a Silvio Berlusconi. Scegliere Italy's former prime minister Silvio Berlusconi attends a session at the Senate in Romeuna canzone dedicata all’ex premier italiano non era cosa facile. Donne e potere, corruzione e mafia, prostituzione minorile e chi più ne ha più ne metta. Di tematiche ce n’erano a bizzeffe. Abbiamo scelto un pezzo ironico di qualche tempo fa scritto e cantato da Roberto Benigni, Dio e Berlusconi.

Non ci siamo voluti soffermare però più di tanto su un avvenimento di cui si parlerà a
lungo, ne siamo certi. E vi abbiamo subito proposto una nuova uscita musicale proveniente dall’Italia. Si chiamano Campetty e il loro ultimo lavoro si intitola La Campettyraccolta dei singoli. Sulle scene da oltre un decennio, dopo tre dischi in inglese a nome edwood (“Like a movement” del 2004, “Punk music during the sleep” del 2007, “Godspeed” del 2010) e dopo due dischi in italiano a nome Intercity (“Grand piano” del 2009 e “Yuhu” del 2012), Fabio e Michele Campetti tornano con un nuovo album, pubblicando il primo disco a proprio nome. Un album uscito nella primavera di questo 2013, fresco, intenso, ben strutturato. Vi abbiamo fatto ascoltare due pezzi, Nuoto Dorsale e Tenda Prodigy. Per saperne di più sui Campetty, date un’occhiata qui.

Abbiamo poi continuato con la musica e con un’altra nuova uscita, passando dal pop e la dolce psichedelia indie dei Campetty al jazz con influenze funk degli Walk Tall. Ci sono venuti a trovare in studio il pianista svizzero Gilles Estoppey e il chitarrista catalano WaltTallEnric Peinado, che insieme al contrabbassista pugliese Giampaolo Laurentaci e al batterista catalano Ramon Prats, fanno parte di questo nuovo progetto musicale con sede a Barcellona e un’importante ramificazione in Svizzera. Tutti e quattro musicisti con diversi progetti alle spalle, Estoppey, Peinado, Laurentaci e Prats si sono conosciuti tra l’Olanda e il capoluogo catalano e la primavera dell’anno scorso hanno dado vita a Walk Tall. Dopo vari concerti insieme è nata l’idea di un disco, Alright Again, registrato in dicembre al Blend Studio di Lutry, in Svizzera, e ufficialmente ancora non uscito nei negozi. Una vera anteprima per gli ascoltatori di Zibaldone. Durante una bella chiacchierata con Gilles e Enric, vi abbiamo fatto sentire tre pezzi di questo bellissimo album: The Battle, Little Parrot e Ninna per Marelke. Per saperne di più sugli Walk Tall, date un’occhiata qui.

A proposito di nuove uscite e di chicche musicali, in questa puntata ve ne abbiamo regalate altre due: la versione italiana di Abril 74 del cantautore catalano Lluis Llach cantata dal nostro bravissimo Alessio Lega, che questo sabato 29 giugno ha partecipato, Alessio Legainsieme a mostri sacri come Paco Ibáñez, Maria del Mar Bonet, Marina Rossell e lo stesso Lluis Llach, oltre ad altri 50 artisti catalani ed internazionali, al Concert per la Llibertat organizzato al Camp Nou; e La raíz, una nuova canzone di Alessio Arena, contenuta nel suo nuovo disco (ancora non in vendita nei negozi) Bestiari(o) Familiar(e), con cui è stato insignito dell’importante Premio AFI al miglior progetto discografico e, nella sera dell’addio alla musica di Francesco Guccini, nominato anche vincitore assoluto dell’edizione 2013 del Festival Musicultura. Complimenti, dunque, ai nostri due cari amici per questi importanti riconoscimenti!

Arriva l’immarcescibile Banzo e, giusto il tempo di abituarsi al microclima dello studiolo, scatta l’ora della Repressione Today. Che per una volta comincia con una bella notizia: l’assoluzione di cinque scioperanti del quartiere di Les Corts per i quali l’accusa aveva chiesto pene tra i cinque e i sette anni di reclusione per l’organizzazione di un picchetto. I fatti risalgono, ancora una volta, allo sciopero del 29 marzo 2012 e le molte lacune e contraddizioni dell’apparato accusatorio hanno portato a una ragionevole Papeleta Plebiscito Ciudadano 2013assoluzione dei cinque imputati. Proseguiamo con le polemiche dichiarazioni di Josep Lluís Trapero, commissario capo dei Mossos d’Esquadra, che davanti alla commissione di studio sui modelli di gestione dell’ordine pubblico, ha chiesto la piena copertura giuridica per gli agenti antisommossa qualora questi si limitino a eseguire gli ordini e agiscano in accordo con i protocolli d’azione: all’atto pratico una richiesta di regolamentazione giuridica dell’impunità. Parliamo ancora di Mossos d’Esquadra, protagonisti a Girona di una indiscriminata carica contro una manifestazione antimonarchica che contestava la presenza in città del principe Felipe di Borbone: il bilancio è di sei contusi tra cui un consigliere comunale della CUP. Proseguiamo con una interessante iniziativa della Marea Ciudadana, il Plebiscito Ciudadano, un referendum in quattro quesiti promosso in tutta Spagna tra il 23 e il 30 giugno per una gestione più trasparente e partecipata alle istituzioni democratiche dello stato spagnolo. Quella che vedete qui a fianco è la scheda di voto. In chiusura, una menzione alle manifestazioni del 22 giugno contro gli abusi delle banche e le frodi finanziarie che hanno interessato 25 città spagnole.

Il passaggio dalla repressione al trash non è così difficile come potremmo sembrare. Almeno qui a Zibaldone. La Trash zone della carissima Eva Vignini ci ha presentato oggi una commuovente retrospettiva su un artista che ci ha lasciato di recente e verso cui nutriamo un affetto particolare. Si tratta di una delle stelle di punta del ricco e variegato panorama di artisti trash presentatici dal critico d’arte Andrea di Prè. Fabrizio FabrizioSpagiariSpagiari, capelli in disordine, tuta di pile ed un evidente dialetto romagnolo sporcato dal tabacco ci ha purtroppo lasciato lo scorso 27 giugno nel suo paese natale Mirandola. Vogliamo ricordarlo quindi così com’era per quel suo grezzo nichilismo disinteressato e stanco ma soprattutto per le sue ineguagliabili massime sull’arte che avevano la rara dote di risultare provocatorie pur non avendone in benché minimo intento. Abbiamo riascoltato l’ultima intervista del maestro per rendergli omaggio e perché le sue preziose perle trash non vadano perdute e sappiano sempre guidare con ironia le vostre esistenze. Il suo saluto finale strappa molto più che qualche risata riuscendo a far filtrare attraverso la sua bizzarra scorza trash una disarmante umanità alla quale risulta quasi difficile non affezionarsi. Andrea di Prè: “Vuoi fare un saluto finale? C’è qualcosa che vuoi dire?” Fabrizio Spagiari: “Drogato! Sei un drogato si vede!” A.d.P.: “E al pubblico cosa vuoi dire?” F.S.: “Drogati anche loro. Che Dio ve la mandi buona!” Ci piace ricordarti così quindi anche se “non te ne fregava un cazzo” ed eri “stufo”. Addio comunque Fabrizio e buon viaggio!

Non potevano poi mancare le consuete incursioni della nostra cara Signora Gina e di Bruno, il comico serio, con i loro racconti, le loro boutade, le loro domande ironiche, con i frizzi e i lazzi, le tragiche storie dell’infanzia e quant’altro. E non poteva mancare nemmeno il consueto collegamento mensile con il nostro compagno di onde radiofoniche, Ricky Russo, ormai installatosi a New York. Oltre a presentarci due nuove uscite molto MavisStaplesinteressanti, come l’ultimo album della storica cantate soul Mavis Staples e il remix di Rock the Casbah dei Fare Soldi, Ricky ci ha tenuto al corrente riguardo al suo libro, Per Bon, For Real (Nativi, 2013), che abbiamo presentato nel collegamento di maggio, e delle novità di questa sua nuova esperienza nella Grande Mela. Tra le tante, l’edizione americana del suo storico programma radiofonico, dopo i tanti anni a Radio Capodistria. In Orbita – American Edition va in onda tutti i venerdì alle 17.00 (23.00 in Italia e in Spagna) su ICN Radio New York, la radio italiana in America. Per saperne di più e per poter seguire il nuovo programma di Ricky, cliccate qui.

E con el último trago di oggi ritorniamo a rovistare tra le canzonette, ritorniamo tra la via Emilia e il West: il cantautore parmense Rocco Rosignoli ha proprio oggi messo al rocco rosignolimondo un album autoprodotto, Testuggini (qualche canzone d’assaggio qui). Suonatore di chitarra e di mandolino (e d’altro ancora), è passato dalla musica folk e dal canto popolare, si diletta a diffondere e sviscerare il patrimonio poetico del cantautorato italiano, ne assimila i mezzi espressivi. E da Uomini e bestie – Una sinfonia dell’orrore, album del 2011 dedicato tutto ai mostri e alle «storie di paura», c’ascoltiamo la canzone dedicata a Jack lo Squartatore. 

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Di luci e ombre brassensiane e di magagne elettriche (21 giugno 2013)

Tanta musica, ma non solo per questa puntata di Zibaldone che apre la stagione estiva. Abbiamo iniziato con l’ultimo disco di Mimì Sterrantino, siciliano nato nella fredda Svezia. Un album, dove il cantautore e musicista di Castel Mola è accompagnato dagli SterrantinoAccusati, il cui titolo è tutto un programma (che condividiamo): Spegni il televisore. Un album ricco e profondo, scanzonato e vario, che si snoda tra ritmi e sonorità provenienti dall’America, dai Balcani e dal Sud Italia. Ci siamo ascoltati il bel blues contestatario di In questo mondo di multinazionali e il rock d’autore di Mentre gli alberi chiedono il silenzio. Per seguire le novità di Mimì, entrate qui. Ma con l’estate alle porte non potevamo non lanciarvi anche due pezzi che, per quanto diversi, vi faranno ballare tra spritz al tramonto e tequila bum bum a notte fonda, Cammaratacome My Salvation, il nuovo singolo molto soul di Fabrizio Cammarata & Paolo Fuschi (anteprima dell’album Skint and Golden che uscirà in autunno) e la nuova canzone che sa di un’estate piuttosto new wave degli Elettromagagna, Sassari Night Fever.

Abbiamo poi virato sulla meravigliosa canzone d’autore di Miquel Pujadó, che è venuto a trovarci nel nostro piccolo studio di Radio Contrabanda per presentarci il suo ultimo disco, Brassens, llum i ombra (Columna Musica, 2013). Un album in cui il cantautore, scrittore e filologo catalano riscopre alcuni dei più grandi successi e alcune MiquelPujadoperle sconosciute di Georges Brassens e le ripropone in catalano, grazie a delle magnifiche traduzioni. Non è la prima volta che Pujadó dedica un lavoro al cantautore francese. Dieci anni fa infatti era uscito El temps no té cap importància. Una visita a Georges Brassens (Columna Musica, 2003) e dieci anni prima, nel 1992, La mala herba, il primo lavoro in cui Pujadó proponeva delle versioni in catalano di Brassens. Un album, quest’ultimo, praticamente introvabile, che Pujadó ha pensato di includere in Brassens, llum i ombra insieme a delle bonus track. In compagnia di Miquel Brassens,llum_i_ombraci siamo ascoltati alcune delle canzoni di questo nuovo album, come La mala reputació, Penèlope, El barret de la Núria ed Enriqueta. Un ascolto condito da racconti ed aneddoti di tutti i tipi, in cui sono finiti anche i nostri Nanni Svampa e Alberto Patrucco, anche loro innamorati di Brassens. E proprio con Patrucco, Pujadó ha condiviso il palcoscenico della sala Luz de Gas nell’aprile scorso in una serata omaggio al cantautore di Sète organizzata nell’ambito del Festival Cose di Amilcare. Per saperne di più, vi consigliamo di cliccare qui.

Inizia l’estate, non si ferma la repressione e la Repressione Today dell’inarrestabile Banzo prova a tenerle il passo. Cominciamo con il caso di «censura pubblicitaria» che ha interessato il libro Artur Mas: on són els meus diners? («Artur Mas: dove sono i miei soldi?»), che affonda il coltello nella piaga degli scandali sanitari catalani: l’agenzia Yo soy terrorista 1Promedios, che doveva garantirne la copertura pubblicitaria su un paio di linee urbane di autobus ha ritrattato la sua parola all’ultimo momento, adducendo come motivazione un provvedimento di legge che vieta la «pubblicità ideologica». Da notare che gli autori/editori del libro sono gli stessi della rivista di Girona Café amb Llet, già processati in passato per le loro inchieste sulla malversazione sanitaria catalana. Proseguiamo con l’arresto e il pestaggio di Bertran Cazorla, giornalista de La Directa, trattenuto per svariate ore in una caserma dei Mossos d’Esquadra dalla quale è uscito sospettosamente malconcio. Torniamo a parlare di Pau Andaluz, il cui occhio sinistro è stato quasi accecato da un colpo di manganello a una manifestazione il 12 ottobre dello scorso anno: due Mossos d’Esquadra sono stati indagati per lesioni e dovranno presentarsi davanti al giudice il Yo soy terrorista 3prossimo 23 luglio. Spazio anche per i cinque anarchici arrestati a Avinyonet del Penedès e a Sabadell con le imputazioni di apologia di terrorismo e appartenenza a banda armata: i cinque sono attualmente in regime d’isolamento in cinque diversi carceri spagnoli e la rete esprime la sua solidarietà attraverso una serie di foto riunite sotto l’hashtag #yosoyterrorista, geniali parodie dell’immagine che mostrava i normalissimi oggetti requisiti ai militanti dopo uno degli arresti. Ne trovate un paio di esempi qui a fianco. Chiudiamo spostandoci in Italia per le ultime evoluzioni della battaglia legale sorta intorno all’uccisione di Federico Aldrovandi, tra querele e controquerele, che questa volta vedono imputati per diffamazione l’ineffabile Carlo Giovanardi e il segretario del COISP Franco Maccari, e inspiegabili permessi accordati ai due agenti attualmente in carcere per l’omicidio (colposo…) dello stesso Aldro.

Abbiamo poi continuato con la politica e l’informazione in compagnia di Claudio Venza, docente di storia contemporanea all’Università di Trieste, co-direttore della M5Srivista Spagna Contemporanea e direttore di Germinal. Claudio era già stato nostro ospite nella precedente puntata di Zibaldone dove avevamo iniziato un’interessante chiacchierata sul Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. In questa seconda parte della chiacchierata Claudio analizza l’ultimo periodo della breve ma intensa storia del MoVimento, dalle elezioni politiche del 24-25 febbraio agli ultimi giorni.

In questa puntata, per cause di forza maggiore, abbiamo dovuto fare a meno della Trash zone della carissima Eva Vignini, ma non sono mancate dosi di satira e di comicità, grazie alle visite e ai collegamenti telefonici con quelli che, malgrado noi, sono diventati dei collaboratori a tutti gli effetti del nostro programma. Parliamo della precisa e puntuale Signora Gina, del giornalista sportivo (così pare) Adolfo Hitler, in collegamento costante dal campo della Propatria a Busto Arsizio e di quel fanfarone insopportabile e sempre più arrogante di Bruno, il comico serio (ma non troppo). Non è mancata nemmeno quella che si è trasformata in una nostra nuova rubrica, Vogliamo i Nomi, in cui Claudio Cardone, esperto in medicina cinese e simbologia, ci spiega il significato dei nomi. Questa volta è toccato a Vittorio/a e Claudio/a. Vi ricordiamo che se volete sapere il significato del vostro nome, basta che ci scriviate un messaggio sul nostro camillaprofilo di facebook.

E dopo un po’ di settimane d’assenza, ricompare tra noi la nostra cara Laura, per un último trago rapidissimo in chiusura: un sorso di rock e punk, dai testi di rabbia e impegno, quel che ci portano Gli amanti di Camilla, gruppo veneziano che ha da poco messo al mondo il suo secondo album, Santi di quartiere. Buone batterie e venature ska, critica sociale e prese di posizione: eccoci qua con la Ballata all’italiana dal suono ruvido e incalzante. Ci risentiamo venerdì prossimo!

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Di Amanda Jayne, di Beppe Grillo e di Gezi Park (14 giugno 2013)

Questa volta iniziamo con due buone notizie, cari aficionados di Zibaldone. La prima: questa settimana non dobbiamo ricordare nessun cantautore, musicista, artista o attivista che ci ha lasciato. La seconda: è arrivata finalmente l’estate. Il che significa che nei nostri studi è iniziata la stagione della sauna. Ma tant’è. Questo venerdì abbiamo Maxigrossiniziato con una nuova uscita proveniente dall’Italia, o, per essere più precisi, dai monti della Lessinia. Sono un collettivo di folk psichedelico, hanno un nome particolarissimo (e difficilissimo da pronunciare), ossia C+C=Maxigross e cantano in più lingue: italiano, inglese, spagnolo e… cimbro, antichissima lingua della Lessinia. Che, detto en passant, è quella zona delle Prealpi situata a nord di Verona. Due anni fa era uscito il loro primo EP, Singar, che in cimbro significa “cantare”, poi i C+C=Maxigross sono stati ininterrottamente in tournée per tutta la penisola italiana e pure negli States, mentre all’inizio di aprile di quest’anno è uscito il loro nuovo disco, intitolato, Ruvain, che in cimbro significa “rumoreggiare”. Un album dal suono tutto particolare, poiché alcuni brani sono stati registrati con un registratore analogico su 8 piste, mentre altri brani sono stati registrati e mixati in presa diretta nella casa studio di montagna usata dalla band. Un album di grande qualità, davvero, da cui vi abbiamo fatto ascoltare L’attesa di Maicol e Charleroi Poulet. Se volete saperne di più, schiacciate qui.

Abbiamo poi avuto il piacere di riavere con noi Claudio Venza, professore di storia contemporanea all’Università di Trieste, co-direttore di Spagna Contemporanea e >>>ANSA/ GRILLO-BERSANI RISSA CONTINUA, 'FALLITO AMICO DI PIDUISTI'direttore di Germinal, che nell’autunno del 2011 ci aveva parlato della vita del fabbro anarchico triestino Umberto Tommasini. Questa volta con Claudio Venza abbiamo invece parlato di una tematica di grande attualità: il Movimento 5 Stelle. In questa prima, e per forza di cose breve, chiacchierata abbiamo affrontato le prime tappe del Movimento, dal Vaffanculo Day del 2007 alle elezioni politiche del febbraio di quest’anno. Nella puntata di venerdì prossimo affronteremo invece gli avvenimenti più recenti che hanno visto protagonista il movimento guidato dall’ex comico genovese Beppe Grillo.

Dall’Italia siamo poi passati alla Turchia. Abbiamo infatti avuto in collegamento telefonico da Istanbul Filippo Fiorini, direttore di Pangea News, piccola agenzia di GeziParkstampa indipendente con sede a Buenos Aires. Filippo Fiorini si trova in questi giorni nella metropoli turca per seguire le proteste iniziate lo scorso 31 maggio e che stanno continuando, nonostante la dura repressione delle forze dell’ordine. Filippo ci ha offerto una testimonianza diretta  di quel che sta succedendo al Gezi Park e nella piazza Taksim di Istanbul, soffermandosi sull’eterogeneità del movimento che ha occupato le piazze turche e sulla repressione della polizia.

Non potevamo chiudere la parte di informazione sulla politica e i movimenti sociali di Zibaldone senza la Repressione Today dell’infrangibile Banzo. In primo piano, questa settimana, l’associazione Stop Bales de Goma, che ha presentato, presso la Facoltà di Storia e Geografia dell’Università di Barcellona il suo documentatissimo Rapporto 2013, che potete consultare qui (per il momento il testo è disponibile solo in catalano). Rapporto che è stato prevedibilmente contestato dal direttore generale dei Mossos d’Esquadra, Manel Prat che, nell’ambito della sua dichiarazione di fronte alla manel-pratcommissione parlamentare per la gestione dell’ordine pubblico, ha annunciato che non solo non saranno abbandonati i proiettili di gomma, ma che saranno affiancati da una nuova misura di sicurezza, un camion attrezzato con cannoni ad acqua con una gittata di circa 60 metri e una capacità di circa 3500 litri. Nel frattempo, si apre un altro fronte giudiziario per i fatti dello sciopero del 29 marzo 2012, quando due nostri connazionali persero un occhio per via dell’impatto con un proiettile di gomma, con quattordici agenti antisommossa indagati per uno dei due ferimenti, in seguito alla riapertura del caso su istanza dell’Audiencia Provincial de Barcelona. Ci spostiamo in Italia per parlare del sindacato di polizia Coisp, già tristemente noto per alcune polemiche iniziative in difesa dei poliziotti condannati per il caso Aldrovandi, e che ora cerca nuovamente la ribalta denunciando per diffamazione, tra gli altri, Ilaria Cucchi, coraggiosa sorella di Stefano e Checchino Antonini, giornalista di Liberazione e Globalist in prima linea nella denuncia dei casi di malapolizia. In chiusura ancora Spagna, con la notizia del recente accordo commerciale tra Vodafone e la metropolitana madrilena per la sponsorizzazione della fermata di Sol («Vodafone Sol», no comment), proprio nella piazza che vide nascere il movimento 15M. Ancora una volta: o tempora o mores…

La buona musica è di casa a Zibaldone, questo ormai lo sapete. E in questa puntata ve ne abbiamo dato un assaggio. Non solo con i C+C=Maxigross, ma anche, e soprattutto, con la seconda ospite di questo venerdì: Amanda Jayne. Bravissima cantautrice e AmandaJaynepolistrumentista americana residente da anni a Barcellona, Amanda si era fatta conoscere nel 2007 con il suo album di debutto, Swoon. Un disco difficilmente catalogabile, che si muove tra lo swing, il folk, la canzone d’autore e il pop di qualità. Per tre anni Amanda ha suonato a Barcellona, in Spagna e all’estero, riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica. Poi il silenzio. Ma solo fino a poche settimane fa, quando è uscito il suo secondo attesissimo album, Lunatics In Bloom, prodotto, come il precedente da Dave Bianchi e dalla Whatabout Music. Un disco maturo, intenso, dolce in cui Amanda, accompagnata da musicisti straordinari come Paolo Angeli, Claudia Gomez, Paco Mendez, Miguel Serna, Oriol Roca e Sasha Agranov, conduce l’ascoltatore in un mondo di fiaba, tra sonnambuli e mostri, tra amori e sogni. Lunatics In Bloom è stato presentato SamanthaDeSienanella sala affollatissima del Tinta Roja di Barcellona giovedì 13 giugno. Un concerto indimenticabile, che, ci auguriamo, sarà solo il primo di molti. Vi consigliamo di seguire questa giovane artista perché, ne siamo convinti, ne farà di strada… E se volete seguire un’altra bellissima voce femminile attiva qui a Barcellona vi consigliamo Samantha De Siena, che presenterà il prossimo giovedì 20 giugno, alle 21.00, nel Dostrece del Raval il suo secondo disco, Lifting in the Veil, da cui ci siamo sentiti in anteprima il singolo Time to Dance.

Oggi non abbiamo avuto con noi i nostri cari Claudio Cardone e Laura Orlandini e non siamo riusciti a sentire nemmeno il nostro corrispondente da Busto Arsizio e ultras della Pro Patria Adolfo Hitler, però non sono mancate né la telefonata dell’immarcescibile Signora Gina che ci ha consigliato cosa portarci ad un matrimonio né l’incursione di quel fanfarone galattico e sempre più altezzoso di Bruno, il comico serio, con le sue boutade, i suoi frizzi e i suoi lazzi. E per concludere, prima di salutarci, non poteva ClaraLaVongolanemmeno mancare la Trash Zone della nostra carissima Eva Vignini che è andata a scovare nei torbidi archivi del Trash nostrano una chicca musicale pressoché sconosciuta. Un pezzo del 2011 intitolato La vongola, scritto da Alberto Solfrini e cantato da una non meglio identificata cantante rispondente al nome di Clara. Prendete un testo nonsense, onde marine in sottofondo, una voce sensuale degna dei migliori b-movie anni ’70 ed avrete La vongola, un pezzo affascinante con tutte le caratteristiche del tormentone estivo dedicato ad un sublime mollusco e a un amore misterioso che muovendosi come una vongola sparisce nell’oscurità. Alla prossima settimana!

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Vittorio Cane is back in town (7 giugno 2013)

Comincia purtroppo ad essere una triste abitudine quella di aprire una nuova puntata di Zibaldone con degli addii. La primavera di questo 2013 è stata un periodo nero, lo Franca Ramericordavamo anche la settimana scorsa. Dopo Georges Moustaki, Don Gallo e Little Tony, questo venerdì era doveroso aprire con un ultimo saluto a un simbolo: Franca Rame. La drammaturga, attrice e attivista italiana, compagna per una vita di Dario Fo, si è spenta lo scorso 29 maggio. Abbiamo voluto ricordarla con La Mamma Fricchettona, un frammento di un suo meraviglioso spettacolo di tanti anni fa, che toccava i punti deboli della cultura del nostro paese e che ci ha fatto fare un salto nel tempo nel mezzo degli anni Settanta. Accanto a Franca Rame abbiamo voluto ricordare anche un altro grande musicista che se n’è andato all’inizio di giugno in un incidente stradale a Palm Spring, dove viveva da tempo. Parliamo di Joey Covington, conosciuto soprattutto per essere stato il batterista dei Jefferson Airplane nell’epoca Covingtondorata di fine anni Sessanta-inizio anni Settanta. Proprio per questo abbiamo voluto aprire la puntata con Volunteers e abbiamo voluto continuare con qualche altra canzone della storica band statunitense tratta dallo stupendo Live at Fillmore East del 1971, quando Covington suonava ancora insieme a Jack Casady e Jorma Kaukonen. In questa primavera nera rischiavamo davvero di veder scomparire un altro maestro, forse il più grande di tutti: Lou Reed. Il cantautore, musicista e poeta di New York è infatti stato salvato per miracolo, como lui stesso ha dichiarato e come ha Lou-reedconfermato Laurie Anderson in una recente intervista, grazie a un trapianto del fegato. Non potevamo non ascoltarci una canzone del fondatore dei Velvet Underground, una delle più belle, una delle più positive: I believe in love dall’album Rock’n’roll Heart del 1976.

Abbiamo continuato con la musica in questa puntata di Zibaldone con un graditissimo ritorno, quello di Vittorio Cane. Il cantautore e musicista torinese è infatti tornato a farci visita, approfittando di una mini tournée a Barcellona. Avevamo conosciuto Vittorio nel marzo del 2012 in occasione dei suoi primi VittorioCaneconcerti in terra di Spagna e, siamo sinceri, era stato amore a prima vista. Tanto che da quella sua prima visita era nata una collaborazione che aveva portato alla pubblicazione di Domingo, un suo mini EP, uscito a fine maggio del 2012, che conteneva la versione spagnola della sua Domenica, pezzo forte del suo secondo album uscito nel 2008. Ora Vittorio è tornato in città, come si suol dire. E, oltre ad una sua intervista laconica a Zibaldone, ci ha offerto due concerti. Il primo, giovedì 6 giugno al Milingo Loft. Il secondo, proprio venerdì 7 giugno, subito dopo la diretta radiofonica, nel mitico Bar Pastis del barrio chino.

E dopo un primo brainstorming con Vittorio Cane è arrivata la Repressione Today dell’incombustibile Banzo, questa settimana interamente incentrata su notizie italiane, con la promessa di dedicare uno spazio più ampio alle drammatiche vicende che vedono attualmente interessata la Turchia. Cominciamo con un ricordo della grande Franca Rame, scomparsa a fine maggio, ripescando dallo sterminato dimenticatoio italico notizie assodate che indicherebbero il coinvolgimento indiretto di alcuni esponenti dell’arma dei carabinieri nel tristemente famoso stupro di cui fu vittima la coraggiosa Stefano Cucchiattrice e attivista nel 1973. Proseguiamo con il processo per l’omicidio di Stefano Cucchi, conosciutissimo caso di malapolizia che la sentenza di primo grado emessa nel corso della settimana, ha vergognosamente trasformato in un caso di malasanità, scagionando da ogni responsabilità le tre guardie penitenziarie imputate per il furibondo pestaggio che lo ridusse in fin di vita. Proseguiamo con il caso del catanese Francesco Puglisi, condannato nel luglio 2012 a oltre dieci anni di reclusione per reati contro il patrimonio nell’ambito del G8 genovese, e catturato di recente nella nostra Barcellona dopo quasi un anno di latitanza. Spazio anche al movimento No TAV con la notizia della condanna a cinque mesi di reclusione per Luca Abbà, l’attivista valsusino già protagonista a inizio 2012 di un drammatico incidente poco meno che mortale, maturato in un momento di tensione con le forze dell’ordine. I reati che gli si contestano risalgono al 2010 e una volta di più sembrano appoggiarsi su prove quantomeno lacunose. Concludiamo con la protesta dei lavoratori delle acciaierie di Terni, il cui futuro è messo a repentaglio da un possibile cambio di proprietà: la manifestazione nel capoluogo umbro è stata funestata da una violenta e ingiustificata carica della polizia che ha visto tra i feriti anche il sindaco della città Leopoldo Di Girolamo: nonostante i tentativi di depistaggio da parte delle forze di polizia, che hanno cercato di attribuire la responsabilità a un manifestante armato di… ombrello, sembra ormai accertato che l’arma responsabile del ferimento del primo cittadino sia un manganello.

La Trash zone della carissima Eva Vignini attinge in questa puntata al vasto panorama trash degli opinionisti calcistici televisivi con un personaggio vulcanico e sincero: Gianfranco Semproni. Semproni, opinionista in un’emittente televisiva abruzzese, Semproniappassionato di calcio e tifosissimo del suo Pescara sogna da sempre una squadra totalmente abruzzese che possa andare in serie A. È un personaggio unico, dispensatore di commenti coloriti e graffianti e soprattutto autore di ardite metafore sul calcio che sembrano fondersi totalmente con le vicende della sua vita privata, vicende che vanno dalla cacca di piccione sull’automobile sino al figlio scapestrato che passa le serate nei night lasciandosi influenzare dalle cattive compagnie, diventano argomento di conversazioni calcistiche dando vita ad un teatro esilarante espresso in un verace dialetto abruzzese.

E come sempre, malgré-nous, non sono mancate le incursioni in studio e le chiamate telefoniche con la signora Gina, sempre più attenta e preoccupata alla situazione politica internazionale, con quel fanfarone di comico serio che si fa chiamare Bruno e con il nostro inviato Adolfo Hitler, in collegamento da Busto Arsizio, dove segue vita, morte e miracoli della squadra di calcio Pro Patria. Non è mancato nemmeno il nostro collaboratore Claudio Cardone, esperto di medicina cinese e di simbologia, che ci spiega il significato dei nomi. Una rubrica, questa di Cluadio, a cui ancora non abbiamo dato un nome… Questa volta è toccato a Franca, in onore a Franca Rame. Vi ricordiamo che se volete sapere il significato del vostro nome non vi resta che farcelo sapere scrivendoci una mail o contattandoci in facebook.

Non sono mancate nemmeno delle nuove uscite provenienti dal Belpaese. Vi abbiamo MARGHERITAVICARIOFOTO2presentato: il nuovo singolo di Giovanni Truppi, La Domenica, di cui vi consigliamo anche il videoclip; El Sonambulista, la canzone che apre il nuovo album dell’americana Amanda Jayne, che avremo ospite venerdì prossimo qui a Zibaldone; e la bella Nota Bene di Margherita Vicario, finalista a Musicultura 2013. E per concludere in bellezza, per l’último trago musicale (la nostra Laura Orlandini è un’altra volta in viaggio) vi abbiamo fatto ascoltare anche il nuovo singolo di Paolo Rigotto, artista torinese che abbiamo avuto ospite qui a Zibaldone in dicembre durante la sua prima tournée in Spagna. Il nuovo album di Rigotto uscirà il prossimo 21 giugno. Un album geniale come non poteva essere altrimenti per questo artista che ci ha abituato a lavori nonviolenzadavvero visionari, come il suo ultimo Uomo Bianco (ControRecords, 2012). Un album che ancora non abbiamo ben capito di cosa parlerà: critica sociale? ironia post-atomica? filosofia orientale? relazioni interpersonali? O forse di tutto un po’? Lo scopriremo solamente tra qualche settimana. Nel frattempo godetevi il primo assaggio con questa (Cosa) Cerchi Nel Grano? A venerdì prossimo!

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Ciao Georges, ciao Tony… (31 maggio 2013)

Questo 2013 si sta convertendo in un annus horribilis. Una generazione ci sta lasciando con un ritmo indiavolato. È vero che non sono i soli. Di certo non rimpiangeremo Giulio Andreotti, Margaret Thatcher o Jorge Rafael Videla. Rimpiangiamo invece i molti cantautori, Moustakimusicisti, uomini di cultura ed intellettuali che se ne sono andati in questi ultimi mesi: da Kevin Ayers a Richie Havens, da Enzo Jannacci a Franco Califano, da Ray Manzarek a Don Gallo… basta scorrere le puntate di Zibaldone per rendersene conto. E questa settimana dobbiamo aggiungere altri tre nomi. Quelli di Georges Moustaki, di Little Tony e di Franca Rame. Siamo rimasti di sasso, siamo sinceri. Cosa dobbiamo fare? Aprire una nuova rubrica di Zibaldone, Necrologica, dedicata a chi ci lascia settimana dopo settimana? La domanda non è fuori luogo. E a che pro? Ricordarli in che modo? A cosa servirebbe? Non abbiamo ancora trovato una risposta. Per il momento li vogliamo ricordare così, LitleTonydedicandogli la puntata di questo venerdì. Almeno a Georges Moustaki, cantautore greco naturalizzato francese, e a Little Tony, l’Elvis nostrano. A Franca Rame dedicheremo la prossima puntata. Alla nostra Franca. Pensiamo che ricordare significa ridare vita a chi ha riempito la nostra vita di colori e di emozioni. Riascoltare alcune delle loro canzoni. Così è stato questo venerdì per Little Tony, di cui vi abbiamo fatto sentire Cuore Matto e Riderà, e di Moustaki, di cui ci siamo riascoltati Lo straniero, Ma Liberté e Milord, in un meraviglioso duetto live con Milva del 1983.

Un altro filo rosso di questa puntata di Zibaldone è stato il Primavera Sound 2013 conJohn_Waterhouse i suoi top e i suoi flop, le belle scoperte (Ethan Johns, Omar Souleyman e John Waterhouse) e i grandi big che hanno dato quel che ci si aspettava da loro (Nick Cave & the Bad Seeds, Mulatu Astatké). E soprattutto la presenza dei tre gruppi italiani che vi abbiamo presentato in queste ultime settimane a Zibaldone e che abbiamo intervistato in più d’una occasione: parliamo degli Honeybird & the birdies, dei Foxhound e dei Blue Willa. Gran bei concerti i loro!

Moustaki, Little Tony e le scoperte del Primavera Sound 2013 ci hanno fatto compagnia Barcelona_Cojazzidurante tutta la puntata ed hanno introdotto il nostro ospite. Una voce non nuova per gli ascoltatori di Zibaldone. Parliamo di Luigi Cojazzi, scrittore e giornalista free lance, che in autunno ci aveva parlato del Festival di Internazionale a Ferrara e a gennaio era stato il protagonista di uno speciale dedicato al mondo del porno iberico. Questa volta Luigi è venuto a presentarci la sua nuova fatica: 101 cose da fare a Barcellona almeno una volta nella vita (Newton Compton, 2012). Una guida dedicata al capoluogo catalano diversa dalle altre, risultato di un lavoro durato anni. Una guida che evita il già noto e propone percorsi differenti, prestando attenzione alla memoria della Barcellona anarchica e della Barcellona della Guerra Civile. Una guida completa, ben scritta, pensata a lungo. Luigi ce ne ha dato un assaggio, quel tanto che Encuentro_Boxeo_Literariobasta per farci venire la voglia di andare subito a comprarla e passare la nottata leggendola. Nei prossimi giorni la presenterà in due occasioni a Barcellona: mercoledì 5 giugno alle 19.00 sarà all’Istituto Italiano di Cultura (in un dialogo con lo scrittore Francesco Luti) e sabato 15 giugno alle 19.30 sarà alla Libreria Italiana Le Nuvole in un evento davvero unico nel suo genere: il primo incontro internazionale di boxe letteraria che vedrà Luigi sfidare il temerario Vasco Rialzo e la sua Barcellona senza vie di mezzo (Pendragon, 2012), che Vasco aveva presentato qualche mese fa qui a Zibaldone. Saranno cazzotti veri o cazzotti prosaici? Vi invitiamo a scoprirlo. L’ingresso è libero e ci è giunta voce che ci saranno anche arbitri d’eccezione, ring-girls, broker che si muovono nei bassifondi e un aperitivo omaggio della casa.

E riecco come ogni settimana anche la Repressione Today dell’incoercibile Banzo. Questa settimana torniamo a parlare di proiettili di gomma, a seguito della SAMSUNGpubblicazione, con alcuni mesi di ritardo sulla data prevista, del rapporto sulla gestione dell’ordine pubblico in Catalogna da parte del dipartimento d’interni del governo catalano: un documento di 111 pagine che lascia interdetti per l’elusività e la parzialità dei contenuti e l’assoluta assenza di riferimenti alle vittime dei famigerati proiettili. Rimaniamo in Catalogna con alcune intercettazioni telefoniche nell’ambito del cosiddetto «Caso Macedonia», un’indagine su un caso di corruzione dei vertici della polizia locale, che rivelano che vari agenti antisommossa hanno fatto regolarmente uso di droga durante l’esercizio delle loro funzioni. Spostandoci a Madrid scopriamo invece che nessuna delle 447 persone arrestate nella capitale per il suo coinvolgimento nel movimento degli Indignados, come ha recentemente reso noto la commissione legale della Acampada Sol. Dall’Italia, invece una notizia riguardante il movimento No TAV: come rivelato da Anonymous, il sindacato di polizia SAP aveva preparato moduli prestampati di denunce per lesioni da distribuire presso le forze Borghezio-Kyengedell’ordine dispiegate in Val di Susa tra giugno e luglio del 2011. Chiudiamo con l’impresentabile esponente leghista Mario Borghezio, che è stato recentemente sospeso dal suo gruppo di appartenenza presso il parlamento europeo in seguito alle sue dichiarazioni razziste e misogine contro Cecile Kyenge, ministro dell’integrazione del governo Letta. Sapremo soltanto a metà giugno se questa sospensione sarà viatico alla sua definitiva espulsione o se sarà invece riammesso nei ranghi.

La Trash zone della carissima Eva Vignini è dedicata oggi all’incontro tra due personaggi davvero unici. Il nostro critico d’arte preferito Andrea Di Prè, dopo averci presentato artisti come Osvaldo Paniccia, Fabrizio Spagiari e le opere d’arte mobili DiPre_SimoneFranca Kodi e le sorelle Poliseno, si reca in Puglia per incontrare Giuseppe Simone, disoccupato di Casarano, che passa le sue giornate a caricare video su youtube. Nella speciale sezione: “Di Prè per il sociale”, Giuseppe Simone “persona straordinaria che versa in una condizione economica disastrosa” lancia un accorato appello al fine di trovare un’occupazione lavorativa, ed altresì trovare una donna che sia disponibile a restare “in intimità” con lui.

Zibaldone, non c’è ormai, bisogno di dirlo, è uno Zibaldone. Nomen omen, appunto. E se la nostra cara Eva Vignini ci parla di trash nostrano, Claudio Cardone ci spiega il significato dei nomi, mentre gli ospiti inattesi (ma, ormai, come negarlo, anche molto attesi) ci disturbano con una risata burlona o con un collegamento improbabile. Parliamo della signora Gina, di Bruno, il comico serio, e di Adolfo Hitler, giornalista sportivo che segue per noi le partite e gli allenamenti della Propatria, la squadra di calcio di Busto Arsizio. Logicamente, i nostri collegamenti non si dimenticano mai della musica. Artisti, Diodatoorganizzatori e colleghi di onde radio. Quest’ultimo è il caso dei nostri compagni Berardo Staglianò (Sentieri Sonori – Radio Ara – Lussemburgo) e di Ricky Russo (In Orbita – Trieste), che una volta al mese sono con noi a Zibaldone con nuove proposte musicali e news molto interessanti. Berardo ci ha presentato due nuove uscite provenienti dal Belpaese: si tratta di Diodato di cui ci siamo sentiti il singolo Ubriaco (dal nuovo disco Forse sono pazzo) e di Jacopo Falchi con la sua bella Adulcorata Per Bon for Real(dall’album Danza del Ventre). Ricky Russo ci ha proposto due classici (i Clash e il nostro “primo amore”, le Formigole di Toni Bruna), ma ci ha presentato il suo ultimo libro: Per Bon, For Real (Nativi, 2013), il cui sottotitolo spiega tutto (o quasi): Monade, robe serie e riflessioni rock’n’roll de un DJ triestin a New York, El Grande Pomo in La Merica. Una piccola perla frutto della sua esperienza a New York dell’autunno scorso. Un libro che è un diario di viaggio, uno zibaldone di pensieri e di riflessioni, un box di emozioni, ricordi e sentimenti, accompagnato da molta musica e  da molti amici come La Sista Boba, Big Nonno Nino e, come no, Toni Bruna. Un libro in cui non mancano gli ospiti d’onore, come Diego Manna, “El Duka” Vittorio Bongiorno e il “Totem” Gianfranco Franchi. Un libro che si legge tutto d’un fiato e che fa venir una gran voglia di prendere e partire, di mettersi in discussione e alla prova. E di ascoltare della gran buona musica. Per saperne di più e per ordinare il libro di Ricky, date un’occhiata qui.

D’elezioni amministrative disertate ha già parlato la stampa italica, s’affollano gli schermi e i manifesti d’aspiranti sindaci e di volti incravattati. Vi serviamo allora un  último trago elettorale: dietro a una copertina di colori sgranati e sedie a sdraio si cela il il-sindaco-cover2013-250x250recentissimo esordio de il Sindaco, un ente immaginario che si dedica al cantautorato. Al secolo Fabio Dondelli, attivo e suonante in quel di Brescia, già membro degli Annie Hall, ci sfodera un album in pieno stile Picicca Dischi: romantico, sottile, ben arrangiato e ben musicato, accogliente. E d’amori (falliti) in provincia narra la canzone che ci fa da saluto finale: eccovi La vita in centro, dove le storie finite si dimenticano al bancone del bar, tra giri di birra e grandi discorsi. Alla prossima settimana!

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Tra volpi e uccellini… (24 maggio 2013)

In questo maggio così volubile noi siamo invece imperterriti e puntuali, in questo nuovo venerdì bardati di microfoni e cuffie per navigare due ore nelle onde di RadioContrabanda… si parte!

Un’altra settimana è passata, e c’ha lasciato Don Andrea Gallo, il prete sempre presente nelle piazze a fianco dei movimenti, che ha saputo farsi voler bene anche dai laici intransigenti, per l’umanità e l’impegno. A Zibaldone l’abbiam voluto salutare e ricordare, così come abbiamo omaggiato un’icona della musica scomparso da poco: Ray Manzarek, fondatore insieme a Jim Morrison dei DoorsRay_Manzarek e compositore dei pezzi più storici del gruppo. Abbiam farcito la puntata di musiche dei Doors (come “The Changeling”, “Love Me Two Times” e “Backdoor man”) e dei mitici X, la band promossa da Manzarek e guidata da John Doe che portò il punk a Los Angeles.

Dopo questo tributo necessario e doveroso a uno dei maestri della musica rock, abbiamo fatto un tuffo in avanti e vi abbiamo presentato un giovane e talentuoso artista italiano. Si chiama Manuel Volpe, ha 25 anni ed è di origini siciliane. Il mese scorso è uscito il suo ultimo disco, dal titolo lunghissimo: Gloom Lies Beside Me as I turn my face towards the light (Goat Man Records). Un disco dolce e profondo che arriva dritto al cuore e in cui si vede la maturità di Manuel Volpe, che per quanto così giovane, ha alle spalle collaborazioni di tutto rispetto (con Steve Albini, Rob Ellis, Josh Klinghoffer, Luke Smith…) e una formazione che spazia dal jazz al noise. A tutto questo aggiungeteci il Mediterraneo, la tradizione musicale latinoamericana e un tocco di balcanico ed otterrete questo splendido album, da cui ci siamo sentiti The Latest Rose e Maria Magdalena.

FoxhoundSiamo rimasti in Italia per un altro gruppo che sta piacendo molto e che, ne siamo certi, farà parlare di sé nel futuro vicino e lontano. Ve li abbiamo presentati in apertura della scorsa puntata di Zibaldone. Si chiamano Foxhound, vengono da Torino, sono giovanissimi, ma dimostrano una maturità invidiabile. L’estate scorsa è uscito il loro ultimo album, Concordia, che hanno presentato nei più importanti festival italiani durante tutto il 2012 e che in questi giorni hanno presentato anche qui a Barcellona. I Foxhound sono infatti la terza band italiana invitata a questa edizione del Primavera Sound, insieme ai bravissimi Honeybird & the birdies e ai Blue Willa. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Masoero, cantante e bassista dei Foxhound. E vi abbiamo fatto sentire due bei pezzi dal loro Concordia: Poser e Please, please you.

HoneybirdEn passant, non potevamo non farvi sentire qualche altro pezzo di alcuni degli artisti che hanno partecipato in questi giorni al Primavera Sound 2013. Iniziando dai già citati Honeybird & the birdies e dai Blue Willa e passando a due mostri sacri, forse i due artisti più attesi di quest’edizione: Nick Cave & the Bad Seeds e Mulatu Astatke.

Questa settimana la Repressione Today dell’ignifugo Banzo comincia con un ricordo di Don Andrea Gallo, spentosi il 22 maggio nella sua Genova a 84 anni, una figura controcorrente di ecclesiastico in prima linea con i movimenti sociali. Molta Italia in questa don-andrea-galloedizione della nostra rubrica: ci spostiamo a Pescara, in cui il sindaco di centrodestra Luigi Albore Mascia ha gravemente censurato a mezzo stampa il comportamento della direttrice di una scuola elementare della sua città, rea di avere fatto cantare «Bella ciao» lo scorso 25 aprile. Curiosamente, l’istituto in questione è intitolato alla memoria di un episodio della resistenza locale. Proseguiamo con notizie da Torino, dove si sta attivando un movimento contro gli sfratti per certi versi assimilabile alla piattaforma Afectados por la Hipoteca alla quale tanta attenzione abbiamo dedicato. È poi la volta di Bologna, da dove arriva la condanna a un anno e quattro mesi per l’agente di polizia Pasquale Bonfiglio, reo di avere rotto quattro denti con una manganellata alla studentessa Martina Fabbri il 12 dicembre 2011. Non mancano però le notizie dalla Spagna: spazio alla proposta di legge avanzata da Izquierda Plural per l’istituzione di una giornata di condanna del franchismo, affossata dall’opposizione compatta del Partido Popular. Chiudiamo con l’arresto dei fotoreporter Raúl Capín e Adolfo Luján incarcerati per una notte sulla base di opache accuse di «aggressione a pubblico ufficiale».

La trash zone della carissima Eva Vignini è dedicata oggi a Giuliano Ferrara, noto giornalista, conduttore televisivo e politico italiano. Questo personaggio, che dopo la militanza nel PCI e nel PSI  è diventato, negli anni Novanta, un sostenitore di Silvio Berlusconi e del centro-destra e infine uno degli intellettuali di riferimento del movimento Teocon italiano, è sempre stato caratterizzato dalla camaleontica capacità di cambiare colore e pelle adattandosi alle situazioni più diverse in base a quelli che sono gli interessi politici del momento. Abbiamo deciso però di occuparci di lui concentrandoci soltanto su una delle sue infinite e variegate sfumature trash. Giuliano Ferrara infatti, con l’arroganza che lo contraddistingue, si lascia contagiare a sessant’anni suonati dalla moda di You Tube passando dalle vesti di giornalista a quelle di rapper improvvisato, cantando invettive contro i bersagli politici di turno con dei risultati talmente agghiaccianti da offendere persino il cattivo gusto.

GIULIANO-FERRARA-ILDA-BOCCASSINI-770x5281Un anno fa ci aveva già deliziato con un malriuscito rap dedicato a Monti che speravamo essere un’opera unica, ma purtroppo decide di regalarci un bis dilettandosi, con tanto di parrucca, in un brano di ispirazione lirica sulle note del Rigoletto di Verdi, intitolato “Ilda la rossa di procura”, in occasione della requisitoria della Boccassini contro Berlusconi. Il risultato, oltre che essere inascoltabile, ha la patetica presunzione di essere divertente e di risultare soltanto ridicolo. Vi consigliamo, per comprenderne appieno la portata, la visione del video.

Sappiam bene che Zibaldone attrae i soggetti più improbabili, riceve incursioni e telefonate di vario tipo che ormai sono un’abitudine: anche oggi il comico serio Bruno Adolfo_ProPatria_Figoè riuscito a corrompere qualcuno alla porta e a intrufolarsi con in suoi frizzi e lazzi; per non parlare della Signora Gina, che al solito ha telefonato in cerca del figlio sempre più sfuggente. C’ha chiamato il nostro corrispondente Adolfo per aggiornarci sui risultati della squadra di calcio Propatria, ovviamente vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Dopo l’arrivo di Claudio Cardone,  che ci illumina sulla simbologia che sta dietro ai nomi (oggi si parla di cabala, di cultura cinese e di Elisa), si conclude questa puntata densa con el último trago di musica servito per voi da Laura. Oggi sfoderiamo un disco di quelli appena fatti, un album che sembra una racconto cantato, registrato quasi in presa diretta. Arguto e grezzo, spigoloso e saltellante, Il mondo è come te lo metti in testa del cantautore Giovanni Truppi  giovanni-truppi-570x383sembra un gioco, un esperimento che diventa ritratto del presente. Un po’ swing, un po’ teatrale, molto giocoso e variegato. E ci lasciamo con Cambio sesso per un po’,.. d’altronde, perchè no?

Buon ascolto e alla prossima!

 

 

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Di bordelli poetici e di storie di camorra (17 maggio 2013)

Non potevamo cominciare una nuova puntata di Zibaldone senza delle nuove uscite musicali. E lo abbiamo fatto con due proposte che ci sono arrivate fresche fresche negli ultimi giorni. La prima viene da Torino. È un gruppo di cui sentiremo parlare a lungo, Foxhoundsenza ombra di dubbio. Si chiamano Foxhound e parteciperanno la prossima settimana al Primavera Sound 2013 proprio qui a Barcellona. E proprio per questo non vi diciamo molto di più perché li intervisteremo nella puntata della prossima settimana. Per questa volta vi diamo solo un assaggio, tanto per farvi venire l’acquolina in bocca, facendovi ascoltare la loro Movin’ back. La seconda proposta è quella di Rokia Traoré, artista maliana di fama internazionale, che sa unire il rock con le tradizioni musicali della sua terra. Dopo le recenti collaborazioni con artisti del calibro di Damon Albarn, Paul McCartney e John RokiaTraorePaul Jones e dopo aver girato in lungo e in largo l’Inghilterra con il suo treno denominato “Africa Express”, esce ora il suo nuovo disco: Beautiful Africa. Un album denso di significati e in cui si percepisce l’influenza di grandi classici del rock come i Pink Floyd e i Dire Straits, un album in cui partecipa anche il chitarrista italiano Stefano Pilia dei Massimo Volume. Un album in cui l’Africa, con le sue tragedie e la sua musica, è al centro della poetica di Rokia. Ci siamo sentiti il pezzo che dà il titolo all’album, Beautiful Africa, e Lalla. Per saperne di più, date un’occhiata qui.

Dalla musica abbiamo fatto un volo pindarico per passare alla poesia. Sì, perché nel nostro piccolo studio abbiamo avuto una delegazione del Prostíbulo Poético, esperienza singolare ed interessantissima di performance poetica mischiata al teatro, al cabaret e alla provocazione. Dovete immaginarvi un bordello degli anni Venti, una Prostibulo_Poeticoventina di poetesse (e qualche poeta), un pianista, delle ballerine… e una maitresse: Madame Taxi. Ed è stata proprio Madame Taxi ad accompagnarci in questo viaggio radiofonico in un mondo di poesia e di tempi passati. E a presentarci alcune delle prostitute-poetesse che partecipano al Prostíbulo Poético a Barcellona. Una poesia che può essere provocazione politica, come quella della poetessa Apala, che ci ha letto una composizione dedicata al ministro Gallardón; una poesia che può trasformarsi in racconto, dove il sesso e l’immaginazione la fanno da padroni, come quella di Vahído; una poesia infine che può muoversi tra la lirica, il sogno e l’ironia come quella di Dante Alarido. Dopo aver ascoltato la voce di queste poetesse non vi resta altro che andare a Prostibulovedere dal vivo uno spettacolo del Postríbulo Poético. Ogni sabato, alle 23h30, al Teatre Neu di Gracia (C/Terol 26). Qui trovate tutte le informazioni per poter prenotare. Vi ricordiamo, tra l’altro, che Madame Taxi ha offerto a tutti gli ascoltatori di Zibaldone alcuni biglietti a prezzo ridottissimo per i prossimi due spettacoli del 18 e del 25 maggio. Scriveteci alla nostra mail (zibaldonecontrabanda@gmail.com) per maggiori dettagli. Ma il Prostíbulo Poético è itinerante da cinque anni a questa parte ed ogni mese organizza spettacoli ed iniziative in diversi locali e nei posti più impensabili di Barcellona. Vi consigliamo di dare un’occhiata alla loro pagina facebook, dove trovate tutte le informazioni utili.

Dalla poesia siamo ritornati alla musica con un’intervista a Michelle Davis di A Buzz Supreme che ci ha fatto il punto della situazione sulla prossima edizione del Primavera MulatuSound, che si terrà a Barcellona dal 22 al 26 maggio. Moltissimi concerti ed avvenimenti segneranno la settimana, da incontri e dibattiti a proiezioni cinematografiche, dai moltissimi concerti nel Parc del Forum e nel Parc de la Ciutadella ad altre iniziative gratuite in vari spazi della città. Oltre ai grandi nomi (Blur, Nick Cave & The Bad Seeds, Mulatu Astatké), parteciperanno anche tre band italiane: gli Honeybird & the birdies, i Blue Willa e i Foxhound. Per farvi venire voglia di tutti questi concerti, vi abbiamo fatto ascoltare Shut Up dei Savages e Youth dei Daughters.

Dopo la musica si è passati alla Repressione Today dell’ignifugo Banzo, pronto a informarvi su una settimana davvero densa di eventi. Novità innanzitutto sul fronte dei proiettili di gomma, con l’imputazione di 22 mossos d’esquadra per un incidente accaduto nell’ambito dello sciopero generale del 29 marzo 2012, e che costò a un passante l’estirpazione della milza, probabilmente a causa dell’impatto con un proiettile di CSOA Barricadasgomma. L’alto numero di imputati si deve attribuire all’impossibilità di determinare, per il momento, responsabilità più circoscritte. Proseguiamo con l’escrache femminista contro varie sedi del Partido Popular in tutta la Spagna per protestare contro i propositi di riforma della legislazione in materia d’aborto espressi a più riprese del ministro di giustizia Alberto Ruiz-Gallardón. Parleremo poi di sgomberi, con i casi del CSOA Barricadas nel Casc Antic di Barcellona, occupato da appena una settimana e di Can Piella, storico casale ecologico antagonista situato a Montcada i Reixach. Spazio anche all’irruzione dei Mossos d’Esquadra nella sede dell’Ateneu Llibertari de Sabadell. Ci sposteremo poi in Italia per parlarvi di un progetto di legge presentato da alcuni deputati leghisti teso proprio all’inasprimento delle pene per le occupazioni. In conclusione, le ultime dal fronte No TAV, con una settimana di grande tensione dopo l’incursione notturna contro il cantiere di Chiomonte del 13 maggio scorso.

Nella seconda parte del programma abbiamo avuto come ospite lo scrittore napoletano Pino Imperatore, a Barcellona per la presentazione del suo nuovo romanzo: Bentornati in casa Esposito (Giunti, 2013). Un libro che continua la saga della famiglia Esposito, iniziata nel precedente Benvenuti in casa Esposito. Un libro che, Pino_Imperatoreunendo consapevolmente l’umorismo con il noir, tratta in maniera nuova una tematica drammatica come quella della camorra. Le disavventure del boss Tonino Esposito, incapace e sfigato, succube della moglie Patty e delle femmine della famiglia, non sono altro che il pretesto per parlare della camorra. Ma farlo come lo fa Pino Imperatore è segno di grande maturità, ridendo in faccia allo strapotere criminale e mettendo in luce la tristezza delle vite di molti di questi uomini. Bentornati in casa Esposito è un libro carico di speranza. La speranza che questo cancro un giorno si possa debellare e che i primi a combatterlo possano essere proprio i giovani. Di tutto questo e di molto altro abbiamo parlato con Pino. Per saperne di più, basta cliccare qui.

Non potevano poi mancare i collegamenti con i nostri incredibili inviati, come Adolfo, corrispondente dallo stadio della Propatria, o Piero Angela da Cape Canaveral, o ProPatrial’incursione di quel fanfarone di Bruno, il comico serio che ci fa visita ormai da parecchi mesi con le sue fregnacce, i suoi frizzi, i suoi lazzi e le storie tragicomiche di un’infanzia passata tra gli orfanotrofi, le fughe e le donne di facili costumi. Questa volta invece non abbiamo ricevuto la telefonata della signora Gina, che solitamente non manca mai all’appuntamento. Che sarà successo alla gentile signora sempre in cerca del figlio, il Dani, un attore porno che pare risiedere a Barcellona? Non è invece mancato l’intervento del nostro nuovo collaboratore, Claudio Cardone, esperto in medicina cinese e in simbologia, che ci ha spiegato il significato del nome Adolfo.

La chiusura, questa volta, è stata diversa dal solito. Un consiglio della settimana che di musicale ha davvero poco. Mancava infatti la nostra Laura, in viaggio nella penisola italiana. Ci ha pensato, dunque, la nostra carissima Eva Vignini che ci ha regalato una pillola di Trash italiano. Dal baule dei ricordi è andata a ripescare Flavia Vento. FlaviaVentoBionda e accattivante show girl, attiva da oltre un decennio, la Vento ne ha combinate di cotte e di crude. E non tanto, o non solo, per le sue comparsate televisive, come nel programma Libero di Teo Mammuccari, quando se ne stava tutto il tempo in una scatola di vetro. La sua discesa in politica è da antologia del trash, tra cambi di gabbana, dichiarazioni ambigue, scelte insulse e chi più ne ha più ne metta. E per salutarvi vi facciamo sentire anche una chicca della sua produzione musicale: Moreno. A venerdì prossimo!

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Di Tenedle, di Fan Chaabi e di… Giulio Andreotti (10 maggio 2013)

Dopo Cossiga e la Thatcher è toccato pure a lui. Pensavamo fosse immortale. Un giulio-andreottihighlander democristiano con troppi segreti e le mani sempre in pasta, un genio del male nostrano travestito da esile vecchietto che tutte le mattine va a messa. Il 6 maggio è morto a 94 anni Giulio Andreotti. E noi zibaldoniani non potevamo non parlarne. Che se ne sia andato tre giorni prima del 35esimo anniversario della morte di Aldo Moro e di quella di Peppino Impastato, compagno di onde nell’importante esperienza di Radio Aut, ammazzato dalla mafia e dimenticato per troppo tempo, è uno strano scherzo della storia. Andreotti, in un certo senso, è stato il filo conduttore della nostra puntata tra la canzone di apertura – Giulio Andreotti di Francesco Baccini -, uno spezzone del film Il divo di Paolo Sorrentino e un intervento-spiegazione del nome Peppino_ImpastatoGiulio del nostro nuovo collaboratore, Claudio Cardone, esperto di medicina cinese e di simbologia.

Una puntata che, come di consueto, ha avuto al suo interno moltissima musica. Abbiamo iniziato difatti con un’intervista telefonica con Monique Mizrahi, leader della band italo-americana Honeybird & the birdies, che vi abbiamo presentato qualche tempo fa. Gli Honeybird saranno a breve qui a Barcellona per un doppio intervento all’interno del Primavera Honeybird
Sound (venerdì 24 e domenica 26 maggio) e per un altro concerto in un locale del Raval, il Titty Twister (domenica 26 maggio alle 19h30). Dal loro ultimo album, You Should Reproduce, uscito alla fine del 2012, ci siamo sentiti due pezzi che rappresentano bene la visione del mondo degli Honeybird & the birdies: To the Earth’s Core e Perejil, che racconta la drammatica vicenda del genocidio degli immigrati haitiani nella Repubblica Dominicana del 1937. Canzone di cui è uscito anche recentemente il videoclip. Per saperne di più su questa interessantissima band e sulle loro prossime date, cliccate qui.

Per continuare abbiamo avuto in studio un gradito ritorno. Quello di Dimitri Niccolai, in arte Tenedle, artista fiorentino residente da qualche tempo in Olanda. Lo avevamo avuto ai nostri microfoni proprio un anno fa durante la sua prima tournée a Barcellona. TenedleQuest’anno, sempre nel mese di maggio, Tenedle ha voluto ripetere l’esperienza con il suo Egocentrifugo tour e con due date live. La prima per uno showcase alla Libreria Italiana Le Nuvole di Gracia venerdì 10 maggio; la seconda, sabato 11 maggio, all’interno del Festival Ornitorrinco organizzato a Can Battló, a fianco di artisti locali come gli Ualla e Jordi Pélach, con il quale Tenedle sta lavorando ad un nuovo album. Questa volta, però, Tenedle non è venuto solo, ma è stato accompagnato dal bassista olandese Jos Caspers e ci ha proposto un percorso all’interno della sua decennale produzione musicale, passando dalle ultime composizioni contenute nel suo Grancassa (2010) a canzoni dei suoi precedenti lavori, come Luminal (2004) ed Alter (2007). Per saperne di più su Tenedle, potete dare un’occhiata qui.

E dopo una settimana di stop, riecco in postazione l’ergonomico Banzo con la sua Sciopero educazioneRepressione Today. Cominciamo con una panoramica sulla giornata di sciopero della scuola, promosso in tutta Spagna contro i tagli all’educazione e la legge di riforma del sistema educativo proposta dall’attuale ministro José Ignacio Wert, che ha suscitato più di una perplessità anche all’interno della stessa maggioranza. Proseguiamo con le iniziative previste per il secondo anniversario del 15-M, nel cui ambito si può ascrivere il cosiddetto Toque a Bankia, una giornata di azioni di disturbo pacifico e «creativo» contro l’istituto bancario riscattato dallo stato spagnolo proprio un anno fa. Parleremo poi degli esiti giudiziari di alcune azioni simili: la protesta di gruppi ecologisti contro una sede di CaixaBank nel dicembre 2011, la scalata all’edificio del parlamento spagnolo da parte di alcuni attivisti di Greenpeace per protestare HuelgaEducacióncontro l’approvazione della nuova legge coste, e l’escrache contro Soraya Sáenz de Santamaría, vicepresidente del governo, risalente allo scorso 5 aprile, che ha visto proclamare l’innocenza dei 27 imputati coinvolti perché «il fatto non sussiste». In chiusura, una notizia sul processo per reati di tortura contro nove carcerieri della prigione di Quatre Camins, le cui udienze sono state «chiuse», apparentemente per ragioni di spazio, ai giornalisti, che saranno costretti a seguire le dichiarazioni degli imputati e dei testimoni attraverso uno schermo al plasma in un’altra sala del palazzo di giustizia. E per questa settimana è davvero tutto.

Nella seconda parte del programma abbiamo continuato con la musica e abbiamo ricevuto la visita di un gruppo giovane e di grande qualità di passaggio da Barcellona per una piccola tournée. Si chiamano Fan Chaabi, sono nati a Trento, ma vengono da varie Fan Chaabiparti della penisola italiana e propongono un folk mediterraneo ricco di influenze, dove la tradizione popolare si unisce a nuove proposte musicali. Quello che propongono i Fan Chaabi, gruppo formato da sei musicisti, di cui ne abbiamo avuti quattro ospiti in radio (Daniele Saguto alla chitarra, Silvia Lo Sapio alla voce, Jacopo Roncone alle percussioni e Giuliano Fontana al basso), è un viaggio nel nostro piccolo grande Mediterraneo, dalla Sicilia al Nord Africa, passando per i Balcani, la Francia, la Spagna e il Portogallo. Tarantelle e pizziche, ritmi africani e cover di canzoni famose e indimenticabili, come Les Tziganes di Léo Ferré, sono alcune delle proposte dei Fan Chaabi. Proposte di cui ci hanno anche dato prova nella seconda live session della puntata. Per saperne di più, date un’occhiata qui.

E dopo le consuete interruzioni telefoniche o fisiche, direttamente in studio, della signora Gina che ci ha snocciolato consigli sulla vita e sulle lasagne e di quel fanfarone di comico serio che si fa chiamare Bruno con i suoi frizzi, lazzi e racconti di infanzia tra suore cattive, fughe dall’orfanotrofio e donne bellissime, è toccato all’último trago. Ed è toccato ad una giovane artista e cantautrice italiana: Marzia Stano in arte UNA. Front woman e fondatrice della band Jolaurlo, Marzia ha collaborato con persone attive nel Unapanorama indipendente italiano come Vinci Acunto e Daniele Grasso ed ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e di critica con i suoi tre primi album: D’Istanti del 2005, InMediatamente del 2007 e Meccanica e Natura del 2011. Marta sta lavorando ora al suo primo album da solista che esce proprio in questi giorni. Per farvi venire voglia di andare subito a cercarlo, vi abbiamo fatto sentire in anteprima il singolo, Molto bello. Buon ascolto e a venerdì prossimo!

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